Non si parla di "sacrificare" Al per uno qualsiasi. Nessuno dimentica quello che ha fatto e che fa, anche perchè è stato il primo tassello per quello che siamo ora (lasciando da parte un attimo smart). Ero contentissimo del suo arrivo ed è essenziale per qeusta squadra. E' un veterano mai sopra le righe e importante in entrambi i lati. Parlando per me, posso capire il legame con certi giocatori, che sono anche molto affini alla filosofia Celtics, ma Davis è lo step che ci consentirebbe di giocarci le Finals con chance alte di vittoria, sopratutto perche dall'anno prossimo Golden State sarà un pò meno super potenza. Ci sono 2 visioni in seno alla vicenda: chi preferisce legarsi a certi giocartori sapendo magari che il risultato finale sarà meno raggiungibile e chi invece tende a sognare per fare quello step che consenta di arrivare al titolo. Io faccio parte della seconda categoria..giusto, sbagliato? Non lo so, ma negli anni c'era chi si massacrava per Bradley, chi per Thomas. Con tutto il rispetto abbiamo questa squadra e questo potenziale perchè Danny Ainge a volte lascai un pò da parte il cuore e tende a sacrificare giocatori dall'impatto emozionale e romantico per arrivare al sodo. Mi sembra che i risultati siano dalla sua...Anche la trade coi Nets è andata così ed è stata un furto..tanti non l'avrebbe neanche cominciata per i nomi in ballo, ma allora bisogna decidersi..o vogliamo vincere o essere il mulino bianco. Attenzione. Non sto dicendo che uno che sputa sngue per la nostra canotta non mi fa battere il cuore, che vedere Isaiah distrutto dalle lacrime per la sorella, essere subito in campo non mi riempia d'orgoglio, ma il pragmatsmo nello sport conta. La riconoscenza paga fino ad un certo punto...

Eh, ma sai Deep, varie cose in questi ultimi mesi mi lasciano alquanto perplesso, in varie cose non sto vedendo ciò che in ogni caso (con squadra da titolo o da lottery) distingue i Celtics dalle altre 29 squadre, non tanto in campo anche perché ho potuto vedere poco, ma anche e soprattutto fuori.

Molte situazioni con diversi protagonisti mi hanno dato un po' di delusione e ciò che comincio a pensare che siano solo in due effettivamente a non far precipitare la situazione, Al e Smart (che come certamente ricorderai ho spesso criticato). Poi sono il solito pessimista che vede tutto nero, eccetera eccetera, ma ora io temo veramente che se per un motivo o per l'altro dovessimo salutare queste due figure potremmo perdere forse i due riferimenti principali, e non sto vedendo qualcuno pronto a raccoglierne il testimone (come ad esempio fu con Bradley al tempo della trade Pierce Garnett).

Io in quest'ultimo periodo vedo solo giocatori di cui non riesco a dire ok, mi fido, non solo nei C's ma un po' in tutta la lega, e perdere figure di riferimento lo trovo un rischio mooolto grosso.

Poi delle due l'una o in NBA stanno perdendo la brocca e ho ragione io, oppure sono loro quelli sani e il fuori di testa è il sottoscritto...

E' vero che anche io non mi fido. Però ragazzi..posso dire una cosa sena essere massacrato? I tempi in cui i Celtics erano lacrime sudore e sangue sono "distanti". Ma solo perchè quei giocatori, quei momenti, quegli uomini erano diversi. In tutti gli sport, come nella vita le bandiere e il rispetto stanno calando. Chi parla di mercenari, chi di stronzi, chi di opportunisti..La realtà è che viviamo in un mondo diverso da 20/30 anni fa. Tutto si brucia nel giro di meza giornata. Un giorno ai bene, quello dopo no. Certi valori sono quasi dimenticati. Non è assolutamente bello, ma pensare di replicare o tornare a certi livelli morali, all'etica e al gruppo prima di tutto sembra utopia. Certo, lo so anche io che Kirye si fa detestare ma non vedo tante realtà in cui non ci siano problemi di carattere o di gruppo

Non è pessimismo o cose del genere, quelli che enunci sono valori importanti, anzi di più. L'unico (grosso) problema è che interessano più a noi tifosi che ai giocatori. Siamo nel 2019 e certi valori si stanno sfumando sempre più. Pensa alla fedeltà ad una sola maglia per tutta la carriera, purtroppo non è così frequente, anzi è davvero molto rara.

Sono cambiati i tempi e non sempre in meglio purtroppo. Ci dobbiamo adeguare, in tempi passati la lealtà verso una franchigia era un aspetto molto importante, così come l'attaccamento di una squadra verso i suoi giocatori migliori. Oggi non è più così, siamo in un'altra era.

Non parlo di riconoscenza, parlo di campo e di lucidità mentale.

