E fai bene, anzi è il giusto approccio.

io direi con meno ottimismo che abbiamo draftato TJ McConnell e Jared Dudley...
volo basso ... radente...

intanto:
https://www.nbastore.eu/it/boston-celtics/boston-celtics-nike-icon-swingman-jersey-payton-pritchard-mens/t-14927264+p-01241182096650+z-9-3378458521?_ref=p-TLP:m-GRID:i-r17c1:po-52

https://archive.fiba.com/pages/eng/fa/t ... index.html

Per curiosità sono andato a vedere il roster u19 con cui gli Usa hanno vinto il bronzo nel 2017 .
Payton è stato l'unico inserito nel quintetto della manifestazione però non l'unico Celtics a partecipare.

Beh amico mio, la numero 11 si sta finalmente rivalutando, lo scorso anno Kanter l'aveva comunque riportata nelle grazie di noi tifosi, Payton credo che ce la farà finalmente amare.

https://www.youtube.com/watch?v=h4eZABlQRkE

https://www.youtube.com/watch?v=pBuuqP7cw20

Portland (OR), Hoop Summit 2016

qui stiamo parlando di 4 anni fa... oggi in molti sono protagonisti in NBA e Pritchard già allora non sfigurava di certo.

https://www.youtube.com/watch?v=3tXU0_vBGr4

Scrimmage più recente... niente male direi.
I segnali che fosse pronto c'erano tutti.

Qui però dovremmo fare più mea culpa visto quanto eravamo imbestialiti al draft..

è tornato l'uomotigre!!! è tornato l'uomotigre !!!! è tornato l'uomotigre !!!

è luomotigre che lotta contro il male combatte solo la malvaggità *
è luomotigre che lotta contro il male combatte solo la malvaggità *
è luomotigre che lotta contro il male combatte solo la malvaggità *
na na na na nà (non la ricordo)
... lui sa cossè lammore *

MA MEA CULPA DI COSA ? ? ?
ALLORA : per editto dell'OMORAGNO ognuno si cosparga la testa di cenere rovente,
ognuno si inginocchi sui ceci secchi (se cotti almeno bollenti, se bolliti e inscatolati direttamente sulle scatole ... ecco direttamente sulle scatole)

ma che modo è di interagire?
vorremo mica istituire e predicare la pratica del senso di colpa come disciplina giornaliera, neanche fossimo in un convento gesuita del basso medioevo?

ma mi faccia il piacere ...
GO PRITCHARD
EBBASTA

*la doppia g è voluta, la doppia s,m,b pure, tra l'altro su ammore ed ebbasta suona troppo bene

grande rientro UOMORAGNO bentrovato perdona il tono vagamente canzonatorio

Oilà Naoto, mi sembrava d'aver visto una coupé rossa parcheggiata qui fuori
In realtà, per merito del buon MarcUs che, conoscendolo bene per averlo visto più volte in maglia Ducks ce lo aveva descritto con puntiglio, eravamo tutti innamorati di lui già la mattina successiva .

Per restare all' ultimo draft, senza tirare in ballo il precedente, personalmente ero e resto deluso solo dal fatto che non sia stato chiamato un lungo alla 14, a prescindere da cosa diventerà Nesmith.

Ciao Naoto, non vorrei fare il Mister X, ma il nostro Pitone non lo conosceva (quasi) nessuno e, dopo averne approfondito la conoscenza, nel giro di una notte già stava molto simpatico a tutti.

Certo, nessuno si aspettava un impatto del genere, speriamo solo che continui così.

Ha ragione Gioia, comunque, la vera sorpresa ed il sontuoso carro di madonne si è levato alto al cielo per la scelta di Nesmith passando i lunghi ancora disponibili, primo fra tutti il Prezioso.

Overtime - Storie a spicchi
9 m ·
Per inquadrare al meglio Payton Michael Pritchard, scelta numero 26 di quest'anno, 23 anni a fine mese, occorre fare un salto indietro. Payton è nel suo anno da freshman alla West Linn High School, in Oregon, e un giorno si presenta agli allenamenti con entrambe le mani fasciate. Il coach, Erik Viuhkola, gli chiede il motivo di quelle fasciature ma da lì a poco lo intuisce da solo, nel guardargli il palmo delle mani nascosto dalle medicazioni.
Ogni mattina, Payton si sveglia alle 5.15 e si allena in casa con una vecchia palla decisamente "usurata". Il problema è che non si tratta di un normalissimo pallone da basket, ma di una palla medica. E a furia di allenarsi le mani diventano piene di calli, a volte gli sanguinano addirittura. Il mix del materiale del pallone unito al suo peso gli manda i palmi in frantumi.
Non un evento occasionale, vista la sua enorme etica lavorativa. Nell'anno da senior, dopo i 45 punti segnati contro Lake Oswego di un giovedì sera, Payton torna alle 6.30 di mattina in palestra per tirare, trovando il solo custode presente.
Anche qui, una piacevole abitudine. Prima di ogni lezione, ogni mattina, mentre tutti dormono. Dal basso del suo metro e ottanta scarso, oggi superato di pochissimi centimetri, Payton capisce di dover lavorare il triplo per emergere ma accetta la sfida. Prima al liceo, poi all'università, infine nel roster di una delle squadre più forti in NBA.
Sembrerebbe una delle tante storie di ragazzi che, senza il fisico dei Giganti, hanno dovuto lavorare sui fondamentali e sviluppare una conoscenza e un istinto verso il Gioco diverso da tutti gli altri. Per sopravvivere, laddove ci fosse stata un'occasione per mettersi in mostra ai piani più alti. Il fenotipo del giocatore insopportabile da avversario e adorabile da compagno di squadra.
Alla prima vera chance, con Smart e Teague infortunati, Payton non si è fatto pregare e ha subito fatto capire di poter essere un giocatore prezioso per Stevens contro Toronto. 23 punti, giocate di elevato IQ cestistico e una dose spropositata di energia che hanno fatto breccia nel cuore dei tifosi Celtics.
Stanotte poi, sul 105 pari e una difesa Heat chiusa a riccio nel pitturato per ostacolare la preghiera finale di Smart, tra tutti i giocatori è sbucato lui per il tap-in decisivo per la vittoria. E nei tifosi di Boston è scattata definitivamente la scintilla.
Non il più forte, non il più atletico, non il più muscoloso.
Semplicemente, uno che nonostante tutto è meglio avere in squadra che contro, e che ci metterà davvero poco a diventare un giocatore di culto in questa lega.

L'ho visto giocare decine di volte e cosa devo dire?
mi piace, per me è sempre stato quel tipo di giocatore che in NBA può costruirsi una carriera con la personalità e il tiro, più tiratore che passatore (non è un John Stockton ), più agonista che tecnico, forte mentalmente, molto sicuro di sè, al limite dell'esaltato.
A Oregon, dove nei suoi quattro anni di talenti ne sono transitati parecchi lui è sempre stato riconosciuto come leader. Lui è un guerriero, sfidante, cattivo, maturo!
Se le imbrocca diventa l'idolo del Garden perchè questo non è tecnicamente un difensore ma se c'è da sbucciarsi le ginocchia per l'ultimo possesso lui si lancia, se c'è da far partire una rissa lui c'è, se c'è da prendere un tiro decisivo lui non si tira indietro.

PSYCHOPritchard