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Approfondimenti  »  [2016/2017] Borsino #1


[2016/2017] Borsino #1   di Deep   |   Pubblicato il 15/11/2016

Eccoci qua, puntuale come le tasse ritorna il nostro meraviglioso ed inossidabile borsino, la più longeva rubrica di Celtics.it. Ma cosa sono questi borsini? Semplicemente con un numero simile di gare, circa 10 per volta, verranno analizzate le prestazioni dei nostri ragazzi considerando quanto fornito nel periodo. Se per i giocatori il rendimento gioca un ruolo fondamentale, per il coach invece gioca un ruolo chiave anche l'andamento del team. Per capirsi con un record di 0-10 un giocatore potrebbe avere un giudizio positivo, quasi impossibile avvenga per il coach.

Partiamo subito col primo periodo analizzato, le prime 10 partite del campionato 2016/2017 che va dal 26/10 al 14/11, dove abbiamo un record di 5-5. Delle 5 vittorie arrivate, 2 con squadre sopra il 50% di vittorie, mentre delle 5 sconfitte ben 3 portano la firma di squadre sotto (anche pesantemente) il 50% di vittorie, statistica davvero curiosa.

Ma partiamo ad analizzare i giocatori:

Isaiah Jamar Thomas è sicuramente il migliore dei nostri dell'intero periodo. Non è mai sceso sotto i 23 pts segnati, tirando col 46.1% dal campo e per tre volte su dieci uscite ha segnato 30 pts o più. Se a questo ci aggiungiamo i 6.7 assist a sera, capiamo subito che è vitale per i nostri destini ed è ad oggi la nostra star più fulgida.

Anche Avery Antonio Bradley Jr. sta andando benissimo a livello numerico. Segna la bellezza di 18.5 punti a partita e prende un numero impressionate di rimbalzi, ben 8.3 a sera che se li paragoniamo ai 2.8 di media della carriera sono un'enormità. Grande prestazione balistica anche da 3PT, dove sta tirando col 40.7%, ben 4.5 punti percentuali dello scorso anno. Però c'è un'ombra anche sul nostro Avery. Non sembra essere così determinato e determinante nella nostra metà campo difensiva: l'ho visto saltato come un birillo più di una volta quest'anno, cosa davvero inusuale.

Marcus Osmond Smart è chiamato ad un miglioramento consistente quest'anno, i Celtics puntano molto su di lui. Ha saltato le prime tre partite in stagione per un problema alla caviglia, ma da quando è rientrato sta dando molto, anche in termini numerici. Tutte le sue cifre sono in  linea allo scorso anno o in crescita, come le percentuali al tiro: 41.7% dal campo ed il 35.0% da 3PT. Un netto miglioramento non c'è che dire rispetto agli stessi numeri dello scorso anno, rispettivamente 36.1% e 30.0%.

Non è in terreno positivo invece Amir Jalla Johnson. Purtroppo il nostro numero 90 è davvero indecifrabile in queste prime uscite. Alterna buone prestazioni, come l'eruzione contro i Bulls, a delle partite deprimenti in cui non fa nemmeno il suo lavoro in difesa. Sta prendendo pochi rimbalzi, ben 1.4 in meno della sua media in carriera e noi sappiamo quanto siano vitali i suoi rimbalzi. Deve ritornare ad essere più presente e decisivo nella metà campo difensiva, altrimenti non ci serve a nulla e potrebbe anche cambiare aria.

Altro giocatore in terreno nettamente negativo è Tyler Paul Zeller. Se fosse possibile gli darei un doppi rosso. Sicuramente non è questione di numeri, almeno non solo, ma di atteggiamento in campo e di impatto sulla partita. Non mi sembra mai troppo concentrato. Prendiamo ad esempio ieri, è entrato molle in campo, si è preso due chiodi in testa insensati ed è sparito dalle rotazioni per manifesta inferiorità. Ecco questo è il suo ritratto stagionale al meglio o forse dovrei dire al peggio.

