Coach apprezzo tantissimo le tue disamine e però non lo so
ma ti (vi) invito ad un'altra riflessione .
Vero è che difficilmente puoi avere coach migliori di Blatt e Messina. Quindi qui potrei chiudere il discorso e darti ragione.

Però è il diverso livello di coinvolgimento che avrai tra coetanei e professionisti di ogni età che qui entra in gioco... perché se a Treviso sei il cocco dell'allenatore, il giovanissimo pupillo del coaching staff, quello che va bene tutto ("è un ragazzo..." cit.) e di fatto sei il sesto uomo... in NCAA avresti avuto altre responsabilità, un tipo diverso di competitività tecnica e anche TATTICA (sottolineo tattica perchè la NCAA rimane una palestra formidabile sotto l'aspetto tattico e non solo tecnico)
Poi, nella risposta prima a Stefano (l'altro, non tu) mi è scappato di scrivere adattamento alla vita oltreoceano.
Ecco: sottolineo anche questo aspetto!

Anche Hampton è texano e di scuola USA ...
di questi 6 non so se davvero tutti saranno nei primi 20... ho qualche dubbio anche sul fatto che andranno tutti al primo giro...

ah ecco

Su Bargnani mi dispiace dirlo da connazionale ma nello sport ha pescato il jolly, per me molto scarso si è preso tanti soldi e non li valeva.

Piero ho visto un po' i tre e premesso di non essere un conoscitore di talento come te e che comunque si tratta di highlight ti dico che dei tre sceglierei Carey mentre non mi ha fatto una grossa impressione Achiuwa.
Anche se da quello che ho capito nessuno dei tre arriverà a Boston.

sei un nostalgico... Carey incarna un tipo di lungo più old-school per certi versi anche stiloso, passo felpato, buon uso del perno... ha movimenti classici... anche un buon tiro dalla distanza, piazzato...
Invece Achiuwa mi sa che non rende con gli high-lights a meno che tu non cerchi qualcosa sulla sua capacità difensiva ... perchè allora c'è da divertirsi .. il ragazzo è elastico, flessibile, scattante... può difendere 5 ruoli ed è letteralmente entusiasmante la sua applicazione, tenacia, caparbietà ...
se questo arriva in fondo (tra la 26 e la 30) ci farei ben più di un pensierino

molto scarso ?
magari a briscola...
Bargnani sapeva giocare eccome, come pochi... un 7 piedi con quella tecnica e quella manina ... élite ...
magari non aveva voglia di giocare, soprattutto in difesa... ma scarso non lo era affatto... per questo fa arrabbiare di più lo spreco di talento

Infatti Piero sono un nostalgico forse perciò mi ha colpito di più Carey, ma so anche il tutto si evolve e se il buon Piero ci azzecca e Achiuwa è una steel ben venga.
Però te lo avevo premesso qualche dritta per un C vero, quindi intendevo alla vecchia maniera.

Forse hai ragione, mi sono fatto prendere la mano sulle sue qualità. Forse quello che mi ha colpito in negativo è stata la mancanza di cazzimma (forse se faceva un po' di apprendistato in alcune zone di Napoli gli avrebbe fatto bene), hai queste opportunità, in quanto in NBA ha avuto più di un'opportunità, e sei scelto alla 1 hai buoni fondamenti e non spacchi il mondo?
E poi rappresenti noi italiani, un pò di orgoglio.
Comunque secondo me tra quello che ha dato in NBA e quello che ha avuto il saldo è molto a suo favore.

Bargnani a mio modesto parere oltre alla grinta era per carattestiche anche fisiche e per attitudine poco portato per certi aspetti del basket, vedi rimbalzi e difesa.

Ok, una domanda un po' da ignorante: ho letto in giro e sentito in alcuni blog che siccome questo draft sarà un po' povero molte squadre cercheranno di scambiare scelte per scegliere più alto quest'anno e meglio i prossimi.
Dite che sarà una tendenza reale?

