mister3.2 ha scritto:
https://sport.sky.it/nba/2022/12/05/nba-boston-celtics-blocchi-tranquillo
Sarà l'età ma io sono rimasto ai blocchi, intesi come blocchi ma il basket, così come il resto del mondo, si evolve e progredisce.
Volevo un'opinione del coach e di tutto gli esperti tecnici che si sentono di portare un contributo.
Il basket è indubitabilmente cambiato.
Sono almeno tre anni che le novità introdotte da Spoelstra sono state adottate da tutte le squadre.
La tecnica e l'utilizzo del blocco è completamente cambiato.
I blocchi una volta erano portati addosso al difensore, era proprio previsto il contatto fisico.
Oggi lo si evita il più possibile.
Occasionalmente questi blocchi vengono ancora utilizzati ma sono difficili da vedere, anche perché in un basket dinamico, di movimento ininterrotto, il bloccato che si muova prima che il blocco si sia concluso fa incorrere il bloccante in un fallo in attacco con conseguente perdita del possesso.
Le caratteristiche generali del nuovo modo di bloccare sono:
Rapidità nel portare il blocco
Blocco portato dal basso verso l'alto, con riferimento alle zone del campo
Bloccare sulla gamba, più precisamente sulla ideale traiettoria dove dovrebbe trovarsi la gamba interna del difensore in movimento per difendere sulla palla (o su un attaccante senza).
Evitare il contatto, tagliando a canestro non appena il difensore ha rinunciato alla traiettoria ideale per passare sul blocco, generando un vantaggio per l'attaccante bloccato.
Il primo canestro dei Suns contro di noi è un buon esempio.
Interessante la situazione di riblocco in caso di cambio difensivo o di difesa che riesce a passare perché magari porta un bump fisico sull'attaccante.
Anche qui il riblocco tendenzialmente funziona nello stesso modo.
Il cambio difensivo oggi si vede molto poco, soprattutto sul pick and roll, dove il lungo fa contenimento dentro l'area a 3 metri buoni dal bloccante.
Il discorso però è che se il giocatore con la palla ottiene vantaggio per effetto del blocco, poi si gioca 2c1.
Se la difesa sulla palla è buona ecco che in alcuni casi ho viso la palla passata al lungo che si apre, palla poi ritornata all'handler e nuovo blocco in direzione opposta.
Analogo il caso sul dribble hand-off, soluzione ormai comune sui campi NBA, in virtù di una ricerca di movimento continuato dei giocatori in attacco.
Esistono poi delle situazioni dove il blocco viene fintato.
Generalmente portato dal basso, questo finto blocco è utile a tenere il difensore del bloccante a distanza di sicurezza, permettendo al lungo di aprirsi e ricevere.
Da queste situazioni nascono poi tiri da 3 punti, dribble hand-off o ribaltamento.
Arriviamo ai Celtics e all'analisi di Flavio Tranquillo.
Indubbiamente il nostro gioco si è evoluto notevolmente dalla stagnazione della palla degli anni di Stevens.
Fortunatamente Udoka ha dato una svolta e Mazzulla sta portando la squadra a compiere quell'ulteriore step che serviva.
A me però pare che gli aspetti che rendono i Celtics una squadra molto difficile da affrontare siano altri.
Prima di tutto va detto della aumentata pericolosità offensiva dovuta alla presenza di giocatori che prima da tre punti non erano così efficaci, mi riferisco a Smart e White.
A questi si sono aggiunti ulteriori tiratori come Brogdon e Hauser.
Essere efficaci da tre punti consente di mantenere alta la pressione sulla difesa.
Ora gli 1c1 di Tatum e Brown rimangono degli 1c1, dove prima diventavano 1c2 o addirittura 1c3.
I Jays giocano con maggiore fiducia in sé stessi e nei compagni.
La palla gira, i giocatori sono sempre in movimento (meno contro le zone) e la nostra migliore qualità si manifesta nel gioco in transizione, dove abbiamo una capacità di attaccare la difesa rientrante che è da manuale per l'occupazione degli spazi e per i tempi di esecuzione.
Teniamo un ritmo molto alto, non ho le statistiche sotto mano ma credo che il numero dei possessi nelle nostre partite sia il più alto.
È difficile per gli avversari sostenere i nostri ritmi di gioco.
A me interessa poco il valore assoluto dei punti concessi agli avversari perché per loro segnare più di noi è complicato.
La difesa fisica estesa per tutta la RS che abbiamo mostrato l'anno scorso è dispendiosa e pericolosa per gli infortuni.
Sarà magari una risorsa preziosa cui attingere nei PO, tenendo conto che tutti i nostri giocatori, individualmente considerati, in difesa sono ottimi giocatori.
Il playmaking, la gestione della palla, deputata al Chris Paul di turno, è stata definitivamente archiviata.
Quello che conta sono le "entrate"nel gioco, vale a dire chi occupa quali posizioni in transizione a seconda della disposizione in campo al momento dell'inizio del possesso.
Il nostro playbook si sviluppa sopratutto qui e poi trovare un compagno libero per un tiro da 3 punti non è così difficile e tutti tirano con grande fiducia in sé stessi.
Non ho visto il video con Flavio Tranquillo per motivi tecnici e mi sono basato sul testo scritto.
L'uso dei blocchi lontano dalla palla è senza dubbio un fattore interessante perché impegna le difese, rendendo più difficile portare gli aiuti negli spazi e con i tempi giusti.
A sommo beneficio dei Jays.
Mi sembra che Mazzulla & Co. stiano lavorando egregiamente.
Mi preoccupa un po' il minutaggio dei Jays, che mi pare eccessivo.