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Quattro chiacchiere con...  »  Intervista a PortoCeltics14


Intervista a PortoCeltics14   di ilcrispo   |   Pubblicato il 04/01/2023

D1. Ciao PortoCeltics14 benvenuto nella nostra comunità, parlaci un po’ di te.
R1. Ciao Crispo e ciao a tutti i lettori! Premetto che è un piacere partecipare a questa intervista oggi e rispondere a qualche curiosità, dunque senza dilungarmi direi di iniziare! Come probabilmente già saprete mi chiamo Tommaso, sono nato e cresciuto a Bergamo e dietro al nick del forum c'è un ragazzo di soli 17 anni con una passione folle per la pallacanestro d'oltreoceano ed un folle amore per il verde Celtics. Frequento il quarto anno del liceo scientifico ed oltre ad essere tifoso dal divano, da ormai quasi dieci anni pratico anche basket a livello giovanile. Non immaginatevi chissà cosa, di talento purtroppo non ne ho e gioco solo per passione dello sport e per staccare dopo lunghe giornate di studio!
Per il resto sono una persona davvero tranquilla, mi piace passare una serata tra amici, guardare un bel film o ascoltare musica, giocare a qualche videogame o in alternativa a scacchi, e poi ho una strana tendenza a passare notti in bianco quando giocano i Celtics...
Questa mia passione per la pallacanestro più recentemente si è estesa anche al calcio (sono un calciofilo!) dove anni di lavaggio del cervello di mio papà hanno finalmente avuto effetto: ad oggi da buon bergamasco tifo anche Atalanta. Il mio ultimo regalo di compleanno è stato il mio primo abbonamento in Curva Nord per le partite casalinghe della Dea.

D2. Mia curiosità, da dove viene il tuo nikname?
R2. Domanda più che lecita. Questo nickname me lo trascino da ben più in là della mia iscrizione al forum tanto che l'ho già utilizzato in precedenza su diverse piattaforme. In poche parole nasce dalla fusione del mio cognome abbreviato, appunto "Porto" (così mi chiamano gli amici), e dalla mia già ai tempi radicata passione, i Celtics. Il 14 è invece un numero che dall'infanzia per qualche motivo mi è sempre piaciuto e che ho poi anche indossato per molti anni sulla mia divisa da gara durante le partite della mia squadra.

D3. Come sei entrato in contatto con Celtics.it
R3. Sarò sincero nel dire che non ho una risposta certa. Con tutta probabilità mi sono ritrovato su Celtics.it cercando volontariamente qualcosa del tipo "Celtics Italia" nella barra di ricerca durante una delle lunghe e vuote giornate del primo lockdown, dove in qualche modo dovevo compensare la mia mancanza di NBA. Fatto sta che il primo vero ricordo che ho del forum risale ai singolari playoffs della bolla, durante le serie contro Phila e Toronto che ho avuto l'occasione di seguire in diretta notturna dato il periodo di vacanze estive. Ricordo bene gli interventi del mitico Daniele, in arte Deep, che confesso mi hanno avvicinato sempre più sia al mondo NBA in generale che alla fanbase italiana dei Celtics.
Alla fine dopo quasi un anno da lettore ospite più o meno costante ho deciso di iscrivermi. Era da poco terminata una delle stagioni più deludenti della mia breve memoria da tifoso, quella del 2020-21. Di fatto però sono rimasto in ascolto silente fino agli ultimi playoffs. La carica data dai ragazzi durante la corsa al titolo più avvincente dell'ultimo decennio mi ha motivato a iniziare a scrivere. Ad oggi posso affermare con certezza che Celtics.it è davvero un ambiente inclusivo e stimolante, frutto di lavoro straordinario da parte di tutti, dagli amministratori ai moderatori fino ai semplici utenti come me.

