mi soffermo su questo e a questo punto confido di arrivare a 115!

se pagassimo 115 sarebbe un affare clamoroso

Vabbè Piero, questo nemmeno sa quello che ha scritto o fa finta di non saperlo.

Questione contratto di Brown .

A me sembra troppo oneroso ed impegnativo.

Le motivazioni sono nei numeri,nelle statistiche,nelle partite che ci ha fatto vincere.
Tutte cose non proporzionate a tale rinnovo.

Qualcuno sa curarmi analoghe modifiche contrattuali basate su tali statistiche poi confermate da exploit che giustificassero tali cifre?..non è una provocazione,è una domanda.

Ma c erano altre strade percorribili,alternative valide e superiori a tale decisione?
Credo di no.

È un investimento,è in parte una scommessa.
Ainge e soci avranno valutato ogni aspetto per bene,e dal punto di vista caratteriale e di etica del lavoro,nulla da eccepire a Brown.

Speriamo bene,siamo fiduciosi.

parli per tutti i membri della Tana delle Tigri?

Evidentemente a Danny Ainge questa operazione non è sembrata così pazzesca e credo che non essendo un pazzo squilibrato avrà valutato bene con tutto lo staff soprattutto quello che cura la parte economica e contrattuale i pro e i contro di questa operazione.
Suppongo che siano prevalsi i pro altrimenti Brown avrebbe ottenuto un no grazie!

Se ben rammenti sono tutti morti.

Era una plurale d'incoraggiamento per una decisione che contiene una percentuale d'azzardo che scopriremo nei prossimi due anni..

Penso che nessuno di noi avrebbe mai dato quelle cifre a Brown.
Ma è anche questo il motivo per cui noi non siamo i GM dei Celtics, un ruolo che, solo a pensarci, mi fa salire un brivido glaciale lungo la schiena.

Ainge, lo sappiamo, non è un cretino, e nemmeno uno che ama travestirsi da Babbo Natale (nel senso che non ama fare regali).
Irving e Horford sono due ferite che sanguinano, e il rischio di uno scenario simile con Brown era grande e terrificante per tutti, a partire da Brown stesso.
Si è fatta una scelta molto intensa (dico intensa e non rischiosa, perché ci vedo passione, fiducia e un pizzico di consapevolezza, non il brivido dello scommettitore), che inizierà a dare (o non dare) i suoi frutti già da stasera.

A questo punto, francamente, dato che il dado è tratto, credo che non ci resti che avere fiducia.
I mezzi li ha, la dedizione anche, la testa pure.
Forza

“The team in Green”

su The Players' Tribune.

Le mie figlie lo sanno. Sono ancora troppo piccole per andare oltre quello, ma sono sicuro ci arriveranno, hanno fatto grandi passi avanti in questi due anni. Sanno che il loro papà gioca a basket nella squadra di Boston. Sanno che la squadra si chiama Celtics. E sanno che noi tifiamo sempre per “la squadra verde”.

Ok,scherzi a parte questo è quello che mi ricorda di cosa ho fatto in questi ultimi anni. C’è stato l’infortunio all’inizio, che non devo necessariamente ricordare in questo articolo, che è stato un duro colpo. E poi c’è la scorsa stagione che a modo suo è stata anch’essa difficile. Non c’è bisogno di ricordare nemmeno questo ma mettiamola così: nessuno si aspetta che i Celtics escano al secondo turno, ok?
Ma questa è la vita nella lega per te. Cioè, questa è la vita per te. Le cose non vanno sempre bene, c’è un imprevisto qui e uno lì che arrivano a sorpresa, e tu devi adattarti. E penso che questa sia la storia del nostro gruppo qui a Boston. C’era questo team di all-star ed esperti che diceva che noi saremmo andati dritti alle Finals, e le cose non sono andate come previsto. Ma penso che dove molte organizzazioni si sarebbero lasciate trasportare dagli eventi noi siamo stati bravi ad andare per la nostra strada, nella direzione giusta. E adesso stiamo iniziando questa stagione con questa squadra che io credo abbia tutte le carte per essere speciale.

