Non l'ho vista, ma leggo di una Denver da 44 punti nel primo quarto, chiuso in vantaggio 44-25. Inutile, in questi playoff stanno ballando proprio tutti, nessuno è al sicuro. Gli unici che sembrano andare dritti come una spada sono gli Heat, anche se a ben vedere le partite non sono mai state una passeggiata ed i Bucks avrebbero potuto vincerne almeno 2 di quelle 3 se non avessero commesso delle leggerezze impensabili alla vigilia.

Che Spoelstra fosse un ottimo allenatore capace di tenere i suoi giocatori sulle spine e che Miami fosse un gruppo composto da cani rognosi si sapeva.
Che dire, bravi loro

E Butler è sicuramente un giocatore difficile da gestire in spogliatoio, ma quando lo riesci a gestire è in grado di darti veramente tanto in entrambi i lati del campo. E' un duro.

Ripeto...Miami è una squadra che io temo tanto!

Certo, perché in quello spogliatoio c'è un capo sciamano come Haslem, quando parla tutti lo ascoltano anche una testa matta come Butler, c'è una dirigenza potente ed un allenatore capace. Non voglio fare confronti con le squadre precedenti di Butler, ma non c'era la capacita di gestire la sua esuberanza caratteriale ed alla fine ha preso il sopravvento il suo lato tossico. Se incanalato a dovere, è un giocatore fantastico, da entrambi i lati del campo.

Ovvero: se hai in spogliatoio uno che lo scartavetra appena apre la bocca nel modo sbagliato allora la grinta la tiene per il campo?

Beh io invece li voglio fare

A parte gli scherzi... sono anche dell'idea che in fondo la sua esplosione a Minnesota avesse comunque un briciolo di fondo. Cioé ne critico la modalità ma in parte ne capisco la ragione.
Ovvero non credo avesse tutti i torti a dire che due giocatori come Wiggins e KAT sono due giocatori molli, i loro risultati fino ad ora ne sono la prova.
Così come alla fine secondo me sulla scelta di Butler di andarsene da Phila abbia influito molto la presenza di un altro giocatore molle come Simmons e uno un po' troppo montato come Embiid.

Miami probabilmente è l'ambiente ideale per lui.
Adebayo sembra bello direzionato a crescere nel silenzio e nel duro lavoro, Crowder è un mastino e lo sappiamo bene, Dragic è uno che ha sempre fatto il suo in silenzio etc...

Il ragazzo ha un caratteraccio, dice le cose senza mezzi termini, ma probabilmente per uno come lui è frustrante avere dei compagni di squadra che non sembrano metterci la massima intensità e carica agonistica.

Beh no, la stai riducendo troppo, non è questione di "scartavetrare", ma di (in)segnare il giusto clima in quello spogliatoio. Anche di fare la voce grossa in alcuni momenti, ma come primo comandamento quello inserire il nuovo arrivato nel modo giusto, far capire le regole vigenti e descrivere il tipo di ambiente nel quale si è arrivati. Se uno come Butler si adatta, dopo i mesi/anni passati a litigare col mondo, questo è segno che l'ambiente è propositivo e non passivo verso i capricci delle proprie star.

La cultura che le società riescono a dare alle proprie organizzazioni, è fondamentale per impostare una crescita. Miami e Cleveland hanno subito entrambe il dover ricostruire dopo i saluti di James, anzi a dire il vero Riley forzò la fine del rapporto perché non c'erano i presupposti per continuare. Si notano notevoli differenze nella capacità di affrontare questo processo, mi stupirei di vedere i Cavs tra tre anni alle semifinali ad Est, per dire. Intendo questo, non tanto quello di mettersi di traverso con personalità che sono comunque forti.

Facile che domani Butler impazzisce e litiga con ogni singolo passante in Ocean Drive.

Santissime verità.

cavallo pazzo se ce n'è uno.

...sembra improbabile che i bucks possano salvare le corna...

Oltretutto quando piove poi grandina. Giannis nuovamente infortunato per un altro infortunio sulla stessa caviglia già infortunata. Il ragazzo ha strillato come un'aquila ed è rimasto un sacco a terra, però è uscito sulle sue gambe almeno. Chissà se rientrerà, nel qual caso la vedo difficile per i Cerbiatti.

A meno che gli altri non si sentano liberati, nel senso credano di non avere più nulla da perdere, e giochino senza peso e magari facciano un partitone. Da quando è uscito il greco, Bucks e Heat sembrano in confusione, l'intensità è sparita, si è trasformata in una strana partita.

La partita di Giannis è finita, il dolore è troppo forte. Il ragazzo lascia l'arena sopraffatto dalle emozioni, probabilmente ha realizzato che la sua stagione è quasi sicuramente finita qui, a meno di una prestazione d'orgoglio dei suoi compagni, che per ora tengono.

Complimenti a miami, danno l impressione di.poter vincere senza forzare, veramente solidi... chiunque entra da un contributo e mette il suo mattoncino...

Bucks tolto midletton non sanno cosa fare...

Orgoglio bucks... ot... e hanno sprecato un bel po, altrimenti la portavano a casa

C'è da dire anche che Miami sta giocando con la metà della convinzione delle prime tre partite, ma si sa, quando esce il migliore degli avversari cambia qualcosa nella tua testa, volenti o nolenti è così.

Vediamo che succede in questo overtime.