D4. Nel tempo sei diventato un assiduo partecipante alle discussioni del Forum e debbo dire con molta competenza di argomenti, come nasce la tua passione per i Celtics?
R4.  Beh, innanzitutto grazie per il complimento, ma ti assicuro che la mia competenza è minima se confrontata alla maggior parte degli altri utenti qui dentro.
Dunque, la mia passione per i Celtics e per il basket NBA nasce quando avevo appena 10 anni. Ai tempi avevo da poco iniziato a giocare a basket sempre sotto lo stimolo di mio papà (ai suoi tempi giocatore di pallacanestro con qualche convocazione anche in serie C durante il periodo delle giovanili). Durante questi primissimi anni seguivo una squadra della bassa bergamasca militante tutt'oggi in serie A2, la Remer Treviglio (oggi Gruppo Mascio Treviglio). Spesso io e lui la domenica andavamo a vedere le loro partite in casa facendoci 60 km tra andata e ritorno. Quella fu la mia prima esperienza da tifoso prima di scoprire il mondo NBA.
Una volta entrato a contatto con il basket americano ho subito dovuto trovare una squadra per cui tifare, in cui immedesimarmi. Il verde è sempre stato un colore che mi ha attratto, quando ho visto il verde Celtics dunque è stato amore a prima vista e di lì a poco ho abbracciato la storia e l'orgoglio Celtics come fossi nato a Boston.
Inizialmente, intorno al 2015 dunque, seguivo le partite basandomi esclusivamente su tabellini e highlights. Quando mi capitò per la prima volta di vedere una partita integrale mi innamorai subito di un piccoletto con il sorriso, la fascetta e il numero 4 sulla maglia. Isaiah Thomas fu il mio primo amore, il mio primo idolo in una squadra di underdog. Il primo Thomas di Boston e i vari Bradley, Smart, Crowder, Sullinger, Turner e via dicendo furono i primissimi Celtics di cui ho memoria. Non furono mai vincenti ma rimarranno sempre e comunque nel mio cuore.

D5. Hai delle esperienze in particolare da raccontarci sul tuo tifo per i Celtics?
R5. Eccome! Sarà da relativamente poco che seguo questa Squadra ma di esperienze e di partite memorabili ne ho parecchie. Potrei essere banale e dire gara 1 contro i Nets o gara 7 contro gli Heat degli scorsi playoffs ma voglio essere alternativo. Ricordo bene una partita (una delle mie prime seguite in TV) per certi versi storica a mia insaputa.
La sera del 5 febbraio 2017 i Celtics vincevano una gara domenicale di regular season contro i Clippers con 28 punti del tanto idolatrato IT4. Fino a qua nulla di strano, ma per i tifosi di più vecchia data sicuramente ricorderà qualcosa. Quella sera infatti Paul Pierce in maglia Clippers calcava per l'ultima volta il TD Garden nella sua carriera. Ricordo bene che al suo ingresso a partita ormai chiusa ci fu una standing ovation da parte del pubblico ed un boato al suo canestro da tre punti a pochi secondi dallo scadere. Avevo appena preso parte al romantico addio di un grande della nostra storia e pur non avendolo mai visto giocare con la nostra maglia ricordo benissimo un'emozione fortissima nel vedere quelle immagini. Quella sera stessa mi recuperai un bel po' di highlights di The Truth e fu facile giustificare l'emozione provata in quei momenti.
https://www.youtube.com/watch?v=WXh88gMM6fU

D6. Hai un giocatore nella storia dei Celtics che ti rappresenta in particolare?
R6.  Ho già parlato del mio amore incondizionato per Thomas ma se devo scegliere un giocatore che immedesima il mio Celtic Pride allora rispondo Marcus Smart. Da almeno tre anni a questa parte ho una sua maglia che uso in ogni singolo allenamento di basket. Inutile che vi dica quanto sia consunta oggi ma non ho la minima intenzione di abbandonarla, è infinita fonte di motivazione.

D7. Quintetto ( e sesto uomo) All of Fame dei Celtics .
R7. Domanda difficilissima, su questo mi baso su ciò che ho letto e visto qua e là negli anni. Ci provo: Cousy + Havlicek + Bird + McHale + Russell. 6th: Ma dai serve davvero? Dico Pierce allora, così rimango coerente al racconto di prima!

D8. Come ti trovi nella Comunità del Forum?
R8. Credo di aver anticipato già la risposta ma colgo l'occasione per riaffermarla. Il forum è un ambiente davvero piacevole dove vivere una grande passione comune tutti insieme ma è anche luogo di crescita. Più volte sono rimasto affascinato dagli interventi e approfondimenti di grande spessore di MarcUs e su quelli invece tattici del Coach Maravich. Con questo non voglio togliere nulla a tutti gli altri: è sempre bello leggere tutti voi e partecipare attivamente! Poi che dire, anche le dirette Telegram e YouTube sono sempre stimolanti e per questo invece i miei complimenti vanno a voi moderatori per tutto il lavoro che sta dietro. Chiudo facendo un appello a tutti gli ospiti che seguono le discussioni in anonimo come ho fatto io per lungo tempo: unitevi a tutti gli effetti al forum e prendete parte alle nostre discussioni!

