Mi devo prendere le mie responsabilità x ieri: prima della partita ho indossato la maglia di kemba, ottima per la offseason o per le gare di inizio stagione ma non idonea a una finale di conference...

Per preparare gara 7 ho tirato fuori la logora N.5

Come Chanel perfetta per ogni occasione, soprattutto quando c'è da tirare fuori gli attributi, non che la N.6 o la N.33 non vadano bene ma a questa sono più affezionato... L'ho messa anche al giorno del matrimonio.


Lets go!!!

Solo il coaching staff conosce a fondo le condizioni fisiche dei giocatori e quanto ancora sono in grado di fare e dare. E’ probabile che da questi dati a noi in gran parte ignoti derivino le scelte tecniche. Prescindendo ovviamente dal fatto che coach Udoka ha fatto un lavoro straordinario che solo la vittoria nelle finals potrebbe ripagarlo in modo adeguato. Detto questo gara 6 è stata per me partita strana e incomprensibile che non son riuscito a “leggere” e a “vedere”: ogni volta che immaginavo qualcosa, avveniva il contrario.
Un’altra premessa. Non si può parlare di questa partita senza inchinarsi a Jimmy Butler: la sua è stata prestazione stellare, da assoluta superstar. Assoluto rispetto.
Era gara sentita, che gli Heat dovevano assolutamente vincere mentre noi avevamo ancora una chance. L’inizio è stato all’insegna delle difese a forzare gli errori avversari. Miami sopra 5, poi parità firmata tutta da Jayson, poi di nuovo sopra 7, fino al 9-19 al 7 minuto. Jaylen ci riporta sotto 18-22 mentre Butler tocca già 10 punti. Il quarto finisce 22-29. Pare studio, in attesa d’individuare dove e come colpire, dove e come accelerare.
Il secondo quarto inizia sulla stessa linea: le difese battagliano alla grande, occorrono due minuti per il primo canestro. Poi arriva il momento di Jayson che, al 4° minuto, sale a 16 punti portandoci a un solo punto 31-32. Spoelstra chiama immediatamente timeout.
Mi sarei aspettato che scavassimo il solco. Invece Butler risponde (sale a 17 punti) e arrivano i terzi falli di Al e Granito. La partita è così lì davanti, in bilico: 33-40 a metà quarto. Poi, a 5 dal termine, sale Jaylen: in 2 minuti con 1 assist, 2 palle rubate e 6 punti ci porta in vantaggio 41-40. Anche qui mi attendo il solco. Niente. Fermiamo noi il gioco per un timeout. Jaylen però è ancora caldo: segna altri 5 punti salendo a 18 complessivi come Jayson e a 1’52 dalla fine siamo avanti 46-42. Mi aspetto di nuovo il solco. Invece due esiziali palle perse, rimbalzi non catturati e qualche fallo ci tengono fermi mentre riportano gli Heat avanti 46-48 all’intervallo. Il parziale mostra che abbiamo vinto 24 a 19: di tutta la partita sarà l’unico quarto che ci aggiudicheremo.
A preoccuparmi è lo sguardo al tabellino: al di là dei 18 punti ciascuno dei Jays c’è il vuoto: 4 Derrick e Marcus, 2 Timelord, non pervenuti Payton, Al e Granito, gli ultimi due limitati nel minutaggio forse dai falli. Come dire, non abbiamo alternative? Oppure stiamo deliberatamente giocando per i Jays che vanno peraltro avanti a fiammate? Hanno compito di far breccia nella loro difesa? In ogni caso tale modo d’affrontar la gara è, a mio modo di vedere, ad alto rischio: cosa succede se si bloccano? O se gli avversari trovano modo di limitarli come abbiamo fatto noi con Durant? Cullo però la speranza che spesso il 3° quarto coincide col nostro cambio di passo, d’intensità sia difensiva che offensiva. Dunque ho fiducia.
L’inizio del 3° quarto non risponde alle aspettative: la partita continua in bilico. Nei primi 4 minuti Jayson aggiunge altri 6 punti salendo a 24 complessivi ma gli Heat sono pronti a rispondere: 52-55. Marcus con un 3+1 ci porta di nuovo sotto di 1: 56-57. Nella parte centrale del 3° quarto, mentre scompaiono i Jays, Marcus prova a salire di livello portandosi a 10 punti ma gli Heat fanno assai meglio ottenendo il massimo vantaggio 58-70 a 5’31” dal termine. L’impressione è che, non essendo riusciti a imporre il nostro gioco, ora paghiamo dazio, tanto più che in difesa non riusciamo a fermarli. Restiamo in piedi affidandoci di volta in volta all’uno o all’altro ma non alla squadra come invece fanno gli Heat che a segno vanno un po’ con tutti gli uomini. Da noi così arriva per fortuna il turno di Timelord e White che salgono rispettivamente a 12 e 11 punti. Il quarto si chiude 82-75 con un parziale di 29-34: 34 punti subiti sono decisamente troppi. Da accanito difensore spero sempre che alla fine non me li facciano pagare.
