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Mondo NBA 
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Messaggio Re: Mondo NBA
Maravich ha scritto:
In una recentissima intervista Pau Gasol a Marca, ha espresso un amaro commento in merito alla qualità attuale del Basket NBA.

"Molte cose sono cambiate.
Per me, il gioco stesso è cambiato radicalmente.
Ci sono tanti tiri veloci, pochi possessi e pochi passaggi in ogni attacco.
Ci sono tanti tiri affrettati.
Quando ero più giovane, alcune scelte di tiro odierne ti avrebbero condotto in panchina come punizione immediata.
Adesso sei incoraggiato a tirare nei primi otto secondi.
Si è persa la bellezza del gioco, la sua purezza, il muovere la palla da un lato all'altro del campo, il gioco dentro-fuori.
Alcune squadre giocano con cinque esterni, ho visto Hezonja giocare da centro qualche giorno fa. Nel tempo che mi resta come giocatore – ha concluso Gasol – vorrei dimostrare che si può vincere ancora con due centri.
La NBA attuale si basa sul dinamismo e la velocità, seguendo un trend che coinvolge tutto il mondo e la società."

Se la NBA, quale massima espressione di questo sport, avvertisse su di sé una sorta di responsabilità, avrebbe dovuto già da anni chiedersi che cosa sia realmente spettacolare ed attraente di questo basket.
Purtroppo il Board della NBA credo sia obnubilato dai successi in termini economici e di diffusione del brand.
Il basket va tutelato e questo modo di giocare è a mio modo di vedere le cose, molto meno attraente rispetto ad una volta.
Eliminare il tiro da 3 punti o limitarlo, a questo punto penso sia diventato imprescindibile.


Coach....purtroppo il basket che abbiamo ammirato da giovani, i nostri eroi, non esiste più....
Mi sa che dobbiamo farcene una ragione !

:(


05/11/2019, 20:34
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Messaggio Re: Mondo NBA
deep ha scritto:
Rondo_9 ha scritto:
Trae quando rientra?

Poco, dovrebbe già tornare contro gli Spurs o al massimo la prossima.


Ottima notizia per loro


05/11/2019, 20:52
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Messaggio Re: Mondo NBA
ilcrispo ha scritto:
Coach....purtroppo il basket che abbiamo ammirato da giovani, i nostri eroi, non esiste più....
Mi sa che dobbiamo farcene una ragione ! :(


Mi sa di si sai.
E' un vero peccato però, perché spesso e volentieri questo basket è inguardabile.
Questo, nonostante tanti tra i migliori allenatori e giocatori del mondo abbiano comunque mandato segnali nella stessa direzione di Gasol.
Eppure nessuno sembra pensare a soluzioni tecniche, salvo il fatto di voler ridurre a 58 le partite di Regular Season.

Io guardo Harden e vedo come giocano i Rockets e rifletto sul fatto che il coach è D'Antoni (che stimo tantissimo) e sinceramente non capisco.
E' chiaro che mi sfugge qualcosa, perché penso che le possibilità possano essere solo 3:

1. D'Antoni pensa a prendere i soldi e a mandare avanti la baracca con due personaggi ingestibili come Westbrook e Harden

2. Considerando il talento e le capacità dei suoi giocatori non ci sono alternative a questo modo di giocare

3. Non ci arrivo io... non riesco a vedere e comprendere il senso tattico del gioco di Houston


05/11/2019, 22:12
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Messaggio Re: Mondo NBA
Maravich ha scritto:
ilcrispo ha scritto:
Coach....purtroppo il basket che abbiamo ammirato da giovani, i nostri eroi, non esiste più....
Mi sa che dobbiamo farcene una ragione ! :(


Mi sa di si sai.
E' un vero peccato però, perché spesso e volentieri questo basket è inguardabile.
Questo, nonostante tanti tra i migliori allenatori e giocatori del mondo abbiano comunque mandato segnali nella stessa direzione di Gasol.
Eppure nessuno sembra pensare a soluzioni tecniche, salvo il fatto di voler ridurre a 58 le partite di Regular Season.

