Beh che hanno avuto una carriera al di sopra di tantissimi altri giocatori non c'è ombra di dubbio.
Il mio discorso è che per esempio uno come Melo a mio modo di vedere con il talento a disposizione poteva scrivere decisamente una carriera più importante rispetto a quella di giocatore senza titolo e mai arrivato alle Finals, etichettato come bollito a 30 anni, praticamente relegato a riserva a 32 anni e tagliato dalla lega a 34.

Cioé fosse per me probabilmente nella lista ci ficcherei pure dentro Westbrook, in barba ai suoi record personali [/quot]

Osservazioni le tue che condivido pienamente.
I Knicks non sono di certo un team ideale nel quale crescere ed emergere.
Forse anche Gallinari ha subito quell'ambiente.
Parlando di Melo, non credi che forse anche il suo modo di giocare abbia contribuito a renderlo poco integrabile in qualsiasi squadra si sia trovato?
Se non è riuscito Mike D'Antoni ad integrarlo in un sistema di gioco, credo che non sia una cosa facile in assoluto.
Westbrook sarà sicuramente fortissimo individualmente ma quanto condiziona il gioco di una squadra?
Idem dicasi per il paiazzo.
Io penso a Tatum e mi chiedo al contrario quanto per lui sia stato importante trovare compagni come , e Hal Horford, oltre ad un coach come Stevens.
L'ambiente a mio avviso gioca un ruolo fondamentale nel determinare la carriera di un giocatore.

Ai tempi Len Bias era considerato un talento di gran lunga superiore a quello di Michael Jordan.
Un'ala di 203 cm. che non aveva ancora 23 anni quando scomparve quel maledetto 19 giugno 1986.
Eravamo reduci da una stagione straordinaria, una delle squadre più forti di tutti i tempi, nella quale il minutaggio di Bias avrebbe probabilmente allungato la carriera di Larry Legend.
Immaginarlo un paio di anni dopo con l'altro giovane campione, Reggie Lewis, mi fa pensare che forse un paio di titoli ci siano stati rubati da un destino infame.

Secondo me il punto nel talento sprecato sta anche nel fatto di non sapersi fare plasmare dagli allenatori per rendersi più funzionali alla squadra.
Melo, il paiazzo, Westbrook, 3 giocatori che hanno sempre messo davanti loro stessi rispetto ai risultati della squadra.

Oltretutto parlando di Melo è lui che ha dichiarato ai Nuggets che la sua meta desiderata era NY, cioé praticamente se l'era scelta lui la franchigia dove spendere gli anni cruciali della sua carriera

A Orlando un aspetto interessante saranno i quotidiani test anti Covid-19.
La positività comporterà la quarantena minima di sette giorni... seee, lallero...
Questo lasso di tempo in realtà è più facilmente immaginabile come una sospensione definitiva dall'attività fino al termine della stagione.
Immaginate dunque quali inaspettati e non auspicabili scenari potrebbe delineare il virus.
I valori in campo verrebbero inevitabilmente falsati e potremmo così trovarci con gli Spurs in finale contro i Wizards.

A positivity would lead to a quarantine of minimum seven days.
The National Basketball Players Association has informed players that the NBA/NBPA will conduct COVID-19 testing every night during the resumed season, as reported by The Athletic’s Shams Charania.

The tests will likely be conducted via mouth swabs and light nasal swabs and not the full invasive nasal swab. A player tested positive will be quarantined for a minimum of seven days.

Povero Oden....... ha delle grosse attenuanti se non ha potuto esprimere il suo potenziale.....

https://twitter.com/i/status/1269282905861378049

Non so come mai ma ogni volta che parla mi pare arrivi dritto a segno.
Che privilegio dev'essere per un giocatore essere allenato da lui.

Un grande giocatore è quello che fà la differenza sia individialmente che nel gioco di squadra, quello che sà attaccare ma anche difendere.
Melo putroppo in certi aspetti ha sempre difettato.
Su Westbrook ho la mia idea, che da molti non è condivisa: nella mia squadra non lo vorrei mai, ma proprio mai.
Sarebbe il migliore nei playground newyorkesi, ma l'Nba è un'altra cosa.
Poi certo, guardi le statistiche, e queste dicono che il buon Westbrook è un grande giocatore.

Io invece la penso proprio come te su Westbrook e credo che siamo in molti a non stimarlo granché.
Sulle statistiche credo che il grandissimo (non fisicamente) Dan Peterson abbia espresso una grande verità affermando che: "ci sono bugie piccole, bugie grandi e statistiche".

A me piacerebbe vederlo in una carriera parallela, draftato dai San Antonio Spurs sotto la guida di coach Popovich giusto per farmi un'idea di cosa sarebbe potuto diventare.

Virus e dintorni....... non un buon momento per gli USA

https://twitter.com/i/status/1269369296339296257

Eh si, Trump avrebbe bisogno di un ombrello molto più robusto in questo momento, visto che gli sta piovendo in testa di tutto.
Quest'epoca verrà studiata a scuola dalle prossime generazioni.

Intanto come side news, ma neanche tanto side, arriva la conferma che ad Orange County, dove sorge DisneyWorld, i casi di Covid 19 sono in aumento, in controtendenza rispetto agli USA. Trend in diminuzione nel paese che comunque non vuol dire nulla, vista la diversità e la vastità del territorio.

Sembrerebbe che Silver, ed in generale tutti l'organo direttivo, siano rimasti molto delusi da questo aspetto, pensavano a metà giugno di essere vicini alla soglia 0 (infetti e morti). Dopo che alcuni ex giocatori nei giorni scorsi avevano dato voce a non meglio precisati giocatori che avrebbero manifestato la loro paura nel giocare questa estate, quello che pareva scontato qualche giorno fa torna in discussione, almeno in apparenza.

In effetti hanno tanto parlato di "sicurezza" e la "salute degli atleti prima di tutto", fosse così mi starei facendo due domande sull'opportunità di questo torneo. Mi mancano terribilmente i Celtics, ma senza essere egoisti e pensando davvero al bene dei ragazzi e agli staff di ogni singola squadra, probabilmente l'idea di chiudere questa stagione e riprendere ad ottobre resta ancora la scelta più sensata, non dico giusta, ma sensata.

Perché questo torneo per importante che possa essere, non varrà mai quanto una sola singola vita, quello che succede nel mondo in questi giorni dovrebbe insegnarcelo.

Hai perfettamente ragione Boss !

scusa Daniele, premesso che il punto è valido, ma che c'entra Orange County con Orlando dove giocherà la NBA?
Poi, è vero, l'epidemia non è debellata e più di un giocatore anche di rilievo ha espresso più di un dubbio.

Poi, che si giochi ad Orlando o in California, basta che non si allestisca un circo solamente per assecondare il fatto che Lebron freme per vincere un altro anello.
Perchè ve lo metto per iscritto: 50% della decisione passa da Lebron che vuole giocare per vincere prima che Madre Natura lo faccia invecchiare come tutti quanti.