Dopo 36 minuti di gioco Al e Granito ancora non pervenuti: hanno certo lavorato in difesa ma clamorosamente manca la loro opera in attacco. Come, in questo momento, latita d’altronde quella dei Jays eclissatasi improvvisamente: per l’intero quarto Jaylen non ha segnato, Jayson è a secco dal 3° minuto. In una gara clou della ECF mi pare problema non da poco.
Il dubbio è che, vista la precaria condizione fisica di molti dei nostri, le forze siano limitate e si cerchi perciò di concentrare il massimo sforzo nel più breve tempo possibile: a questo punto l’auspicio è che ciò sia studiato per l’ultimo quarto. D’altronde, se è vero che non abbiamo scavato il vuoto, è pur vero che neppur noi ce lo siamo fatti scavare. Dunque siamo ancor lì, pronti all’opportuna zampata.
Partiamo bene con una tripla di Derrick ma subito a Granito viene sanzionato il 5° fallo e Butler si porta a casa un 2+1. Ricorriamo al timeout. Ma Butler cattura un pallone a Jayson e Tucker riporta Miami a +9. Poi Derrick si prende sulle spalle la squadra e a -9’36” ci porta 85-89.
Ancora una fase convulsa e, finalmente, a 8 minuti dalla fine pare giunto il momento buono. Dopo un rimbalzo di Jayson, Jaylen si prende due liberi, Butler replica ma Marcus, imbeccato da Al, ci rilancia e anche Jayson si prende due liberi: ci portiamo a -1. Butler ci mette ancora una pezza ma, come al solito nei momenti cruciali, Al mette puntuale a segno i suoi primi 3 punti: arriviamo al 94 pari. Ma non è finita: a -4’43” Derrick piazza la tripla portandoci in vantaggio 97-94.
Spoelstra ferma tutto con un timeout.
Ancora una volta immagino sia l'ora del solco. Ma evidentemente non è giornata. Tanto più che negli Heat Lowry decide di spendersi a fondo alla causa: in due minuti: segna 5 punti, spende un fallo, prende un rimbalzo, perde un pallone e compie il sesto fallo. Il punteggio però rimane in parità 99-99. E al momento cruciale Jaylen sbaglia i due tiri liberi. Mannaggia!!! I liberi!!!!
Butler si prende un 2+1, Jayson perde palla e i liberi Tucker li segna: 99-104 a 1’45”. Da lì i tentativi di rientrare risulteranno vani: Jayson ci porta a 103 ma l’implacabile Butler e due liberi di Vincent portano Miami a 109 e consegnano loro la vittoria.
Marcus e i Jays hanno giocato oltre 40 minuti, Derrick e Al 33 minuti (ma Al era abbondantemente sotto fino al 3° quarto), Timelord 26 minuti, Granito solo 17 minuti, Payton solo 4. In pratica abbiamo giocato una partita clou delle ECF con 6 uomini e mezzo, di cui 2 claudicanti e 2 acciaccati. Mi paiono pericolosamente pochi. Credo - è solo mio parere, beninteso - potremmo utilizzare da guastatori Aaron e Danielone chiedendo loro grandissimi sforzi concentrati in rapidissimi lampi di gioco (2-3 minuti), magari anche una sola volta a partita. Quei pochi minuti costringerebbero gli avversari ad improvvisi adattamenti e variazioni mentre alleggerirebbero i carichi di minuti dei compagni, soprattutto se alcuni di loro dovessero manifestare difficoltà a rientrare in accettabili condizioni. Non credo che Ime lo farà e spero che i nostri riescano comunque a tenere senza cali fisici o di lucidità mentale.
In ogni caso ci resta una sola partita certa. E’ in casa loro ma in questa serie il fattore campo pare contare davvero poco. Conta di più la voglia di riscatto da una partita deludente o in cui non si è riusciti ad esprimere il proprio autentico potenziale. Questo fattore gioca enormemente a nostro favore. A nostro sfavore invece pare l’assommarsi degli acciacchi: Timelord non riesce a tornare quello di prima, Marcus non riesce a caricare, Jayson continua ad esser limitato dalla spalla. Davvero non so cosa darei per vivere il miracolo di vederli ancora una volta tutti al meglio e godermi lo spettacolo. Però, se poi vinciamo e andiamo alle finals, vorremo mica giocare tutti incerottati col rischio di neppur poter competere contro i GSW dei monumenti Curry, Thompson, Green, Iguodala, dei Wigging, Poole, ecc..? Allora sarebbe bene far calcoli…
No, nessun calcolo, come già abbiamo detto porta sfiga. Scendiamo in campo come siamo e diamo tutto, chiunque troveremo dinanzi. Guardate dove siamo arrivati, l’approccio è certamente quello giusto. Saranno gli altri ad inchinarsi. Per riconoscerci l’onore delle armi.
Oppure …
Oppure per fare largo a questi immortali Celtics!