Io guardo Harden e vedo come giocano i Rockets e rifletto sul fatto che il coach è D'Antoni (che stimo tantissimo) e sinceramente non capisco.
E' chiaro che mi sfugge qualcosa, perché penso che le possibilità possano essere solo 3:

1. D'Antoni pensa a prendere i soldi e a mandare avanti la baracca con due personaggi ingestibili come Westbrook e Harden

2. Considerando il talento e le capacità dei suoi giocatori non ci sono alternative a questo modo di giocare

3. Non ci arrivo io... non riesco a vedere e comprendere il senso tattico del gioco di Houston


Coach forse devi semplicemente rivedere la tua stima per D'Antoni ... magari basta questo e tutto ti viene chiaro... la butto lì ... io trovo repellente da anni la sua idea di gioco e torno a scrivere ciò che ho già scritto tante volte: ha trasformato la pallacanestro nel tiroacanestro, uno sport -neanche di squadra- di pessimo livello tecnico, di alcun fascino tattico e pure di screanzata modalità.

:( metto il faccino triste come il Crispo perchè condivido la sua stessa visione

-----------------------------------------------

"se un uomo che non sa contare trova un quadrifoglio, ha diritto alla fortuna?" Stanislaw Lec (Pensieri spettinati)


05/11/2019, 22:33
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Messaggio Re: Mondo NBA
Piero ha scritto:
Coach forse devi semplicemente rivedere la tua stima per D'Antoni ... magari basta questo e tutto ti viene chiaro... la butto lì ... io trovo repellente da anni la sua idea di gioco e torno a scrivere ciò che ho già scritto tante volte: ha trasformato la pallacanestro nel tiroacanestro, uno sport -neanche di squadra- di pessimo livello tecnico, di alcun fascino tattico e pure di screanzata modalità.


Me lo ricordo ai Suns, dove con Steve Nash in regia, sviluppava un gioco piacevolissimo da vedere, al punto da vincere il premio di Coach Of The Year nel 2005.
In effetti da quando ha lasciato Phoenix (2008) non ne ha più imbroccata una, a partire dalla scelta delle squadre, davvero pessima.
Mi ricordo a memoria i Knicks che fanno ancora oggi a gara con la Salerno/Reggio Calabria per vedere chi completa per primo la ricostruzione.
Poi, non pago, finì ai Giallastri, con l'ingombrante presenza di Kobe e altri personaggi mica da ridere, tra cui Superman, Ron Artest e Matt Barnes... detto tutto.
Infine i Rockets... insomma, per come giocano i Rockets non stimo di certo l'opera di D'Antoni, ma mi chiedo quale sia il suo pensiero in proposito... magari se potesse parlare liberamente, risponderebbe più o meno così...
https://www.youtube.com/watch?v=2kUcG189m8I

Condivido con te l'opinione sul gioco dei Rockets... al 100%
Un vero obbrobrio, l'antibasket per eccellenza ma questa è la direzione intrapresa dalla NBA.
Ti ricordi Don Nelson già ai Warriors tra il 1988 e il 1995 e poi a Dallas prima di tornare nuovamente ai Warriors ?
Basket offensivo, tanta corsa, tiri nei primi 10 secondi e pochissima difesa.
Un antipasto che 30 anni fa anticipava il basket odierno, salvo il fatto che gli interpreti erano giocatori di livello assoluto.
In quintetto venivano schierate 3 Guardie e cito a memoria, Tim Hardaway, Sharunas Marciulonis e Mitch Richmond, l'Ala era Chris Mullins 2,01 e il Centro era Rod Higgins 2,01.
Poi ci fu anche Latrell Sprewell... un attaccante con pochi eguali nella storia ma di certo non un sommo difensore.
Oggi si parla di "small ball" ma è una cosa inventata da Don Nelson 30 anni fa.
Ecco, io spero solo che D'Antoni non sia il prossimo Don Nelson...

p.s. nei folcloristici Warriors di allora evoluiva anche l'immenso (in tutti i sensi) Manute Bol.


