Giusta precisazione.

Finisce più o meno come l'altra sera, con uno svolgimento un po' diverso, ma tanto alla fine si guarda al tabellone, purtroppo ci odia ultimamente. Era l'ultima partita al Garden della stagione regolare, lo lasciamo con una sconfitta che non ci sposta poi molto in classifica, eravamo al PlayIn prima, ora lo siamo ancora di più.

So benissimo perché abbiamo perso stasera, cosa che magari in altre (recenti) circostanze mi sfuggiva il quadro generale. Nel momento di massimo sforzo degli Heat, quando ancora lo scarto era gestibile, abbiamo fatto qualcosa che non ha senso, abbiamo abbassato l'intensità difensiva e fatto un passo indietro, non metaforico, fisicamente. Non c'era un motivo logico, non era annunciato, ma è successo. Servito su un piatto d'argento, loro ne hanno approfittato, come il cinismo dello sport insegna. Robinson e Dragic, se hanno mezzo metro sono letali, se ne hanno uno con un secondo per prendere la mira... buonanotte.

L'arrembaggio, fatto a dire il vero in maniera più nervosa che sensata, non ha pagato grossi dividendi. Se è vero che abbiamo segnato 42 punti nell'ultima frazione, restano 36 quelli incassati, possiamo definirla difesa arcigna con lo scopo di rimontare? Beh, no.

Restano tre partite e poi per noi si apriranno le porte dell'assoluta novità dei PlayIn. Non so cosa sarà del nostro immediato futuro, possiamo ancora fare bene, perché non siamo una mandria di brocchi, ma le pause, quelle lunghe pause di apatia, possono portarci ovunque, anche verso il lato oscuro dove si respira veleno.

Ricordo la diretta di questa sera, di fatto mono tematica coi Celtics al centro di tutto, l'appuntamento è alle 21:30.

Ai pochi coraggiosi di stanotte, buonanotte, gli eroi veri siamo noi.

Certo.....Miami proprio non la digeriamo!
Notte a tutti!

Grazie Deep, volevo commentare ma mi sono accorto che mi usciva più veleno che rabbia, non contro la squadra ma contro quelli che salgono solo sul carro dei vincitori. E allora mi sono fatto un affogato al caffè. Alla faccia.
Nella possibilità di vincerla ci avevo creduto. Direi che il primo quarto è andato abbastanza bene: si poteva fare un poco di più e forse quel poco avrebbe inciso. Ma pazienza. Anche il secondo quarto è andato abbastanza bene ma una di quelle amnesie verso la fine del quarto ha fatto loro prendere un po di vantaggio. Sarebbe stato da evitare ma può capitare! Il terzo quarto è andato nello stesso modo ma l'amnesia finale è stata ancor più devastante. Il quarto, come al solito, ci abbiamo provato ma, a differenza d'altre volte, in difesa non siamo stati così intransigenti e ci hanno comunque rifilato una trentina di punti (escludendo quelli finali): troppi per pensare di recuperare il punteggio. Forse in questo frangente ci è mancata la solidità difensiva di Brown: non è una scusante, sapevamo che non ci sarebbe stato.
Continua dunque ad esser la difesa il punto che mi delude di più. E' vero che per fare una buona difesa, devi elaborarla bene negli allenamenti (che però sono stati assai ridotti), che certo non aiuta aver giocatori che vanno e vengono per infortuni o Covid, come neppur aiuta aver giocatori che se ne vanno come Theis che della difesa era tassello importantissimo, se non di difficilissima sostituibilità. La difesa a me pare nodo principale.
Ci sarebbe anche il gioco non di squadra d'attacco, i palleggi inutili, i tiri immediati, lo scarso movimento senza palla. Ma, nel mio modo di vedere la pallacanestro, tutto ciò passa in seconda battuta dietro le carenze difensive.
Non so che margini ci siano per rimediare. Tanto le poche chances che a questo punto abbiamo, ce le dobbiamo comunque giocare. E allora giochiamocele fino in fondo. Può darsi che stasera qualcuno fosse ancor sotto choc per la perdita di Jaylen. Ma bisognerà farci il callo e trovar modo d'assorbirla. Domani ci sono i Cavaliers e saremo in btb, magari senza Kemba. E comunque scenderemo in campo. Per vincere, è ovvio.