su Game 7: "È solo un'altra opportunità"

abbiamo rischiato di vincerla per una serie di giocate difensive di Smart, lo stesso Smart che in 14 partite di playoff sta portando 15 punti, 4,2 rimbalzi, 6,3 assist, tirando con il 40% complessivo e il 33,3% da tre, 82% i liberi. Nelle 4 gare contro Miami ha tirato con percentuale del 29% da tre. Si può fare di meglio ma le percentuali di tutti sono più basse.

Tatum non sta tirando con percentuali migliori, contro Miami è 14/44 da 3.
Brown sta tirando con percentuali alte (oltre il 40%) ma se poi i Jays si nascondono e non prendono il tiro, che si fa?

Mi pare assurdo incolpare Smart o qualunque altro giocatore per dei tiri sbagliati.
Se è vero come è vero, che il 40% da 3 punti viene unanimamente considerata una percentuale riservata ad ottimi tiratori, significa che bisogna sbagliare 6 tiri per metterne 4... e va benissimo così.
Indubbiamente 1/9 con l'11% al tiro da 3 punti ci raccontano di una pessima prestazione al tiro.
Con 2 canestri in più sarebbe stata una prestazione normale e con 3 di una ottima serata al tiro di Smart.
Qualcuno si aspettava il 57% al tiro da 3 punti di White?
Eppure quei 7 tiri li ha presi e ne ha messi 4.
Se avessi dovuto scegliere a priori, avrei preferito che quei 7 tiri li avesse presi Smart.
La verità è che per quanto tu sia un buon o addirittura ottimo tiratore, non hai alcuna garanzia che i tiri andranno a segno.
Pensate a Max Strus, le cui capacità di tiratore sono migliori di quelle di Smart, eppure nelle gare precedenti è stato una tassa per gli Heat.
Fortunatamente per gli Heat (e sfortunatamente per noi) non ha smesso di tirare e Spoelstra non lo ha panchinato a favore di Duncan Robinson.
Però HARLAN tocca un argomento interessante parlando di scelte e nel caso specifico di cattive scelte da parte di Smart.
Gara6 è stata la gara in cui le penetrazioni dei Jays finivano in un imbuto difensivo da cui spesso si usciva con una palla persa.
O si segnava in contropiede o non c'era verso di entrare in quell'area, soprattutto senza Rob in campo.
Oladipo è sempre stato battuto dal palleggio, soprattutto da Brown ma la difesa reagiva e si chiudeva generando palle perse.
Smart ha compreso che senza aprire l'area con il tiro da 3 punti, non c'era verso di attaccare l'area.
Purtroppo la fiducia nel suo tiro è stata maggiore della sua efficacia.
Da 3 punti abbiamo battezzato Butler e ci ha detto male.
Senza appropriata circolazione della palla i tiri da 3 punti non contestati non li ottieni.
Ecco quindi che ci serve Rob in campo, che porta gli Heat a proteggere il canestro, ruotando sempre su di lui e inevitabilmente liberando un esterno per il tiro da 3 punti.
Poi dobbiamo metterli e garanzie non ne abbiamo e non ne avremo mai su questo.
Forse qualche minuto in più a Pritchard si potrebbe concedere e va detto che i tiratori in panchina abbondano, penso a Nesmith e Stauskas.
Di sicuro devi fidarti del tuo tiro, altrimenti è meglio che nemmeno entri in campo.
Per questo motivo non me la sento di biasimare Smart per il suo 1/9.
Il segnale positivo di Gara6 è che pur tirando non così bene, siamo riusciti a resistere e a giocarcela fino alla fine.
Ho guardato di recente le Finals del 1986... quanti punti segnerebbe in un basket attuale Larry?

Oggi siamo più forti.

Per me il nostro nemico principale in questo momento è la salute: abbiamo tre titolari che giocano sul dolore e questo sta incidendo sulle loro prestazioni, direi che si vede.

Ad ogni modo abbiamo una gara 7 da giocare, la partita dell'anno per noi e per loro, vincerà chi avrà la forza mentale di far scoccare una scintilla che faccia la differenza tra compagini molto equilibrate e molto ben allenate.

La scintilla... eh già la scintilla, quella che per noi non è purtroppo scoccata in gara 6, mentre loro l'hanno trovata in un Butler che ci ha ricordato cosa posso fare i grandi campioni... one of those nights come hanno avuto i nostri Larry o Pierce, come abbiamo subito da LeBron, come ha rifilato Jayson ai cervi... storia recente, 48 punti in Wisconsin quando anche loro sentivano di aver apparechiato tutto per il passaggio del turno...