05/11/2019, 23:21
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Messaggio Re: Mondo NBA
La Salerno Reggio Calabria vince a mani basse.
La faccio 2 o 3 volte l'anno da 4 anni a questa parte ed è un gioiellino. Anzi mi domando come faccia ad essere gratuita :roll:
La ricostruzione dei knicks andra' avanti un altro quindicennio. Tipo la 2 mari, la Siena Grosseto che è un cantiere da 30 anni senza più nessuno che ci lavora.


05/11/2019, 23:45
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Messaggio Re: Mondo NBA
Mi è arrivato su WhatsApp un simpatico link di Facebook "La Giornata Tipo"

Titolo: "12 validi motivi per portare tuo figlio a Minibasket"

Salto direttamente al punto 8 che recita:

"Già al primo allenamento sarà in grado di fare quello che fanno i suoi supereroi della NBA: passi"

Muoio... :lol3 :lol3 :lol3


05/11/2019, 23:46
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Messaggio Re: Mondo NBA
Leprecano ha scritto:
La Salerno Reggio Calabria vince a mani basse.
La faccio 2 o 3 volte l'anno da 4 anni a questa parte ed è un gioiellino. Anzi mi domando come faccia ad essere gratuita :roll:
La ricostruzione dei knicks andra' avanti un altro quindicennio. Tipo la 2 mari, la Siena Grosseto che è un cantiere da 30 anni senza più nessuno che ci lavora.


I Knicks anche quest'anno non sono nulla di sensazionale ma hanno parecchi giovani interessanti.
Se non demoliscono la squadra e se saranno fortunati al draft, tra 3 anni potrebbero essere temibili.
Tra Siena e Grosseto le statali sono spettacolari, soprattutto in primavera e in autunno... certo, non devi avere fretta di arrivare. :wall


05/11/2019, 23:52
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Messaggio Re: Mondo NBA
Maravich ha scritto:
Leprecano ha scritto:
La Salerno Reggio Calabria vince a mani basse.
La faccio 2 o 3 volte l'anno da 4 anni a questa parte ed è un gioiellino. Anzi mi domando come faccia ad essere gratuita :roll:
La ricostruzione dei knicks andra' avanti un altro quindicennio. Tipo la 2 mari, la Siena Grosseto che è un cantiere da 30 anni senza più nessuno che ci lavora.


I Knicks anche quest'anno non sono nulla di sensazionale ma hanno parecchi giovani interessanti.
Se non demoliscono la squadra e se saranno fortunati al draft, tra 3 anni potrebbero essere temibili.
Tra Siena e Grosseto le statali sono spettacolari, soprattutto in primavera e in autunno... certo, non devi avere fretta di arrivare. :wall

Leggevo un paio di giorni fa un articolo interessante sui knicks.
Molto sinteticamente si diceva come 25-28 franchigie della lega vorrebbero avere il nucleo giovani dei knicks. Puntare sul fenomeno RJBarrett, sulla crescita e rivalsa dei vari Ntilikina, Knox, Mitchell Robinson, Dennis Smith.
Tante franchigie avrebbero con questi giocatori una solida base per affrontare i prossimi 10 anni ( compresa la scelta ottima che avranno pure quest'anno).
A NY invece già si sa che sarà l'ennesimo fiasco. Ennesimi giovani bruciati e poi svenduti. In attesa di un altro ciclo anche questo da distruggere...
Ed il filo comune di tutti questi anni di fallimenti è la proprietà.

Detto da giornalisti e tifosi knicks posso anche crederci.