In queste situazioni siamo il meglio della lega!
Non sempre arrivano poi le vittorie, anzi, in verità assai di rado, ma spalle al muro sfoderiamo spesso quella reazione che ti porta a contatto, e che ti fa rodere ancora di più il fegato pensando...... "ma farlo prima, no eh?!".
Why... why... why?? E non c'è un because.... (cit)

Come monotematica?
Pensavo che il main event fosse la domanda di lercio

Martedì nero per Boston. Non si è salvato nessuno sport.
A parte noi maltrattati dagli Heat, sono caduti i valorosi i Red Sox per mano degli Aokland Athletics (3-2) ed i Boston Bruins (peraltro già qualificati ai po) battuti dai capitolini di Washington.
Si vede che nel Connecticut non era serata...

Abbiamo perso, mostrando anche dei limiti e commettendo più errori dei nostri avversari, però l'atteggiamento non è stato passivo e rinunciatario.
Mi sono riguardato la seconda metà del terzo quarto, dove gli Heat ci hanno affondato.
A mio parere un giocatore ha completamente smesso di difendere e nell'ultimo quarto ha continuato, con poca energia e reattività.
Non so se ciò sia stato dovuto ad un crollo fisico ma in difesa ha creato voragini e gli Heat ne hanno saputo approfittare.
Ad ogni modo i Celtics mi sono piaciuti, anche in difesa... fino a quando un giocatore ha terminato di partecipare.
A basket si vince in 5 e si perde in 5... un giocatore in campo che non difende, soprattutto a questo livello, ti fa perdere la partita.
Abbiamo giocato contro una squadra molto più forte di quanto indichi la classifica, capace di fare il break con la nostra complicità d'accordo ma senza più Butler in campo.
Onore agli Heat che sono squadra di tiratori veri e che ti puniscono se aiuti in difesa su Adebayo.
Tristan ci ha provato in ogni modo a difendere su di lui ma Adebayo è troppo skilled per Tristan e probabilmente Kornet e Fall non avrebbero (credo perché non li ha provati) saputo fare meglio.
Chissà Parker.
Grant una volta lo ha fermato... un po' poco e un po' tardi.
Di fatto Adebayo è ancora un problema che Stevens non ha risolto, d'altro canto si tratta di un 206 cm. fisico e super atletico, capace di giocare vicino e lontano dal canestro che rende tutto più facile agli Heat, certo che poi Robinson, Herro, Nunn e Dragić hanno giocato davvero molto bene.
Sicuramente per dei limiti tutti miei non ho capito il motivo della rinuncia assoluta a Langford e Parker, così come l'impiego di Edwards, che ha recuperato anche un buon pallone, mi ha lasciato perplesso.
Quando Stevens ha abbassato il quintetto nel finale, con Edwards, Walker, Pritchard, Nesmith e Grant, anche Spoelstra lo ha abbassato, tenendo in campo solo Dedmon.
Arbitraggio orrendo ma poiché l'essere umano si assuefa ad ogni aberrazione, ho ormai preso atto che il basket è abbandonato a sé stesso, completamente alla deriva, non più tutelato da chi viceversa dovrebbe difenderne le regole e lo spirito.

non capisco la parte iniziale volta ad alludere ad 1 giocatore e non menzionarlo, ma sulla parte relativa ad Adebayo, secondo il mio modestissimo parere, centri il punto.
siamo ancora lì dopo 8 mesi: non abbiamo alcuna risposta ad Adebayo.
perchè se vogliamo stringere al massimo la questione del perchè non battiamo Miami,
non è perchè c'è Butler
non è perchè c'è Robinson
non è perchè c'è Nunn
non è perchè c'è Hierro
non è perchè c'è Dragic.

tutto inizia e finisce con Adebayo.
Quando segnano i 5 sopra, almeno 50% del merito è di Adebayo.
Poi quando inizia a segnare dalla media o sopra il ferro e tirare giù rimbalzi a manetta è proprio notte fonda.

