Di fondo sono sempre dei ragazzi, anche un po' viziati, non sempre comprendono al volo certi meccanismi. Un vecchio adagio dice "dimmi in che squadra finisci e ti dirò che giocatore diventerai" ed è vero. Diciamo che alcune franchigie sanno gestire i momenti bui senza perdere il loro spirito, Celtics e Spurs ne sono un esempio, mentre altre perdono un po' di vista il contesto generale e si fanno fin troppo condizionare dal volere dei giocatori e, purtroppo per loro, non parliamo di Bird o Jordan.

Tutto vero Daniele, però non riesco a non essere d'accordo con il nostro simpatico Smartellatore di quartiere laddove ravvisa una vistosa carenza di professionalità.
Troppo comodo essere professionisti solo quando c'è da firmare il contratto.
Hai preso 50 punti e scatta l'allenamento punitivo?
Ci vai e muto, altrochè.

Condivido e, son sicuro, anche Daniele.
Si sta solo cercando di capire il perché di un comportamento idiota, che idiota rimane.

Ma certo che condivido, non voglio mica giustificargli, anche perché l'allenamento punitivo è una cosa che in vita mia ho subito diverse volte (magari non avevo perso di 56) e sono rimasto zitto per due ore senza proferire verbo, indipendentemente dallo stipendio che loro prendono ed io non prendevo.