immagino soprattutto le difficoltà nel cercare di comprare casa...
la sua casa da 11 milioni di dollari... a Wellesley ... quella qui sotto...
il vittimismo di un tale privilegiato mi risulta orticante e la chiudo qui ...

Di ipocrisia, in questa intervista di Jaylen, ne trovo traccia ovunque !
Sinceramente, molto sinceramente.

L'avevo letta l'intervista (non su Sky).
Speravo passasse inosservata.

Difficilmente accade con le asinate

Bho, io non vivo a Boston,però con queste parole sembra di tornare negli anni 60’...credo che la situazione sia migliorata nettamente,non capisco a cosa esattamente si riferisce...se poi esiste un problema reale allora va affrontata seriamente anche grazie a lui..da garnett Pierce etc non ricordo problemi..pensavano solo a vincere..

io son stato a boston e di neri in giro ne ho visto pochini, anche al palazzetto, più asiatici che neri.la definirei una citta bianca, c***o ci sono più pakistani a udine che neri a boston.

io concordo con alcune delle vostre valutazioni, in primis quella di brown comunque privilegiato.
e anche col rischio che sti ragazzi, a forza di ideologie estreme, rischino di deragliare...

però però però difficile dare giudizi senza indossare le scarpe altrui, nello specifico, essere neri, conoscere la storia dei proprii fratelli e vivere quello che magari potrebbe aver vissuto un brown o chi per lui.

oltretutto se è vero che brown è un privilegiato(e penso spero che aiuti i suoi fratelli) la maggior parte dei neri vive nei ghetti in condizioni di indigenza assoluta, ho visto recentemente dei filmati delle città americane e del problema homeless è terrificante eh...

detto questo l'odio non è la risposta giusta, ma se voi foste neri invece che bianchi?
forse potrei anche comprendere un certo sentimento di pura rabbia per ciò che è stato e che succede tutt'ora.

La rabbia va bene.
Il qualunquismo estremista di Brown no, mi piace poco.

Una città prevalentemente bianca non significa una città razzista, altrimenti facciamo razzismo.

Boston, il Massachusetts, e in generale il New England, sono le terre culturalmente più evolute del nord america, con la netta maggioranza di elettori progressisti, con valori radicatissimi di tolleranza, diritti civili, uguaglianza sociale, etc.

Il prossimo rettore dell'università di Harvard è una donna afroamericana, figlia di immigrati Haitiani.
Il sindaco di Boston è una donna asiatica, figlia di immigrati taiwanesi.
Il presidente del consiglio comunale è una donna afroamericana.
Il procuratore generale del Massachusetts è una donna afroamericana, succeduta ad un uomo afroamericano.
Il primo deputato eletto al congresso è una donna afroamericana, con alopecia per giunta.
Potrei andare avanti ancora e ancora ...

Di cosa stiamo parlando???

Poi, se vogliamo dirla tutta, il New England è un'area ricca e benestante.
Questo sì!
Boston non ha baraccopoli in periferia ma quartieri universitari, quartieri borghesi, sobborghi con giardini curati ...

No, per me Jaylen ha proprio esagerato, sapendo di esagerare!

il mio disagio per l'intervista a Brown è che lo facevo più in gamba, più profondo...

https://www.theringer.com/platform/amp/ ... on-celtics

Intervista particolarmente generosa da parte di Brown, di cui mi limito a riportare uno stralcio, forse quello che tra tutti fa parlare di più tra i tifosi.

" Tatum has two more years left on his current contract after this one but will likely be eligible for a supermax extension before that. Brown has just one more year left, and given the expected spike in revenue coming to the NBA from new national television deals, most analysts don’t expect him to sign an extension. When asked whether he wants to stay in Boston long term, Brown is noncommittal.

“I don’t know. As long as I’m needed. It’s not up to me,” he says. “We’ll see how they feel about me over time and I feel about them over time. Hopefully, whatever it is, it makes sense. But I will stay where I’m wanted. I will stay where I’m needed and treated correct.”

When asked how long he wants to play with Tatum, Brown keeps his focus on the immediate future.

