Mondo Cane ha scritto:
@Green. ammetto onestamente che fino alle settimana scorsa avevo certezze inossidabili e ora, alla luce della conferenza stampa post-partita di doc dopo charlotte, sono alquanto scalfite.
rimane il fatto che trovo assurdo che i big three/four mollino il colpo. KG, PP e Ray sono al termine della loro carriera e per loro è davvero una questione di "adesso o mai più". mi sembra assurdo che rinuncino a provare a vincere. perchè mai un 33enne, un 34enne e un 35enne dovrebbero ammutinarsi per ripicca contro ainge e sacrificare una loro chiara occasione per vincere un titolo? ricordiamoci che questi tre grandi atleti, hanno comunque un ego. sono certo che tutti e tre prima di appendere le scarpe al chiodo vorranno avere il numero di anelli più alto possibile alle dita delle loro manone.
detto ciò, loro e noi sappiamo che, venendo davvero all'essenzialità del problema, i celtics hanno concrete chances se i big four stanno bene, ma al contempo sanno che hanno bisogno pure di un cast di supporto (fortuna vuole che a miami queste cose non le sappiano). i cast di supporto sono stati due durante la stagione: uno, quasi tutto infortunato (perk, erden, nate, delonte, gli o'neal) e l'altro, semi-infortunato o poco in forma (ancora gli o'neal, delonte, murphy). io penso che, sulla carta, entrambi i cast di supporto possano essere sufficienti per aiutare i big four a vincere il titolo, ma c'è una sottile differenza tra i due. meglio dei corpi a mezzo-servizio che niente di niente. lo so che è uno scenario alquanto penoso, ma così stanno le cose. ad erden in giacca e cravatta, preferisco murphy che ciondola in campo, fa passare un po' il tempo e si prende qualche fallo. a perk in giacca e cravatta, preferisco krstic al quale chiedere supplicandolo di fare solo due cose: prendere rimbalzi offensivi e rendersi pronto per tirare dalla media distanza (cosa che sa fare a differenza di perk).
per quanto riguarda il discorso della chimica di squadra io mi rifaccio alle parole di rondo della settimana scorsa. c'è il discorso tecnico/strategico (tradotto: i nuovi devono impararsi bene il playbook e farsi trovare al posto giusto e al momento giusto)e poi c'è quello umano (tradotto: dopo la partita con chi esco dei miei compagni di squadra???). se sei in una squadra con giocatori votati al risultato e professionisti basta sapere valorizzare bene solo il primo aspetto. il secondo aspetto lo valorizzi se vuoi creare una dinastia. ma che dinastia vogliamo creare quando in roster abbiamo gente da 39, 35 e 34 anni???? e infatti da qui nasce il motto: IT'S ALL ABOUT 18. adesso o mai più.
per concludere: se davvero ci sarà un ritorno in roster degli o'neal e west riuscirà ad essere attorno all'80% della forma, non ci sono cazzi, abbiamo una seria opportunità per l'anello.
altrimenti, beh, prepariamoci il decalogo delle scuse....
pagliardo ha scritto:
sono assolutamente d'accordo con mondocane, i suoi due ultimi interventi onestamente sono la fotocopia del mio pensiero.
C'è un'osservazione che volevo fare da tempo e che la trade di Denver ha parzialmente vanificato: KG, PP e RA sono insostituibili. O quasi (speriamo, altrimenti addio C's...). Rondo, Davis, Perkins, Bradley (cui credo tantissimo), Wafer, West, più Erden, Harangody e Daniels: non è che mancassero le basi per creare una squadra destinata a durare negli anni. Aggiungo che sono convinto che, soprattutto in caso di vittoria quest'anno, i Big Three sarebbero rimasti (o rimarrebbero, non precludiamoci il futuro...
) almeno un paio di anni, magari a fare da chioccia (ed a stipendi più bassi...) a qualche giovane di belle speranze. Il lockout, a mio parere, non cancellerà una stagione intera, soprattutto ora che è minacciato anche dalla NFL (Stern è tutto fuorché stupido: con la NFL in sciopero, la NBA potrebbe accaparrarsi a ottobre-novembre molti nuovi spettatori. Credo di non scrivere una castroneria, perché tra le due è la NFL che fattura molto di più...). Inoltre, una stagione più breve andrebbe a tutto vantaggio delle squadre più anziane ed esperte, Boston e San Antonio
in primis. La trade ha limitato parzialmente il mio discorso su una Dinastia, ma Arroyo garantisce ancora tre anni buoni come cambio e Green aggiunge tra le ali ciò che abbiamo perso con Perk tra i Centri. In definitiva:
Guardie: Rondo, Arroyo, West, Bradley, Wafer
Ali: Green, Davis, Daniels
Centri: Krstic
Più i Big Three. In fondo, per il futuro, si potrebbe non essere pessimisti. Colpi di matto della dirigenza, a parte. Serve un centro dominante con relativa riserva (per esempio: Love, Dalembert, Howard, DeAndre Jordan, Kaman a seconda della disponibilità).