Si ritira un altro della gloriosa compagnia dell'anello 2008: Kendrick "broncione" Perkins.

Personalmente lo saluto con affetto, un ragazzone non troppo dotato che ha fatto della abnegazione e della voglia lo strumento per raggiungere la vetta.

Per cattiveria ha sicuramente incarnato lo Spirito Celtico.

In bocca al lupo Kendrick.
Magari senza il suo infortunio nel 2010 poteva finire diversamente.

Mi ci gioco un Tarlant virtuale che sarebbe finita in tutt'altro modo

grande kendrick

In realtà smette con la GLeague ma se c'è una chiamata dalla Nba dopo la deadline la valuta bene.

Certo che la vicenda del "sell out" mi ha lasciato davvero interdetto. KD non è stato davvero elegante nel definirlo così, anche perché, non lo sapevo lo confesso l'ho dovuto approfondire, detto da un nero ad un nero assume dei toni molto diversi rispetto al "venduto" delle nostre parti, ma ha a che fare con il rapporto tra bianchi e neri ai tempi della schiavitù e di come alcuni neri facessero di tutto per essere apprezzati dai padroni.

Insomma un'uscita davvero infelice di KD ed adesso ho capito perché in diretta con Stephen A.Smith su ESPN il nostro Perk non sia riuscito a trattenere le lacrime.

KD è stato etichettato ripetutamente proprio allo stesso modo quando scelse i Warriors, quindi dovrebbe per primo capire che non è il caso di definire il questo modo un ex collega ed ex compagno di squadra. Oltretutto Perkins non stava criticando Durant, ma le uscite con poco senso di Irving di questi giorni.

Eh ma Kyrie è il suo amichetto del cuore, si sa.
Da buon cavaliere, si sarà subito sentito in dovere di sguainare la spada e correre in difesa della sua principessa.

Tanto di cappello al giocatore Durant. L'uomo, almeno ai miei occhi, si era già qualificato scegliendo Golden State.

Il problema di essere un ignorante.
Ma vabbè non è che per forza il QI cestistico si debba tradurre in QI anche nel resto delle cose.