Quando Kevin Garnett e Paul Pierce lasciarono il campo dell'AMerican Airlines Arena dopo la sconfitta in Gara 7 della Finale di Conference contro i Miami Heat circa 11 mesi fa, restava la sensazione che tutto questo non era finito. Che un'epoca non era ancora giunta alla conclusione.
Se lo avete pensato, avevate ragione, dato che il GM Danny Ainge decise di dare un'altra possibilità al gruppo.
Venerdì notte, comunque, la sensazione è stata differente.
Questa volta, Garnett e Pierce sono usciti dal parquet del TD Garden dopo la sconfitta decisiva in Gara 6 della prima serie contro i NY Knicks. Questa volta, la sensazione non è stata quella di una squadra che sarebbe tornata.
Questa volta la sensazione era quella di una conclusione.
Dopo sei anni di battaglie e continuo superare le avversità, sembra che questa incredibile era dei Celtics sia giunta ad una conclusione.
Non senza un furioso sforzo finale, comunque.
Sotto di 26 punti con 9:49 da giocare, i C's sembravano finiti. Non centravano un tiro. Il loro attacco era completamente stagnante. Le loro gambe erano andate. Questo era lo stato delle cose. I Celtics sembravano in procinto di essere messi in imbarazzo dai Knicks in una ultima gara proprio sul loro parquet.
Non così in fretta.
In poco meno di 4 minuti, Boston ha messo in atto un parziale di 20-0 che ha mandato in frenesia un fiducioso TD Garden.
Prima che il parziale iniziasse, NY era in vantaggio per 75-49.
Prima di accorgersene, erano 77-73.
Avery Bradley stava braccando qualunque giocatore dei Knicks con la palla in mano, riuscendo a rubarla da Carmelo Anthony come una caramella ad un bambino e concludendo con una crudele schiacciata a due mani.
Jeff Green stava "lanciando" il suo corpo ovunque senza remore, mostrando scarso interesse per l'operazione a cuore aperto subita poco più di un anno fa. Ogni spettatore inneggiava a "Jeff Green!" ogni volta si trovasse sulla linea del tiro libero.
Garnett stava urlando ordini nella tipica maniera militare.
Era incredibile, eppure allo stesso tempo estremamente reale.
Nella realtà dei fatti, alla fine, i C's finivano la benzina. Green rilasciava un tiro da 3 che neanche si avvicinava al ferro. Pierce ne provava uno poco dopo.
Corto di un miglio.
I Celtics non avevano più gambe. Ma sapete una cosa?
Andava bene così.
Boston era sotto in tutti i sensi, ma ancora combatteva da un 3-0 nella serie e portava NY e tutti i suoi fans sull'orlo di un attacco cardiaco quando, per poco, non riusciva a rubare G6 in un momento di calo dei Knicks.
Dopo aver perso Rondo, Sullinger e Barbosa con infortuni che li avrebbero portati a perdere tutta la stagione e con KG che giocava con speroni ossei e problemi all'anca dall'inizio della serie, vi sareste mai aspettati una cosa del genere?
L'indistruttibile cuore dei Celtics che si è palesato durante il 4/4 della partita di venerdì sera è stato rappresentativo di questi 6 anni. E' stato come se tutte le 6 stagioni ragolari e i 6 playoffs si fossero concentrati in un febbricitante sforzo di 4 minuti.
Dire che lo sforzo è stato vano non dà giustizia agli uomini di Doc Rivers.
A dire la verità, non esiste una parola che possa realmente descrivere ciò di cui siamo stati testimoni venerdì 3 Maggio 2013, e ciò di cui siamo stati testimoni va oltre il gioco della pallacanestro.
Di certo potremmo stare seduti e fare congetture riguardo cosa si sarebbe potuto fare in questi anni e quanti anelli avrebbe potuto avere questa squadra se non fosse stata bersagliata da infortuni ogni anno dal titolo del 2008. Potremmo anche dire che, nel grande schema delle cose, questa potrebbe essere vista come un'era di opportunità perdute piuttosto che di successi.
Ma questo sarebbe sbagliato. Sarebbe ingiusto.
Invece, ciò che dovremmo fare sarebbe prendere nota.
Sì. Noi.
Certo, non siamo giocatori professionisti di pallacanestro, ma siamo esseri umani e tutti costantemente ci scontriamo con le avversità della nostra vita.
Quello che questi Celtics ci hanno insegnato dal 2007 è mai, MAI arrendersi.
Quante volte questa squadra era stata data per spacciata in tutti questi anni?
Ricordate durante il 2009-2010 quando tutti davano i Cavs di LeBron e i Magic di Howard come finaliste ad Est, ed i Celtics umiliarono entrambi i team per una classica finale in 7 partite con i Lakers?
E cosa dire della stagione 2011-12 quando i C's erano 15-17 dopo 32 partite? Le persone li davano per morti e sepolti. Era solo questione di tempo prima che Ainge desse il benservito a Garnett, Pierce e Allen.
Loro risposero con un 24-10 nelle ultime 34 gare, lottando contro una moltitudine di infortuni. Poi, sbattuti e con mille pezzi persi per strada, costrinsero i futuri campioni Heat a gara 7.
La cosa importante è che non sono mai stati sconfitti arrendendosi. Non hanno mai sventolato bandiera bianca.
Questo ci porta alla lezione da imparare.
A volte non bisogna guardare a vittorie e sconfitte.
A volte bisogna guardare a KG che si adopera sul campo, combattendo quegli speroni ossei e problemi all'anca e probabilmete innumerevoli altri dolori di cui non sapremo mai l'esistenza.
Bisogna guardare a JEff Green che si alza sopra Chandler nonostante il fatto che questo giovane ragazzo fosse su un tavolo operatorio con il petto aperto in due poco più di 16 mesi fa.
A Chris Wilcox che ha combattuto la stessa operazione di Green e non ha mai dato un solo secondo della vita per scontato.
A Terrence Williams che ha finalmente trovato una casa e, più importante, la speranza.
A Rajon Rondo che urla dalla linea laterale in abiti civili come se fosse in campo con i suoi compagni.
A Paul Pierce che in una partita da 4 su 18 chiede alla folla di alzarsi, condividendo un ultimo momento con i fans che lo hanno sostenuto da 15 anni.
A Doc Rivers che ci regala discorsi strappa-lacrime e "scalda-sangue" nello spogliatoio e in panchina.
Questi Boston Celtics non sono solo una squadra di pallacanestro. Sono di ispirazione ed un simbolo per tutti noi.
Ci hanno fatto capire che possono toglierti tutto, ma niente dovrà mai toglierti il desiderio di combattere.
Ma forse questa non è la fine.
Forse Ainge deciderà di dare un'ultima possibilità a Pierce e Garnett. Forse KG non si ritirerà e Pierce non sarà scambiato. Forse Rondo tornerà dall'operazione al legamento più forte che mai e si riunirà con i suoi fratelli e riporterà i Celtics sulla vetta.
Indipendentemente da cosa accadrà, questi Boston
Celtics non saranno mai dimenticati.
MAI.
Matthew Schmidt
Fonte: http://bleacherreport.com/articles/1628715-boston-celtics-teach-us-lessons-beyond-basketball