(left hip contusion) - OUT

Ci si sente dopo, inizia il ciclo di due settimane che ci vedrà in casa per sette volte consecutive, iniziare con una bella vittoria non sarebbe male.

Mi sono completamente dimenticato. Ci si sente dopo

Provo a darti una mano io. Se ci sono orrori, corrigetemi!

La lingua batte dove il dente duole. Gira che ti rigira, le ferite bruciano e inizia la febbre da match, sale la voglia di cominciare la partita e cercare, da un lato, la rivincita, dall’altro, la conferma. Guarda caso proprio dalla parte della ferita non rimarginata di 24 punti di vantaggio a poco più di 12 minuti dalla fine. Era il 21 febbraio scorso. Qualche crepa già la mostravamo. Ma ci sentivamo toccasana per squadre deboli. Tre giorni prima gli Hawks ci avevano battuto ma dopo due giorni li avevamo surclassati. Poi siamo partiti per New Orleans con l’idea di una diversa musica in testa. La conferma in campo: 67 a 47 a metà gara, poi ancora avanti nel terzo quarto fino a 79 a 55 con un + 24 del tutto rassicurante.
Poi più nulla: forse abbiamo creduto d’aver già vinto, forse qualcuno immaginava di poter scherzare. Nel quarto quarto, stringendo i denti e sentendosi crescere l’entusiasmo (ma non dovrebbe essere nostra prerogativa?), i Pelicans ci rifilano un vergognoso 34 a 21. A noi quasi non entra più nulla. Andiamo al supplementare: possiamo ancora farcela… La musica non cambia, siamo prostrati, fuori partita, chissà dove siamo: loro ne fanno 12, noi a malapena 7. Jayson chiude con 32 punti, Jaylen con 25 ma frutto di un disastroso 7 su 23, Kemba con 14 frutto di un altrettanto disastroso 5 su 21, Thompson 14, Nesmith 10, Theis 5, Pritchard 4, Semi 3. Unica nota piacevole Timelord con 8 punti ce 13 rimbalzi e 4 stoppate. Dall’altra parte 33 punti di Ingram, 28 di Williamson, 16 di Ball. Che bastonata! Tutti sappiamo bene cosa poi abbiamo passato.

Da allora pare passato un secolo ma è solo poco più d’un mese. Non c’è più Theis, neppure Teague e Green. Sono arrivati Wagner, Cornet e Fournier. Da loro non c’è più Melli né J.J. Redick ma ci sono Adams, Johnson, Iwundu.

Un mese fa mancava Smart, stanotte mancheranno Brown, Thompson, Semi e Romeo. Fournier invece sarà disponibile. E mi pare d’aver capito che al Garden finalmente ci sarà il nostro pubblico. Ragione in più per VINCERE e CONVINCERE.

Provo a darti una mano io. Se ci sono orrori, corrigetemi!

La lingua batte dove il dente duole. Gira che ti rigira, le ferite bruciano e inizia la febbre da match, sale la voglia di cominciare la partita e cercare, da un lato, la rivincita, dall’altro, la conferma. Guarda caso proprio dalla parte della ferita non rimarginata di 24 punti di vantaggio a poco più di 12 minuti dalla fine. Era il 21 febbraio scorso. Qualche crepa già la mostravamo. Ma ci sentivamo toccasana per squadre deboli. Tre giorni prima gli Hawks ci avevano battuto ma dopo due giorni li avevamo surclassati. Poi siamo partiti per New Orleans con l’idea di una diversa musica in testa. La conferma in campo: 67 a 47 a metà gara, poi ancora avanti nel terzo quarto fino a 79 a 55 con un + 24 del tutto rassicurante.
Poi più nulla: forse abbiamo creduto d’aver già vinto, forse qualcuno immaginava di poter scherzare. Nel quarto quarto, stringendo i denti e sentendosi crescere l’entusiasmo (ma non dovrebbe essere nostra prerogativa?), i Pelicans ci rifilano un vergognoso 34 a 21. A noi quasi non entra più nulla. Andiamo al supplementare: possiamo ancora farcela… La musica non cambia, siamo prostrati, fuori partita, chissà dove siamo: loro ne fanno 12, noi a malapena 7. Jayson chiude con 32 punti, Jaylen con 25 ma frutto di un disastroso 7 su 23, Kemba con 14 frutto di un altrettanto disastroso 5 su 21, Thompson 14, Nesmith 10, Theis 5, Pritchard 4, Semi 3. Unica nota piacevole Timelord con 8 punti ce 13 rimbalzi e 4 stoppate. Dall’altra parte 33 punti di Ingram, 28 di Williamson, 16 di Ball. Che bastonata! Tutti sappiamo bene cosa poi abbiamo passato.

