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[Celtics - Cavaliers] Resoconto su gara 6   di Vittorio Festa   |   Pubblicato il 17/05/2008
Straordinaria prestazione difensiva dei Cavs che tengono i Celtics sotto i 70 punti costringendo tutti a ritornare a Boston per gara 7, in programma domenica sera alle 21.30 italiane con probabile diretta su Sportitalia. Con Boston sul –5 grazie alla tripla di Eddie House a tre minuti dalla fine, Garnett compie una banale infrazione di passi e sull’azione successiva Szczerbiak, fino ad allora 1 su 11 dal campo, mette la tripla del 63-72 a 2:06 dalla sirena. Di nuovo sul –5 un minuto dopo, i Celtics hanno l’occasione per riavvicinarsi, ma gli arbitri fischiano un dubbiosissimo sfondamento di Pierce su Lebron James in palese movimento. I Cavs non segnano e Ray Allen subisce fallo da Szczerbiak in contropiede, ma ancora una volta gli arbitri non vedono l’evidente ‘goaltending’ di West per il potenziale gioco da tre che avrebbe portato i verdi al-2 a 20 secondi dalla fine.

Errori arbitrali a parte, i Cavs hanno comunque meritato la vittoria, costruendosi un consistente vantaggio a cavallo tra il secondo e terzo quarto, quando sono riusciti a piazzare un devastante parziale di 24-2, con gli avversari in totale apnea e capaci di sbagliare ben 15 canestri consecutivi. Impressionante il dominio a rimbalzo Cavs, specialmente offensivo. 16 quelli catturati dagli uomini di Mike Brown (contro 7), che hanno prodotto ben 17 punti da seconde opportunità (contro 2). Il 60% dei punti dei Celtics sono stati messi a segno da Garnett e Pierce, con 16 su 37 dal campo, il resto della squadra ha tirato con un tragico 11 su 32. La differenza l’hanno fatta anche i liberi: ben 21 quelli messi a segno su 25 dai Cavs, grazie al contributo di James (13 su 15), solo 11 su 13 per i biancoverdi, alle prese anche con problemi di falli per i suoi lunghi e a polveri bagnatissime al tiro dalla lunga distanza (4 su 16), che in questi playoffs non ne vuol sapere di entrare.

 

Eppure i Celtics avevano iniziato bene gara 6, giocando persino meglio della precedente. Ottima la difesa su Lebron, raddoppiato, triplicato, e costretto a soli 4 punti nei primi 12 minuti e a trattare insolitamente male la palla (5 delle 8 perse arrivano nei primi 14 mimuti di partita). La gara sembrava anche ingranare dal punto di vista offensivo, ma poi iniziavano a salire di livello , come da costume, le difese e fioccavano le palle perse da una parte e dall’altra. I lunghi Cavs abbassavano la saracinesca sotto e dall’altra parte nessuno segnava contro KG. Mentre James fa 1 su 6, Rivers manda in campo House che scalza dalla rotazione Cassell e mette il suo primo canestro dei playoffs- 18 pari a fine primo quarto.

 

La seconda frazione si apre con un parziale di 9-2 Celtics grazie alla coppia House-Davis, rispolverata di recente dal Doc. Big Baby (che a sua volta ha ‘fatto fuori’ Powe), già attivo in gara 5 con 6 punti, schiaccia il canestro del 25-19, ma poi esce dopo il terzo fallo. Con un’ottima circolazione di palla, KG porta i suoi a +6 a 7:40 e poi a 6:10 dall’intervallo, massimo vantaggio, ma da lì in poi, per 8 minuti si vedrà una sola squadra in campo: i Cleveland Cavaliers. Il parziale, a chiudere il primo tempo, di 17-2 nasce dalla difesa e dai rimbalzi dove i padroni di casa appaiono ancora una volta più reattivi. Ilgauskas e Lebron (8 punti in questo break) bucano la retina incessantemente, mentre i Celtics tirano triple sensa senso (0 su 5 nel primo quarto, e 1 su 10 nei ptimi 24 minuti), con la coppia Pierce e Ray Allen che in due segna solo tre canestri su 13. 42-33 Cavs.

 

All’uscita dagli spogliatoi la musica non cambia e i Cavs fanno subito un 6-0 che li porta sul +16 (49-33) dopo 2 minuti. Rivers chiede ai suoi attenzione a rimbalzo e difesa sulla linea dei 7.25m e la ottiene. 15-2, o 13-0, se volete, il contro-parziale biancoverde, arrivato grazie a 12 punti della coppia Garnett-Pierce (6 per parte). Se l’attacco dei Celtics avesse funzionato così per tutta la gara…A 4 minuti dalla fine del terzo, con i Celtics sul – 3 (48-51), si risvegliano i padroni di casa, (che avevano sbagliato gli ultimi 7 tiri), non solo con Lebron , ma anche con un bravo Varejao (4 punti consecutivi per il brasiliano) per il parziale di 8-2 e 59-50 Cavs dopo 36 minuti.

 

Il ‘body language’ biancoverde nell’ultima frazione lasciava intendere che oramai gara 7 era vicina. La staticità a rimbalzo confermava detta ipotesi. Il 10-2 Celtics ad aprire la frizione è solo un fuoco di paglia, perché l’impressione è che i Cavs (per giunta senza Gibson con la spalla destra slogata) abbiano giocato come al gatto con il topo. Eppure, come detto, i Celtics l’occasione per avvicinarsi davvero l’hanno avuta. Sul -5 (60-65) a 6 dalla fine e la 4a persa dai Cavs in sei minuti, i verdi hanno sbagliato due volte il canestro del -3, venendo puniti da 4 punti consecutivi di un Lebron James da 32 punti ma ancora impreciso al tiro (9 su 23), per il + 9 (60-69) a 4 minuti dalla fine, poi il burrascoso finale e la festa per i tifosi dell’Ohio.
[Celtics - Cavaliers] Resoconto su gara 6   di Vittorio Festa   |   Pubblicato il 17/05/2008
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