Tutto parte da Kemba, chiaro. Penso lui sia circa 1,83, secondo le misurazioni. Ma c’è questo nuovo sistema per cui bisogna essere misurati senza scarpe e quindi le vecchie misure cambieranno un po’. E sono felice per lui perché già è fenomenale pensando sia 1,83, ma la gente dovrà finalmente capire ed apprezzare che lui è anche circa 5 cm in meno. E quindi questo fa di lui un talento ancora più incredibile.
E io so che tipo di giocatore sia Kemba, lo so da un po’, avendolo affrontato in tutti questi anni. Ma vederlo da vicino, come compagno di squadra, mi ha sconvolto. Può andare ovunque, in qualsiasi zona del campo, e con una sicurezza quasi irreale. Sia un movimento all’ultimo secondo IN UN MOVIMENTO che lui sta già facendo, o cambiare i suoi tempi, è difficile da dire ma quello che sa fare Kemba è semplicemente unico.

Sapete che nella boxe si classificano i pugili in base al peso per ogni singola libbra. Se la NBA lo facesse, Kemba sarebbe agli ultimissimi posti. E io sono felice che adesso sia dei nostri.

Poi c’è Jayson, un realizzatore naturale. E’ incredibile. Può segnare da dovunque, e intendo da tre, dal palleggio e anche dal post. Alla sua età è uno scorer tanto versatile quanto letale: credetemi, è una cosa molto rara, sono molto pochi. JT è pronto a fare il grande passo quest’anno, in entrambe le metà del campo. E se sapete quanto buono lui già sia, per cominciare…

Poi c’è Jaylen. Sono così felice che Jaylen abbia rinnovato il suo contratto perché ci serve per tanto, tanto tempo. E’ uno dei migliori atleti dell’intera lega e quando si focalizza riesce ad essere un eccellente difensore, in più posizioni. Questo è ciò che fa la differenza rispetto a tanti giocatori ai quali viene paragonato. Non tutti possono giocare in difesa, in quel modo, in più ruoli del campo contro più grandi e più piccoli allo stesso modo (e fatemi dire che se pensate che siamo peggiorati difensivamente, potreste avere una brutta sorpresa).

Poi c’è Marcus, il quarto ad aver giocato per Team USA quest’estate. Se pensate che Marcus, anche solo vedendo le statistiche, non meriti di essere parte di Team USA, forse non avete mai giocato con lui. Perché quello che io penso che lui ci porti in realtà è un bell’insieme di cose. E’ il modo in cui riesce ad essere clutch, il modo in cui controlla i piccoli aspetti del gioco, come sta crescendo nel prendere decisioni, e come realizzatore e come leader. Ma soprattutto è quel compagno del quale pensi “A me PIACE giocare con lui”. Senza giocatori così non vinci medaglie, e nemmeno anelli.

E questo è solo il core dei giovani veterani, ma se vediamo le altre aggiunte fatte dal nostro front office nell’ultimo periodo, direi che c’è molto di più per cui essere eccitati. Quasi quasi adesso ve li descrivo tutti. Sapete cosa? E’ il mio articolo questo.

Parliamo di tutta la squadra

Enes: Forse il miglior rimbalzista offensivo del mondo e probabilmente il preferito dai tifosi della nostra squadra. Si capisce subito perché sia stato importante per i Blazers l’anno scorso e penso che lo possa essere anche da noi.

Carsen: Se avete visto la Summer League allora lo sapete già, ma se non l’avete vista vi aiuto io. Segnerà TANTISSIMO in questa lega, e per tanto tempo. E’ incredibilmente veloce e non ha paura di niente, ha il controllo del corpo di un veterano che è nella lega da dieci anni. Sono felice di averlo in squadra con noi.

Grant: Uno dei migliori giovani che io abbia mai visto rispondere a questa domanda (semplice ma non per tutti): di cosa ha bisogno la squadra, adesso, da me? Le sue abilità parlano da sole, non c’è dubbio. Ma legge anche il gioco come un professionista e si sacrifica spesso per la squadra. E’ importantissimo per noi.

Rob. Potenziale illimitato. E’ già un rimbalzista dominante e un buon stoppatore. Non tanti centri alla sua età possono avere le sue doti fisiche e il suo timing. Se metterà tutto questo insieme diventerà mostruoso.

Romeo: E’ stato infortunato per un po’ in questa preseason ma ho giocato molto con lui quest’estate e mi ha veramente impressionato. Sapevo quanto pericoloso lui fosse come schiacciatore ma non sapevo che lo stesso valesse per gli altri aspetti del suo gioco. Sta imparando a leggere il pick-n-roll, gli aiuti laterali in difesa… non ci sono molti rookies che lo fanno.

Tremont: Amo la sua visione di gioco. Forse non sarà il più grosso in campo ma vede le cose due o tre secondi prima di chiunque altro, che è una qualità che nella lega ti porta lontano.

