Aspetta però, facciamo (anche se stiamo entrando in discorsi......) distinzione allora tra presenza effettiva in sala parto e presenza fisica a fianco della tua compagna appena prima pre e post parto.
Io non mi sono permesso di dire che è un obbligo presenziare in sala parto e che chi non lo fa è una brutta persona, ci mancherebbe, però un parto prevede anche tutto un prima e un dopo.
Stare affianco alla compagna dopo il parto e nei giorni successivi.....non credo l'intenzione di sia di andare in sala, appena nato il figlio dire "ok Amore tutto a posto, torno a Orlando ci vediamo".

Poi sia chiaro, ognuno è libero di fare quello che vuole e ogni coppia può fare come meglio crede, diciamo che mi sento di dire che nel 95% dei casi di coppie affermate (nel senso non una donna single, ecc...) il compagno assiste la compagna (che non significa per forza al momento del parto in sala parto) anche nei giorni appena successivi.

Gli altri esempi li trovo ridicoli e proprio per questo concordo.
Nel senso vuoi protestare (brown) e non giocare?
Perfetto non c'è problema facciamo che la c'è la porta e il tuo contratto diventa carta straccia.
Idem esempio brasiliani e oktoberfest.....

Nel senso quando accadono quelle cose rimango allibito e basito perché la gente "comune" al lavoro se li sognerebbe certi atteggiamenti.

D'altronde un GM che si accorge di aver scommesso su dei cavalli sbagliati deve impegnarsi per trovare il modo di rimediare.

A me fa rabbia, perché sicuramente anche io avrei commesso le eventuali mosse di Ainge...perché non mi sarei aspettato comportamenti del genere né da uno come Horford né da Hayward, credo che nessuno si sarebbe sognato così tanto distacco dalla franchigia da due giocatori che comunque sembravano seriamente interessati al progetto.

Cioé per Hayward abbiamo fatto i salti mortali, spedito via a calci in culo Crowder e Bradley per fargli spazio, così come ridotto i minutaggi di giocatori con rendimento più alto per farlo riprendere l'anno scorso.

Inoltre è il pupillo di coach Stevens e sono decisamente stranito dal fatto che il coach non sia in grado di motivare Gordon a fare un sacrificio per la causa.
Questa mancanza di personalità e di coesione fa scopa con lo spogliatoio distrutto l'anno scorso e con il dolore nel cuore mi spiace dirlo ma essere un bravo coach non significa solo saper fare schemi sulla lavagna.

Ora non vedo l'ora che il torneo riparta e spero che mi facciano ricredere, io non ho dimenticato la scorsa annata di m***a e se anche quest'anno non c'è reazione allora non ci sono più scusanti.

Ripeto ragazzi, io non simpatizzo per , anzi spesso e volentieri criticato (soprattutto in rapporto ai soldi che prende), ma onestamente a sto giro.....

Cerco di spiegarmi, se lui andasse (giusto per verificare che tutto sia ok) e tornasse subito tanto di cappello e probabilmente verrebbe idolatrato come quello che ha "messo prima la squadra del figlio", dall'altro lato se lui va e perde anche qualche giorno per assistere la compagna credo che nessuna possa alzare il dito e o biasimarlo.

Come dire IT all'epoca tanto di cappello e appunto idolatrato, ma se avesse detto sono a pezzi non ce la faccio a giocare gli avremmo puntato il dito contro? Non credo, cioè nessuno poteva biasimarlo.

Se poi vogliamo parlare di che ha deluso come giocatore sia qualitativamente che come uomo spogliatoio sono tra quelli in prima fila a puntare il dito.

Però questa (a prescindere da Covid o non Covid) è una di quelle situazione dove non si può biasimare nessuno.

Cioè secondo me non c'è così è giusto così è sbagliato, semplicemente uno deve fare quello che si sente e non si può giudicare per questo, un po' come ha detto DEEP diciamo.

Noi tifosi possiamo abbracciare il lato oscuro, siamo tifosi.