“I just enjoy the time that you have now,” he says. “If it’s your whole career, it’s your whole career. If it’s not, it’s not. Some of the greatest players of all time haven’t finished with their organization. Michael Jordan retired a Wizard. As much as we like it here and enjoy being here, you see where life takes you. You see how the process goes. All you do is really focus on what’s in front of you right now, to be honest. But I don’t really know or want to answer that question because that type of stuff makes Celtics fans speculate and go crazy. Especially right now, I’ll just say we’ll get there when we get there.” "

Non vedo un particolare ottimismo in queste parole, ma neanche nulla di compromettente. Vuole tenersi il più possibile aperto alla questione, anche se di certo non sono le parole che un tifoso vorrebbe sentire. Nell'articolo comunque si parla anche della questione Durant della scorsa estate e tanti altri argomenti trattati dal suo punto di vista. Vale la pena una lettura.

Grazie Tommy per aver riportato la questione !
Magari ci aiuta a capire meglio.
Magari no....!

tanto rumore anche su questa intervista che arriva poco dopo quella al NYT ... Brown ha voglia di cover

Eeeeh non dimenticarti Roxbury con la sua famosa o famigerata West Roxbury dove già dagli anni '90 eravamo proprio al limite del ghetto etnico. Ancora oggi, quartiere residenziale e per famiglie, non ci sono baracche, ma siamo ai limiti della decenza umana in svariate situazioni, sottolineo ancora oggi.

Come sapete ho un amico che vice a Boston, conosciuto anni ed anni fa giocando alla Play, diciamo che confermo assolutamente l'impressione di Massimo, ci sono pochi neri in giro e un tantinello di razzismo serpeggia in una comunità molto bianca. Lui stesso evita alcune zone, perché esiste un pregiudizio razziale (in entrambi i sensi), inconscio quasi endemico. Lui neanche se ne accorge.

Però Brown è andato molto più in la e le sue dichiarazioni mi hanno provocato, come a te del resto, una bella orticaria. Oltretutto non so di cosa si faccia portavoce essendo chiaramente un privilegiato come pochi. Le interviste uscite in rapide successione, così come quel "Mi devo sacrificare per giocare con Tatum" di qualche settimana fa, mi fanno riflettere e non poco sul suo futuro con noi e di tutta la stima e considerazione che avevo di lui, lo consideravo anche io più profondo e riflessivo. Queste sono cose che vanno affrontate in maniera molto diversa.

Definire Boston razzista è stupido, le persone sono razziste e generalizzare è sempre sbagliato a prescindere. Ci sono problemi ed è evidente nessuno lo nasconde, non a Boston ma in tutta la società americana, anzi di più, anche se in maniera diversa anche noi nel nostro piccolo stiamo vivendo un rigurgito di intolleranza. Quindi se le sue parole non mi stupiscono, che siano dette in questo modo ed in questo momento mi lasciano invece un po' così, tra il chiaro e lo scuro.

Per questo tiferò meno per Brown quando sarà in campo e lo additerò quando sbaglierà? NO, ma la mia politica instaurata anni ed anni fa di non considerare un grande atleta anche una grande persona, paga sempre i suoi dividendi. Mi godo l'atleta, mi faccio scivolare addosso o quasi quello che fa fuori dal campo, sempre che non sia qualcosa di troppo grave, Morant docet.

Roxbury come North Rochester come altre aree, sono aree in cui non mandarci una ragazza da sola di notte. Ok.
Ma Boston e le sue aree periferiche non sono nelle condizioni di degrado in cui versano tutte le periferie delle principali città americane.

Sono stato diverse volte a Boston e non ho mai sentito un'aria di razzismo o di intolleranza, per quanto la città si dia arie di grandeur, di kennedism, di radicalism chic, e di molti altri -ism, da democratici con il mignolo in erezione.

Non voglio fare troppi commenti su quello che ha detto Brown a parte il fatto che sono sempre dell'idea che, in un momento in cui la squadra è in difficoltà, fare certi commenti non sia quasi mai d'aiuto, ma oramai le frasi sono dette e ce le teniamo per quello che sono.

Io a Boston non ci sono mai stato quindi non ho idea di come sia, però MarcUs non so in che "veste" tu sia andato a Boston, se da turista, per lavoro o altro, ma secondo me la percezione di razzismo che può avere una persona bianca può essere molto distorta.
Ci sono sfumature culturali che secondo me noi non possiamo percepire.

Anche a me a volte fa strano sentire certe cose, quando leggo invece notizie come quelle che hai riportato tu che mi fanno pensare ad una città progressista o comunque molto più progressista di altee città USA, ma non posso pensare che così tanti giocatori dicano questa cosa perché sono tutti pirla.