Su Davis, è fortissimo, bene, ma che ha fatto finora in più di Howard ad Orlando? Forse qualcosa in meno addirittura, non c'è alcuna certezza si tratti del giocatore giusto per fare quello step lì.
La storia NBA è piena di giocatori di questo tipo che sembravano pronti a conquistare il mondo e poi sono rimasti con un pugno di mosche in mano, spesso facendo danni da altre parti...

Noi stessi non siamo nella posizione che ci aspettavamo dopo i PO dello scorso anno, eppure ora ci sono sia KI che GH seppure quest'ultimo non sia al 100%, non sempre aggiungere talento ti porta automaticamente avanti, ci sono 1000 cose da considerare

E poi siamo i Celtics, ciò che ci distingue più di tutto è l'orgoglio, non vuoi venire? Bene stai a casa, vai ai Lakers o vattene pure a.... mi hai capito

Molte volte non si tratta proprio di giocatori mancanti, ma di sviluppo di quelli che hai, e di alcune cose che a volte nemmeno vediamo. GS tra il 2014 e il 2015 (cambio di coach), Denver quest'anno.

In Danny we trust, questo è vero ma percepisco della tensione e forse si sta trovando nella posizione di dover affrontare situazioni impreviste ed indesiderate

Su AD la cosa che posso dire è che nonostante sia un mostro, non ha portato i Pelicans da nessuna parte, ma proprio nessuna. E di buoni gocatori talvolta li ha avuti..tipo l'anno scroso tra Rondo Holiday Mirotic Cousins..Sono consapevole che deve dimostrare tante cose. Però io lo adoro, è una macchina da canestri. Chiaro che lo manderei a fanculo per certe faccende, ma ho in mente lui con Stevens coach e voglio troppo vedere cosa succede. Irving ha fatto degli step molto interessanti sotto la gestione Brad, magari cercare di dimostrare di essere un leader lo ha responsabilizzato piuttosto che avere sempre la scusa Lebron, ma sono convinto che IRving dimostrerà ai PO com'è migliorato come giocatore. Come uomo no, è sempre lo stesso..poca testa, forse ancora più deludente adesso che in passato. Io tifo per dirti tifo Celtics non per i titoli o i grandi giocatori, ma per tutta una serie di cose tra cui certamente lo stile. M come dicevo prima, i tempi sono troppo diversi per pensare di avere le stesse cose di prima. Danny stesso col suo modo di operare mi fa capire che lo sa vediamo cosa succede..

Sai Deep, io ho 25 anni, ho visto poco più di 10 anni di NBA e non posso nemmeno fare riferimento all'epoca di monumenti per le franchigie come potevano essere Bird, Johnson, Erving, Drexler, Wilkins o altri, ma ti dico che queste impressioni sono recenti, non si tratta nemmeno di bandiere o mercenari o voglia di vincere, molti rinunciano anche a tanti soldi, non capisco bene che stia succedendo ma la mia "teoria" è che stiamo assistendo agli esiti del lockout, da quel momento in poi hanno assunto il controllo totale e forse l'unica cosa che molti vogliono è essere protagonisti, si tratti di imprese sportive o di teatrini squallidi forse non fa molta differenza

Scusa Garden ma abbiamo più o meno la stessa età, dovresti sapere che i giocatori si sono sempre più viziati e interessati a mettersi in mostra piuttosto che far squadra, ma i comuni mortali sono uguali eh. Facebook twitter e altre menate varie. Non sono usati bene ma solo per FARSI VEDERE, PER DIRE COSE CON LA MASCHERA. Sono questi tempi, non sono i giocatori così, siamo tutti "noi" (dico noi ma le eccezioni ci sono ovviamente). Perchè si parla di valori di gente milionaria, poi quando vedo che la gente al bar con gli amici, invece di conversare sta al cellulare e legge le notifiche di facebook mi fa altamente girare i c@#@#i. Ci lamentiamo del'assenza di bandiere e poi sono capaci di pubblicare foto su foto per farsi inviare. No dai. NO. Mi viene prorpio il vomito. E questo si che E' UNO SFOGO!

Ci siamo capiti perfettamente allora, se siamo tutti nella barca verde un motivo ci sarà, magari siamo qui anche perchè ci abbiamo visto una scialuppa in mezzo al mare di m***a che ci circonda...


Può darsi che io non sia nemmeno totalmente lucido nelle mie analisi proprio perchè ultimamente vedo delle cose all'interno di un contesto a me caro che credevo e speravo non ci appartenessero.

Magari tra i reduci dell'era Pitino c'è qualcuno che mi può dare una mano a tornare sulla retta via...

È che queste cose mi mandano in bestia, anche nel mondo di tutti i giorni...

