Naturalmente è una brutta sconfitta, abbiamo giocato sottotono e contro squadre ben strutturate come i Bulls ne paghi le conseguenze. Ovvio che ci sta, non possiamo sempre vincere e giocare da dominatori e credo che tutto sommato ogni tanto tirare il fiato non sia poi cosi male: ricordiamoci che lo scorso anno siamo partiti in modo disastroso e che per poi riuscire a risalire la chiana abbiamo dovuto fare una seconda parte di stagione a 1000 km allora....arrivando poi morti dove ben sappiamo.
Questa sconfitta sarà catalogata come funzionale insieme alle altre che arriveranno nelle 83 partite di RS, 83 mica scherzi.
Sotto con Cleveland !

Dando un'occhiata alle statistiche, non passa inosservato il fatto che l'unico dei nostri con un plus/minus in attivo è Horford con un +5 (ci sarebbero anche in positivo sotto questa voce Pritchard, Jackson, Griffin e Kornet ma derivanti da puro garage-time): l'idea di serata storta e sottotono prende ancora più forma con questi dati...

Voltiamo pagina subito, venerdì affrontiamo i Cavs.

terza partita fuoricasa in quattro giorni
Partenza irreale da quanto sembrava felice e forse un senso di compiacimento si è introdotto nel pensiero dei nostri.
Temo anche di Giggi ...

Condivido alcune osservazioni di Maravich.
I tre cambi a 4 minuti dalla fine del primo hanno rotto l'inerzia. Stavamo veleggiando a tutta, ci siamo impantanati.
Anche io ho notato Brogdon che palleggia troppo in qualche situazione. Ho però paura che siano gli altri a non liberarsi per un passaggio. Nel secondo e terzo quarto abbiamo gestito male tantissimi possessi.

Aggiungo Vonleh che fa falli anche quando non li fa... sembra il destino dei nostri centri backup.
Aggiungo un che gioca una delle sue peggiori partite ai Celtics, al di là dell'espulsione.
Tutto il resto è a ruota.

Infine, non abbiamo perso per l'arbitraggio ma nel secondo e terzo quarto (rivisti adesso, saltando l'intervallo *) l'arbitraggio non è stato impeccabile e molte chiamate mi sono parse francamente sbagliate.

La prossima in casa contro i Cavs ci spiegherà diverse cose.

Oltre alla difesa ancora insufficiente e le espulsioni mi viene da sottolineare un'altra cosa. Tra il primo e il secondo quarto siamo passati dal +19 sul 35-16 al -2 sul 44-46. Timeout utilizzati: 0.

Questa partita ci serva da lezione. La superficialità si paga, se non alla prima alla seconda volta.

Testa a Cleveland ora.

Una rondine non fa primavera e un temporale non fa inverno. Certo, la sconfitta è stata brutta: brutta per come è maturata, brutta per come non ci è riuscito di ribaltarla, brutta per come è stata lasciata andare. Ma per il nostro morale forse è un bene: ci costringe a pensare a MAI cantar vittoria prima della mitica ultima sirena, MAI dar nulla per scontato, a pensare che ci tocca restar sempre concentrati e continuare a lavorare a testa bassa. Vale per i giocatori, vale per il coaching staff, forse vale pure per l'ambiente intorno, tifosi inclusi.
Eravamo partiti bene: 0-12, poi 6-20, poi 7-23 dopo 6 minuti. Qui forse il primo veniale errore: il largo vantaggio e i canestri che entravano, ci hanno spinto a concedere in difesa. Così i Bulls hanno cominciato a entrare in ritmo. E' errore da non concedere: cinismo da campioni!
Infine 14-32 dopo 8 minuti. Nuovo errore: sostituzione a 3 (out Al-Jayson-Derrick in Noah-Granito-Malcolm) e equilibrio smarrito. Non subito: c'è ancora un 16-35 con canestro di Marcus. Ma i Bulls sono ormai entrati in ritmo e fiducia. Le cose gli vanno pure bene, meglio che a noi: fanno persino una sostituzione a 4 (Dragic-Caruso-LaVine-Drummond per DeRozan-Dosunmu-White-Vucevic) mentre noi aggiungiamo Sam per Marcus. Chiudiamo il quarto 30-39. E' evidente che abbiamo mollato concentrazione in difesa: in soli 6 minuti abbiamo incassato 23 punti.
Peggio capita nel 2° quarto quando la perdita di concentrazione in attacco si somma alla carenza di concentrazione in difesa. 37-39 dopo un minuto e mezzo, sorpasso 46-44 dopo 4 minuti, 52-46 dopo 6 minuti, 65-49 (16 punti!) a 30 secondi dall'intervallo. Due scatti d'orgoglio di Marcus con stoppata di Jaylen ci portano 5 rapidi punti e all'intervallo andiamo 65-54. Il parziale recita 35-15. Incassare 35 punti è decisamente al di sopra dei nostri abituali standard. In altri tempi la difesa - nostro punto di forza - ci avrebbe tenuti in gioco: stanotte non è andata così. Mi domando se, da veterano, Griffin in campo, magari per un cruciale pugno di minuti, avrebbe potuto darci una provvidenziale scossa.
Il terzo quarto parte con spirito rinnovato: con parziale di 2-12 ci portiamo sul 69-66 dopo 4 minuti. Poi Vucevic ci prende due rimbalzi consecutivi in attacco e chiude con due liberi su fallo di Marcus. Quindi i Bulls tornano a dilagare: 76-66 dopo 5 minuti, 84-68 all'espulsione di Mazzulla dopo 7 minuti, 91-74 dopo 9 minuti, 100-79 a fine quarto. Il parziale recita 35-25. Vale sempre lo stesso discorso sulla difesa. Il guaio piuttosto è che non siamo riusciti a corrervi al riparo.
Sorvolo sull'ultimo quarto, anche se in altri tempi avremmo saputo e potuto ancora provarci e riuscirci. Ma evidentemente non era proprio serata.
Bravi loro, molto meno bravi noi. Poco male, se riusciremo a trarre i giusti insegnamenti da questa sconfitta. Siamo forti, fortissimi ma non invincibili, soprattutto se non concentrati sull'obiettivo e se non ci cerchiamo a fondo il vantaggio che ci può derivare dalla nostra meravigliosa difesa. Meglio impararlo adesso che doverlo apprendere poi. Cleveland sarà altro bel banco di prova.
Una rondine non fa primavera e un temporale non fa inverno. La strada è lunga. Digeriamo. E continuiamo a lavorare. Le certezze non sono di questa terra.

