però c'è chi dice,qua, di non dare colpe a stevens
allora le do a brown quel suo fisico costruito in estate a cosa ci serve se pascola dietro la linea da 3
x me non battere rubio(telepass) e ingles non mj,è un problema, a questo punto di testa o ball handling

Per sdrammatizzare, ve la do io la soluzione... facciamo 2 quintetti fissi!

Uno é quello dei playoff dell'anno scorso: Rozier - Brown - Tatum - Horford - Baynes
l'altro é quello degli altri: Irving - Smart - Hayward - Ronfo - Theis.

così nei back2back facciamo che una partita la gioca un quintetto e quella successiva l'altro!
Invece dal pino sempre presenti gli amuleti gli amuleti Semi, Yabu, Wana e Morris!

Scacco matto alle 82 partite in RS ahahaha

Lo so che è facile esaltarci ed altrettanto facile buttarci giù, ma bisogna che anche noi tifosi troviamo un giusto equilibrio. C'erano tante cose nella vittoria contro Toronto che proprio non mi avevano convinto, Pagliardo lo aveva anche scritto, più che una vittoria dei Celtics sembravamo un show di Irving che ha nascosto inevitabilmente alcuni problemi. Ieri abbiamo perso, ma non non è che il gioco sia stato così drammatico, abbiamo semplicemente avuto delle percentuali da basket UISP.

C'è il solito disclaimer che bisogna continuare a ripetere: la stagione è di fatto iniziata da un mese e la nostra squadra per assurdo che possa sembrare, deve trovare i suoi equilibri. La presenza di un giocatore importante come Hayward, il ritorno all'efficienza di Irving, la giusta collocazione di Brown, Tatum, Rozier, Morris, Smart e compagnia cantante, non può essere risolta con uno schiocco di dita (stile Tanos).

La pazienza da parte nostra questo coaching staff e questi giocatori se la sono guadagnata e quindi direi di restare calmi e non lanciare processi sommari a questo punto del tutto inutili. Dobbiamo avere fiducia, il roster è di primo livello e chi li allena pure.

Per quello che mi riguarda credo ciecamente nel progetto, niente mi ha fatto cambiare idea fino ad ora.

Simone non cominciare a voler alimentare a tutti i costi le polemiche. Hai espresso il tuo giudizio e ci sta, ma non continuare all'infinito come un disco rotto. Non so da che cultura provieni (intesa come cultura sportiva) ma non è necessario dare delle colpe, se non a risultati non ottenuti. Ora c'è da analizzare la situazione e trovare delle soluzioni, questo è molto più costruttivo e lungimirante come approccio. Dire è tutto sbagliato, è colpa sua se non vinciamo o cose del genere, non porta davvero a nulla.

maestro di vita,

io non voglio alimentare polemiche,credo nel progetto e nel coach,appunto perchè ci credo non vorrei che a roster(completo quest'anno) siamo in troppi come detto da pagliardo i minuti sono quelli e la palla è una

Benissimo, ora non possiamo che pazientare per avere la risposta a questi tuoi dubbi e tifare come dei matti.

Deep, però devi ammettere che qualcosa che non va c'è per forza.
Non è un problema di talento.
Ma credo che su questo forum tutti almeno una volta si sono lamentati per tiri presi troppo presto con anche 20 secondi rimanenti sul cronometro. Quasi sempre senza effettiva necessità.

I casi per me sono 2; o è richiesto da Stevens (ma non credo, perché si è sempre professato per un gioco corale) oppure Stevens chiede uncla cosa ed alcuni giocatori fanno tutt'altro rispetto alle consegne ricevute.
Non posso imputare questo tipo di cosa ad una mancanza di forma fisica.
Per questo mi vien da dire che c'è qualcuno nello spogliatoio che non va bene. Più nello spogliatoio che in campo.

Poi ribadisco: spero che l'idea che mi sono fatto sia completamente sbagliata e non ci siano colpe, ma solo cause di altro tipo.

Forse mi sono lasciato condizionare da certe critiche a Tatum che si è fatto condizionare troppo da Bryant, da Smart che firmato il contratto si è messo a fare un video obrobrioso e cose di questo tipo.

Comunque speriamo che la cosa si raddrizzi.

da niubbo a me ha sempre fatto molto ridere il mantra, ovunque ripetuto, del talento. come se da solo per grazia divina ti facesse vincere....

Certo che c'è qualcosa che non va, è evidente, ma non è col pessimismo e fastidio che le cose miglioreranno. I I Celtics, intesi come giocatori, dirigenti, allenatori e tutti nell'organizzazione, devono rimboccarsi le maniche e lavorare duramente, noi tifosi possiamo cercare di capire e comprendere che c'è da lavorare. Tirare conclusioni di morte prematura non ha nessun senso ora, è troppo presto.

Ti assicuro che il talento, in qualunque campo, aiuta un sacco. Nella vita come nello sport, alcuni raggiungono gli stessi risultati, ma con molto meno sforzo di altri. Chiamalo talento, predisposizione o culo, ma è innegabile che più talento specifico hai nella disciplina in cui cerchi di emergere e più avrai possibilità di prevalere sugli altri. Sembra un discorso filosofico, ma parlo per esperienza diretta (piuttosto recente).

Vero, ma se ci si monta la testa diventa un casino... prendo l'esempio sportivo di Carmelo Anthony... e diciamo che le parole di Stevens e quelle di Irving mi lasciano riflettere un po'.

Quando si è giovani è facile montarsi troppo per via dell'entusiasmo e la nostra squadra è una squadra in generale molto giovane e i giocatori che stanno soffrendo di più sul campo in questo inizio di stagione sono proprio i giovanotti: Tatum, Rozier e Brown.

Aggiungo che poi vedere allo stesso tempo Brown citare frasi Lebroniane (mi riferisco 6 titoli in fila), Rozier che si lamenta del poco spazio concesso, Smart che canta vantandosi delle cifre di un contratto che nessuna altra squadra NBA gli ha offerto in questa offseason e un Tatum più egoista... ecco queste cose non sono proprio facili da digerire quando i risultati sul campo non sono propriamente rose e fiori.

Parole sante Daniele, altroché se serve il talento.
Immagino che il niubbo voglia dire che oltre a quello servono altre cose, umiltà.....dedizione ...impegno ....sacrificio etc.
Detto ciò, fra gli ingredienti indispensabili per arrivare alla vittoria rimane indiscutibilmente il principale, almeno nel mio modo di vedere, perché tutto si può imparare, mentre con quello ci si nasce.

Certo il talento va accompagnato e bisogna lavorare duro ugualmente. Poi se a questo non si accompagna una certa dose di intelligenza, beh non a caso esiste il detto talento sprecato, di cui Melo è un bel esempio.

e non posso che concordare, ma io mi riferivo all'equazione squadra più talentuosa dell'est=finals assicurate