06/11/2019, 0:05
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Messaggio Re: Mondo NBA
Negli ultimi anni l'acquisto più azzeccato dei New York Knicks è stato..... Spike Lee!!!
Allegria.... Grappa bocchino etichetta d'oro.... Sempre più in altooooo!!!
:ola:


06/11/2019, 0:09
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Messaggio Re: Mondo NBA
SLIDING DOORS: TONY PARKER E IL DRAFT DEL 2001

Stanotte a San Antonio è stata ritirata la maglia numero 9 appartenuta a Tony Parker. Bene, direte voi, ma che c’entra con una pagina dedicata ai Boston Celtics? C’entra, purtroppo.

E se dicessi che quel numero 9 avrebbe potuto penzolare dal soffitto del TD Garden? Sembra un’assurdità ma è proprio così.

“Voglio raccontarvi una storia, una storia vera,” inizia così il racconto di Parker. “Sono seduto al Madison Square Garden e aspetto di essere selezionato al Draft del 2001. Dopo la chiamata numero 19, si avvicina Chrysa Chin (l’addetta NBA che consegna il cappellino poco prima che in giocatore sia chiamato sul palco, ndr) e mi porge il cappellino dei Celtics. Mi dice ‘Pronto che ti chiameranno i Celtics alla 21’. Mancano tre minuti all’annuncio e mi preparo. Ma, quando sul tabellone manca solo un minuto, ecco che Chrysa torna verso di me e si riprende il cappellino verde dicendomi ‘Mi dispiace, hanno cambiato idea’. Beh, nn riesco a capacitarmi. Avevo fatto due allenamenti e mi avevano assicurato che sarei stato il loro uomo. I Celtics mi hanno fatto piangere quel giorno.”

Caro Tony, se tu ha quasi pianto quel 27 giugno del 2001, noi tifosi celtici certamente non abbiamo sorriso.

Con la scelta numero 21 i Celtics selezionarono - rullo di tamburi - Joe Forte, guardia dall’Universita di North Carolina e, sopratutto, da DeMatha High School, la scuola superiore più famosa degli Stati Uniti, allenata da Morgan Wootten, un’autentica leggenda e tra i coach più rinomati e competenti del paese. Credo non serva aggiungere altro.

Ma cosa successe quella sera?

Parker è sempre stato curioso e qualche anno dopo lo chiese direttamente a Chris Wallace, il G.M. dei Celtics dell’epoca. “Volevamo sceglierti. Temevamo che gli Spurs avrebbero cercato di ottenere una scelta prima della nostra 21, ma se fossi stato disponibile ti avremmo preso. Con Jim O’Brien (il coach dell’epoca, ndr) eravamo d’accordo, ma poi il ‘Big Boss’ ci fece cambiare idea”.

Il “Big Boss” altri non era che Red Auerbach, il patriarca della franchigia bostoniana e grande amico di coach Wootten. Red riteneva l’ex Tar Heel una perfetta guardia NBA, così grazie al suo carisma non gli fu difficile convincere lo staff che Forte fosse più “forte” di Parker, facendo cambiare la scelta proprio sul filo di lana.

Inutile dire che Auerbach ebbe torto, non serve neanche confrontare le due carriere per dimostrare che quella fu una delle poche cantonate del venerabile Red: Parker ha conquistato 4 Titoli NBA, è stato 6 volte All Star e una volta MVP delle Finals; Forte ha giocato solo 39 minuti per i Celtics.

Parker fu scelto dagli Spurs alla numero 28, diventando a soli 19 anni il play titolare di una franchigia che si apprestava a diventare una dinastia.

A Boston si mangiarono le mani perché avrebbero potuto disporre del play ideale da inserire accanto a Paul Pierce, Antoine Walker e Joe Johnson, rookie selezionato alla numero 10 di quel Draft. I Celtics, comunque, tornarono ai Playoffs nella stagione 2001/02, raggiungendo la Finale di Conference. Una stagione di grande spessore che sembrava il primo step per il ritorno tra le grandi.

A fine stagione, per rinforzarsi e compiere ultimo passo, Boston cedette Forte a Seattle per ottenere Vin Baker.

Ecco, se pensando a Parker in biancoverde qualche lacrima aveva cominciato a palesarsi, nel rammentare Baker la tentazione è proprio quella di dimenticare grazie a quel vizio che ha rovinato la carriera di Vin.


