Ok, ancora una chiamata orrenda dagli arbitri nel finale del terzo quarto, ma non ci facciamo troppo caso, son scarsi.

Prosegue la pessima serata di Thomas ora a 1/13 dal campo, mentre Amir ha un impatto notevole, è lui che ci ha tenuto in piedi nel terzo quarto (già in doppia doppia il nostro lungo), con l'aiuto di Turner.

Imbarazzante, non solo Crowder ha preso solo la palla ma poi l'aveva messa fuori Jennings. L'arbitro era ad un metro.

Mah...

Intanto tra un errore e l'altro siamo a solo +2, in una serata che sta regalando una pessima partita, davvero pessima.

6:13 dal termine e siamo 81 pari con Thomas in lunetta che sbaglia il primo. A proposito di sbagliare, il nostro 4 è a 2/16 stasera, però ha smazzato 10 assist. Secondo libero a segno ma Detroit si prende il primo vantaggio 82 a 83.

Se non iniziamo a fare qualcosa di buono la vedo dura. Il 5/25 dalla lunga distanza dovrebbe suggerire ai nostri che il tiro da tre non è "qualcosa di buono".

Ora 5:30 al termine e sempre -1 per i nostri.

A 3:59 dal termine, altro canestro di Detroit che ora è +6 ed i nostri che hanno capito che tiro da tre è bene: 5/26 19.2%

Essere dei fenomeni è anche questo: 2/16 per Thomas fino a quel momento e poi canestro da 2 e successiva bomba per il -1 a 2:59 dal termine. Quando uno crede in se stesso il resto conta poco...

Ed intanto Bon Jovi al Garden con you give love a bad name...

Facciamo pure tre per quei canestri in fila, ma il vantaggio dura poco Jackson mette la bomba del +2. Siamo a 1:52 dal termine e sempre Jackson va in lunetta dopo lo sfondo di Crowder.

Siamo a -4 ora.

Arbitri a controllare sta rimessa, a 1:14 sul -2 per noi. Sembra nostra, vediamo che dicono.

Infatti palla a noi, timeout...

Ed al Garden ancora Bon Jovi, ma con bad medicine stavolta. Speriamo non sia per noi...

1:09 sbaglia un libero sanguinoso Thomas, -1.

Johnson, il loro, segna da tre dall'angolo, ancora -4 a 0:58 dal termine.

Porchetta, si fa dura.

Ultimissime speranze appesa al filo della decisione arbitrale. Se danno palla a Detroit potrebbe essere finita... Ma la danno a noi, quindi PROVIAMOCI!!!

Succede davvero di tutto. Thomas sbaglia un libero su tre, Smart va in lunetta per un fallo subito a rimbalzo nella stessa azione, ma sui 4 liberi in totale ne segniamo solo 2. Morale della favola -2.

Dall'altra parte fallo su Baynes e nuovamente a -4, ma stavolta con 29.2 da giocare.

Siamo alle aste, compriamo un miracolo.

Andata e molto male oltretutto.

Partita che era in netto controllo, dai 10 punti o più e poi siamo "finiti" tutti di colpo, forse esiste un problemino di tenuta fisica in questo momento viste le ultime prestazioni. Certo la rotazione non è profondissima, tolti Hunter e Young che hanno giocato 8 e 7 minuti, la rotazione è stata di fatto a 8.

Smart non trova più il ritmo in attacco, Thomas l'ha trovato solo negli ultimi minuti, Kelly non ha inciso mai, così come Sully.

Percentuali brutte, partita brutta, arbitraggio brutto, insomma di bello c'è solo che è finita.

Brutta sconfitta,contro una diretta concorrente,una statistica su tutte,la nostra panchina,che dovrebbe essere il nostro punto di forza stasera ha toppato di brutto 29-13 in favore dei Pistons e rendimento al di sotto delle attese.
E' un momento di alti (pochi) e bassi.

beh otto in rotazione più due con spiccioli non mi sembrano pochi
scusabile solo smart reduce dall'infortunio e comunque ci ha messo grande grinta come sempre
gli altri giù dalla rupe tarpea

Siamo in pancia .il garden è diventata terra di conquista per tutti.9 w 10 l così non si va alla post season.Sveglia

ecco, Daniele, visto che tu sei un osservatore attendibile ti chiedo: quando finirà il credito di Smart per le sue giocate da copertina e si inizierà ad interrogarci su quando avrà intenzione di sviluppare un gioco offensivo di qualche tipo?

perchè, in soldoni, è molto bello vederlo tuffarsi di qua e di là, ma se poi il ragazzo per ogni tuffo si fa male ed oltretutto non trova mai continuità nel suo gioco offensivo, un pochino sul banco degli imputati pure lui ci dovrà salire.

anche perchè Stevens lo ha sempre ribadito: non sono le giocate da urlo che ti tengono in campo, sono quelle sensate che lo fanno.