Il mio punto di vista, è che la firma di Dragic sulla serie sia bella pesante, e che il suo contributo non sia stato inferiore a quello degli altri. Maledetto lui, e quei suoi canestri nei momenti decisivi!
Idem come sopra Butler, soprattutto per..... "essersi trattenuto" , per aver sempre rispettato il copione.
Essendo uno che ha ben oltre 30 punti nella mani, speravo che prima poi avrebbe voluto prendersi il palcoscenico tutto per sé, mettendo fuori ritmo i compagni. Purtroppo non è successo....
Ligio ai dettami del coach, si è messo al servizio del collettivo, umile, generoso (anche pezzo di m***a a volte) senza mai eccedere in personalismi e facendo tante piccole cose per la squadra (campioncini di oggi e, speriamo campionissimi di domani, guardare e imparare).

onore a Miami che ha vinto con merito, si sono guadagnati il mio tifo e non solo perché giocheranno contro i giallastri

sinceramente mi sarei aspettato di forzare una gara 7, ma tant'è, ad oggi non siamo al livello che tutti noi agognamo, c'è da rendersene conto

qualcosa andrà cambiato, non si può pedissequamente perseverare, le parole del coach mi sembrano chiare, anche lui non è soddisfatto, anche si sè, sicuramente, ma qualcosa che lo ha disturbato c'è

vediamo cosa farà Danny, c'è innanzi tutto la patata rovente da gestire

Dire che non l'abbiamo persa vs dragic Butler & co, non significa dire che loro hanno giocato male o che non hanno timbrato a queste ECF.
Allora la sua firma pesante la messa anche Iguodala ieri, mi pare.
Anche Robinson (Che ammetto non sapevo neanche chi fosse prima) ha giocato molto bene.
Io dico che nel computo complessivo della serie, quelli che ci hanno preso più a bastonate e sono stati un vero problema senza soluzione sono stati Adebayo e Herro.
E non un discorso meramente legato hai punti che hanno fatto, mi sono sembrati i due giocatori su cui non siamo riusciti mai a trovare contromisure.
E ok su Adebayo, dove noi in quel reparto facciamo fatica, però su Herro onestamente non me lo aspettavo

Sono sereno, distrutto ma sereno.
Miami merita la Final, nel corso delle 6 partite contro di noi ha dimostrato ( fattivamentte, fattualmente) di essere stata migliore di noi e quindi onore ai vincitori.
Ma anche onore ai vinti, i Celtics, che ci hanno messo orgoglio e cuore e che hanno cercato di sopperire con il talento individuale alcune crepe nel gioco d'assieme che spesso si sono ripresentate, soprattutto nei momenti cardine delle partite.
E' inutile che ci disperiamo perchè siamo stati battuti da un rookie, da un bimbominchia...HERRO HA DUE c@#@#i GROSSI COME DUE CASE e ha avuto la faccia tosta ( e l'incoscienza) di non aver mai tremato di fronte alle difficoltà e alle responsabilita'.
Miami ci ha battuto perchè si è dimostrata piu' forte come squadra,poche chiacchiere.
Complimenti a Miami ( certo che se mi batti i Loackers mi diventi anche simpatica !!!) ma complimenti anche ai Celtics che sono arrivati dove nessuno di noi, se siamo intellettualmente onesti ( e lo siamo) pensava di arrivare.
Ora ero' bisogna interrogarsi sul da farsi per il futuro, perchè i limiti che abbiamo non possono essere coperti e mascherati solo dal cuore Celtic.
Sara' compito di Ainge trovare una soluzione.
Sara' compito pero' anche dell'area tecnica cominciare a far crescere seriamente questa squadra, troppe situazioni sono figlie di leggerezza e forse debolezza strutturale anche dal punto di vista tecnico.

Premetto che non l'ho ancora vista, e probabile che rimandi il più possibile... L'idea di non veder più giocare i Celtics per un po' (dopo il già lungo stop di RS) e le incognite sull'organizzazione NBA del prossimo anno, mi portano a conservare l'ultimo match dei nostri di questi Playoff come il dessert di una buona cena prima di essere costretto a salutare e tornare a casa.

Detto questo, lancio una piccola provocazione:
non é forse un paradosso che i due giocatori più pagati del roster siano quelli che hanno chiaramente underperformato e meno contribuito alla corsa? Va bene per Hayward e infortuni (che ormai é una costante ma inutile tornarci), ma anche Kemba si é acceso e spento un po' a intermittenza, mostrando qualche limite che non mi aspettavo...
Provando a mettermi il cappello di chi non conosce il nostro gruppo, é una situazione strana.
Di solito sono i veterani a fare la differenza nei PO, ma qui ha guidato la banda di giovani. Che in ottica di prospettive é tanta roba, però rimane un dato insolito.

