Ragazzi è un giorno triste, molto triste.
Qualche tempo fa ho cambiato alcuni mobili in casa e ho "appoggiato" svariate cose a casa di mia madre, praticamente il 95% dei miei vestiti, lenzuola, coperte, etc.. Bene approfittando delle feste più calde dell'anno, sono capitato a pranzo da mia madre con l'intenzione di riportarmi via anche le mie cose. Per una serie di sfortunati eventi e grandi incomprensioni, mia madre, sangue del mio sangue, colei che mi ha dato la vita, ha messo nel sacco della Caritas praticamente tutte le mie maglie, sì quelle dentro il cellophane che conservavo come delle reliquie. Ne ho ritrovate giusto alcune (non voglio guardare con attenzione) perché non imbustate, ritenute meno care e più commerciali, insomma sono rimaste le meno pregiate e più recenti.
Potete capire il senso di vertigini unito a conati di vomito che mi ha preso, non sono riuscito neanche ad incazzarmi, mi sono semplicemente accasciato su una sedia senza più preferire verbo. Mia moglie intanto faceva capire, con parole fin troppo dolci, il delitto che era stato perpetrato e che era meglio se per un po' evitava di parlarmi.
Sembra che mi sia stato strappato un pezzo di me, non so come dire, ci avevo messo così tanto per trovare alcuni di quei gioielli, presi oltretutto durante alcuni viaggi indimenticabili, e che erano introvabili qui da noi (almeno al tempo).
Che tristezza e so che solo voi potete capirmi fino in fondo, visto che quella gentile madre l'ho sentita pronunciare che si tratta in fondo solo di maglie, santa donna.
P.S. Ovviamente quello che davvero doveva andare alla Caritas, imbustato a casaccio, non è partito ed è li che mi guarda con disprezzo ed un sorriso beffardo. La vendetta degli ultimi.