copio e incollo.
I am a Celtic - Boston Celtics Italia
Il Rumorista :
e poi? sarà veramente un’estate tranquilla?
Ormai siamo a Giugno, non manca più molto al Draft ed all’inizio della Free Agency, ed è giunto il momento di provare a fare il punto della situazione salariale dei Celtics, cercando di capire cosa potrà accadere quest’estate nella Beantown.
Le indicazioni al momento, comprese quelle di Steve Bulpett, unico vero insider nel mondo Celtics portano a pensare che ci aspetta un’estate di transizione, con piccoli movimenti, ben diversa dall’ultima trascorsa in cui Ainge cambiò undici quindicesimi del roster, e che l’unico vero nodo sia la situazione del rinnovo di
.
Prevedere cosa farà Ainge è un esercizio praticamente impossibile, visto che stiamo cercando di immaginare cosa farà colui che sembra abbia un gusto perverso per sparigliare le carte e far saltare il tavolo.
Ma partiamo dai numeri; i Celtics hanno per la prossima stagione 8 giocatori con il contratto garantito per 103.2 Milioni di dollari; considerato che il CAP previsto è di 101 milioni circa, si capisce che il mondo della Free Agency non sarà un’opzione per Ainge, che potrà solamente rifirmare i propri free agent e ingaggiare giocatori al minimo salariale o attraverso le eccezioni (MLE, BAE).
In scadenza ci sono
, che difficilmente farà parte del futuro roster, poi
e
, che potrebbero rinnovare ed i cui Cap Hold pesano complessivamente 6,7 milioni di dollari ed ipotizziamo che costino quello, raggiungendo complessivamente 109.2 milioni.
Vi è da aggiungere la scelta numero 27 che pesa 1.4 milioni e la MLE a cui avrebbero diritto i Celtics che è di 8.6 M$
Avremmo quindi 12 giocatori per complessivi 117.7 milioni, aggiungendo 2 giocatori al minimo per circa 2 milioni arriviamo a 119.7 per 14 giocatori.
Arriviamo così al principale nodo estivo, e cioè il rinnovo o meno di
e l’eventuale livello di salario.
Smart ha una Qualifying Offer (QO) di 6.1M$ ed un Cap-Hold di 13.6M$; in una situazione senza movimenti come sopra elencata, il Cap-Hold non è così importante, essendo la franchigia abbondantemente sopra il CAP, ma questo numero magico è verosimilmente un numero vicino a quanto Ainge ha offerto a
a ottobre per il rinnovo contrattuale.
Oggi l’eventuale rinnovo non pregiudica alcuna altra operazione, ma ha effetti solamente sull’eventuale superamento o meno della soglia della Luxury.
Soglia prevista intorno ai 123M$; quindi in una situazione stabile, in cui i Celtics sfruttano al massimo la MLE e rinnovano praticamente tutto il roster salvo Monroe, il rinnovo di Smart ci porterebbe oltre la soglia della Luxury.
Poco male, si tratta solo di pagare qualche dollaro in più di penale, e la proprietà non si è mai tirata indietro quando è stato necessario sconfinare in Luxury per essere competitivi, ma c’è da considerare che se una franchigia staziona per 3 anni nella Luxury Zone, diventa “Repeat Offender” ed incorre in un incremento ulteriore della Luxury Tax, e se anche in questo caso la volontà di Grousbeck e soci è quella di vincere a costo anche di pagare qualche decina di milioni di Luxury Tax, superare la soglia della Luxury di 6 M$ circa, cioè superare una seconda soglia definita APRON, porta limitazioni ben maggiori, che limiterebbero parecchio i margini di manovra di Ainge.
In particolare una franchigia che supera l’APRON :
1) Non può usare la Bi-Annual Exception (BAE)
2) Ha una Mid-Level Exception (MLE) ridotta nell’importo (4.6 M$ anziché 8.6M$) e nella durata (3 anni massimi anziché 4)
3) Non può ricevere giocatori via Sign & Trade (S&T)
4) Non ha le stesse protezioni della “Gilbert Arenas Provision” e praticamente diventa molto più complicato rifirmare i propri free agent
Insomma superare l’APRON può comportare grandi limitazioni e difficilmente Ainge supererà la soglia di circa 130M$ su cui si assesterà l’APRON.
Fatti questi semplici calcoli arriviamo al punto focale delle decisioni da prendere quest’estate; e cioè il rinnovo di
.
Quindi eravamo arrivati a 119.7 M$ per 14 giocatori, se quindi Ainge non intende superare l’APRON(come logica vorrebbe) il massimo che si può offrire a Smart è di circa 10M$.
Somma che difficilmente il giocatore accetterebbe.
Ainge potrebbe grattare un po’ di margine con alcune operazioni :
1) scegliere alla 27 un giocatore oversea, da tenere parcheggiato un anno o due fuori dall’NBA (operazione simile a quella fatta con Yabusele e Zizic
2) Scambiare la scelta numero 27 con una o due seconde scelte che non hanno l’obbligo di essere contrattualizzate o in ogni caso sarebbero firmate per importi inferiori.