Il rammarico per le potenzialità inespresse resta.
Si poteva certamente vincere la serie contro Miami ma non in queste condizioni.
Poiché si tratta del Basket nella sua massima espressione, non mi sento di trovare giustificazioni allo stato di forma fisica scadente di alcuni giocatori, perché queste sono situazioni inammissibili a questo livello di professionismo.
Non riesco a comprendere come sia possibile che dei professionisti vadano in crisi nel trovare un tiro in equilibrio tattico contro una difesa a zona 2-3.
Possibile che non si trovasse mai un lungo sul gomito per un tiro da schifosissimi 2 punti ?
Tutti a buttarsi dentro per poi "scaricare" la palla in corsa, senza nemmeno un ricorso al piede perno, oltretutto con tutta la difesa collassata in area.
Sembrava una partita di Promozione.
Oltretutto dopo una Gara 5 che pareva averci illuminati sulla via da percorrere.
Tiri affrettati, tutti salvatori della patria, nessuna fatica in difesa per Miami, sono arrivati belli freschi al finale di partita, dove ci hanno punito, trovandoci a corto di energie e carichi di falli.
La partita è finita con l'uscita di Theis per un sesto fallo non commesso.
Su ogni possesso Miami cercava un tiro come squadra e come ha giustamente fatto notare Luca, lo stesso Butler si è adeguato al piano partita, noi no.
Se difendi 18 secondi e attacchi in 8 secondi, alla lunga ti ritrovi a difendere contro una squadra con più energie.
La gestione della palla da parte nostra è stata deleteria.

Quando si perde giocando così male, dimostrando di non avere un filo conduttore e una propria identità, con dei punti forti consolidati, è implicito che il coach venga criticato e messo sulla graticola.
A meno che la nostra identità non sia quella di tirare da 3 ogni cosa che capita per le mani, alzando inevitabilmente il ritmo partita, disponendo di una rotazione dalla panchina che aldilà dei valori espressi è stata numericamente molto limitata, ma spero vivamente non sia così.
In diversi qui hanno notato quanto fosse restio Stevens a chiamare i Challenge, ma questo non solo ieri sera... non capisco nemmeno io questa sua posizione, soprattutto in momenti chiave della partita.
Io continuo a credere che Stevens sia un grande conoscitore del Basket.
Avevo dubbi su di lui e li ho chiaramente espressi in tempi non sospetti.

1) Sul saper gestire la presenza di personalità alpha nel roster.

2) Sul riuscire ad imporre il proprio gioco e le proprie idee alla squadra; e su questo punto, il suo recente pubblico sfogo la dice lunga.

Poi che a me non piaccia lo "small ball", soprattutto per quanto pesantemente ti espone in difesa, lo vado sostenendo da sempre, convinto che se lo pratichi con Horford o Theis può avere senso, certamente no con Grant, Robert o Kanter.
Nota bene: se avesse funzionato o meno con Fall nessuno ne avrà mai riprova perché non ci ha nemmeno mai provato, per cui... spazio alle ipotesi, tutte prive di fondamento.

Credo che i Celtics abbiano mandato un chiaro segnale alla squadra confermando la fiducia in lui e approvo la scelta, anche perché detesto il rebuilding e sostituire il coach è una mossa che nella maggior parte dei casi comporta tempi non brevi di assestamento e consolidamento.
A onor del vero, sono convinto che nello spogliatoio qualcosa dev'essere successo, qualcosa di molto spiacevole, di ben più grave dello sfogo di Smart.
Può darsi (e lo spero) che non si venga mai a sapere cos'è avvenuto ma non mi meraviglierei più di tanto se qualcuno dei nostri giocatori principali venisse allontanato e forse coglierei questa cessione positivamente.
Il principale indiziato dal mio punto di vista è comunque Smart.
Determinante sarà lo scenario che si prospetterà in occasione del Draft... vedremo.

Ok, ecco un analisi tecnica da te che anche se non ti conosco personalmente, mi sembra di aver capito che giusto un filo ne sai.

ma quindi la "colpa" di ciò a chi o a cosa è da attribuire?

Tralasciando un attimo i grandi meriti di Miami

È andata male, ci ho dormito su, oggi sono più sereno.
Il futuro resta roseo, con diverse possibilità di gestione del roster. Tanti auguri, Ainge.