Non ci si lamenta della mancanza di bandiere (non io almeno) ma dell'incapacità d'essere professionista.
Sei sotto contratto e lautamente pagato, comportarti in modo tale da non "danneggiare" la franchigia che ti passa lo stipendio, mi sembra proprio il minimo.
Tutto quello che hai da dire, lo puoi fare nelle segrete stanze, ottenendo gli stessi vantaggi. Tutto il resto, per me, è immondizia.

Ad esempio, non me ne frega un c***o se Irving vuole andare a NY piuttosto che a LA, non biasimerò mai né lui né altri solo perché preferiscono altre squadre alla mia, PRETENDO solo, finché vestiranno quella maglia, che le portino il rispetto che merita, dentro e fuori dal campo (interviste tweet post e s*##*##*e vare, comprese).

Ma che interessino più a noi tifosi è una parola grossa. Forse a noi qui nel forum.

Non dimentichiamoci Hayward che gioca per Jazz, viene al TD Garden e i tifosi gli riservano un'accoglienza degna di una bandiera dei C's, con conseguente sfogo di Jae (indiziato principale a dover lasciare il posto ad Hayward) che fino a quel momento aveva giocato da professionista per la squadra lottando come vorremmo . Sfogo di Jae anche sui social ed i tifosi (attaccati alle bandiere) che gli rispondono che se fa così se ne può pure andare.

Domanda: se Davis avesse detto "voglio essere scambiato, perché vorrei andare a Boston" la reazione quale sarebbe stata?

Se le cose funzionassero come vorrei io, ed i giocatori facessero i professionisti, non l'avremmo mai saputo.
Quindi, nessuna reazione .

Giustissimo quello che dici, hai pienamente ragione.

Riguardo la tua domanda la mia reazione sarebbe stata comunque un po' freddina, ho molti difetti, tra cui una spiccata diffidenza generale, e la prima cosa che avrei pensato sarebbe stata:

"Se si comporta così con New Orleans dopo che da sette anni circa è il padrone della città, cosa gli impedirebbe di comportarsi allo stesso modo anche a Boston se le cose non dovessero andare da subito come si aspetta, ci molla lì non appena scade il contratto???"

Se le cose funzionassero come vorrei io, in questo momento avremmo assistito al pick'n roll Irving Davis, a Phoenix però....

Io sono uno che tipicamente da contro ai giocatori in generale in molte situazioni.
Per me non esistono scusanti come "è giovane", sono privilegiati e si devono comportare bene.

Ad esempio, per guardare in casa nostra, non nascondo che a me ha dato estremamente fastidio quando Thomas è uscito con la frase riguardo "il portavalori".
"They better" -> "farebbero meglio"
Perché altrimenti cosa succede? Te ne vai? Minacci? Vai, saluti.
Vuoi contrattare le cifre del tuo prossimo contratto? Ok, fallo al momento opportuno, non davanti alle telecamere o su Twitter.
Etc.

Il comportamento di Davis secondo me è sbagliato a prescindere dalla sua preferenza sulla destinazione e da dove effettivamente finirà.

Discorso diverso è la free agency, perché la free agency è il momento in cui al giocatore viene permesso di esercitare la propria volontà.

Quindi, riporto alla domanda di Harlan su KD.
Lo accetteresti in squadra?
Perché no?
KD ha fatto una scelta che lo ha reso impopolare, ma all'interno delle regole ed in totale rispetto nei confronti della franchigia da cui si stava svincolando. Di fronte a problemi con Westbrook, OKC ha scelto Westbrook e KD ha scelto di cambiare.
Andare a GSW lo fa sembrare molle? Boh può essere, ma non scorretto.
Decide di venire da noi per darci una possibilità di vittoria? Ben venga.
Che è diverso (Massimo) dal dire "vinciamo ad ogni costo", si sta parlando di portare KD in verde tramite FA o S&T, metodi leciti, non di entrare con la pistola in mano in una banca o di imbrogliare.
La scelta di KD non mi è piaciuta, ma non dico che è una m***a perché ha scelto così.

Kyrie dall'altra parte è sotto contratto con noi e si mette a rilasciare dichiarazioni che provocano danno alla società che gli versa uno stipendio (come Davis).

Però non mi piace nemmeno che venga dato addosso ai giocatori per scelte legittime.
L'esempio da noi è stato Allen, trattato come merce di scambio da Ainge (che ha fatto ciò che gli viene concesso), ma nel momento in cui Allen ha scelto per se stesso, allora è diventato un traditore?
Allen traditore dei Celtics o Celtics traditori di Allen?
Da fastidio che sia riuscito ad avere la meglio lui (giocando all'interno delle regole).
Non ci si può aspettare che il giocatore sia fedele e bandiera se da parte della società e dei tifosi non c'è la stessa cosa.