A me invece sembra decisamente credibile, non certo per la fonte, quanto per quello che mi pare aver individuato come indirizzo di Stevens: ormai il nucleo che dovrà andare a giocarsi l'esito di questa stagione è fatto (salvo imprevisti ed imprevedibili eventi sul fronte buyout), quindi lui proverà a lavorare in ottica futura, anche con scommesse azzardate agli occhi dei più, non ce lo veto a buttar dentro puntelli evoluitori veterancaritidei.

Ti dirò che ha tutta la mia approvazione del e nel caso.

Penso anche io che sia vero che cercano giovani dal sommerso e a basso costo per completare il roster, sperando di azzeccare un paio di acquisti e firmarli con dei pluriennali bassi.

Mossa molta sensata visto come va la squadra ora con Theis e White in aggiunta

Vedremo

Alla fine si sta parlando di giocatori che hanno pochi minuti e che difficilmente rientrano nella rotazioni, praticamente del superfluo.

Non so dove scriverlo perciò lo scrivo qui. Se sta meglio altrove, spostatelo. Potrebbe esser stupidaggine ma, se la stagione continuasse a produrre ottimi risultati come in tempi recenti, potrebbe anche rivelarsi notevole fiore all'occhiello.

Mi pare abbia del sensazionale il fatto che, salvo errori da parte mia, caso unico nell'attuale NBA, per 9/13 la nostra squadra è formata da giocatori draftati, amalgamati e fatti pian piano migliorare in casa ( , , , , , , , e ).
Inoltre dei rimanenti ( , , e ) l'ultimo, malgrado intervalli, gioca con noi da così tanto tempo da sembrar pure lui quasi homegrown, cresciuto in casa, mentre, da come gioca, il primo, cioé White, pare abbia quasi sempre giocato con noi.

Insomma, più che marchio di fabbrica, luccica come esemplare stile di lavoro che nel tempo costruisce compagine in cui integrazione e intesa fra giocatori contano ben più d'esser figurine o all star (appositamente scritto minuscolo).

https://www.youtube.com/watch?v=1eetrxNlR-M

Mai come quest'anno il vero valore delle squadre si vedrà nei PO.
A fine stagione tireremo le somme.

Stephen Pagliuca: “Atalanta e Boston Celtics condividono stessi valori”

Comunicato ufficiale: “Siamo estremamente felici di entrare in partnership con la famiglia Percassi e di essere di supporto per il futuro sviluppo del club. L’Atalanta e i Boston Celtics condividono gli stessi valori sportivi: spirito di squadra ed un legame unico con le proprie tifoserie e comunità. Riteniamo che la famiglia Percassi abbia costruito basi solidissime su cui lavorare insieme per un rafforzamento globale del marchio, con l’obiettivo di favorire una ulteriore diversificazione e crescita dei ricavi, permettendo al club di diventare sempre piu’ competitivo su scala italiana e internazionale“.

Beh sì, in effetti, trovo tanti punti in comune fra i CELTICS e l'Atalanta (... )

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ehm... per i non pallonari... mi spiegate cosa vorrebbe dire sta cosa?

Chi si è comprato cosa?

Visti i casini si potevano comprare la Sampdoria.

Comunque non so a che servono queste manovre, magari qualche calciofilo può spiegarle. Capivo la Roma, che è un marchio, ma l'Atalanta che seguito potrà mai avere, è un marchio spendibile? Non ci sono anche problemi con una tifoseria sopra le righe o forse la confondo con un'altra squadra?

Però non è il primo americano che viene in Italia a comprarsi una squadra di calcio, evidentemente hanno un ritorno, che io non capisco, ma perché sono ignorante in materia e neppure poco.

Quindi da oggi ... mhhh ... forza Atalanta?
(ho dovuto modificare il messaggio due volte, avevo scritto Atlanta).

L'Atalanta è una società che fà utili....con dirigenti competenti e con un centro sportivo fantastico.
È soprattutto ha uno stadio di proprietà.
Come risultati non è certamente inferiore alla Roma...che di buono ha solo il nome di una bella città.

mettiamola così: senza pensare a cose astronomiche, se all'Atalanta al sistema corrente aggiungi anche solo 50-60 mln di euro da investire nel mercato, ti ritrovi con una macchina da guerra.
come segnalato ha: vivaio, centro sportivo, stadio di proprietà ed un piede nelle coppe europee.
ha "solo" il problema di non essere un brand spendibile all'estero.
Bergamo è una bella città ma nessuno sa che esiste all'estero (a differenza di Roma, Firenze, Venezia).

per me ha molto senso come investimento. poi, ovviamente non c'è alcun nesso tra i valori la legacy dei Celtics e l'Atalanta.

Proprio quello mi chiedevo, che appeal potesse avere Bergamo ed il marchio Atalanta all'estero. Roma, non come squadra ma come città, ha un brand subito riconoscibile, Atalanta fatico invece a collocarla. Le motivazioni che spingono un imprenditore americano a compiere una tale operazione, sono evidentemente mosse dal business come prima cosa ovviamente, certamente dalle possibilità di raggiungere traguardi sportivi (ma qui già dubito) e forse anche per ambizione con la ricerca di complicati traguardi personali.

Ma qui mi fermo e non seguirò troppo la cosa per quanto mi interessi il calcio, per me resta una nota a margine, magari ne leggerò le evoluzioni in futuro.

La Roma comunque è gia stata rilevata da una proprietà americana così come tante altre squadre.
Sono 7 società in mano a imprenditori e fondi americani.

Beh ma neanche un nesso tra il volume di affari attorno a una franchigia NBA e una squadra di calcio Italiana

Cioé metaforicamente nel confronto l'Atalanta è come quel giocattolino che prendi così per capriccio e poi ti dimentichi di avere

Questo è l'articolo di cui ho accennato in chat https://www.clnsmedia.com/who-will-the-celtics-add-in-the-buyout-market/.

Dice che entro dopodomani scade il termine per firmare due giocatori. Io non ne sapevo nulla.