Ma cosa voglio ottenere i giocatori con questo stop?

Esattamente quello che stanno ottenendo, attenzione.

Sono cose di una complessità ed una grandezza, che non possiamo limitarci a dare giudizi sommari o privi di un minimo di empatia. Pensare che siano solo proteste fatte da milionari che non hanno legami con la realtà, è sbagliato, questi ragazzi sono persone e sentono di dover fare qualcosa anche sfruttando il loro status legato alla loro popolarità.

Non so se sia giusto o sbagliato, non sta a me dirlo e non mi permetto di prendere una posizione non essendo dentro il problema razziale americano, non vivendolo quotidianamente. Sono sempre stato a favore della discussione e del cambiamento quando la situazione diventa insostenibile, credo siamo arrivati al punto di non ritorno in questo momento.

Sono tempi bui e se l'attenzione e la discussione deve partire da atleti professionisti, perché in qualche modo la politica è sorda ed anzi sembra schierata apertamente, beh chi siamo noi per poter dire che non è la strada giusta, personalmente non me la sento.

Sicuramente la decisione di " farsi sentire" da parte della NBA è apprezzabile ed alzera' un forte eco.
Ben venga quindi, anche a costo di danneggiare il giocattolo ( comunque non ci credo).
Io conosco un po' da vicino la societa' americana ed una cosa ve la posso dire....si potranno migliorare certe situazioni e comunque tenere alta l'attenzione su certe problematiche, ma certi istinti, certe spiacevoli " abitudini" non cambieranno mai, fanno parte della societa' stessa.
Però, per esempio, impedire che i poliziotti violenti possano continuare a circolare liberi ed impedire che anche un neonato vada liberamente in giro armato come Robocop....beh questo mi sembra il minimo.
Il tessuto sociale americano è costruito tra le maglie delle forti tensioni raziali e religiose, piu' raziali che religiose, tensioni che rappresentano l'umus della societa' stessa.

Questo quello che avrebbe detto durante il meeting di questa notte.

Ecco un video dal sito della Gazzetta dove Chinellato spiega la situazione corrente.....

https://video.gazzetta.it/nba-protesta-si-allarga-play-off-rischiano-saltare/4d7423e0-e833-11ea-b089-c6b525b59110

Pienamente d'accordo, chi è razzista non smette di esserlo solo perchè gli viene detto/imposto... serve tempo e cultura, ma è anche vero che bisogna iniziare da qualche parte ad alzare la voce... farsi sentire è il primo passo ma è non è che lasciando a metà i playoff la situazione cambi...

Quello che potrebbero fare più o meno nell'immediato è limitare le armi ma non è così semplice in un paese come gli Stati Uniti...

Comunque se lo Zio dice che i Rockets e i Lakers non passano il primo turno vuol dire che Rockets e i Lakers il secondo turno non lo giocano

Non ho capito come questi 2 numeri dovrebbero dimostrare che non si parli di razzismo.

È come valutare quanto siano prolifici 2 giocatori in base ai punti totali segnati in una stagione senza tenere in conto il numero di partite giocate.

Se i numeri sopra fossero veri (non so le fonti) secondo me dimostrerebbero proprio che alla base ci sia del razzismo.
Il numero di bianchi (anche qui serve capire da dove arriva il dato per avere la definizione di bianco) uccisi dalla polizia è il meno del doppio del numero dei neri, se vogliamo arrotondare per eccesso diciamo il doppio.
Dato poco allarmante.
Se invece consideriamo che i dati al 2018 riportano che la popolazione USA è composta per il 70% da bianchi, la proporzione cambia un attimo aspetto.

Che la "libera circolazione delle armi" sia un problema negli USA può essere vero, lo penso anche io, ma non lo legherei al problema che stanno cercando di affrontare ora.

Il problema che stanno sollevando è il razzismo collegato alla brutalità della polizia.
Non per nulla la scintilla della morte di Floyd non è legata ad uno che sparava alle persone e la polizia ha ucciso perché una minaccia, oppure nel dubbio di un movimento sospetto hanno sparato per primi.
C'era una persona sospettata che era stata immobilizzata da un buon numero di agenti, che era diventata innocua data la situazione e che chiedeva di allentare la pressione sul collo perché stava soffocando....e l'agente lo ha ucciso.
Quello che viene contestato è la modalità con cui viene affrontata dalla polizia qualsiasi persona nera rispetto ad una persona bianca.

Poi che la situazione sia molto più complessa è indubbio, perché ovviamente un poliziotto, anche il più bravo, che è di pattuglia in qualche quartiere di etnia non bianca probabilmente ha addosso una tensione incredibile e vede minacce ovunque.
Ma non si può nascondere il fatto che una popolazione che è stata tenuta schiava 200 anni fa e che 70 anni fa era obbligata a sedersi in posti dedicati e non poteva mangiare liberamente in un ristorante, sia tutt'oggi discriminata.

Concordo in parte con Pagliardo e in parte con te.

Come dice Pagliardo ovviamente ormai viviamo in una società dove i media gonfiano qualsiasi cosa, in questo caso non l'avvenimento negativo avvenuto, ma il concetto del razzismo.
Cerco di spiegarmi, qualche annetto fa sembrava che il mondo dovesse morire di Ebola, c'è stato un periodo che ogni gg se ne parlava, finito il periodo d'interesse (io penso sempre ci sia qualche business sotto) non se ne parla più come per magia.
Anche qui da noi ci sono periodi in cui non si parla altro che di razzismo nello sport (calcio) poi anche qui come per magia tutto sparisce.
Quindi si i Media hanno un influenza e non di poco conto.

