I am a Celtic - Boston Celtics Italia
Il Rumorista : Il Mercato parte con il Draft
Chiusa la stagione giocata con le Finals, entriamo nella settimana che ci porta al Draft ed il mercato NBA entra nel vivo; gli scambi che includono scelte sono da sempre un classico, tanto più quest’anno visto che le squadre devono fare equilibrismi per avere lo spazio salariale sufficiente per attaccare i tanti free agent disponibili dal primo di luglio.
Il CAP è stagnante e pochissime sono le franchigie con margine per fare offerte ai free agent, e di queste quasi tutte sono ben lontane dall'essere competitive e attraenti per le superstar in scadenza, come ad esempio Phoenix e Atlanta, che, essendo in piena ricostruzione, potrebbero essere candidate ad acquisire contratti pesanti, i così detti “Albatros”, con pregiate scelte annesse, per togliere le castagne dal fuoco a chi ha la necessità di liberare spazio.
Il primo nome che viene in mente è quello di Luol Deng, ed i suoi 37 milioni nelle prossime 2 stagioni, che condizionano pesantemente l’operatività dei Lakers, che vorrebbero essere molto aggressivi per portare una coppia di star a LA; e poi tanti altri e quindi molte saranno le discussioni su possibili scambi che spostano scelte o giovani talenti in favore di squadre in ricostruzione, per mettere nelle condizioni di affrontare la free agency chi oggi non ne ha la possibilità.
Ricordate il tanto vituperato Gerald Wallace insultato da molti tifosi Celtics che, senza capirne la logica, criticavano il suo contratto di 13 milioni all’anno, quando questo aveva permesso ai Celtics in ricostruzione (e per nulla preoccupati in quel momento di avere spazio salariale per i Free Agent) di ottenere le scelte che ci hanno portato
e
. La miopia dei tifosi criticava i 13 milioni per sventolare l’asciugamano ma nella logica NBA per i Nets, scaricare contratti come quello di Wallace aveva lo stesso se non maggior valore delle prestazioni di Pierce e Garnett e fu la chiave per fare un’operazione incredibile, che però purtroppo pochi appassionati capirono mentre fioccavano inutili discorsi qualunquisti sul salario di Geraldone, sproloquiando sullo spazio salariale che occupava (che a noi non serviva assolutamente a nulla).
Quindi nella notte del Draft occhio agli scarichi di contratti con scambi di scelte; e da chi si muoverà per creare spazio salariale, potremo capire qualcosa di più su chi sarà aggressivo dal primo luglio in poi con l’apertura della free agency.
Altro capitolo caldissimo è quello di Kawhi Leonard; ne abbiamo parlato qualche giorno fa, e la notte del Draft potrebbe essere quella buona per una trade; San Antonio cercherà di massimizzare il ritorno dalla cessione del giocatore, avendo una preferenza per spedirlo a Est; il giocatore sembra avere una priorità per Los Angeles, qualsiasi sponda. I Lakers dovrebbero inserire il pessimo contratto di Deng per pareggiare i salari ed inserire scelte poco pregiate e/o giocatori poco interessanti per gli Spurs come Lonzo Ball o sacrifici come Kyle Kuzma o Brandon Ingram. I Clippers potrebbero incentrare una trade includendo Tobias Harris e la dodicesima o la tredicesima scelta al Draft, pacchetto molto più interessante di quello dei Lakers.
A Est invece ci possono essere i Knicks ed i Sixers interessati, ed ovviamente i Celtics, che se da un lato sono quelli che possono offrire il miglior pacchetto agli Spurs, dall’altro hanno già dimostrato in passato che non sono disposti a fare pazzie per l’ affitto di un anno di un giocatore che non garantisce il rinnovo alla scadenza.
La situazione di Leonard è infatti molto simile a quella di Paul George dello scorso anno, e per quanto il giocatore abbia preferenze, il pallino ce l’ha San Antonio, e certamente non farà molto per accontentare il giocatore in uscita.
Altro giocatore in situazione simile a quella di Leonard è Kemba Walker di Charlotte; anche lui scadrà nel 2019 ed il rischio che non rinnovi è alto, in una squadra che è destinata alla mediocrità, con la zavorra dei contratti di Dwight Howard e Nicolas Batum.
E la ricostruzione potrebbe proprio partire dalla cessione di Kemba la cui destinazione più probabile è New York.
Notizie fresche sono la rinuncia alla Player Option di Rudy Gay con gli Spurs e Jamal Crawford con i TWolves; diventano quindi free agent e cercheranno una nuova squadra ed hanno entrambi le caratteristiche dei veterani che possono completare una squadra da titolo; questi tipi di giocatori sono quelli più importanti nella prossima free agency, sono quelli a cui possono essere destinate le eccezioni come la Mid Level (tra i 4.4 e 8.6 milioni) e la Bi Annual, e visto che pochissimo margine ci sarà per i contratti delle star, che a parte 3 o 4 nomi non potranno cambiare casacca, le eccezioni saranno la vera leva per migliorare i roster.
Altri movimenti potranno avvenire la notte del Draft, soprattutto scambi di scelte; per noi dovrebbe essere una nottata tranquilla, magari con la scelta di un “Oversea” da lasciare ancora un anno fuori dall’NBA, o con uno scambio per scegliere al secondo giro in modo da non dover garantire il contratto; ma come si sa con Ainge, mai nulla è scontato e visto che ha a disposizione un arsenale di future scelte; potrebbe esserci qualche sorpresa; per cui con la consapevolezza di essere nella situazione migliore ed in ottime mani, prepariamoci a vivere serenamente la notte di giovedì.
Luca(Greenpride, facebook)