Cavolo quanti SE. Cioè in realtà neanche uno, ma poi a ben guardare ce ne sono un sacco.

Se questa sua assenza determinasse in maniera inequivocabile l'esclusione dei nostri dal torneo, personalmente sarei molto arrabbiato e non riuscirei a distinguere razionalmente il bene dal male, la mia parte "tifosa" in quel caso prenderebbe il possesso delle mie emozioni. A quel punto mi abbandonerei al lato oscuro con tutto quello che ne consegue.

Certo poi a ben vedere, il ragazzo è padrone del suo futuro e quindi se scegliesse di uscire dal contratto potrebbe lui decidere dove andare, abbiamo capito che le sirene dell'Indiana sono molto rumorose. Nel caso invece restasse nel contratto, beh a quel punto un pensiero su una eventuale trade la potrei fare, ma a patto che sia vantaggiosa per i Celtics.

Non sottovalutiamo che nei casi da te descritti, Gordon diventerebbe probabilmente un peso nelle gerarchie della squadra, visto che da quanto abbiamo capito i rapporti con gli altri sono freddini. Una convivenza serena sarebbe possibile a quel punto? Non lo so con certezza, ma l'istinto mi direbbe che sarebbe di complicata realizzazione.

Tu invece che faresti?

Intendi dopo la settimana che passerei a piangere e sbattere la testa contro il muro?

Non mi pongo il problema, tutti in vacanza prima delle ECF e tutti felici in squadra (a parte Smart e Kemba... ma comunque sarebbero la minoranza).
Inoltre lo dicono anche gli scienziati che il covid in vacanza fa meno paura, l'isolamento non serve e che si gode meglio dei soldi del contratto.

In questo torneo la motivazione sarà cardine, perché se il fisico è appannato allora devi compensare con la testa e il cuore.
I Bucks hanno un greco che scalpita perché vuole fare la storia ai piani alti, gli Heat hanno un coach con due palle cubiche.

Non ho mai nascosto il desiderio reale di vedere un Hayward completamente ristabilito nella garra dei playoffs, il fatto che si sia chiamato fuori (pur rispettando la sua scelta) gli ha fatto inevitabilmente perdere punti con il sottoscritto. Non oso immaginare un pensiero più in là sul ragazzo in caso di avanzamento di turni.

A fine stagione?

Un bel contratto a metà dollaroni rispetto all'attuale e se non si trova l'accordo...si può sempre indicare all'ex Jazz dove sta la porta.

Fermo restando che a mio avviso..Silver dovrebbe mandare tutti a casa e sospendere questo "circo" ma vabbè, questo è un altro paio di maniche...

Esatto, subito dopo...

Ah non lo so davvero Dani..... Apposta l'ho chiesto a voi
Ci sono troppi se.....

E comunque, pensa che ad oggi sono ancora così fesso da;
A) credere ancora che questa squadra, al completo, possa farci divertire tanto.
B) pensare ancora che, se il torneo ci sarà, ci farà divertire tanto.
C) sperare ancora (tanto è gratis) che se dovesse arrivare quel momento, qualcuno cambi idea.

..... dopotutto, si può assistere al parto anche in streaming se sei milionario no?

Gordon è umanamente libero d fare cio' che desidera.
Lo faccia.
Poi come da legge naturale e scientifica " ad ogni azione corrisonde una reazione".
E' la dura legge della vita.
Puo' darsi che il problema non si ponga puo' darsi di si.
Se si ad una sua eventuale azione corrispondera' per forza una commisurata reazione.
Giusto poter godere della nascita di un figlio, ma tu amico sei profumatamente pagato per fare il tuo lavoro.
Non credo ci sia altro da dire.
Comunque, credo, il destino di Gordon ai Celtics sia segnato.
Gia' preannunciare che comunque tu non ci sarai è sintomatico.
In quei giorni tu potresti lottare per il Titolo, gia' dire che non ci sarai equivale a metterti sul piatto del prossimo mercato.
Lo slogan per me rimane sempre quello...Grazie...ciao !

Al posto di DA gli farei un discorso preventivo di questo tipo:

"Tre scenari possibili.

In un primo di questi tu giochi al tuo massimo rendimento e trascini la squadra.
Nel caso in cui si arrivi alle Conference Finals tu rimani qui.
Qualora scegliessi di allontanarti, cercheremo di cederti alle migliori condizioni per noi.
Se non ci riuscissimo, trascorreresti la prossima stagione in panca o nella Injured List, diminuendo di gran lunga le tue possibilità di strappare un contratto interessante per la stagione 2021/22.

Nel secondo, tu giochi al tuo massimo rendimento e trascini la squadra.
Si arriva alle Conference Finals e tu rimani qui.
L'anno prossimo ti offriamo un rinnovo biennale adeguato al tuo rendimento.

Nel terzo, tu giochi ad un livello inferiore rispetto alle tue possibilità, non aiutando la squadra a raggiungere le Conference Finals.
Vieni panchinato immediatamente e possibilmente ceduto quanto prima.
Comunque da noi non giocheresti più nel 2020/21."

Le parole hanno un peso e le dichiarazioni di Hayward sono una palese mancanza di rispetto nei riguardi dei compagni di squadra... prima ancora che verso la proprietà e i tifosi.
Danny Ainge deve primariamente difendere l'integrità della squadra e questa lezione non può non averla imparata con il paiazzo.
Le "stelle" NBA vanno fatte scendere dal piedistallo se non hanno la determinazione e la professionalità che è giusto aspettarsi da loro.
Ettore Messina nella sua prima conferenza stampa a Milano citò l'esempio Spurs: "Lì chi è più bravo acquisisce maggiori responsabilità, non maggiori concessioni."