Allora speriamo tutti insieme che nella notte il nostro mitico Leprecano Attrezzista sappia portare a Coach Ime una bella pietra focaia.

LARGO A QUESTI CELTICS

Esatto, ed è un peccato. Anche partendo da Rob che si è rotto in RS, perchè vincere allora con MIA avrebbe cambiato il nostro destino ai playoff.
Ma con i se e con i mah non si fa nulla, l'occasione era enorme, ma ne resta un'altra. Nonostante l'incazzatura so che alla fine sarò in piedi ad applaudire questa squadra che quest'anno mi ha sbalordito e ricacciato in gola previsioni nefaste. Ed anche divertire perchè ha giocato gran basket. E soprattutto con la certezza che non sarà l'ultimo treno: il ciclo è all'inizio e finalmente siamo sbocciati, adesso si potrà limare roster e saremo attrattivi come non mai. Non ho un solo motivo per essere pessimista.
Ed il primo motivo è che stanotte si parte da zero a zero e loro han giocato già tutti i jolly, quindi prima dei sopraesposti pensieri c'è da lottare e proseguire il nostro sogno!

Concordo.
Eppure, il risultato rischia d'essere il medesimo.
Non siamo riusciti ad ammazzare i Bucks ed a chiudere prima una serie dove avevamo ampiamente dimostrato d'essere i migliori (per me, anche a causa dello zampino dei grigi) e non siamo riusciti ad approfittare della condizione psico fisica degli Heat, prima, restituendo subito il fattore campo dopo averli asfaltati in gara 2, e dopo, non complaetando l'opera una volta sovvertiti pronostico ed inerzia in gara 5.
Sarà perché loro sono più furbi e più sporchi di noi (Lowry fa e dice quale che gli pare, manca solo che gli diano un fischietto e lo facciano arbitrare) sarà perché hanno una panchina più lunga od un coach più esperto, o perché perfino Butler è diventato un tiratore infallibile dalla lunga distanza, ma questo essere perennemente ad un centimetro dal traguardo senza mai poterlo raggiungere, me la sta facendo vivere davvero male.
Il cuore e l'orgoglio tutto CELTIC, mi dicono che fino all'ultima sirena c'è speranza e che possiamo farcela, la testa, che vincere 3 partite su 4 a Miami contro questi Heat, non è possibile.

Detto ciò.....

LET'S GO CELTICS!

Da sempre i playoff fanno storia a sé. Nei playoff il possibile diviene banale e l'impossibile non esiste. Nei playoff poco ci manca che uno riesca a vincere ingessato e con le stampelle. Chi ci crede, dice che è segno del destino. Chi non ci crede, dice che ti tirano fuori persino le più recondite risorse. Dunque avanti.

La testa d'altronde avrebbe mai creduto che avremmo battuto 4-0 i Nets? Non ricordo, Timelord c'era? Quanto? 4-0?

Fiducia è la parola d'ordine. Sappiamo che i ragazzi ci proveranno. Quello che di questi ragazzi e del loro coach ancora non conosciamo sono i limiti. E allora diamo loro occasione e modo di esplorarli. E diamo a noi possibilità di stupirci.

Fiducia è la parola d'ordine.

su Game 7: "È solo un'altra opportunità"

Hai ragione, eh?
Dovessimo uscire avrei una sbrusia che neanche nel 2010...
Però ricordiamoci che le nostre star sono 24enni ed il nostro Coach un debuttante, abbiamo il mondo davanti a noi: dovesse andare male, Tatum faccia tesoro di questa rabbia che fu la rabbia dei LeBron o dei Jordan cui non ne bastarono 60 contro di noi.
Purtroppo l'esperienza non si compra, si fa e le bastonate dolorose insegnano.
Comunque vada dovremo uscirne più consapevoli e più forti.

ABBIAMO UNA GRANDE SQUADRA

QUESTA GRANDE SQUADRA PUO' REGALARCI UNA IMPRESA EPICA

DOBBIAMO CREDERCI

LARGO A QUESTO CELTICS

ciao ragazzi, rieccomi. Ho sempre seguito il forum, di pari passo con le gare dei nostri amati Verdi. Ho notato che anche negli USA c'è grande attesa per gli arbitri, con annessi score con le squadre interessate nella sfida.

Stasera sono stati designati: Scott "the estender" Foster, David Capers e David Guthrie.

Dai che chi vince l'Est, vince il titolo

https://twitter.com/StephNoh/status/1530386915253420032?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1530386915253420032%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fnba.nbcsports.com%2F2022%2F05%2F28%2Fmiami-heat-fined-25000-for-bench-decorum-issues-during-game-6%2F

multa da 25 mila agli Heat per le intemperanze sulla linea di fondo in gara 6... cose così...