Visto che avremo scelte buone ma non eccellenti non potrebbe essere una buona occasione per fare il percorso inverso a bassa spesa?

Come te, non sono molto ferrato sulle strategie di mercato.
Credo che si debba tenere conto degli scenari che prospetta ogni anno il Salary Cap e in questo senso anche dei limiti che verranno imposti quest'anno dall'emergenza Covid-19.
Allo stesso modo credo che un GM operi con obiettivi precisi, consapevole di quale tipo di giocatore possa essere utile acquisire.
Qualcuno convinto di poter arrivare a questo tipo di giocatore con una scelta alta credo possa esserci, per cui non credo che la tendenza cui ti riferisci possa essere generalizzata.

COSA NE PENSATE ?

Interessanti gli sviluppi che interessano in primis Jalen Green, un iradiddio che la prossima stagione avrebbe potuto iniziare il suo percorso nella NCAA.
Ha viceversa deciso di saltare direttamente in G-League, in una squadra di sviluppo che non parteciperà al campionato vero e proprio.
Suoi compagni di squadra saranno giocatori alla ricerca di un contratto, la maggior parte veterani che guadagneranno molto meno di Green, (si parla di 500.000 bigliettoni) oltre a una "finta borsa di studio" di altri 125.000 $ messi lì per consentirgli un domani (a fine carriera probabilmente) di iscriversi in un'Università e prendere un dottorato qualsiasi... si, insomma, una situazione completamente nuova che a quanto pare già coinvolge altri importanti talenti di High School quali Isaiah Todd, Makur Maker, Karim Mane e Kai Sotto.
La NBA non vuole consentire a questi talenti di crescere al di fuori (Lega Australiana o in Europa) anche perché, complice la situazione contingente, non si sa esattamente quando la NCAA potrà riprendere.
Questo episodio rischia di segnare un'epoca poiché il reclutamento di giovani talenti presso gli atenei USA risulterà in questo modo impoverito e prevedo che se questa condizione dovesse diventare permanente, il reclutamento NCAA sarà maggiormente esteso in Europa... potremmo trovarci scout NCAA in giro per l'Europa... in Italia dubito fortemente ma nel caso solo a Bologna, Venezia e Trento.
Vi ricordate di quell'attaccante strepitoso di nome Shareef Abdur-Rahim ?
Ho scoperto che è l'attuale Commissioner della G-League; si è così espresso: "La NBA ha il miglior sistema di sviluppo del mondo e quei giocatori non dovrebbero andare da un’altra parte per migliorare. Dovrebbero rimanere nel nostro sistema”.
Trovo che per quanto concerne le capacità degli allenatori e la modernità dei sistemi didattici abbia assolutamente ragione ma queste parole chiariscono bene quanto sia tuttora esistente uno scetticismo di fondo nei confronti dei giocatori e degli allenatori europei.

Per me la NBA dovrebbe battersi fieramente per impedire questa porcheria e non veder smontato il giocattolo del basket universitario che già è afflitto dalla situazione che non mi piace degli 1 and done.

Argomento molto complesso e per certi aspetti irrisolvibile. Sintetizzando in maniera abnorme e brutale:

- Da una parte la magia della NCAA e la sua capacità di insegnamento. Più i giocatori restano al college e più imparano fondamentali tecnici e tattici che li faranno diventare dei giocatori nettamente migliori. Restare al college per imparare, questo dovrebbe essere una condizione vincolante per ogni giocatore ed un mantra nella loro crescita.

- Dall'altra c'è l'aspetto economico, francamente del tutto anacronistico. Girano talmente tanti soldi nel mondo del college che non è più pensabile che una fetta degli introiti non vada nelle tasche degli atleti. Questo farebbe cambiare l'atteggiamento verso la permanenza al college, di ragazzi che sono a tutti gli effetti dei professionisti, senza paga (ufficialmente).

Perché il primo aspetto possa mutare è necessario che cambi il secondo, altrimenti ciclicamente assisteremo a fenomeni come quelli descritti sopra.