questo di cui parli non capisce un c***o.

se non ricordo male, i Celtics delle finali del 2010 hanno svoltato proprio on the road.
altri tempi, altri uomini.

Rispondo qui per anche gli altri commenti, visto che hai scritto un sacco

Sia ben chiaro che non giustifico Irving, infatti la mia unica speranza è che sia stato un tentativo di spronare gli altri.

Il ragionamento giovani legato ai salari in prospettiva futura lo condivido, ovvio che preoccupi di più un Hayward che ti blocca un quarto di monte salari.

Il mio ragionamento è puramente legato alla situazione attuale di comensta girando la squadra e non in prospettiva futura.
Se leggi gli ultimi (e non solo gli ultimi) commenti che ho fatto (anche dopo Miami in cui ho ripostato un tuo commento) io non do la colpa ai giovani, anzi ho difeso Brown quando gli hanno puntato addosso il dito . In precedenza avevo detto che la mia idea fosse di un Brown che più degli altre pagasse la situazione poco felice, più che esserne una causa.

Io non sto dando la colpa della situazione ad un giocatore, ma a tutto il gruppo, che purtroppo non vuole saperne di essere un gruppo.
Ognuno nel roster, a parte pochi elementi, sta giocando sotto le aspettative.
Kyrie, Horford, Brown, Tatum.... Non faccio distinzioni particolari.

Va bene che ci siano problemi nel condividere il pallone, però siamo anche ottimi a creare opportunità wide open da 3. Quindi la sfera qualche volta arriva anche in buone situazioni, ma non ne infilano uno manco pagando. Fra i primi nelle occasioni create, fra i peggiori a sfruttarle.
Non so dirti se è un problema emotivo, ma a Tatum ad esempio arrivano più palloni, ma le sue percentuali sono sprofondate.
Le attenuanti del secondo e terzo anno per lui e Brown sono condivisibili, ma, ripeto, se vuoi questa attenuante allora mettiti a disposizione a fare il lavoro sporco.

Gsw ha una situazione particolare.
È vero che non hanno la nostra profondità, ma vedendo come stanno girando alcuni dei nostri mi pare che la nostra profondità sia solo sulla carta.
Sono comunque una squadra dove i giocatori non piangono per il numero di tiri presi, perché capiscono quel che serve per arrivare all'anello.
Se sei giovane e ti senti rampante bene, non è affatto un male, però devi sfruttare questa cosa in modo positivo.
Fino a prova contraria, giovane e rampante ha fatto un'ottima stagione lo scorso anno, ma ha vinto una partita in trasferta ai po e si è fermata nello stesso posto della squadra con giocatori meno talentuosi.

Per questo motivo dico "un esame di coscienza è d'obbligo per tutti quanti".

Capisce capisce...

Bravo, altri tempi, ma soprattutto altri uomini.

ciao a tutti fratelli celtici.. un caro saluto a tutti... è da parecchio tempo, per cause varie, che non sono piu riuscito a partecipare attivamente alle discussioni.. ma ho sempre letto le vostre analisi, le vostre impressioni, nonchè visto highlights e anche qualche partita intera (sia W che L...)..

stavolta il tempo, gicoforza me lo sono imposto di prenderlo, perchè il periodo quanto mai delicato che sta vivendo La nostra franchigia, ossia La Franchigia per eccellenza, lo impone.. non che non ci siano stati periodo piu bui negli ultimi anni ovviamente, almeno dal punto dfi vista del rapporto W/L, ma questo è un momento che mette naturalmente in discussione un po tutto il processo degli ultimi anni.. diciamo pure del post big 3 (big 4 con Rajon Rondo di fatto.)

Leggendo poi l'ultimo malinconico e amaro commento di Deep, in cui parlava di altri tempi e altrio uomini........ beh la sparo subito grossa rifacendomi a uno di quegli uomini........

UN UOMO CHE FACEVA (e lo fa ancora con piu che buoni risultati) SPOGLIATOIO, CHE METTEVA L'ALTRUISMO DAVANTI ALL'EGO, CHE INCORAGGIAVA E GUIDAVA I GIOVANI, E CHE SOPRATTUTTO PARLAVA NEI TEMPI E NEI LUOGHI PIU OPPORTUNI.. ossia nelle sacre mura dello spogliatoio....

tutte queste cose sinceramente, tutte, stridono con quello che è il nostro playmaker titoalre, e molto probabilmente anche il nostro giocatore INDIVIDUALMENTE più forte: ossia .

