A causa della pandemia , l'NBA e la G-League stanno attualmente discutendo una proposta per giocare una stagione regolare di 12 partite, seguita da playoff, dentro una bolla protetta. La sede dovrebbe essere Atlanta. DEl tutto simile alla bolla che l'NBA ha creato al Walt Disney World per completare la stagione 2019-20.
Le squadre della G-League vivrebbero in un ambiente in stile campus e giocherebbero tutte le loro partite in un unico palasport.

Jared Weiss del The Athletic fa sapere che i Celtics NON sarebbero interessati ...

Speriamo che non venga fuori un bel casino!

ad oggi Amile Jefferson non ha firmato

E se la G-League non parte, un sacco di giocatori professionisti saranno a spasso.
Il ruolo formativo della G-League viene meno e mi chiedo cosa staranno pensando i giovani che hanno rinunciato al college per andare a giocare con gli Ignite.
Ecco che improvvisamente i Celtics scoprono di avere un Roster estremamente giovane dove Teague e Thompson, fino al ritorno di Walker, saranno i soli veterani.
Al posto di Stevens potevamo ingaggiare Dewey Finn

eh sì , coach, hai ragione: la questione è seria...
del resto la G-league è innanzitutto un altro onerosissimo costo per le franchigie NBA.
Una lega di sviluppo che perde di significato con il COVID e la bolla?
Non lo so, viene meno il pubblico pagante (non solo il biglietto della partita, tutto quello che vi ruota attorno)...
I Celtics con Fall hanno riempito gli impianti (decisamente più piccoli di quelli della NBA) e fatto il pieno di consenso, di entusiasmo e di attenzione (oggi vale anche quante volte hai cliccato sulla pagina dei red Claws o dei Celtics)

Dewey Finn è proprio l'altro lato di Stevens

Se la GLeague andasse in bolla, si dice che i team partecipanti dovranno probabilmente pagare una quota di iscrizione di $ 500.000 per finanziare la logistica. Questo potrebbe essere un problema per alcune franchigie NBA

Vale anche la pena notare che GLeague perde un poco di rilevanza con le modifiche apportate alle regole sui contratti a due vie, poiché i giocatori possono ora essere attivi fino a 50 partite NBA senza limiti di tempo.

La situazione rimane aperta e fluttuante

E comunque i Red Claws se ne sono tirati fuori, ritenendo la cosa non interessante.

Quasi ogni franchigia Nba è proprietaria di un team in G-League e sostanzialmente dei giocatori a Roster.
Ora hanno esteso a 50 partite la possibilità di presenza NBA per i giocatori 2 ways, giustificando la cosa con il Covid-19, che potrebbe ridurre le presenze in Nba a causa delle eventuali positività.

DOMANDA

Una squadra Nba ha ora la possibilità di ingaggiare i giocatori degli Ignite?

Questi giocatori sono usciti dal sistema scolastico statunitense, diventando di fatto dei professionisti e quindi non dovendo sottostare alle regole della eleggibilità al Draft.
Lo chiedo perché Isaiah Todd, 2001 di 208 cm. e brillantissimo talento, io lo porterei a casa subito, approfittando della inesistente possibilità per il giocatore di lavorare.

Qualcuno sa rispondere a questa domanda?

Non credo di aver capito la domanda. I giocatori G-League possono essere firmati da tutti in qualunque momento, a meno di non essere già sotto contratto con una franchigia NBA, ma anche li si possono comunque firmare a certe condizioni. Ma non credo sia questa la domanda, espandi il concetto così magari capisco meglio.

Il punto è proprio quello evidenziato in grassetto.
Invece di aspettare il prossimo Draft per cercare un giovane talento, potremmo sfruttare la situazione e prenderci Isaiah Todd.
Mi risulta che i giocatori degli Ignite non siano sotto contratto con nessuna squadra NBA.
Essendo gli Ignite una nuova franchigia, mi chiedevo se ciò fosse possibile, visto che accoglie giocatori che hanno deciso di interrompere il percorso NCAA per giocare in G-League.
Aldilà di Todd, mio personale pallino, non è che gli altri siano scarsi, trattandosi di talentuosi ottimi prospetti.

Parlando specificatamente di noi, dovrebbe essere condiviso che non possiamo firmare più i 2way (avendoli già: Waters e Fall) e neppure contratti normali se non exhibit 10.

Il nostro roster è al completo se non ci sono tagli dell'ultimo minuto.

Avrei qualche idea in proposito...
Stiamo scherzando ?
Io non sono nessuno e forse mi mancano dei dettagli ma accidenti... queste opportunità vanno colte senza se e senza ma.

Ma di chi parli di ? No Stefano, non lo fanno anche se lo ripeti ogni giorno, altrimenti io sarei nel roster dei Celtics da 20 anni visto che lo dico tutte le mattine.

Ainge, Stevens e tutti gli altri dello staff conoscono Williams, ci hanno visto qualcosa che noi non vediamo ed hanno deciso di investire tempo su di lui, tanto tempo. Ha un contratto da rookie che ha certe tutele, questo è un progetto dei Celtics, almeno per ora. Le occasioni le vediamo noi, perché siamo tifoso sognatori, ma anche comodamente seduti davanti al computer e se sbagliamo chissene una scrollata di spalle e tutto passa, ma la realtà delle cose è molto diversa, il lavoro dei professionisti è ben diverso.

Ho sopportato giocatori nel roster per anni, vomitando ogni volta che lo vedevo eppure era li, sempre beffardo a farsi i cazzi propri. Le squadre NBA vivono di tanti aspetti, economici e tecnici (non dimentichiamo mai gli aspetti economici), che vanno in direzioni diverse dal pensiero dei tifosi. Un progetto non viene azzerato perché non piace ai tifosi. Facciamo un altro esempio per restare in tema. Personalmente non vorrei Fall e Edwards nel nostro roster, magari avrei provato altro, ma me li accetto senza grossi problemi capendo che i coach che li hanno sempre a disposizione ed i dirigenti che li hanno scelti, vedono qualcosa che noi non vedremo mai.