Una lettera aperta a Paul Pierce..
Caro Capitano, mi rendo conto di aver detto pochi grazie nella mia vita, probabilmente son stati pensati nel profondo del mio cuore e pronti per essere manifestati a voce alta, ma la maggior parte delle volte questa voce tenera e sensibile restava a germogliare dentro di me. Adesso pero' caro' Capitano, credo sia arrivata l'ora di sussurrare un paio di ringraziamenti su questo umile blog, e' farlo con la stessa intensita' di un pianista alle prese con il suo pianoforte intendo a comporre l'opera che vive dentro di lui.
Non ho mai detto grazie a mamma Lorraine Hosey, meravigliosa donna che sposto i suoi tre figli in California per crescerli nel miglior modo possibile. Te eri un bimbetto sveglio, bravo nella pallavolo, al bowling e in tante altre categorie, i tuoi fratelli son riusciti a vincere una borsa di studio. Jamal nel basket e Sthepen nel baseball, mentre tu alle prese con lo sviluppo adolescenziale cercavi di capire cosa voler fare nella vita e farlo bene, perche' sei sempre stato un perfezionista ed un lavoratore instancabile. Ma probabilmente in cuor tuo sapevi gia' quale fosse la scelta visto che a Inglewood e buona parte della california ( Ymca) girava gia' il tuo nome sui campetti da basket.
Come se non bastasse sei cresciuto con il mito della sfida eterna, ti ricordi che tutto eccitato guardavi brandelli di partita in un televisore microscopico seduto comodamente al fianco di tuo zio? Era in quegli anni che dentro di te nasceva la passione per la palla a spicchi e per lo showtime, volevi somigliare in tutto e per tutto a Magic Johnson e riuscire un giorno a giocare in una di quelle due squadre che tanto hanno influito nella tua scelta su cosa fare da grande.
Non ho mai detto grazie a Scott Collins, coach detective della polizia di Inglewood per aver sostituito quella figura paterna che ti e' sempre mancata, e' che ha permesso a te, come a tanti altri ragazzi della zona, di avere una possibilita' nella vita, quella di scegliere di poter seguire la strada giusta. Ti ha incoraggiato, ti ha pure sostenuto economicamente dandoti la possibilita' di poter spiccare il volo un giorno.
Non ho nemmeno ringraziato il leggendario coach di Kansas Roy Williams, che mettendoti sotto la sua ala protettiva ti ha plasmato come giocatore ed atleta e forgiato come uomo. Sei finalmente cresciuto in altezza, adesso in campo riesci a fare tante cose e il tuo ruolo sembra piu' definito rispetto al passato. Sei pure stato nominato per ben due volte (97-98) Mvp del torneo Big 12 conference, sei riuscito ad affinare il tiro e diventare una presenza "dominante" nelle due estremita' del campo.
Si, era finalmente giunto il tempo di giocare nella nba e coronare un sogno, i Celtics a quel tempo avevano un tremendo bisogno di coprire lo spot di ala piccola, e a Boston son rimasti increduli per averti scelto con la 10 chiamata al draft del 1998, quanto tutti credevano che saresti andato via prima. Evidentemente la chiave di lettura si chiama destino, ringrazio il fato per questo.
Come ringrazio Pitino per averti scelto, lo ringrazio per essere stato bravo nel leggere tra le stelle ed individuare quella piu' luminosa.
Ringrazio anche il Signore per averti salvato la vita quel triste giorno davanti la discoteca Buzz Club. Ti eri fermato per salutare ed e' scoppiato all'improvviso un parapiglia, un finimondo durato parecchi minuti dove sei stato accoltellato 12 volte tra il viso, collo, la schiena oltre ad altre parti del corpo . Ringrazio Il signore perche due cose ti hanno salvato quella sera: Il fatto che la discoteca fosse a pochi minuti dal New England Medical center e che ti ha permesso di non perdere parecchio sangue, ed il cappotto di pelle che indossavi quella notte, visto che ha evitato che i colpi sferrati all'addome fossero letali o che raggiungessero il cuore.
Ringrazio Il Signor Shaquille O'neal per averti dato il nome The Truth, ovvero la verita'. Nome che ti accompagna ancora adesso e' che si addice tanto alla tua persona e al tuo modo di rappresentare un giocatore di basket.
Ringrazio Danny Ainge per aver creato una squadra capace di vincere un titolo nba nel 2008, e lo ringrazio doppiamente per il fatto di aver scelto per te i compagni migliori, proprio come un padre sceglie le cose migliori per i propri figli.
Ringrazio a questo punto anche i tuoi compagni e Doc Rivers per aver fatto il possibile affinche il sogno si avverasse.
Dico grazie ai Boston Celtics , a Boston come citta, al nome Celtics perche' ne sono innamorato da sempre.
Ma mi rendo conto che la mia mancanza piu' grande e' stata quella di non averti detto grazie abbastanza, per cui lo faccio adesso. Grazie di cuore caro capitano per aver scelto di restare fedele ai colori Celtics anche nei periodi piu' bui della tua carriera, ti dico grazie per le finali di conference e per aver portato una squadra limitata oltre l'impossibile. Ti dico grazie per aver creduto nel progetto, un progetto finalmente messo in piedi nel 2008 e che ti ha permesso di vincere un meritatissimo mvp Delle finali. Ti ringrazio per aver superato i 20 mila punti in maglia Celtics, ti ringrazio per tutti i buzzer beater che hai messo dentro, per tutti i tiri importanti che rimarranno scolpiti nei nostri cuori, ti dico grazie di indossare il 34 e ti ringrazio di indossarlo bene e spero venga innalzato sul soffito del Garden, ti ringrazio per avermi riportato indietro nel tempo nel Giugno del 08, ti ringrazio di far parte ancora di questa organizzazione e ti dico grazie infine di Esistere.
Non e' ancora tra le leggende, ma e' gia' una leggenda ! Per cui puo' tornare utile in futuro.