Per il resto, fa male essere arrivati fin qui per poi uscire così malamente, specie perché laddove è girata male, se ci avessimo messo più testa, avremmo potuto far girare certi episodi a nostro favore.
Ma ormai è tardi per parlarne.

Posso dire solo che non vedo l'ora che inizi la nuova stagione

Buongiorno a tutti sodali celtici

Finita l'avventura PO e, dormendoci sopra devo dire ai miei cari giocatori:

BRAVI

Abbiamo perso contro una grande squadra che alla fine ha totalizzato 1 solo punto più di noi a differenza del cappotto preso dai Pacers e della mazzata presa dai Bucks MAI IN PARTITA nell'arco della serie.

Miami che mi sembra mooolto vicina ai Pistons del 2004 come spirito di squadra magari senza stelle di primissima grandezza, ma con tanti tanti giocatori che portano sempre il proprio mattoncino affinchè il progetto venga costruito

Se errori ci sono stati (ed è così perché la percezione è stata che i C's fossero in potenza più forti e con uno "starpower" più alto) Stevens ed Ainge si metteranno al lavoro per risolverli.

Ritornerò in questi giorni sull'argomento per sviscerare con voi i tanti punti di conversazione.

Comunque...

mi viene da dire che

... come anno di transizione non è andato malissimo

Ancora buona giornata e Forza Celtics a tutti

Le colpe forse.
Siamo una squadra, si vince e si perde insieme.
Sembra facile demagogia ma fortunatamente questo è un punto fermo in ogni sport di squadra, soprattutto nel basket, dove ogni giocatore è allo stesso tempo attaccante e difensore.
Credo che invece di cercare colpevoli in una squadra che aveva comunque le carte in regola per poter prevalere o comunque per potersela giocare un po' meglio, si debba analizzare il contesto.
La bolla non è stata una situazione ideale ma è stata una condizione condivisa da tutti, anche dagli avversari.
La forzata convivenza sul lungo periodo può aver minato e forse leso i rapporti tra staff tecnico e giocatori e addirittura tra i giocatori stessi.
Indicativi gli sfoghi di Smart e le dichiarazioni di Stevens.
A mio modo di vedere si è giocato in quel modo per mancanza di intenti comuni, per protesta verso il coach o verso alcuni compagni.
Non siamo stati una squadra.
Il "linguaggio del corpo" dei nostri giocatori non esprimeva unità di intenti, sembravano tante anime perse per il campo, tutte alla ricerca della consolazione derivante da una tripla andata a segno, come per dire, "il mio l'ho fatto".
I "salvatori della patria" alla Kyrie Irving non funzionano nel Basket e quei numerosi e insensati tiri da 3 punti con ancora più di 15 secondi a disposizione sono stati disastrosi.
Sul suo sesto fallo Theis è uscito dal campo senza protestare più di tanto, a mio avviso un chiaro segnale del fatto che non gli pesasse più tanto il fatto di piantarla lì.
Io temo che lo spogliatoio sia spaccato.

La partita non l'ho vista e credo che aspetterò che scenda un po' la delusione, anche se credo che passerà completamente non prima del prossimo giugno (quando alzeremo il titolo).

Cmq sono molto orgoglioso di questa squadra e rimango fortemente convinto che manca veramente poco perché questa sia la prima candita al titolo: in bocca al lupo Danny

Addirittura dici?
No questo non penso, condivido i punti da te elencati prima, però proprio spaccato non penso.

Nel caso dopo l'anno scorso sarebbe un cavolo di problema

Pur non condividendo l'idea, qui molto diffusa, che gli Heat non dispongano del nostro talento e di campioni autentici come i nostri, mi unisco a tutti voi nell'esternare i complimenti agli Heat per come hanno disputato questa serie e in generale per la qualità del Basket espresso in tutto il periodo "Bolla".
Sono stati una vera squadra, sempre molto unita, ben guidata e capace di non smarrire la propria identità durante il percorso, viceversa affermandola con forza.
Sono curioso di vedere come affronteranno "quelli là".
Credo tiferemo tutti per gli Heat.
Determinante sarà trovare alternative difensive alla 2-3 perché i LeBroners questa difesa la distruggono con AD in post alto.
Credo però anche che Miami abbia buone chance di mettere in difficoltà gli avversari se saprà gestire il ritmo partita e trovare le giuste spaziature in attacco derivanti dal PnR centrale.