Nella notte tra mercoledì e giovedì, alla 1:30 a Boston ospiteremo i Mavs di Luka Dončić, attualmente al 7° posto a Ovest con 24 W e 21 L.
Il 50% di W nelle ultime 10 partite ci raccontano di una squadra che non è invincibile e che comunque, come noi, sta lottando per trovare la quadra.
Capitolo Infortuni.Nella loro ultima passeggiata contro i Thunder (127 – 106) a loro mancavano Willie Cauley-Stein, Tyrell Terry e JJ Redick.
Contro di noi è probabile il rientro del solo Terry.
Tra i nostri non saranno della partita
e
mentre dovrebbe rientrare
e sebbene poco probabile, potremmo rivedere
disponibile (nel caso potrei commuovermi).
Di quanto siano temibili Dončić (28,5 pts, 8,1 rbd e 9 ast) e Porziņģis (20,5 pts, 8,9 rbd) siamo al corrente ma sono Hardaway (16,8), Richardson (12,8), Brunson (12,5), Finney-Smith (8,4), Kleber (7,8 con il 44,4% da 3), e Burke (6,9) che completano le rotazioni e che incidono con il loro contributo sulle sorti della squadra.
A questi si è aggiunto Melli 6 pts e 3 rbd in 11 minuti al suo positivo esordio contro i Thunder, una pericolosa freccia in più nella faretra di Carlisle.
Per quantità di tiri presi stanno tirando poco da 2 punti ma con uno strepitoso 55,7% (su soli 49 tiri a partita) mentre molto di più da 3 punti, e sebbene con un normale 36% di realizzazione, con ben 38 tiri a partita ti obbligano a difendere sul perimetro, aspetto sul quale stiamo mostrando ben più di una difficoltà, spesso in ritardo e decisamente poco propensi a negare le ricezioni, in nome di sistematici aiuti difensivi.
I loro punti di forza sono un bassissimo numero di palle perse e le % al tiro da 2 punti.
Non sono una squadra che fa del contropiede la propria arma principale ma se tiri fuori equilibrio tattico (in sottonumero o senza contestare il rimbalzo) ti infilano senza pietà.
In attacco sanno passare bene la palla, controllano il ritmo e contano molto sulla creatività di Dončić, sulla sua capacità di giocare in penetra e scarica e sulle capacità balistiche dei propri esterni tra i quali gli altissimi Porziņģis e Kleber.
Sono molto bravi a farti pagare gli aiuti difensivi, una peculiarità che premia con tante triple giocatori come Josh Richardson, Tim Hardaway, Trey Burke e Jalen Brunson.
A rimbalzo dovremo fare attenzione a non concedere secondi possessi, tagliando fuori soprattutto i dinamici Finney-Smith e Porziņģis e anche da questo punto di vista ultimamente non stiamo andando benissimo.
Come si batte una squadra che gioca in questo modo ?
In attacco imponendo un ritmo alto, attaccando il ferro, subendo fallo e andando in lunetta.
Eviterei i tiri da 3 punti in contropiede prediligendo soluzioni di 1c1 con alte possibilità di subire fallo e andare in lunetta per due tiri o per quello aggiuntivo.
A Stevens questa opportunità piace molto meno rispetto ad un tiro non contestato da 3 punti con possibilità di rimbalzo offensivo, che peraltro i Mavs concedono.
Indipendentemente dalle soluzioni che adotteremmo, imporre un ritmo alto sarebbe determinante per mettere in difficoltà i Mavs.
Come si fa ad imporre tale ritmo ?
Tutto inizia e finisce con la difesa, che non si adegua agli avversari ma che li mette in difficoltà minando le loro certezze.
Tenere uno o due palleggi in 1c1, senza dover ricorrere necessariamente agli aiuti, sarebbe già un risultato notevole per come stiamo difendendo ultimamente.
Conto sul fatto che a Stevens non venga in mente di schierarsi a zona contro i Mavs.
Se su Dončić difenderemo con un cambio difensivo sul primo blocco che sistematicamente gli portano, rischieremo “one of those nights”, soprattutto se il difensore del bloccante starà a 3 metri dal blocco.
Piuttosto giocherei ICE, spingendo Dončić su un lato, impedendogli di sfruttare il blocco verso il centro e sul lato proverei a raddoppiarlo, una soluzione comunque rischiosa ma penso che meno tempo si lasci la palla in mano a Dončić meglio sia.
Una difesa aggressiva sarebbe auspicabile, con meno aiuti possibili e pochi spazi concessi per ricezioni e comodi tiri da 3 punti ma purtroppo ultimamente la nostra difesa non si è dimostrata capace di imporre alcunché agli avversari.
Se come hanno fatto più volte i Thunder, dopo il passaggio ci dimenticheremo del nostro avversario… saranno errori che pagheremo cari.
Oppure possiamo
sperare che non siano in serata di tiro ma onestamente ha senso ?
In difesa sono piuttosto soft, non ti aggrediscono e cambiano sistematicamente su ogni blocco, se la giocano sul ritmo di gara e se come hanno fatto i Thunder, ci adegueremo al loro, potrebbero essere dolori, a meno che non
speriamo di tirare con % smodate ma anche in questo caso, ha senso ?
Il nostro destino è nelle nostre mani, abbiamo tutto quanto serve per battere i Mavs ma è l’atteggiamento e il linguaggio del corpo che ci faranno capire se in campo sarà scesa la migliore versione di noi stessi.
Una gran difesa, anche a costo di numerosi falli commessi, e loro sotto i 50 punti alla fine del 2° quarto, sarebbero ottimi segnali e noi nel percorso di crescita in cui ci troviamo dobbiamo saper tesaurizzare ogni singolo aspetto positivo.
La vittoria contro Dončić & Co. farebbe comodo non solo per la classifica ma anche per il morale della truppa.
Speriamo che Fournier, Wagner e Kornet sappiano fornirci quell’extra boost che ci occorre disperatamente.
Let’s go Celtics