D9. Torniamo al Basket, quali sono le tue aspettative su questa Stagione?
R9. Alte, in realtà l'aspettativa è una e non ho intenzione di scendere a compromessi. Dopo anni di buoni risultati con squadre sempre competitive ma forse un po' carenti di esperienza oggi siamo a detta di quasi tutti i favoriti al titolo. Questa squadra è cresciuta con me, ricordo gli anni da rookie di Brown e Tatum, un giovanissimo Smart, l'esplosione di Robert Williams e la crescita a tratti insperata di Grant. Il lavoro fatto dal Front Office con GM Ainge al draft e quello di Stevens nell'ultimo anno è stato quasi ineccepibile, un progetto straordinario e fondato su basi solidissime. Oggi a tutti gli effetti questa squadra è matura ma non solo, è anche profonda e soprattutto è concentrata sull'obiettivo. Il talento negli ultimi anni (dallo scambio di IT4 e dalla fine degli underdog) l'abbiamo sempre avuto, a volte più a volte meno. In tutti gli anni passati però ci è sempre mancato qualcosa tra profondità, concentrazione e maturità. Gli scorsi due anni (2020 e 2021) mancavano profondità e maturità, nel 2019 avevamo talento a vagonate ed esperienza ma ci mancava la serenità e dunque la concentrazione. Non metto in dubbio poi che in tutti questi anni ci è mancata anche un po' di fortuna. Hayward in primis, Irving ai playoffs 2018, Smart nel 2019, Brown in quelli del 2021, Timelord lo scorso maggio e giugno, la perdita di Udoka a inizio stagione. A mio vedere i Celtics di oggi hanno talento, esperienza, profondità e concentrazione necessaria per ambire al titolo. L'aggiunta di Brogdon quest'estate è stata la ciliegina sulla torta sotto questo punto di vista.
Sono troppi anni che il soffitto del Garden aspetta un nuovo arrivato ed è arrivato il momento di aggiungere un nuovo banner alla collezione (sperando anche che la fortuna ce la mandi buona).

D10. Hai iniziato a seguire anche le prime dirette delle partite, raccontaci?
R10. Come ho già accennato prima le dirette delle partite per quanto possibile già le seguivo da parecchio tempo. Chiaramente durante i periodi scolastici mi viene difficile stare sveglio la notte per poi essere presentabile la mattina successiva alle 8, dunque sfrutto al massimo ogni vacanza e a volte anche i weekend per seguire le partite notturne. Sotto questo punto di vista questo periodo di vacanze natalizie è il top e non mi perdo quasi nessuna gara, il resto dell'anno mi limito alle gare ad orari accettabili e ai playoffs, per i quali a volte faccio un'eccezione.Sarà scontato da dire ma seguire le partite in compagnia è ben più divertente che da soli ed è bello sapere che ci sono altri folli come me a cui piace passare le notti in bianco.

D11. Restiamo ad Est , quali sono i nostri rivali (voglio un solo nome!) per il trono di Conference?
R11. Difficile dirlo, l'est quest'anno è una giungla stracolma di talento, basta pensare che una squadra del calibro degli Heat rischia di essere una squadra da play-in. I tre nomi che mi fanno più paura sono Bucks, Nets e Sixers, ma se devo scegliere il rivale più spaventoso al completo dico i Bucks che l'anno scorso pur senza Middleton ci hanno fatto disperare e sfinire.

D12. E a Ovest? Chi dobbiamo temere, sempre e solo GSW?
R12. Dopo ormai metà stagione per me quest'anno l'Ovest è ancora indecifrabile. Vedo tante buone squadre: Nuggets, Pelicans, Grizzlies, Mavericks, Clippers, Suns sono tutte squadre per me più o meno sullo stesso livello. Gli Warriors sono partiti male e hanno anche Curry out ora ma rimangono a mia vista la squadra da battere se riescono ad arrivare ai playoffs integri. Il rischio che corrono è quello di avere però un percorso davvero impegnativo già dal primo turno considerata la quantità di squadre di talento citate prima.Non voglio sottovalutare o portare sfiga ma credo che chiunque riesca a uscire dall'est quest'anno abbia maggiori possibilità di ambire all'anello.

D13. E come consueto, fatti una domanda e datti una risposta !
R13.  Ambizioni future ed un sogno nel cassetto..Ad oggi il mio obiettivo reale è quello di iscrivermi ad una facoltà di ingegneria di qualche tipo all'università, più in là non so. Mi piacerebbe lavorare nel campo dell'aviazione civile che mi ha sempre affascinato o della ricerca spaziale, ma in fondo il lavoro dei sogni rimane il GM dei Boston Celtics (nulla di personale Stevens. Il mio sogno nel cassetto invece è di riuscire a vedere la città di Boston ed una gara dei Celtics dal vivo un giorno, magari con un caro amico d'infanzia con cui condivido questa passione da tanto tempo.... Ah e dimenticavo: mi piacerebbe che vincessimo un titolo prima o poi!

Intervista a PortoCeltics14  di ilcrispo   |   Pubblicato il 04/01/2023
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