Tacko: Ecco, Tacko: la gente vede la sua stazza e il modo in cui le folle lo accolgono e penso che questo faccia di lui un’ “attrazione”. Però vi dico una cosa, dopo averlo visto in allenamento. E’ assolutamente VERO. Al 10000%. Può essere un problema, se prende posizione, perché non c’è NESSUNO nella lega in grado di fermarlo, in quel caso. Riuscirà ad esserci costantemente? Ci dovrà lavorare molto, ma da quello che ho visto ce la può fare. Onestamente rispetto molto il modo in cui si è confrontato con la sua nuova popolarità: ci vuole maturità e lui si è guadagnato tutto quello che adesso ha.

Poi ci sono Daniel, Semi, Vincent, Javonte e poi c’è Brad. Scorri il nostro roster ed è difficile non emozionarsi. Abbiamo esattamente quello che ti aspetti in questa lega: una squadra bilanciata piena di gente che ama giocare a basket.

Ed ultimo ma non meno importante, vi do il mio report su : è PRONTO.

Tutto qui, questo è il report.

Io sono PRONTO. Un altro anno è passato dall’infortunio, ho fatto tutta l’estate di allenamenti ed è stato meraviglioso tornare ad essere dove volevo. Molta gente non capisce la differenza tra la riabilitazione e gli allenamenti veri, ma per me è stato importantissimo. E’ stato avere fiducia, è stato affrontare il gioco da entrambi i lati. E’ entrare nella stagione nella condizione ottimale, sia fisicamente che mentalmente. Lavorare con la squadra , pensare alla squadra e pensare di esserne un leader.

Ed ha anche significato sapere quando è il caso di posare il computer e lasciar parlare i risultati, ed ecco perché finisco qui.

Tifosi dei Celtics: grazie per tutto il supporto che mi avete dato, senza sosta, in questi due anni. Non sono sempre stati tempi facili ovviamente, ma sapendo che voi c’eravate e sapendo che voi avete fiducia in me, che posso essere in salute e giocare secondo il mio potenziale, che avete fiducia nella nostra capacità di vincere insieme, mi ha aiutato in un modo che non posso descrivere.

Celtic Nation, penso che sorprenderemo un po’ di persone, e prometto che lotteremo fino alla morte per quel diciottesimo banner. Ora viene il bello.

Grazie per tifare per “quelli verdi”.

Gran belle parole, debbono servire a tutti, Dirigenti, Squadra e Tifosi, come carburante verde e dall'altissima percentuale di ottani, per sincere forte il motore della nostra squadra, giovane ed in costruzione, ma speriamo dannatamente celtica !!!

Hai tutta la mia stima Gordon. La tua sagaci tattica e la pulizia dei movimenti si vedono sempre di più. Non ho dubbi che tornerai molto molto vicino al tuo livello, il secondo tempo di ieri fa ben sperare.

Aggiungo anche che lo scorso anno ha evidentemente lasciato in tutti noi delle scorie tossiche e quindi è biologico che si parta con una certa prevenzione ed alla prima bomba un po' così scatti l'ecco ci risiamo...

abbiamo visto cose buone ed altre no, ma è troppo presto per avere già delle certezze

io per esempio ho dubbi antichi su questo roster che vi ripeto perché mi è stato chiesto di farlo:

Plan J: ci crediamo o no?
Dalle cifre elargite a Brown, non credo ci siano dubbi, la risposta è si.
Se è si perchè:

A) prendere Kemba che è all star, ma è uno scorer senza doti di passaggio e mai e poi mai armerà la mano dei J's? Logica avrebbe voluto che si prendesse Rubio, sarete stanchi di sentirlo dire, ma è arrivato Kemba e l'equivoco tattico già palesato col paiasso non è stato risolto
B) a cosa serve Hayward? Ruba minuti ai J's, non ne è il semplice backup ed in campo con loro sembra pestarsi i piedi; oltretutto la sua presenza ci lascia privi di un 4 titolare di cui avremmo bisogno come il pane, soprattutto perché vedi punto C
C) il reparto lunghi è ampiamente dificitario, i J's non sono minimamente protetti dietro, siamo costretti a collassare a centro area e ci esponiamo al tiro pesante

Onestamente a me vedere i giocatori che sparacchiano tiri da 3 da abbastanza fastidio.
Un po' sarò intossicato dalla scorsa stagione e vedendoli tirare con la stessa "logica" mi fa pensare che non ci sia la volontà di cambiare .
Un po' perché detto "papele papele", se avessimo in squadra un Klay o u Curry potrei capire, ma con quelli che abbiamo in alcuni casi è veramente una giocata alla roulette.
Ripeto quanto scritto durante la partita con Toronto, se Smart dopo 5 anni arriva e sparacchia delle air ball quasi da centrocampo che mandano fuori tempo la squadra... più che ad un "ecco ci risiamo" mi fa pensare "ma siamo ancora a questo punto?".