3) Non usare la MLE piena, cercando giocatori da meno di 8.6M$ o splittarla per firmare più giocatori non rinnovando ad esempio Baynes o Larkin.
4) Altre operazioni che prevedano scambi e riduzioni di salari, cosa non facile visto che il nostro roster, a parte Hayward, Irving ed Horford è formato da giocatori che valgono molto di più del proprio salario.
Facile quindi per Ainge “grattare” altri 2/3 milioni senza compromettere nulla e quindi l’offerta a Smart potrebbe salire a 12/13 milioni; e difficilmente assisteremo ad una prima offerta superiore a questa soglia.
A questo punto se Smart non è d’accordo potrà cercarsi un’altra franchigia che gli offra quanto desidera; cosa però non facile.
L’incremento limitato del CAP (102 M$ contro 99M$ della stagione in corso) gli effetti dei contratti concessi negli anni passati quando ci si aspettava una crescita esponenziale del CAP che poi non ci è stata, la revisione della scala rookie che ha portato ad un incremento considerevole dei contratti per i giocatori che entrano nell’NBA e la possibilità di dare super-contratti ai giocatori di primissima fascia (vedi i contratti di Westbrook e Harden), hanno ridotto notevolmente lo spazio salariale nella Lega a disposizione dei Free Agent, ed i nomi ben più importanti e di maggior appeal rispetto al nostro
sono tantissimi.
Pertanto è difficile che ci sia chi possa offrire più di 13/15 milioni a Smart, anche se ovviamente non può essere escluso.
Se ci fosse qualcuno che lo fa, ben difficilmente ed a malincuore Ainge pareggerà l’offerta, se invece non ci fosse nessuna offerta sostanziosa, allora Ainge potrebbe addirittura giocare al ribasso, ma lo scenario più probabile a questo punto è che Smart accetti la Qualifying Offer di 6.1M$ firmando di fatto per un solo anno con i Celtics e diventando Unrestricted Free Agent il prossimo anno e libero di cercarsi la destinazione migliore.
Questo è uno scenario piuttosto probabile, che porterebbe tra l’altro con poche correzioni a tenere i salari dei Celtics addirittura al di sotto della Luxury Zone, rimandando di un anno il problema Luxury Tax.
In questo scenario ritroveremmo l’anno prossimo un roster praticamente del tutto simile a quello di quest’anno con il ritorno degli infortunati Hayward e Irving e con l’aggiunta di uno o più giocatori sfruttando la MLE da 8.6M$.
Come si diceva il ridotto spazio salariale disponibile nella Lega potrebbe portare anche giocatori importanti che si accontentino della MLE che diventa un’ottima opportunità da spendere sul mercato.
Tratteremo più avanti i potenziali target di Ainge, ma giusto per fare due nomi suggestivi e che ben conosciamo, si è fatto il nome di un clamoroso ritorno di Isaiah Thomas, che ben difficilmente potrà ambire alle camionate di dollari che auspicava un anno fa, e poi Avery Bradley che complici gli infortuni, potrebbe aver vita dura a spuntare offerte a 7 zeri; scenari improbabili, ma non impossibili; gli 8.6M$ sembrano veramente poco per giocatori come Thomas e Bradley, ma ci abitueremo presto ad un calmieramento dei contratti e come l’aumento è stato rapido e clamoroso quando si pensava ad un CAP in forte crescita, così ci sarà un brusco ridimensionamento quando ci si renderà conto che col CAP stagnante non ci sono margini di manovra.
Altra possibilità che qualcuno ha ipotizzato è quella di scalare il Draft, scambiando la nostra scelta numero 27 (e/o altre delle nostre numerose scelte) e
(valorizzato da una super stagione) per ottenere una scelta tra le prime 6; chiaro che nessuno vuole vedere partire “Scary Terry”, ma sarà impossibile rinnovare tutti i rookie a scadenza, soprattutto avendo in pancia 2 potenziali all-star come
e
.
Il Draft è particolarmente appetitoso nelle prime posizioni, soprattutto per i lunghi (Mohamed Bamba sarebbe l’indiziato numero uno), un’operazione di scalata del Draft abbasserebbe il monte salari risolvendo alcuni dualismi ma da qui a vederla attuata ne passa parecchio.
Quindi non è uno scenario campato in aria, ha la sua logica, ma non tiene conto di cosa può avere in mente il nostro GM; capiremo qualcosa di più nelle prossime settimane, vedendo quali prospetti i Celtics visioneranno e se tra questi ci sarà qualche big.
Detto ciò, lo scenario più probabile è quello anticipato da Steve Bulpett con un’estate senza movimenti trascendentali, senza firewoks, ed il nodo
in primo piano, per altri voli pindarici aspettiamo le prossime settimane.
Luca Greenpride