Ripeto il comment che scrissi esattamente un anno fa, dopo l'eliminazione contro I Chiavaliers

"GRAZIE RAGAZZI ...a cominciare dal coach (un ragazzo anche lui) ....
Ora la palla passa a Danny Boy (non aggiungo altro, e' presto per parlare di mercato,ma tutti sappiamo cosa ci serve )"

Un anno dopo, il mio augurio e` identico.....in Danny we trust.....sperando in un draft migliore dell'anno scorso ed un 'estate tipo 2007......
Spero di non chiedere troppo

A ottobre vi ho visti a Milano e nella mia testa sicuramente non mi aspettavo un record da prime dieci squadre in regola season .play off segnati ma solo una cosa GRAZIE CELTICS

Purtroppo la corsa è finita ma non possiamo lamentarci perchè siamo andati anche oltre le aspettative, Stevens ha fatto un lavoro magistrale riuscendo a tirare fuori il meglio da tutti i giocatori, ma ovviamente l'impegno e l'ottima stagione disputata hanno mascherato i nostri limiti, che questi PO giocati non al meglio hanno invece rimarcato con decisione.
Se vogliamo tornare a essere una contender dobbiamo assolutamente colmare le lacune del nostro gioco offensivo, e credo che solo interventi sul mercato (Durant?) possano risolvere la situazione, inoltre dobbiamo toglierci di mezzo zavorre o giocatori inadeguati per le nostre aspettative (in pratica il ricostruire il reparto lunghi)

Grandi ragazzi e soprattutto grande coach. GRAZIE per le emozioni che ci avete regalato.
Non scordiamoci che Atlanta lo scorso anno dominò la RS ad est e fu seconda solo dietro i GSW, quindi era ed è una grande squadra.

Ora caro Danny facci un paio di bei regali, tre sarebbe meglio.

Per me rimane una stagione superlativa dei nostri.
Adesso tocca a Danny !!

L'unico rammarico della stagione è che siamo stati sfortunati a beccarci Atlanta, secondo me con Charlotte o Miami passavamo anche da acciaccati.

Un paio di sconfitte gridano ancora vendetta, soprattutto quella con i LAL.
Siamo comunque stati padroni del nostro destino battendo Miami all'ultima di RS anche se, secondo me, Miami ha fatto i calcoli e noi no. Forse era meglio arrivare sesti.

Se Miami ha fatto i calcoli li ha sbagliati visto quello che stanno rischiando.

Vedere Thomas con gli occhi rossi per le lacrime, elogiare i compagni, i tifosi e tutta Boston non può che farci amare ancora di più questo ragazzo, che sembra sul campo sempre un po' sbruffone e lo è spesso, ma ha un cuore che fa provincia.

Non ho altra spiegazione per i loro 3° e 4° quarto in quell'ultima partita.

Infatti sto godendo.

io un altro sweep dai cavs non lo avrei sopportato, era meglio finire dall'altra parte del tabellone, c'ha detto sfiga, ma una volta finiti dalla parte dei cavs e nelle condizioni in cui siamo, se per miracolo passavamo con gli hawks, i cavs ci aravano nel vero senso, e la cosa mi avrebbe fatto ancora più male, nonostante l'orgoglio di un primo turno passato.

ora viene l'estate.....il draft(un po' di culo please) le scelte di ainge, la ricerca di talento offensivo, punti nella mani, centimetri e intimidazione fisicità sotto canestro, perchè siamo stati stuprati da atltanta(quante stoppate abbiamo preso in sta serie e in sta season?)

Troppe stoppate, ci hanno davvero fatto male. Non a caso con Zeller in campo ieri, qualcosina di buono lo abbiamo fatto, certo loro stavano gestendo, ma eravamo un po' più quadrati.

Lista della spesa: una presenza sotto canestro ed uno che sa costruirsi il tiro per conto proprio, da affiancare a Thomas. Se avessimo qualcuno che "spaccava" il canestro ogni volta che raddoppiano IT, la serie sarebbe stata ben diversa.

Cya

avete detto tutto voi.
io aggiungo solo che nel rifare la frontline dobbiamo pensare al gioco di Stevens e quanto contano le spaziature e la possibilità di aprire il campo, oltre al dare seguito alla buona impostazione perimetrale in difesa.
di conseguenza, non stiamo cercando il più alto ed il più grosso, ma quello che possa essere mobile e coprire tanto campo sia in attacco sia in difesa.
non a caso, riportando una recente conversazione tra Stevens e Mike Gorman, il primo faceva notare che, teoricamente, la stella di Detroit è Drummond il quale trascorre gli ultimi tre minuti dell'ultimo quarto comodamente seduto sul pino.
a questo giro la lezione è che Horford e Millsap ci hanno portato abbondantemente con i piedi per terra pur non essendo dal punto di vista realizzativo sempre presenti.
Stevens avrebbe fatto carte false per avere due così nella sua frontline.

Gli avversari erano più forti di noi, ci sta.

Assolutamente sì, poi per carità Drummond è una capra ai liberi ed è per quello che passa i finali in panchina, però il concetto è sicuramente corretto, un lungo che non sia un palo in mezzo all'area è vitale per il gioco di Brad.

Cya