sarò telegrafico :

Attendo la prossima. stop

cronaca e considerazioni che sottoscrivo.

Ci ha fatto male, inutile negarlo.
Questa sconfitta ci ha fatto male perchè viene in un momento in cui pensavamo di essere imbattibili. Ma non lo siamo, come nessuna squadra in assololuto lo è. Non siamo imbattibili perchè è da pazzi pensare che in una stagione lunga e complicata,con partite ravvicinate con traferte impegnative, lunghi viaggi, infortuni ecc non si possa andare incontro a delle sconfitte. Anche in considerazio0ne del fatto che tutti gli avversari non ci stanno mai a perdere, tantomeno contro i Celtics.
Però questa sconfitta non deve stemperare gli ardori ma semplicemente permetterci di focalizzare meglio quali sono i passi da fare per mantenere alta la concentrazione e il livello di aggressività sportiva della squadra.
Da ogni sconfitta dobbiamo trarre degli insegnamenti.
Naturalmente sono altre quelle che bucano lo stomaco, ma una sconfitta è sempre tale: brucia da morire !!!
Adesso c'e solo una medicina.....il sapore dolce e corroborante di una bella vittoria contro Cleveland !!
Volere è mezzo potere !

Uno dei maggiori rimpianti di questa partita persa è aver visto Jayson toccare quota 15 punti dopo solo 8 minuti e aver perciò pregustato un suo personale bottino dai 60 punti in su. Già non è stato male il suo inizio stagione, una ciliegina del genere ci sarebbe stata da ... dio. Però il bicchiere è mezzo pieno: conferma che anche in questa stagione sta nelle sue corde ...

Parte sintetica:
Sono d'accordo.


Parte prolissa:
La sconfitta non piace mai, ma siamo comunque 3-1 e siamo una squadra che ha giocato circa una 20ina di partite in più rispetto ai Bulls e la nostra stagione è stata decisamente più lunga.
Magari i carichi di lavoro sono stati differenti e può succedere di difendere male, visto che il nostro tipo di difesa richiede un grosso sforzo fisico.

In più stiamo anche provando pezzi nuovi, come Brogdon con minuti importanti e cercando di integrare pezzi di panchina che possono tornare utili.

Parte sintetica:
Sono d'accordo.

Parte prolissa:
Guarda che sono tutt'altro che critico, tanto più alla 4a partita di regular season. Imperfezioni ed errori servono a cercare l'equilibrio del passo. Anzi, se devo esser sincero, ero abbastanza preoccupato dal continuare a vincere. Temevo di fare come quelle squadre che entrano in forma troppo presto e poi s'estinguono, un po' per autocompiacimento, un po' per carenza d'obiettivi.

Continuiamo a lavorare umilmente a testa bassa sulle tante cose da mettere a punto (a cominciare, non dimentichiamolo, dalle percezioni del coach che resta al suo primo anno, come del resto Udoka l'anno scorso). Il vero obiettivo è capire come riuscire a metterci in condizione di vincere più avanti. A queste partite guardiamo con attenzione ma sereni: devono fornirci elementi per migliorare. E vale ciò che valeva per Udoka: coach e staff hanno i giocatori sotto gli occhi tutti i giorni, conoscono il loro percorso e i loro obiettivi, sanno soppesare approfonditamente i loro risultati, le loro difficoltà e i loro miglioramenti. E regolarsi di conseguenza. Lo stesso dicasi per la squadra.

Come dice lo Zio: fiducia!

C'e mica qualcuno qi dentro che pensava di scrivere un record di 83 - 0 ??
Altre sconfitte arriveranno ma a fronte di tantissime altre vittorie.
Ma che gli avversari si scansano quando arriviamo noi ??

abbiamo giocato 8 minuti celestiali, anche difensivamente.
ma già a fine primo quarto si era capita l'antifona, probabile i ragazzi inconsciamente abbiano pensato... mamma quanto siamo forti e tacc, un attimo che molli, chicago entra in partita e prende fiducia e non entra più nulla.

per quanto riguarda i discorsi sui singoli, io tendenzialmente aspetterei sempre un campione di partite rilevanti.vale per vonleh, vale per white, vale per tutti più o meno, e vale anche per brogdon che dopo una partita super, non m'è piaciuto poi molto...

Mi pare di poter dire che i nostri siano sul pezzo.
https://www.nba.com/celtics/news/sidebar-prac-20221026-celtics-focus-on-re-establishing-defensive-habits
Benissimo!

Vucevic sotto canestro ha fatto quello che ha voluto.
Vediamo se è stato un caso che abbiamo sofferto così tanto un lungo avversario o no.