Premesso e riconosciuta quindi la pazzesca tecnica individuale di Irving (certi crossover, certe penetrazioni, certi tiri, sono veramente delle perle assolute...), non posso non rimarcare certi aspetti che si sono venuti a creare quest'anno con la squadra di fatto comandata da lui a tempo stabile:

- diminuzione degli assist;
- circolazione meno fluida del gioco;
- calo sensibile di rendimento e di fisucia dei giovani (Tatum e Brown in primis);
- calo clamoroso di rendimento di colui che lo saveva sostituito egregiamente in RS e soprattutoo nei playoff, ossia Scary Terry;
- incapacità di essere il leader designato;
- uscite in pubblico fuori luogo e piu in generale uno spogliatoio quantomeno diviso;
- e infine la cosa piu grave: mancanza di grinta, identità, unità, voglia, tutti ingrediente TIPICI DEI CELTICS;

Con ciò non voglio dire che Irving sia Il colpevole, ma a mio parere, alla luce dei fatti, e anche della situazione contrattuale, secondo me scambiare Irving sarebbe la mossa da fare.

e vi dirò di piu, a metà tra la provocazione e la serietà:
lo manderei da colui con cui ha vinto il titolo, con il quale, risultati alla mano, ha dimostrato di rendere al massimo, e in cambio chiedere proprio:
- l'uomo sopracitato d'altri tempi, ossia Rondo;
- uno dei giocatori che stando a quanto di legge dovrebbero essere bravi (Kuzma? Ingram? non seguo le vicende lacustri ovviamente, ma penso che qualche giocatoree buono dovrebbero averlo anche loro...)..


Chiudo risalutando tutti e come sempre: forza Celtics!!!!!!

Valutazioni interessanti.

Proposta finale intrigante ma che non raccoglie il mio entusiasmo.

Rondo è andato male via da boston e non merita il ritorno.
Se diamo irving ai Lakers questi diventano troppo forti.
Irving farà dei playoff stellari quest anno a boston,

Comunque l ottimismo per rendere ai playoff meglio di ora c è...
Quantomeno horford e hayward giocheranno meglio di ora
E Irving alzerà i giri.

Ragazzi, passi lo sconforto, ma lasciamo perdere non dico il fantabasket, ma la fantascienza vera e propria....

@caniggiavola è bello rivederti da queste parti, anzi aggiungerei un "era ora".

La provocazione la prendo come tale, anche se non è il momento di farsi prendere dall'ansia o dal catastrofismo. Torno a dire, scusatemi se ogni tanto lo ripropongo, che non è dal mercato che si esce da questa situazione, a meno di parlare di un trade enorme che portasse a Boston un TOP3 di questo giochino, ma visto che non è il caso questo non ne voglio nemmeno parlare. Quindi esiste una sola soluzione, che passa dal lavoro e se vogliamo aggiungere un altro aspetto, dalla definizione gerarchica dei ruoli. Se questo comporta un abbandono di qualcuno durante il cammino, lasciato ad agitare gli asciugamani in panchina, tant'è, si sacrifichi per il bene supremo.

Poi mi sono già accorto di un cambio dei nostri, anche se non ci riescono proprio sempre, noto dei miglioramenti nel tentare di coinvolgere i compagni. Vedo tanto il lavoro di Stevens in questo, anche se poi non capisco come mai si vada in trasferta per due partite e tutto crolli miseramente.

Facevano notare Mike e Scal contro Miami, come il vento sia cambiato nel numero di assist distribuiti, loro non sapevano che quella partita e quella dopo ci sarebbe stata una netta inversione. Leggiamo insieme questi numeri:
vs Minnesota 34 ast
vs Dallas 35 ast
vs Brooklyn 37 ast
vs Indiana 32 ast
@ Miami 20 ast
@ Orlando 19 ast
Non vorrà dire nulla o forse vuol dire tutto, comunque il numero degli assist è la cartina tornasole del nostro modo di giocare, se questi sono pochi si rischia, anzi si perde.

Ma non riduciamo tutto a freddi numeri, il momento è delicato, pure troppo.

... che poi stanno assieme in trasferta per modo di dire... super poltrona sul aereo dotato di ogni comfort, cuffie alle orecchie, film o playstation ( o non so cosa), suite singola per la nanna, colazione in camera, si ritrovano sull'autobus per arrivare alla partita e anche lì : super poltrona dotata di ogni comfort, cuffie alle orecchie, film o playstation ( o non so cosa)...

