Sinceramente, da tifoso Celtics, mi sento di tifare fino a quando non saremo fuori dai giochi, allo stesso modo, sia che fossimo arrivati primi in RS, sia da decimi al Play-in..
Aspetto fiducioso di sapere contro chi giocheremo, i nostri ragazzi metteranno tutta l'energia che avranno in corpo per arrivare il più lontano possibile.
Diamine, siamo i Celtics!!

Sul tifo sono pienamente d'accordo.
Sul mettere, da parte dei nostri ragazzi, tutta l'energia che avranno in corpo ho qualche dubbio visto l'impegno un tantino scarsino messo in queste ultime fondamentali partite... Se perdiamo anche con una squadra che tanka e facciamo fare un figurone a Love stiamo freschi con l'impegno di energie...
Comunque Let's go C's

Sul tifo con me sfondi una porta aperta, non ho mai abbandonato la squadra, neanche in situazioni ben peggiori di queste e senza nessun raggio di sole nel roster. Poi tifare e non abbandonare i nostri amati Celtics, non vuol dire non essere infastiditi dall'atteggiamento visto in campo, specie in queste ultime uscite.

Sempre con la squadra, sempre, ma col diritto di dissentire.

o di muggire

Ho sempre pensato che lo scegliere una squadra sia qualcosa di assolutamente irrazionale.
Rispondo sempre, quando qualcuno mi chiede ".... perché i CELTICS?", che sono stati loro a scegliere me (a rapirmi, se capite il senso) non il contrario.
A scegliere per modo di dire poi, perché per come la vedo io, uno è "destinato" a quella squadra ed a condividerne l'essenza, come un qualcosa che in realtà fa già parte di lui, solo che ancora non la sa. Non c'è modo di sottrarsi a quel destino.
Partendo da questo presupposto, va da sé che un tifoso, un innamorato vero, non smette mai di amare quella squadra, anche nei momenti peggiori, ma come in tutti i rapporti "di coppia", se il dare e avere non è in equilibrio, se si percepisce che dall'altra parte l'impegno non è lo stesso, un raffreddamento è inevitabile, ed il risultato del tabellone NON C'ENTRA NULLA.

Mi sono innamorato dei Celtics durante una finale contro i giallastri.
Loro erano tecnicamente più forti, più fisici....ma noi eravamo una squadra con le palle...composta da giocatori con carattere, una voglia di lottare unica e con il sangue negli occhi...oltre che di un'intelligenza unica.
La squadra attuale è l'esatto contrario : senza attributi, costruita male (secondo me anche modesta tecnicamente)...di leader neanche l'ombra.

Non ne abbiamo, non ne abbiamo proprio più. Niente benzina, niente coesione, niente idee.
Se sei una squadra che hai dei limiti da colmare provi allora con la grinta e la cattiveria, magari giochi anche più sporco e ti mostri più rognoso, ma noi neanche quello.

Non mi aspetto molto dai playoff, non credo nei bottoni magici, anche perché tanto senza uno stralcio di gioco basta che inforchi un paio di serate leggermente storte al tiro che sei già con un piede e mezzo fuori.

Io non so cosa sia successo, ma se dovessi trovare una parola per descrivere questa squadra direi apatia, un po' come quella che sto provando spesso e volentieri in questa stagione.
Giocatori in campo senza gioco e senza grinta, allenatore zitto e immobile, spalti vuoti e silenziosi...

Gia', apatia..
L'infortunio di Brown davvero non ci voleva, ci ha devastato il morale. Peccato, io ero uno di quelli che pensava che avessimo potuto spingere quei bottoni magici e invece..
Ma non e' mai detta.

Gioia la pensiamo allo stessissimo modo, quando qualcuno mi chiede perché sei un Celtics, poiché io sono più che un tifoso, non so rispondere nel senso che non c'è una risposta razionale e quindi gli dico, in modo più romanzato, proprio quello che hai scritto tu.
Sul discorso dare/avere io più che un "raffreddamento" piuttosto sportivamente parlando sofferenza rabbia - il sacro fuoco arde -.
Come dice un nostro amico comune, Cya.

Come è bello leggere queste cose, mi rendo conto che certe cose non sono capiate solo a me.

Ciao Nik.
all'indomani della diretta ho pensato ancora tanto ai nostri Celtics e ho fatto tante speculazioni.
Fermo restando che sono convinto che ci sia una mancanza di leadership in questa squadra, ho pensato a due fattori.

1) è subentrata la cosiddetta "COVID-fatigue", ossia quell'affaticamento o scollamento che molti professionisti provano proprio perchè la vita lavorativa gli è cambiata radicalmente e a furia di stare solo davanti al computer tutto il giorno, vanno in tilt.
Ecco, penso i nostri possano essere stati sopraffatti dal perdurare dei protocolli COVID.
Nella bolla hanno tenuto duro perchè, in fondo, l'anno scorso ovunque c'era ancora quello spirito da "ce la faremo", ma poi il mondo COVID è diventato lo standard ed i nostri ragazzi sono stati sopraffatti da questo.
Banalmente, pensate ad un momento abbastanza chiave della nostra stagione: 4 compagni di squadra, tra cui Tatum, vanno in macchina insieme senza mascherina: boom, parte il contagio.
Secondo me lì i nostri giovani hanno iniziato ad andare in paranoia. Avranno pensato: da qui non se ne esce. Tutta la vita è solo: mi alleno, prendo un aereo superando dei protocolli, atterro e mi attengo a dei protocolli, gioco solo se supero i protocolli.
In un ragazzo di 23-24 anni questa sorta di ingabbiamento può avere un effetto deflagrante.

2) la questione infortuni. Tendo a credere che tra le situazioni COVID (Tatum, Williams, Thompson, Fournier) ed infortuni muscolari/tendinei etc. i nostri abbiano perso le speranze o la capacità di reagire.
Morale, erano sopraffatti dal contesto e poi la sequenza di infortuni di diverso tipo li ha resi ulteriormente vulnerabili.

Detto questo, le due sopra sono possibili spiegazioni o contestualizzazioni per spiegare un fenomeno più ampio.
Rimango convinto che a questa squadra manchi leadership. Non necessariamente un maschio alfa alla MJ, Kobe o KG, ma un "role model". Insomma, uno che sa come si naviga in acque agitate.
L'altra cosa, alla luce della mancanza di leadership, non giova avere un mix di giocatori che hanno palesato i loro "limiti". Credo che Tatum e Brown abbiano capito mestamente che su diverse scale non c'è una riserva inesplorata di Kemba, Smart o, a più infimi livelli, Ojeleje, & co. Loro possono dare questo e questo hanno nel serbatoio.
Questo non vuol dire che Tatum e Brown siano esenti da errori, tutt'altro, ma sai che per loro c'è un gradino sopra e quando gli si chiederà di elevare il loro gioco di una tacca, possono quantomeno mettersi in gioco per farlo. Sugli altri, ho qualche dubbio. Anzi, non ci credo.

Eh si Marcello, adesso è il momento piu' delicato della crescita ( o meno) definitiva di questa squadra: manca qualcosa che faccia seriamente, definitivamente detonare Tatum e Brown.

Siamo in picchiata e non avrei mai immaginato di perdere contro questi Cavs..

No Clutch, onestamente neanche io !

Sabato alle 20.00 contro Minnesota, e domenica alle 19.00 contro N.Y.
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..................altri 2 matinée che immagino mi "toccherà" vedè.