Sul discorso atteggiamento in panchina, non so cos'abbia visto il Coach, però sono contento che festeggino quanto viene fatto in campo per incitare i compagni.
Non so se lui ha notato invece delle "risate fine a se stesse" di giocatori che magari si distraevano nonostante l'andamento della partita non fosse quello voluto.

Comunque ribadisco di avere sensazioni positive nel senso che credo che la squadra ci farà divertire. Di certo non ho le aspettative della contender, ma vedremo, chissà.

Per quanto scritto da Zio:
Al piano J ci crediamo? Io sono contento della firma di Jaylen.
Sull'altro J vediamo, sicuramente deve rimboccarsi le maniche e darsi da fare.

Sui suoi 3 punti:
A) Kemba secondo me al momento non è un problema o comunque se ce ne sono è fra i minori. Ti porta punti e se non avvelena lo spogliatoio è tutto di guadagnato. L'equivoco tattico può esserci, ma secondo me lo scorso anno era più di natura di formazione titolare.
Rubio non mi dispiace, ma non credo che tutta la nostra necessità sia quella di innescare i 2 J. La palla deve girare a prescindere fra tutti. Se la concezione del coach è quella di far girare il pallone, non so se legarsi ad un pass first point guard sia la strada.

B) vero che Gordon si pesta i piedi con le altre ali, ma secondo me è attualmente la migliore combinazione di portatore di palla/passatore che abbiamo in squadra.
Però su questo e sul punto C (condivido) bisogna mettere in discussione il lavoro fatto da Ainge nell'assemblare la squadra, cosa che per altro ha fatto in stato di emergenza.

Sì ci dobbiamo credere per forza, anche se una delle due J deve svegliarsi, è il momento di far capire se sarà per sempre un bel cigno oppure diventare un vero giocatore NBA, di quelli che spostano gli equilibri.

Rubio era sicuramente una strada, ma non era quella che i Celtics volevano intraprendere. Ainge e la proprietà tutta, hanno preteso ci fosse un marcatore di livello altissimo, da lì poi va costruito tutto intorno. Deve essere il nostro staff a cercare una soluzione per farli coesistere tutti, non c'è nessun equivoco tattico, questa è una strada che si vuole perseguire, come una buona fetta delle altre squadre NBA, volenti o nolenti la trazione dei team NBA è ormai concentrata sul reparto degli esterni, che anzi si è mangiato spesso quello degli interni.

Qui sfugge il grande disegno. Si è preso Kemba come spacca difese/partite, ma proprio perché nel roster c'è Gordon. Sembra sempre più chiaro che sarà lui il nostro creatore di gioco, mani e testa sono sopra media, come la capacità di creare per i compagni. Anche a NY le cose migliori le abbiamo imbastite con lui da creatore e Kemba da finalizzatore. Sarà sempre più accentuata questa tendenza, specie nei momenti salienti della partita. Un 4 titolare per come intendi tu, non esiste più. Se fai un giro sui campi NBA ne trovi sempre meno per non dire che non ne trovi, vedrai molti Markkanen e/o Bridges e/o Green. Ora i 4 sono diventati delle ali atletiche che tirano da tre punti e mettono palla a terra, uhhh ho appena descritto Tatum. Semmai il problema è che non abbiamo un certo tipo di 5.

Qui invece si poteva/doveva fare meglio. Kanter è un ottimo attaccante, ottimo rimbalzista offensivo, ma un pessimo difensore. Alla luce di queste "mancanze" ancora oggi non capisco la partenza di Baynes, era perfetto per colmare questo vuoto tecnico. Ci manca un lungo "intimidatore" e che poi non ci azzoppi in attacco. Tutti i nostri lunghi hanno dei problemi a svolgere entrambi i compiti, ma va a finire che a febbraio, con i vari buyout, qualcuno arriverà.

Su questo non sono pienamente d'accordo, perché non so quali possibilità ci fossero sul mercato.
La partenza di Baynes non l'ho capita nemmeno io, però con il mercato frenetico che abbiamo avuto non so quali siano state le leve che hanno portato a fare certe scelte.
Comunque essendo un eterno detrattore di Kanter, vorrei comunque prima vederlo sano e bene, non si sa mai che riusciamo a cavare acqua dai sassi.