1. La proposta di cambiamento del sistema di scelta al draft mi pare davvero una brutta cosa. La regola seconda le quale una squadra in difficoltà deve essere aiutata con scelte alte, mi ha sempre trovato concorde, anche se il fenomeno del tanking è un problema non da poco. Sapere per anni ed anni la mia posizione al draft ha un vantaggio di pianificazione indubbio, ma anche svantaggi non da poco. Se per una serie di motivi arrivo ultimo e so che al draft sceglierò alla 19 e l'anno prossimo alla 27, non potrà certo stare molto sereno.

2. Questa è una considerazione estetica: le uniformi natalizie sono tra le cose più brutte viste su un campo di basket. Brutti colori, brutti abbinamenti, ed alcuni ci hanno messo anche il carico da 40: alcuni giocatori di Miami con quelle scarpe verde smeraldo e tutto il resto rosso... brrrr... . E le calze a righe? Ma dai....

Cya

Come non essere d'accordo ..

1- non sono d'accordo sul presunto nuovo sistema di scelte Nba, credo che prima di tutto si vada ad intaccare un sistema, rodato e che alla fine della fiera da sempre i suoi frutti.

Giustamente tu deep parli del fenomeno tanking come una brutta cosa, senza dubbio, però tutti sappiamo che finire con il peggior record non è sempre sinonimo di scelta alta al draft. Discorso che in passato abbiamo già affrontato oltretutto. Io credo che avviare volontariamente una franchigia ad un record perdente già dopo un mese di RS sia sicuramente frutto di un programma in ottica draft, ma a proprio rischio e pericolo come spiegato pocanzi. Senza tralasciare il potenziale mancato rispetto ai tifosi, che pagano il biglietto o l'abbonamento, e credo esigano di vedere almeno i propri beniamini lottare..

2- oscene è dire poco, oltretutto se non vado errato qualche giocatore si è pure lamentato perché si sente "bloccato" dalle maniche soprattutto in fase di tiro dalla distanza.

Credo si tratti solo ed esclusivamente di un'iniziativa fine ad innalzare le vendite delle casacche, che in America vanno sicuramente ma che in Europa, forse anche per una diversa mentalità d'abbigliamento, non fanno raccogliere i frutti sperati in fatto di Pleuri.

Sinceramente mi auguro che si giochi sempre e solo con le canotte, simbolo prima di tutto di identificazione dello sport più bello del mondo!

Non credo che il tanking sia un problema reale, mi spiego non ricordo a memoria una squadra che palesemente gioca per perdere, può succedere a fine stagione a giochi ormai fatti ma non credo sia un fenomeno che falsi la stagione.

Sul secondo punto penso tutti d'accordo che da quando è arrivato Anthony Davis l'estetica in NBA è passata in secondo piano

Sul primo punto mi devo informare (lavoro e festività mi hanno distratto da cose ben più importanti, tipo la Nba ). Anzi se c'è un link che spiega la nuova proposta.
Riguardo divise e calze sono d'accordo con voi. Marketing, merchandising. Sulle scarpe, beh quello è un fenomeno che tocca tutte le partite: ormai ogni big ha le sue scarpe personalizzate o nei colori o nelle diciture che riportano il logo nome/logo/iniziali/numero di maglia. Ovvio che c'è un tocco di marketing e merchandising perchè fa figo avere le scarpe di Kobe, LBJ, KD, CP3, ecc.ecc. (così come del passato, tipo Jordan o Ewing). C'è comunque una grossa componente di pavoneggiamento dei giocatori che hanno, oltre alle canotte, pure le scarpe personalizzate.
Sui colori direi che ci sta: nei Christmas matches c'è il verde ed il rosso... nel periodo di San Patrizio il verde... rosa quando si sostiene la campagna contro il cancro al seno... ecc.ecc.

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