Che poi fossi in lui come hobby invece che alla coppa Davis penserei alla sua compagna Shakira!!

Concordo in pieno...

Disastro, non so come altro definirlo.

Torneo di esibizione organizzato dal numero uno del mondo, Nole Djokovic, anzi più di un torneo, una serie di tappe che avrebbero dovuto far abbracciare nuovamente il tennis al grande pubblico e far passare i timori. Ma da subito qualcosa non va, un sacco di abbracci, conferenze stampa senza l'ombra di una mascherina e delle normali attenzioni imposte da questo virus. Ma non basta. Partite di basket tra i giocatori diffuse via social, notte in discoteca con tutti i giocatori a ballare vicini vicini, sempre più indizi puntano al disastro. Ma poi il campo... ed è pure peggio. Raccattapalle senza mascherina e guanti, toccano gli asciugamani degli atleti, le palline, beh no, qui qualcosa continua a non andare. E il pubblico, numeroso sugli spalti, senza distanziamento, altroché le porte chiuse di altri sport, tutto esaurito.

Tutto porta al disastro, quello che doveva essere lo spot di uno sport pronto a ripartire, si trasforma in un clamoroso cetriolo nel culo. Prima Dimitrov e Coric, poi il preparatore di Djokovic, poi una altro paio di persone legate ai giocatori infettati ed ora Djokovic e la moglie, oltretutto incinta. Tutti positivi al Covid 19, ed anche se più o meno tutti asintomatici, non cambia il risultato, una figura di m***a con pochi precedenti, una dimostrazione di stupidità e superficialità che lascia basiti.

Tutti ne vengono fuori con le ossa rotte a livello di reputazione, ma speriamo di fermarci qui e non doverci disperare per altro.... Pessima, strapessima figura di niente, una lezione da apprendere per non sbagliare più.

Leggevo ieri che tutto questo lassismo sia stato spinto dal coach di Djokovic che è una sorta di fanatico no vax o giù di lì con delle teorie tutte sue un po' su tutto... ti risulta?

Se intendi Marián Vajda, in questo caso specifico non lo so, ma tutti nell'entourage di Nole sono un po' contrari a medicina tradizionale o alimentazione onnivora, compreso lui, che anzi qualche settimana fa aveva dichiarato di essere contrario alla vaccinazione obbligatoria per i tennisti, ed in caso esistesse il vaccino e fosse reso obbligatorio, lui ci avrebbe dovuto pensare molto bene. Ma stessa cosa col cibo, con la chirurgia e la medicina tradizionale come detto, chi più chi meno nel suo staff sono contrari.

Ora Vajda tra tutti è sempre stato quello meno estremista, anzi convinse Nole ad abbandonare la dieta vegana per un certo periodo, perché vedeva delle carenze nella dieta del giocatore, ma tutto può essere.

Ah guarda non so, leggevo sta cosa en passant ieri e mi ero incuriosito visto che lo volevano far passare per santone lavator di cervelli... grazie dello spiegone Daniele

Ho visto il 1° set di Sinner contro Nadal, e prima ancora l'ho visto contro Zverev ed al 1° turno contro Goffin.
Ha un buon tennis ovviamente, ma mi ha colpito soprattutto per la testa.

Se ancora ci capisco qualcosa, sto ragazzo..........

Lui e Musetti sono due bellissimi prospetti del nostro tennis, che sta vivendo una discreta primavera guidata da Berrettini ovviamente. Sinner ha davvero tutto per sfondare, speriamo di vederlo alzare un trofeo importante entro qualche anno.

Non capisco nulla di Tennis!
Ma se Luca scrive di tennis e non di Celtics.... Mi preoccupo un po'

Sono un pentito del tennis.
Ci ho giocato per più di 30 anni, e l'ho seguito assiduamente per un ventennio.

La prossima vola che ci vediamo un'oretta la dobbiamo fare.

Ho giocato l'ultima volta a Gennaio. Un oretta e mezza scarsa.
Se ti dico che l'epicondilite mi è passata a Marzo, mi credi?

Senza nessuna fatica.

Celebriamo la grande impresa di Sinner che raggiunge la finale del Master 1000 di Miami. Non sarà il 1000 più competitivo della storia, questo è innegabile, ma intanto devi sempre essere in grado di arrivarci e noi italiani non dovremmo far altro che goderci questo ragazzo, al pari di Musetti e Berettini, un patrimonio sacro del tennis maschile italiano.

Non voglio aggiungere altro o esagerare coi complimenti (che merita), c'è prima una finale da giocare.

Per ora solo forza Sinner.

Non è andata come speravamo noi italiani, probabilmente l'emozione ha limitato il nostro alfiere, ma ciò non toglie nulla allo splendido torneo del ragazzo, che sta bruciando le tappe della maturazione. Hubert Hurkacz era un finalista abbordabile, tutto questo torneo era più abbordabile vista la singolarità di una lista di partenza che non vedeva molti dei primi della pista. Però le partite in campo le devi sempre giocare e vincere, e quando raggiungi gli ultimissimi turni, un minimo di emozione la provi, come in questa finale in cui dall'altra parte della rete hai uno (teoricamente) meno forte di te e (sicuramente) col ranking inferiore. Ma poi nel tennis pochi, pochissimi, punti fanno la differenza, e giocare bene quelli è un dono incredibile. Fare il colpo del torneo sul 40-0 per il tuo avversario è una cosa, giocarsi la palla break sul 15-40 5-6 è un attimo più complicato, giusto un attimo.

Ci saranno altre occasioni, tante altre occasioni, questo ragazzo è un patrimonio del nostro tennis, che dico, del nostro sport.

Forza Sinner.