Come sempre quando non c'è ci rendiamo conto di quanto sia vitale Corey Jae Crowder per noi. Lui è il nostro collante difensivo e barometro umorale. Che dire, bisogna sempre averlo a disposizione, altrimenti si perdono quegli automatismi, specie difensivi. Io credo che il nostro periodo non certo felice sia in parte amplificato dalla sua assenza, ed ora che è prossimo al rientro possiamo respirare un'aria più buona. Poi come sempre io magnifico le doti difensive del nostro 99, ma a ben guardare stava segnando 13.5 punti col 47.4% da 3PT, mica pizza e fichi.

Per me Terry William Rozier è in terreno praticamente positivo, anche se non voglio sovraccaricare di troppe aspettative il ragazzo. L'ho messo in terreno neutro perché deve imparare a leggere il momento della partita e capire che certe cose le può e deve fare solo in certi frangenti. Anche per i problemi di roster, ricopre praticamente il ruolo di primo esterno in uscita dalla panchina, ed io mi aspetto di più da lui, anche numericamente. Voglio molti più assist, ad esempio, degli 1.7 attuali. Sia chiaro, sono contento di lui e vedo grandi cose nel suo futuro.

Capitolo a parte merita James Young. Lo avrei messo in terreno negativo se non avessi visto un impegno in ascesa per lui. Contro i Pacers è stato vitale per il successo, quasi da migliore in campo. Consideriamo che ha di fatto giocato solo quella, nelle altre partite ha avuto pochissimo spazio.

Kelly Tyler Olynyk con ieri ha giocato la sua quarta partita, dopo essere rientrato dall'infortunio alla spalla. In queste due partite è andato benissimo la seconda e la terza, maluccio la prima e con toni disastrosi l'ultima, quella di ieri sera. Per questo più neutro di lui non c'è. Lo confesso, il mio giudizio potrebbe essere annebbiato da quanto ha fatto ieri sera, regalando di fatto la possibilità di vincere la partita a NO con una giocata difensiva folle.

Jonas Jerebko sta giocando molto male. Avevo delle grosse aspettative su di lui, dopo quanto fatto in preseason e soprattutto sul finale di stagione dello scorso anno. Invece Jonas sta tradendo le aspettative, con prestazioni mediocri e titubanti. Non c'è davvero una vera spiegazione, forse il ragazzo semplicemente non è in forma, si potrebbe spiegare così la sua "assenza".

Se Jaylen Marselles Brown non fosse un rookie, sarebbe in terreno neutro, ma avendo a che fare con le sue prime 10 partite NBA della vita, non è andato poi male. I suoi 7.1 punti e 2.1 rimbalzi a partita sono discreti, anche se equiparati ai "soli" 17.5 minuti che passa in campo. Deve migliorare in tanti aspetti è chiaro, ma il materiale sul quale costruire sembra davvero buono.

N.G. Per motivi diversi non posso giudicare Demetrius Montell Jackson, Jordan Mickey, Gerald Green e soprattutto Alfred Joel Horford, perché li abbiamo visti troppo poco. Mi riservo un'attenta analisi per le prossime uscite.

Bradley Kent Stevens è la nostra vera star, ma anche lui sta subendo un po' questo periodo particolarmente complicato. La squadra non difende come dovrebbe, si prende molte (troppe) conclusioni pesanti e non va a rimbalzo con continuità. Non può non essere una precisa indicazione del coach ed i casi sono due: i giocatori hanno disubbidito facendo di testa loro oppure Brad ha cambiato un po' le carte in tavola. In entrambi i casi si prevedono profonde riflessioni su quanto abbiamo visto in campo fino ad ora. Certo l'attenuante delle assenze di Smart ed Olynyk prima e di Crowder e Horford poi non può certo essere trascurata.

[2016/2017] Borsino #1   di Deep   |   Pubblicato il 15/11/2016
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