Siamo già alla terza partita stagionale e la pubblicazione di questo articolo, anzi due visto che è frazionato, non può più aspettare. E' arrivata ed l'ora di fare chiarezza intorno al nostro roster e, di conseguenza, alle nostre ambizioni. Partiamo dei tre ruoli esterni: playmaker (PM), guardia (SG) ed ala piccola (SF).
Ma prima "il Fattaccio"
Partiamo dall'assunto che questa matta stagione da "sole" 66 partite inizia davvero in maniera strana, perché tutte le attività hanno dovuto essere svolte con estrema sollecitudine, per il lockout prima e per la volontà della lega di giocare a natale poi.
Quindi squadre come i Celtics, che al momento dell'apertura delle saracinesche aveva a roster pochi atleti (Rondo, Allen, Pierce, Garnett e J.O'Neal), si è dovuta in un attimo formare e prendere consistenza. Ainge ed i suoi collaboratori, sono stati chiamati a prendere rapidamente delle scelte che partivano sempre dalla solita considerazione: facciamo un altro giro coi big three? La risposta è stata ovviamente sì e con Allen e Garnett all'ultimo giro del lori contratti, a sorpresa questo autunno si è sparsa la voce (ben fondata) che per cambiare il nostro GM fosse disposto a privarsi di Rondo per Paul. La trade poi non è andata in porto e dopo anche il grande rifiuto di un ex-componente degli Hornets David West, Ainge ha deciso che fosse arrivato al momento di puntare nuovamente sul gruppo dello scorso anno Green compreso, ma senza quel Glen "Big Baby" Davis, che si scoprirà non essere poi così gradito nello spogliatoio. Ritiratosi Shaquille O'Neal, spediti altrove Davis e Wafer e non rifirmato Delonte West (ecco un errore), Ainge con le firme di Daniels (gradito ritorno), Dooling, Wilcox, Pavlovic e Bass, aggiunti ai rookie Moore, Johnson e Stiemsma a dare il volto definitivo al roster.
Probabilmente vi starete chiedendo il motivo del titolo di questo paragrafo e perché c'è la foto sulla destra di quello strano figuro, presto detto. Durante le visite di routine prima della stagione viene trovato un aneurisma aortico a Jeff Green, che di conseguenza dovrà essere operato ad inizio 2012 a Cleveland e salterà tutta la stagione in corso. Molti dei piani della dirigenza e del coaching staff di colpo crollano e la domanda che tutti noi ci facciamo è come mai nessuno prima si sia accorto di un problema tanto grave. Ma tant'è, facciamocene una ragione.
Sia come sia, i Celtics di fatto hanno ceduto il loro centro titolare e vincitore di un titolo, oltre ad un componente della panchina a dir poco atomico, che rispondono ai nomi di Perkins e Robinson, per Krstic (oggi in Russia al CSKA) e Green (fremo per una anno). UN DISASTRO senza mezze misure. Per uno strano scherzo del destino ancora una volta il nostro ricambio generazionale incontra un problema di salute, ed ancora una volta piuttosto grave. Ma che c'è nell'acqua a Boston?
Analisi roster
Passiamo in esame il roster ruolo per ruolo con un voto finale che vuole rapportare il roster agli altri nella lega.
PM: Rondo - Dooling
E' innegabilmente un buon reparto quello dei play dei Celtics, con Rondo che è già oggi uno dei primi per ruolo della lega e Dooling che è sicuramente un veterano esperto e che può dare molto. Abbiamo inoltre notato in queste prime partite, forse anche vista l'assenza di Pierce, hanno visto spesso i due in campo insieme e sono tutt'altro che incompatibili.
C'è però una domanda su Rondo: è una superstar? Se lo chiedono in molti e soprattutto quanti hanno appreso la volontà di spedirlo in altre località a dispensare assist (leggi New Orleans). La domanda che tutti si fanno e ce la poniamo anche noi è perché farlo? Se Rajon è il nostro futuro, deve esserlo a prescindere da tutto. L'epoca dei big three sta per finire, dobbiamo avere alcuni punti fermi e RR può esserlo. Se coach e dirigenza non lo credono allora bisogna mandarlo via subito, aspettare potrebbe essere un'ulteriore problema e segno di debolezza. La nostra opinione è che Rondo sarà la prima pietra su cui ricostruire la nostra squadra, anche perché ogni anno ci sembra di vedere un miglioramento, ed i tiri liberi e dalla media di questo inizio stagione presi con maggiore sicurezza ed efficacia sembrano testimoniarlo.
VOTO: 8
SG: Allen - Daniels - Moore - Bradley
Qui il signore indiscusso del ruolo è l'immortale Walter Ray Allen, anzi come dice Pierce, the genetic wonder (la meraviglia genetica). Gli anni passano, ma He Got Game resta la guardia tiratrice per eccellenza della lega. In movimento ed uscendo dai blocchi, è il migliore di tutti, mentre se deve creare qualcosa dal palleggio il nostro numero 20 ridiventa un normale giocatore, anzi fatica un po' a farlo.
Marquis è un giocatore molto diverso, che fa le migliori cose con la palla in mano e vicino al canestro. Occupa spesso la posizione di tre in campo, anche accanto ad Allen. E' un buonissimo giocatore di rotazione e che può dare molto alla causa, anche se mi preoccupa un po' il suo tiro molto discontinuo.
Bradley lo cederei subito e libererei un posto nel roster. Non ha fatto un solo passo in avanti e mi sembra non capire nulla del gioco NBA, nonostante apprezzi le sue doti di pressatore sulla palla, ma troppo poco per farne un giocatore vero.
Su Moore bisogna attendere di vederlo in campo per darne un giudizio.
VOTO: 7
SF: Pierce - Pietrus - Pavlovic
Due conferme ed un nuovo arrivo. Ovviamente la prima opzione per il ruolo è il nostro capitano, Paul Pierce. I destini del nostro attacco passano proprio da lui, forse l'unico in grado in tutto il roster di costruirsi un tiro da solo. E' da anni che Paul è uno dei migliori interpreti dello spot di ala piccola, anche se gli anni avanzano, così come i problemi fisici. Non lo abbiamo ancora visto in campo in questa stagione per infortunio, anche se sembra essere pronto al rientro. Senza lui il nostro attacco fatica e non poco, quindi speriamo torni presto e sia in forma campionato, perché è troppo vitale per noi.
Pietrus è stato un innesto dell'ultima ora. Titolare di grandi doti fisiche e una buona predisposizione per il tiro pesante e la difesa, non sappiamo in che condizioni sia. Gli ultimi anni sono sembrati un lento trascinarsi verso un ritorno in Europa e gli anni migliori sembrano alle spalle nonostante l'età non sia da pensionamento. Se ritroverà gli stimoli giusti potrebbe essere un gran colpo, altrimenti sarà solo un'altra scommessa persa.
Pavlovic non so cosa ci faccia nel roster, spero vada in Serbia a trovare i parenti e si fermi lì.
VOTO: 6.5
A prestissimo coi due ruoli di interni: Ali Grandi e Centri.