Dall'altro lato come dici indubbiamente c'è una base Razzismo in America, ma di determinati soggetti, onestamente non mi sento di dire che l'America sia un paese Razzista.
I giocatori/sportivi sono strapagati (e la maggioranza ormai sono neri), in America ci sono sicuramente tot persone di colore che ricoprono ruoli relativamente importanti lavorativamente parlando, c'è stato un presidente di colore, ecc.....
Queste cose in un Paese in cui l'80% della popolazione è razzista non succederebbero.

Detto ciò a mio parere il problema principale sta nel fatto di poter tranquillamente girare armato e nella presenza nelle forze dell'ordine di soggetti diciamo "esaltati" che non riescono a capire dove sia il limite delle proprie azioni.
Poi che magari dietro a tali soggetti ci siano altri soggetti ai piani alti che dicono di fare determinate cose può essere o che trovano il modo d'insabbiare le cazzate di certi uomini della legge.

Va anche detto che poi alle volte bisogna distinguere il razzismo dettato dal colore della pelle, dal razzismo dettato dalle zone di degrado (che quello è presente anche qui da noi eh).

Poi a prescindere dal colore della pelle della vittima in questione quel poliziotto andrebbe impiccato.

https://twitter.com/gifdsports/status/1 ... trincea%2F

jaylen è il solito cavallo di razza.

ben detta.volete uscire dalla bolla per tornare nel vostro modo dorato a godervi la bella vita o volete scendere per strada al fianco di quelli che erano vostri fratelli... prima di fare i soldi, tanti soldi.

Aggiungo un tema rispetto a quanto spiegato da Daniele.
Uno si domanda: perchè dovrei considerare clamorosa questa protesta da parte dei giocatori NBA?
Oltre ai temi giustamente evidenziati ce n'è un altro.
La protesta è clamorosa perchè i giocatori NBA non lavorano.
In US non lavorare è una vergogna. Sono insieme a Corea e Giappone il paese dove i lavoratori beneficiano di meno giorni di ferie in un anno e, in aggiunta, la stragrande maggioranza dei lavoratori non beneficia in toto di tali giorni.
In media parliamo, se ben ricordo, di 14 giorni medi di ferie l'anno e di ferie goduti attorno ai 10 all'anno.
Certo, i giocatori NBA non sono esattamente il lavoratore US medio, ma la cultura locale è permeata di questo concetto.
Si lavora sempre. Il come, beh, è un altro discorso.

Quindi non lavorare è clamoroso (a meno che tu non sia malato).

Da questa parte dell'oceano negli ultimi 50 anni le rimostranze sindacali e le sue conquiste hanno attinto parecchio allo strumento dello sciopero e, oggigiorno, questo stesso strumento risulta al lato pratico un po' depotenziato (non ne contesto la legittimità e l'utilità, sto solo appurando un'efficacia ridotta).
In US è quasi un concetto alieno.

In conclusione, non giocare o non lavorare è clamoroso e scuote il set di valori americani.
Li scuote a tal punto che il tema della tolleranza razziale finisce per superare il valore assoluto che in America si lavora tutti i giorni. Punto.

Jaylen è di una sagacia superiore.
Con questa mossa anticipativa ha sparigliato pesantemente. Ora chi esce e va alle Bahamas a spassarsela diventa quella parola che non posso usare perchè nel linguaggio dei neri ha un'accezione pesantissima ma che letteralmente si traduce con "venduto fuori".

Ben fatto Jaylen. Solo rispetto.
Questo ragazzo, come Smart (per motivi diversi), lo voglio in squadra fino al ritiro.

alle1988, attenzione che io non ho scritto che gli USA sono un paese razzista, anche perché non avrebbe molto senso perché detto così lo si potrebbe dire di ogni nazione.

Ho detto che c'è un problema di razzismo.
Se come dici tu alcune persone sono razziste, avere fra queste persone un presidente che appoggia varie forme di discriminazione (di genere, razza, religione, etc.) non fa che rendere la situazione più preoccupante.

Ho scritto che dire che sono stati uccisi più bianchi che neri lo scorso anno ha poco valore se non contestualizzato e non può essere un parametro per capire se il razzismo esiste o meno in una nazione.

Sono d'accordo che ci sia un problema di armi messe in mano a chiunque.
È un problema grosso ed in parte (anche sostanziosa) influisce a creare un clima in cui il poliziotto di turno ha il grilletto facile.

Ma ripeto, se si va a vedere quello che stanno dicendo è un altra cosa.
Non è un problema di un criminale bianco o nero che fa una rapina con un mitra in mano e viene ucciso dalla polizia.
Contestano il fatto che la popolazione nera venga presa di mira spesso senza motivo, che vengano usati degli standard diversi quando la persona fermata è nera o bianca in termini di atteggiamento che possono portare una situazione normale a diventare una situazione tesa, l'eccessivo uso della forza e come questo tipo di atteggiamenti vengano legittimati.

solo che la polizia non uccide solo neri e che il problema o i problemi sono tanti e connnessi.
oltre al razzismo c'è anche la paura di trovarsi davanti uno squlibrato armato, che sia bianco o nero.
Anche in Italia esiste il razzismo, ma il limite al possesso di armi permette alla polizia di non vivere sempre in tensione.