12/11/2019, 21:49
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Messaggio Re: Mondo NBA
Ho partecipato ad una discussione con il mio mentore sul seguente argomento:
"Qual'è l'abilità individuale più importante da insegnare ad un giocatore ?"
Sono emersi aspetti interessanti.
Io sostenevo la tesi del tiro mentre lui sostiene che sia:
"la capacità di creare un vantaggio dal palleggio".
In sostanza la sua osservazione si fonda sulla constatazione che il 95% dei tiri nasce da vantaggi presi dal palleggio.
Conta - dice lui - quanti tiri vengono presi da situazioni di 1c1 e quanti da situazioni tipo "ribaltamento, blocchi e passaggio al tagliante o al post".
Ho fatto presente che nel basket di oggi i movimenti senza palla sono ormai solo eseguiti in funzione delle reazioni delle difese alle situazioni di 1c1 dal palleggio (o delle collaborazioni a 2) e questo limita molto la bellezza del gioco.
La risposta è stata che "oggi i vantaggi presi dal palleggio aprono la porta ai tiri, ai passaggi, alle letture, ai tagli..." e ha aggiunto "la tendenza oggi è questa e nell'insegnare dobbiamo tenerne conto."
Va detto che al dibattito partecipavano solo "allenatori di sviluppo delle abilità" e non allenatori.
Situazioni di 1c1 senza palla oggi sono meno frequenti rispetto ad un tempo ma a mio avviso ciò non significa che non vadano incentivate.
Mi diceva che Billy Donovan (OKC), ma non solo lui, tiene una statistica dei "tocchi nel pitturato" perché il maggior numero garantisce maggiori probabilità di vittoria per le solite 4 Ragioni:
1. migliori % di tiro
2. più falli subiti = più tiri liberi
3. più rimbalzi offensivi
4. più opportunità di scarico per un tiro da 3 punti.
Per questo sostiene che insegnare a creare vantaggi dal palleggio è l'abilità più importante da insegnare.
Secondo me il basket vive oggi situazioni di estrema contraddizione.
La più macroscopica la possiamo osservare anche nelle partite NBA.
Se sempre più spesso la quantità di tiri da 3 punti equivale a quella dei tiri da 2 punti, e se è vero che spesso gli attaccanti rinunciano ad un canestro sicuro da 2 punti per un tiro smarcato da 3 punti, come mai in difesa si rimane prudenti a difesa del fortino e non si mette maggiore pressione sui tiratori da 3 punti ?
Che senso hanno gli aiuti sulle penetrazioni se poi dobbiamo rincorrere gli attaccanti sul perimetro risultando sempre in ritardo ?
E' domenica... non ho nulla da fare e penso.


22/12/2019, 13:21
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Messaggio Re: Mondo NBA
Interessanti valutazioni Coach !!!

:clap2


22/12/2019, 14:33
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Messaggio Re: Mondo NBA
Coach sono d'accordo con te ma fino a un certo punto... perché secondo me dipende sempre dalla fisionomia e dalle doti atletiche del giocatore.

Per fare un esempio:

Se mi dici che il giocatore su cui devo lavorare è un mostro atletico ti direi subito che io andrei a lavorare intensamente sul ball-handling e sulla creatività nell'attaccare il ferro e la capacità di assorbire colpi. Poi ovviamente non si può trascurare almeno un po' di lavoro sul tiro a un range decente e qualcosina per quanto riguarda la visione di gioco.

Secondo me questo è il lavoro che sta dando i frutti su un giocatore come Jaylen, mentre invece uno come Ojeleye a mio parere è molto limitato dalla etichetta "3&D player"... secondo me Semi era un altro giocatore che doveva seguire lo stesso lavoro che ha fatto Jaylen.


poi in tutta sincerità sono dell'idea che se ho un giocatore che mostra una particolare predisposizione per un particolare aspetto del gioco il lavoro dovrebbe focalizzarsi sul farla risaltare ancora di più e nel mentre provare a correggere i lati più carenti.