Per la cronaca deep, stamattina presto mi son svegliato con la lettura di un sms da parte di un tifoso Heat che recitava "BAM...colpiti e affondati!".
Con chiaro riferimento all'ennesima incapacità di reggere l'urto di Adebayo.

Credo che se non mi passa la cagna ora di sera lo vado a prendere a casa.

......uuuuuh, poverino

Però la battuta era simpatica dai. Prima di piantargli la prima cartella, puoi dirglielo

Grande Luca , si in effetti era simpatica, soprattutto perché detta da uno che la simpatia non è in grado di acquistarla manco al supermercato..

Recentemente, dopo il sessantello di Tatum contro San Antonio, ha avuto il coraggio di dirmi "un fenomeno quello lì, peccato che manchi il resto della squadra..". Battuta inaccettabile perché sono certo che se potesse, porterebbe a Miami almeno cinque nostri giocatori senza alcun patema.

Quindi già mi aveva fatto girare i maroni, speravo almeno in una vittoria nel doppio confronto per evitare di dargli parola al 100%..

Lascia stare non ne vale la pena !

Credo che Adebayo sia un "grosso" problema per tutti, più di Embiid, più di Giannis, più di Davis, più di chiunque altro. Soprattutto per noi ma anche per altri. Per noi soprattutto perché contro di lui siamo meno attrezzati e l'anno scorso lo eravamo ancor meno. Ma la pallacanestro è gioco di squadra: a mio modo di vedere, sbagli quando elenchi gli altri giocatori di Miami dicendo loro non sono il problema. Perché é vero che, se per contenere Adebayo, trascuriamo qualcun altro, quel qualcun altro ci punisce, ma è vero anche che, se per impedire il gioco preferito di Hierro (ad esempio), trascuriamo qualcun altro, avviene lo stesso di cui sopra. Il problema è che solo se, mentalmente e fisicamente siamo un passo avanti di intuito, rapidità e cattiveria agonistica, è possibile far fronte a queste situazioni. E non solo per uno sprazzo di dieci minuti ma almeno per gran parte della partita. A noi quest'anno mi pare latiti questo passo mentale in più. Lo abbiamo avuto in diverse partite, soprattutto con le grandi (straordinaria quella con Phoenix, un capolavoro di impegno collettivo), e lo abbiamo avuto in occasione delle grandi rimonte, quando forse abbiamo ricevuto qualcosa dall'aver fatto spendere prima molto gli altri. Ma in troppe occasioni ci è clamorosamente mancato (penso a Minnesota ma l'elenco mi pare infinito).
Miami è una squadra che, per sue caratteristiche, ci mette più di altre alla prova sui nostri limiti. Adebayo lo abbiamo già detto. Ma anche Butler quando è il momento del passo in più, lui lo fa e, se noi non lo facciamo, restiamo a guardare. Hierro ci misura la difesa degli spazi concessi: se sei poco reattivo, lui ti brucia. Così Robinson, Dragic e compagnia. Forse persino Spoelstra è prova del nove per Stevens. Che infatti fatica sempre, e non poco.
E' chiaro che non c'è da rassegnarsi, che occorre trovare le contromosse, ma è anche chiaro che, per fortuna nostra, non tutta la NBA sono gli Heat. Certo che, se la partita della stagione è contro questi Heat e noi siamo questi Celtics, si fa particolarmente dura.

Non l'ho menzionato per lasciare a ognuno il piacere o il gusto della ricerca e attenzione... si tratta solo della mia opinione, non della verità rivelata.
Lo stesso giocatore, nello stesso frangente, in attacco ha, sempre e solo a mio parere, mandato completamente fuori ritmo la squadra.
Potrei fornire ulteriori indicazioni ma non voglio condizionare le valutazioni di ognuno indicando il giocatore in questione.