Qui però Coach c'è dietro anche dell'altro.
Gli Spurs partono da un presupposto diverso.
Qualche anno fa avevo letto un'intervista a Pop in cui diceva che quando fanno le acquisizioni una delle loro priorità è la valutazione "psicologica" di come un giocatore si possa integrare nel gruppo.

Da noi credo che questo lavoro non venga fatto in maniera così attenta. Ainge è un carro armato e Stevens mi da l'idea di avere la stessa empatia del tavolo della mia cucina.

Se crei un roster con molti giocatori con una certa testa, riesci a creare una certa armonia e certi tipi di comportamenti vengono quasi naturali.
Certamente aiuta avere in squadra giocatori come David Robinson che era di un'umiltà da premio Nobel per l'umiltà (esiste? ) e Duncan che aveva uno spirito di sacrificio notevoli.
Poi non per dare ragione al Paiazzo, ma da noi mancano veterani, a volte, secondo me, più dal punto di vista del carattere che non dell'esperienza di gioco.

Comunque vediamo quando ripartiranno come si comporteranno i vari giocatori....
Magari poi ci si sta fasciando ora la testa per nulla.

Per quanto non simpatizzi per a questo giro non mi sento di criticare la scelta.
Onestamente diventare padre è una di quelle situazioni in cui bisogna essere presenti e STOP.
Primo per la nascita del tuo sangue (anche fosse il decimo) secondo per rispetto della tua compagna che in quel preciso momento vive una situazione al quanto delicata.
Questo a prescindere che si sia operai, manager o stelle NBA, quindi a prescindere dal libro paga.

Che poi viste tutte le cose successe (infortunio - attesa - rientro così/così - stagione successiva secondo me sempre sotto le attese - assenza ipotetici playoff 2020) si sia rivelato un fiasco sotto ogni punto di vista ormai pare palese.

Sul restante discorso che ormai non esistono più attaccamenti, ecc....c'è poco da dire e concordo con quanto detto da voi, è così, come nell'NBA come nel Calcio e come in ogni sport.
Il problema di tutto a mio modo di vedere è stato l'avvento in maniera esponenziale delle televisioni, sponsor ecc....
Comandano loro.

Tre scenari che non si possono neanche vagamente realizzare, altrimenti Danny e lo staff tutto, verrebbero bannati a vita dalla lega per aver violato tutti i termini e gli accordi esistenti tra le franchigie ed i giocatori. Questi sono scenari che ipotizziamo noi, da tifosi, quello che accade in realtà è tutt'altro.

Ma infatti non ci sarebbe nessun problema in tempi normali, purtroppo la condizione di anormalità impone scelte e considerazioni diverse. Non entro nel merito, se sceglie di comportarsi così non lo biasimo e non lo giudico, certo è che il danno per la squadra sarà notevole perché non parliamo di una partita di assenza.

Ma lo ripeterò fino allo sfinimento, non discuto e mai lo farò la sua scelta, padronissimo di farla e sostenerla.

madò come la state buttando giù tragica, aspettiamo di rompercela la testa... prima di fasciarcela.

poi sappiamo bene che la situazione di gordon è delicata, specialmente contrattualmente, anche e soprattutto perchè come ben sappiamo se perdiamo hayward a zero, il monte salari resta oberato e non sarebbe possibile prendere un FA al suo posto.indi va via hayward e non arriva nessuno, se non gente al minimo salariale ed eccezioni salariali.
non penso sia uno scenario auspicabile, a meno di esplosioni varie(che so di un romeo....)

indi c'è da augurarsi che vada in altro modo.il top resta che spalmi.ci deve qualcosa.ma allo stesso tempo non è che possiamo imputargli molto, è stato sfortunatissimo.

se eserciterà la PO (da 33 mln se non sbaglio), dal giorno dopo sarà dovere professionale del nostro GM trasferirne i talenti altrove

game over

A scanso di equivoci, premetto subito che rispetto l'opinione di tutti, anche del mio amico Damiano che mi ha già bacchettato in privato sull'importanza della famiglia (cosa che per inciso nemmeno mi sogno di negare!).

Vorrei però aggiungere qualche concetto qua e la, NON PER DARE SENTENZE O GIUDIZI, badate bene, MA PER RAGIONARE ASSIEME A VOI.

Intanto mi chiedo chi lo abbia deciso che assistere al parto di un figlio venga prima di tutto e tutti, PER TUTTI.
Ad esempio, io non mi sognerei mai d'entrare in sala parto (perché i medici dovrebbero assistere anche me oltre a mia moglie ) e conosco due coppie la cui compagna ha chiesto espressamente al marito di NON farlo (devo pensare che siano brutte persone per questo?).

Cioè, va benissimo che per Gordon e signora venga prima di tutto sta cosa eh, ci mancherebbe, ma per gli altri?
Ci sta che per Brown ad esempio, che è giovane ed alla famiglia ancora non ci pensa, impegnarsi socialmente nelle proteste contro il razzismo sia ben più importante....
E se per Theis l'oktoberfest fosse la cosa più importante di tutte?
(conosco brasiliani che hanno fatto perdere campionati per scappare al carnevale).
Non voglio mischiare sacro e profano eh, però mi chiedo quanto sia politicamente corretto concedere un permesso ad un giocatore e non concederlo ad un altro (oppure "giustificare uno e non l'altro) perché....."nel pensiero comune della nostra società", la motivazione che può addurre uno è considerata conforme, mentre l'altra no.

Se avessimo in squadra Nicola, che considera la figa la cosa che viene prima di tutto e tutti, e più di due giorni senza ciullare non resiste, chi glielo spiega che non è una motivazione valida?