Un altro anno è passato e come dolce consuetudine dobbiamo nuovamente parlare dei playoff dei nostri amati Celtics. Certo quest'anno le premesse sono davvero molto diverse da quelle degli scorsi anni, almeno sulla carta. Arriviamo ai playoff senza due giocatori chiave del nostro roster, Rondo e Sullinger, senza contare la salute precaria di alcuni veterani, come ad esempio KG che non ha del tutto risolto i problemi alla caviglia. Il settimo posto con un record di 41-40 la dice lunga sul tipo di stagione che abbiamo vissuto, non certo delle più facili, anche se ora tutto si azzera. Anzi, è inutile persare a chi non c'è e a cosa poteva essere se ci fosse stato questo o quel giocatore: siamo questi e dobbiamo mostrare il nostro vero volto agli avversari.
AVVERSARI
Già gli avversari, ma chi sono questi Knicks che in stagione sono arrivati al secondo posto ad EST con un bellissimo record di 54-28? Prima di tutto non sono più la squadra scriteriata di D'Antoni, che voleva applicare il "seven second or less" a tutti i costi. Questa versione, affidata a coach Mike Woodson è molto diversa. Non viene cercata la transizione sempre e comunque, anzi spesso i giocatori in campo tendono a spegnere il ritmo offensivo per un attacco ragionato. La presenza di molte bocche da fuoco sul perimetro è sintomatica di una ricerca ossessiva del tiro pesante, sono primi nella lega per tentativi di media con 28.9 (al pari di Houston). Tanto per fare un paragone con noi, Boston ne cerca 17.2 di media (26esimi nella lega).
Lo schieramento tattico è davvero di difficile interpretazione, perché tutto gira intorno a Carmelo Anthony (fresco vincitore della classifica dei realizzatori stagionali con 28.7 di media) che spesso occupa le posizioni nelle immediate vicinanze del canestro, giocando in sostanza da 4 tattico con intorno un manipolo di guardie e/o tiratori al suo servizio, pronti ad abbeverarsi dei suoi scarichi. Poi c'è la variabile impazzita di J.R. Smith, che vive la sua miglior stagione di sempre. Sempre sotto controllo e sempre decisivo, come negli incontri contro di noi, dove ci ha fatto molto male: un elemento, insomma, da tenere assolutamente d'occhio. Ma ovviamente una squadra non è composta solo di esterni, anche se spesso gli esterni in campo sono 4, e quindi non possiamo dimenticarci che il centro è tal Tyson Chandler, un vero specialista difensivo e capace di fare reparto da solo. Anche se non sappiamo a tutt'oggi in che condizioni arriverà ai playoff, così come non sappiamo se sarà della contesa l'altra superstar (almeno sulla carta) a libro paga per NY: quel Amar'e Stoudemire che sembra sempre più lontano dal basket giocato, ma capace magari di una o due prestazioni superlative. Altro impatto da tener sotto esame sarà quello di Kidd e Martin, due veterani che potrebbero causare disastri ai C's. Di Felton invece non mi preoccuperei troppo, magari sbaglierò, ma lo vedo in difficoltà in questa fase della stagione.
LE SFIDE
Beh la prima è facilissima: Melo vs PP, ovvero Anthony vs Pierce. Non sempre avranno la sfida diretta, ogni tanto qualche altro giocatore si occuperà dei due nella metà campo difensiva, però la sfida tra le due star NBA è il sale di questa serie. Sulla carta Melo dovrebbe polverizzare Pierce, ma noi tifosi dei Celtics sappiamo che è impossibile abbattere la verità. Altra sfida chiave sarà quella tra Smith e Bradley (o Lee), perché limitare l'impatto dei J.R. sarà essenziale nel nostro gioco. Ovvio che KG vs Chandler è un'altra di quelle cose che da sole valgono il prezzo del biglietto. Oltretutto, i due non dovranno solo guardare il rispettivo avversario, ma anche aiutare su tutto quello che si muove nella loro zona, mica uno scherzo insomma. Green vs ?? (Martin, Shumpert, White...) sarà poi per noi importantissima, perché da qui potrebbe nascere un vero ed autentico miss-match per i nostri colori.
PANCHINE
Terry deve diventare il JET che spaventa tutti. E' inutile negarlo, se lui ridiventa determinante piazzando punti in quantità, si può davvero sperare nel clamoroso upset. Ovvio che a turno anche gli altri componenti della panchina dovranno dare qualcosa, anche se in questa serie l'impatto dei lunghi la vedo molto meno necessaria del solito e per noi, che abbiamo grossi problemi nel reparto, non è poi così male. Da loro oltre al già citato Smith, evidenzierei quello che possono dare Prigioni, Novak e Copeland, che in modi diversi possono dare una notevole scossa alla partita.
PRONOSTICO
Non siamo favoriti è innegabile questo. NY arriva da una magnifica stagione ed hanno una forte motivazione, ma io di dare i Celtics spacciati non me la sento. Se si trova il modo di entrare nella fragile psiche di Carmelo che ricomincia a giocare da solo e senza costrutto, questa serie possiamo vincerla. Certo dire in quante partite è difficile, forse ci servirebbero tutte. Diciamo Celtics 4-2 e non ci pensiamo più, l'ho scritto...
FACCIAMOLO ANCHE PER LORO
Ultima nota a margine anche per ricordare, senza falsa retorica, che stiamo giocando per ricordare le vittime ed i feriti del vigliacco attentato di Boston. Sicuramente dobbiamo lottare anche per loro.
P.S. Ho scritto tutto l'articolo parlando in prima persona, perché ancor più oggi mi sento come uno di Boston, non solo dei Cetlics, ma proprio di Boston.