Pretendere che Danny o chi per lui, facciano lo stesso non è veritiero ed è quanto di più lontano dalla realtà ci sia. Oltretutto questa decisione di Gordon, non giudicabile per me, noi la viviamo da fuori e non sappiamo che ne pensino i compagni, gli allenatori ed i dirigenti. Magari solo noi siamo straniti ed invece nei Celtics, intesi come società tutta, nessuno ci trova qualcosa di strano.

Poi mi viene da sorridere, quando il figlio crescerà e gli verrà impedito di fare qualcosa, come risponderà Gordon alla frase: "Tu stai zitto, non eri neanche presente alla mia nascita, tieni solo alle mie sorelle e non a me". Ecco, li sarebbero volatili per diabetici.

Ah beh certo..... come dargli torto

E' naturale che non si puo' biasimare Gordon se esprime il desiderio di voler stare vicino a sua moglie il giorno della nascita del figlio: è ovvio che non posso pensare che sia un delinquente.
Pero' il Signor Hayward come tutti i suoi compagni sono stipendiati di una societa' che ne paga le prestazioni sportive e credo che sia normale che si paghino quei soldi per poterle sfruttare in campo e non in altri aspetti sociali, politici, culturali, religiosi o scientifici. Un giocatore è pagato per giocare per la sua squadra, per giocare, neanche per vincere.
Detto questo se nel giorno di una partita decisiva tu vuoi assistere al parto di tua moglie io umanamente lo capisco e umanamente lo condivido, pero' bisogna anche capire la delusione dei tifosi.
Certo la situazione di Gordon è anche sfortunata perchè il parto era gia programmato e lo slittamento della stagione causa covid probabilmente ha provocato questa coincidenza di date. Fosse capitata per esempio in una partita senza troppi significati nessuno avrebbe avuto niente da ridire.
Non so che dire, vorrei tanto che se fossimo in gioco in quella data avessimo a disposizione tutti i nostri giocatori per potercela giocare.
Vedremo.
Voglio restare sereno, gia' mi é notoriamente difficile farlo.....vedremo.

da padre, che ha seguito entrambe le volte il parto in sala, non posso criticarlo per quello... ma è chiaro che dispiacerebbe nel caso andassimo avanti perdere anche solo un panchinaro, figurati perdere uno dei giocatori più pagati e di enorme importanza.... rimane un brutto segnale ovviamente...

Dispiace ovviamente, ma il problema come diceva qualcuno, è che noi tifosi tendiamo a pensare che per i giocatori ci sia prima di tutto la squadra visto che vengono pagati (profumatamente, soprattutto qlc) per fare quello che la maggior parte di noi farebbe gratis...
Ma non è così...

la maggior parte dei giocatori hanno altre classifiche di importanza: soldi (perche se gli dicessero che se salta 3 partite di playoff perderebbe tanti soldi starebbe li), fama, famiglia (a volte), gatto, cane, villa con piscina, università di appartenenza, squadra in cui giocano...

Purtroppo dobbiamo farcene una ragione, il colore della maglia rimane sempre, tutto il resto cambia...

Ok, quindi scusami, non so se tu sia dipendente o meno, ma nel caso tu lo sia riterresti giusto che il tuo datore di lavoro in una medesima situazione ti dicesse: "Io ti pago le tue prestazioni lavorative per essere sul posto di lavoro e non per altri aspetti sociali, politici, culturali, religiosi o scientifici. Un dipendente è pagato per lavorare per la sua azienda"??????????


No perché davvero qui secondo me stiamo un po' esagerando ( e ti giuro mi fa strano difendere )

Qua mi dici che sei d'accordo, ma che poi le scelte verranno pesate.......
allora non concordi.
Cioè se non c'è ne giusto né sbagliato allora non puoi giudicare o pesare le scelte.

Sto dicendo che non c'è un giusto o sbagliato in assoluto, ma solo quello che è giusto o sbagliato per me, e per il mio modo di essere.

In una situazione come quella che stiamo ipotizzando, io non lascerei mai la squadra, ma è solo ciò che farei io. Non pretendo di ergermi a custode della verità dicendo che una scelta diversa sarebbe sbagliata.

Non mi pare un concetto astruso.

Premetto che come ho già detto e come mi pare già detto da altri, secondo me la squadra è carente di voglia di vincere.
Dopo possiamo trovare le eccezioni, tipo Smart oppure possiamo trovare tutte le scuse del mondo tipo sono giovani, è il terrapiattista che ci ha rovinato, etc. ma sono scuse.
La voglia o ce l'hai o non ce l'hai.