Ed anche così si danno fastidio...

l'esternazione di Irving dimostra che lui non sarà mai il nostro leader. Niente altro.

Io non capisco una cosa però.
L'uscita di Kyrie non è piaciuta molto nemmeno a me, perché in una situazione come quella attuale non credo sia corretto puntare il dito contro altri; non lo considero maturo, però ci si sta lasciando prendere la mano anche qui.

Morris attacca Brown davanti alle telecamere e agli spettatori e gli mette le mani addosso e si mette in dubbio Brown.
Irving rilascia un'intervista (poco bella) che da contro ai giovani (fra cui Brown) e tutti saltano sulla testa di Kyrie.

L'uscita di Kyrie sta ricevendo più "recensioni negative" di quella rilasciata da Rozier dall'innominabile.

C'è qualcosa che non mi torna

Per dovere di cronaca l'intervista completa di Irving recita una chiosa finale in cui afferma "anche io devo migliorare come leader"

vedi sotto per conferma:

https://www.instagram.com/p/BslVzjmAkvH ... te_control

Leggetela intera, anche lui si è presa la sua parte di colpa.

l'avevo letta e, per me, proprio il suo proporsi a leader lo squalificava in quanto tale. poi è un gran giocatore, ci mancherebbe ... e che ve lo dico a fare?
ma lui dovrebbe dichiarare che deve migliorare come giocatore di squadra e non come leader...

i leader sono Smart e Horford (non c'è bisogno che lo dicano) gli altri devono solo remare nella direzione giusta

Guarda l'avevo letta prima di postarla e no, a mio modo di vedere non puoi sparare su qualcuno e poi dire che anche lui però deve migliorare, bla bla bla...

Essere leader è ben altra cosa, senza bisogno di doverlo dire oltretutto.

Allora....in tutti questi anni che seguo il basket ho capito che questo sport tatticamente si puo' giocare in tanti modi diversi ed il gioco si è sempre evoluto negli anni: ormai il tecnicismo del tiro perimetrale ha reso chiaramente il sopravvento ed almeno il 60% del gioco di tutte le squadre si imposta per posizionare uomini quanto piu' liberi per il tiro da fuori, non mi piace ma non ci posso fare niente, questa è l'evoluzione del gioco.
Pero'nella mia ignoranza tecnica credo che fondamentalmente in questo gioco esistano due situazioni: o attaccare la squadra avversaria per costringerla ad allargare e decentrare le marcature per coprire il perimetro ( e allora magari punti all'azione di penetrazione o all'appoggio sui centri) o costringi l'avversario a presidiare con piu' attenzione la zona del canestro ed allora girando la palla ti ritrovi con un paio di uomini liberi sul perimetro a cui scaricare per il tiro da fuori.
Ecco, in molte delle partite che abbiamo perso miseramente la squadra non ha fatto nell'una nell'altra cosa limitandosi ad un vorticoso e sterile giro di palla che quasi sempre si è concluso con un tiro da fuori spesso mal costruito e lasciato al caso.
Nei momenti in cui abbiamo puntato l'area per di piu' si è trattato di singole azioni personali lasciate all'abilità del giocatore di riferimento ( spessissimo Irving).
Pochissime volte quest'anno abbiamo giocato di coralità ed in modo armonico e quando lo abbiamo fatto.....abbiamo vinto !!!!
Noi non abbiamo un totem d'area a cui appoggiarci per il gioco sottocanestro, non abbiamo un Davis o un Embid del caso, ma di sicuro possiamo fare un gioco piu' variato e ragionato sotto canestro che ci faccia coinvolgere di piu' i giocatori nel gioco: il nostro vero play è Horford, l'unico che catalizza il gioco e produce ragionamento e schemi d'attacco, Smart ha grande carattere e grinta e fa benissimo il suo, Hayward è un'altro che puo' produrre schemi intelligenti.
Stop!
Gli altri sono tutti splendidi solisti che preferiscono avere palla in mano per il tiro.
Irving è un giocatore fenomenale e tecnicamente superiore ma se crediamo che possa essere un playmaker ci sbagliamo di grosso.
Direte voi...e allora cosa consigli di fare....onestamente tecnicamente non lo so ( magari ho anche detto una marea di stuidaggini!!) ma di sicuro l'unico modo per questi Celtics di giocare in modo convincente è di cercare di aiutarsi l'un l'altro in campo cercando di vincere le partite con i compagni e non da soli.