Da allora pare passato un secolo ma è solo poco più d’un mese. Non c’è più Theis, neppure Teague e Green. Sono arrivati Wagner, Cornet e Fournier. Da loro non c’è più Melli né J.J. Redick ma ci sono Adams, Johnson, Iwundu.

Un mese fa non c'era Smart, stanotte mancheranno Brown, Thompson, Semi e Romeo. Fournier invece sarà disponibile. E mi pare d’aver capito che al Garden finalmente ci sarà il nostro pubblico. Ragione in più per VINCERE e CONVINCERE.

Affrontiamo una squadra giovane e ricca di talento, anche fisico, non solo tecnico.
Steven Adams, Zion Williamson e Jaxson Hayes, sono giocatori che creano problemi a chiunque vicino a canestro.
Lontano dal canestro hanno quel talento misterioso di Brandon Ingram, capace di dominare una partita così come di risultare totalmente evanescente.
Lonzo Ball, Eric Bledsoe, Josh Hart e Kira Lewis (il rookie alto 1,85) sono i giocatori che a mio avviso completano le rotazioni.
Ho visto che Adams (27 anni) prende 30 milioni e produce 8 punti, 9 rimbalzi e 2 assist in 28 minuti.
Non so a voi ma a me con queste cifre non sembra un grandissimo affare.
Credo che il piano partita potrebbe essere quello di lasciare il meno possibile la palla in mano a Ingram, creatore di gioco per i Pels, in modo che Zion debba prendersi le soluzioni partendo da lontano (come Antetokounmpo per i Bucks), diventando relativamente più facile da marcare.
Sarà importante gestire al meglio il ritmo partita e senza Brown che produce punti quasi ogni volta che la palla lascia le sue mani, non sarà facile.
Banalizzando, le % al tiro da 3 punti determineranno l'andamento della partita... grazie, Graziella e grazie al... eppure oggi il basket NBA è soprattutto questo.
Riuscissimo a correre e ad andare con continuità in contropiede, attaccando il ferro e andando spesso in lunetta, credo che saremmo in grado di determinare maggiormente le nostre sorti.
Curiosità per l'atteggiamento in campo dei nostri e per i nuovi arrivi, Kornet incluso.
Si chiamerà anche Kornet ma a mio parere sembra tanto il fratello minore degli Zeller.

Romeo Langford (Health & Safety Protocols) - OUT

Approfitto della prossima per fare una domanda a coach Maravich, non pensi che i Pelicans hanno il play x far girare il nostro roster? Mi riferisco a Ball. Cosa ne pensi? Non è funzionali a questi Celtics più di Walker?

aggiungere una mia parola alle vostre sarebbe un delitto da punire con l'ergastolo

(Health & Safety Protocols) - OUT

Vostro Onore (Deep, s'intende), preventivamente per il noto agente di Timelord che tanto bene sta facendo, chiediamo la commutazione della pena dell'ergastolo con la punizione a guardare la partita dietro la lavagna, ANZI NO, dietro il divano!!!! Alcoooolici e alcooolisti consentiti, ovviamente!!! Sennò che razza di pena "cool" è?