Sull'argomento Hayward onestamente è un bel "dilemma" perché anche io personalmente preferirei aver la possibilità di assistere alla nascita di mio/a figlio/a. Non giudico il fatto che preferisca una cosa piuttosto che l'altra.

Ma la mia domanda è: perché è venuta fuori questa notizia?
Cioè, io credo che se dovesse decidere di assentarsi in qualsiasi momento per un motivo o per l'altro, dovrebbe comunque farlo nei limiti del contratto che lo lega alla franchigia.
Quindi se dovesse arrivare il giorno della nascita, la società gli da il permesso di andare, non dovrebbero esserci grossi problemi, ma perché rilasciare un'intervista preventiva per dirlo a "noi"?
Il fatto di mettere le mani avanti mi pare strano e stride un po'.
Poi caso diverso dovesse essere che questo tipo di assenze non siano contemplate nel contratto comunque te la giochi con la società.

È tutta una serie di fattori che fa dubitare dei vari elementi della squadra.
Hayward che mette le mani avanti pubblicamente su questa cosa, che dovrebbe essere di gestione fra lui e la società.
Tatum che vuole rassicurazioni/assicurazioni contro gli infortuni.
Brown (che comunque adoro) che magari vorrebbe rimanere fuori in segno di protesta. Anche questo legittimo, però è possibilite che in una lega di 500 giocatori di cui l'80% sono neri, ci siano tutte queste iniziative individuali nella protesta contro il razzismo?

Considerazione sull'ultimo punto, esiste una NBPA e non riescono a trovare una linea unita per dare un peso alla loro voce?
Detto onestamente mi sembra un po' ridicola la cosa. Un problema serio come la discriminazione razziale negli USA in una lega che ha principalmente giocatori neri viene affrontato in una maniera ridicola che fa perdere credibilità, Brown ipotizza di non giocare e poi boh forse sì, il Paizzo che suggerisce di creare una nuova lega, Chris Paul invece non si esprime.... e non sono nomi a caso, perché CP è il presidente e gli altri 2 sono 2 dei vicepresidenti.
Nemmeno all'interno dell'associazione riescono a mettersi d'accordo ai vertici ed uscire con una voce unica. Mi piacerebbe capire il senso di questa associazione.

Beh..... datori di lavoro stronzi ce ne sono, ma anche lo facesse notare...... non direbbe nulla di assurdo. In fondo, è proprio per quello che paga no?

Indubbiamente, dico solo che stride un po' quello che mi scrivi, dato che qui mi dici "che non pretendi di ergerti a custode della verità dicendo che una scelta diversa sarebbe sbagliata" mentre prima mi hai scritto "Chiaro che poi, le scelte fatte avranno un peso che ognuno di noi...... peserà.... "

Quello che intendo è che se non ti senti custode della verità allora non dovresti scrivermi che poi peserai la sua scelta, perché partendo dal presupposto che secondo me come diciamo non c'è giusto e sbagliato allora non possiamo giudicarlo e o fargli pesare la scelta.

Poi ritornando a parlare di squadra condivido con quanto detto da Matteo.
Nel senso poco interesse da parte di tutti, ma io parlo anche di altre squadre, solo alcuni se ne sono usciti dicendo addirittura che sarà un anello da ricordare più degli altri perché più difficile

Io ho la mia visione, ma ce lo dal 26/01 (data della ahimè prematura scomparsa di Bryant)

Anello ai Lakers e a James così tutti felici.

Sarò esagerato, ma in altri contesti (amici in privato) lo dissi subito.

Va beh dai Gioia.........
Datori di lavoro stronzi ce ne sono si, anzi forse sono più quelli, ma se un datore di lavoro ti dicesse un lavoro del genere (non presenziare alla nascita di ti tuo figlio) perché devi lavorare in Italia ma come in Europa (credo) puoi tranquillamente fargli scrivere da un avvocato o sindacati o quello che ti pare.
Il congedo di paternità è un dato di fatto e al gg d'oggi credo sia qualcosa come 7 gg