Per esempio un giocatore come Smart lo alleno per farlo diventare sempre più forte in difesa, perché anche se lo chiudessi per anni a tirare da 3 probabilmente il tiro dall'arco non diventerebbe comunque un suo punto di forza.


22/12/2019, 14:55
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Messaggio Re: Mondo NBA
Unselfish ha scritto:
Coach sono d'accordo con te ma fino a un certo punto... perché secondo me dipende sempre dalla fisionomia e dalle doti atletiche del giocatore.

Per fare un esempio:

Se mi dici che il giocatore su cui devo lavorare è un mostro atletico ti direi subito che io andrei a lavorare intensamente sul ball-handling e sulla creatività nell'attaccare il ferro e la capacità di assorbire colpi. Poi ovviamente non si può trascurare almeno un po' di lavoro sul tiro a un range decente e qualcosina per quanto riguarda la visione di gioco.

Secondo me questo è il lavoro che sta dando i frutti su un giocatore come Jaylen, mentre invece uno come Ojeleye a mio parere è molto limitato dalla etichetta "3&D player"... secondo me Semi era un altro giocatore che doveva seguire lo stesso lavoro che ha fatto Jaylen.

poi in tutta sincerità sono dell'idea che se ho un giocatore che mostra una particolare predisposizione per un particolare aspetto del gioco il lavoro dovrebbe focalizzarsi sul farla risaltare ancora di più e nel mentre provare a correggere i lati più carenti.

Per esempio un giocatore come Smart lo alleno per farlo diventare sempre più forte in difesa, perché anche se lo chiudessi per anni a tirare da 3 probabilmente il tiro dall'arco non diventerebbe comunque un suo punto di forza.


Ciao Unselfish, tutte ottime considerazioni, che condivido.
"Qual'è l'abilità più importante da insegnare ad un giocatore ?"
La questione che ci si era posti in realtà nasceva da premesse non solamente di principio.
Non si trattava innanzitutto solo di giocatori professionisti.
Le premesse erano che il tempo a disposizione per lavorare sulle abilità individuali è sempre troppo poco.
Un allenatore "grassroots", liberamente tradotto "di base" non ha sufficiente tempo in palestra.
Un allenatore di college deve vincere e solitamente non è molto concentrato sulle abilità individuali quanto nell'implementare un sistema di gioco.
Oltretutto negli US, le regole della NCAA limitano gli allenamenti fuori stagione.
Gli allenatori di sviluppo delle abilità hanno tempo limitato dato dalla limitata disponibilità dei giocatori e dai costi relativi ai compensi per questi allenatori... sigh... che amarezza ricordarmi di vivere il basket in Italia.
Quindi in sostanza, dovendo operare delle scelte, su cosa concentrarsi maggiormente tenendo conto che l'obbiettivo è quello di rendere il giocatore più efficace ?
Creare vantaggi dal palleggio, con tutto il lavoro di piedi necessario è probabilmente la scelta migliore oggi.
In Italia ad esempio non abbiamo molti giocatori in grado di farlo e le squadre ricorrono agli americani per questo.
I nostri migliori giocatori sono "di sponda", vale a dire capaci di ricevere e (se sono bravi) mantenere il vantaggio creato da altri e (se sono bravissimi) a finalizzare questi vantaggi producendo punti.
In merito a Smart, penso che quello che lo rende così bravo in difesa non sia insegnabile più di tanto.
Ha una capacità di anticipazione che gli consente di leggere le intenzioni degli avversari con un largo anticipo.
Io lo allenerei sul creare vantaggi dal palleggio e sul tiro, considerando che comunque stiamo parlando di un giocatore super.
Magari potrebbe ampliare la sua gamma di soluzioni.
Siamo tifosi e vogliamo sempre il meglio ma rendiamoci conto che per diventare capaci come Smart ci vuole tanto tanto lavoro (e talento).


22/12/2019, 15:34
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