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Lockdown e basket giovanile 
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A legend

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Messaggio Lockdown e basket giovanile
Ciao a tutti amici del forum,

sperando di aver azzeccato la sezione, vi chiedo un parere sull'impatto che avra` il lockdown sulle generazioni in erba che sono ferme in pratica da febbraio scorso.

Ho un figlio di 14 anni, gioca da quando ne aveva 5 ed e` innamoratissimo della palla a spicchi nonche' (e il mio amico deep lo sa bene) un trifoglio come noi. Sta soffrendo enormemente la mancanza di allenamenti nonche` dell'atmosfera delle partite, per non parlare della mancanza dei compagni e delle pizzate di squadra (mancano anche a me)!

Siccome e` una situazione mai concepita prima, chiedo a tutti voi (ho letto che ci sono anche dei coach sul sito) quale impatto potra` avere sui ragazzi questo periodo lunghissimo di attivita`, anche sulle loro prospettive future e sullo sviluppo di tecnica, etc..
Per il momento hanno saltato un anno, ed ancora non si sa quando riprenderanno :ignr:

Aggiungo pure che mio figlio e` in pieno sviluppo, a 14 anni e` cresciuto di 10 cm in pochi mesi...tra poco mi raggiunge....sarebbe il periodo migliore per giocare a basket ma purtroppo non si puo`.

Visto come siamo messi a livello planetario, dovrebbe essere un problema comune a tutto il mondo, pero` vi chiedo le vostre illuminate opinioni

grazie a tutti
p.s. ho giocato anche io tanto a basket ed il periodo che ricordo piu` piacevolemnte e` proprio quello delle giovanili, tra 1 14 ed i 17 anni......a questi ragazzi e` stato tolto...dal virus


18/01/2021, 13:59
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Messaggio Re: Lockdown e basket giovanile
Caro Dubliner purtroppo la situazione che stiamo vivendo non puo' essere sistemata in poco tempo,lo speravamo tutti ma visto il momento credo che per tornare alla normalità ci vorrà del tempo ancora.
Spero proprio che in qualche modo si possa ricominciare a "concedere" ai ragazzi giovani le loro attività a breve tempo, andare a scuola e socializzare, praticare il loro sport e socializzare, crescere insomma.
Ci credo bene che tuo figlio scalpita per riprendere gli allenamenti e le partite, l'avessero tolto a me quando ero adolescente sarei impazzito.
Onestamente non so dirti altro, ci sono iscritti al Forum come Coach Maravich che allena i ragazzi e lo stesso Deep si è dedicato molto a crescere i giovani atleti, loro sapranno senza dubbio darti delle sensazioni piu' dirette su questo che alla lunga potrebbe diventare un problema mortificante per un giovane in crescita.
Speriamo bene.


18/01/2021, 14:42
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Messaggio Re: Lockdown e basket giovanile
Pur con tutti i distinguo del caso, perché di drammi ce ne sono di più gravi, questo che sollevi è un problema enorme. Non solo per il basket, ma tutti gli sport sono impossibilitati ad andare avanti e non solo quelli prettamente di contatto. Ci vuole pazienza è chiaro, alla fine di quest'anno è auspicabile riprenda tutto, anche se con qualche accortezza, ma avverto quel senso di mancanza che descrivi. Negli anni che citi, facevo mille sport, non solo uno, pensare di stare fermo e chiuso in casa, sarebbe stato un problema per e per quelli intorno a me.

Sulle conseguenze lascio al parola a Stefano, sicuramente racconterà il difficile mestiere dell'allenatore/educatore in questo momento e che strascichi può avere su un movimento, peraltro non in splendida salute da quanto racconta. Personalmente, avendo aiutato coi più piccoli la squadra della mia città durante le estati in più di un'occasione, constato come quest'anno sarà la seconda estate in cui non si farà nulla ed è un peccato, anche perché le implicazioni sociali sono già evidenti con piccole/grandi baby gang che si divertono a sfasciare gli arredi cittadini e che si ritrovano per picchiarsi. Purtroppo succede proprio questo quando lo sport latita, giovani annoiati che non sanno come sfogarsi. Ho sempre sostenuto lo sport come parte integrante dell'educazione giovanile, chi vive lo spogliatoio sviluppa un senso di empatia del tutto diverso e tende a smussare degli angoli che purtroppo spesso la famiglia, anche senza rendersi conto, non si rende conto di acuire.

Ora la mia esperienza è legata al tennis ed alla vita nei circoli, sappi che da queste parti hanno soppresso i corsi estivi o li hanno sensibilmente ridotti, anche per quest'anno. Oltre ad essere una fonte di guadagno, sono un modo per avviare i ragazzi verso lo sport. Senza questi insegnamenti, migliaia di ragazzini non faranno sport e non conosceranno mai uno sport, perché chiusa una certa finestra temporale perdono interesse. Anche se di questi solo una piccola percentuale continua in autunno coi corsi "seri", bisogna capire che senza l'indotto si ferma o rallenta sensibilmente, i maestri non hanno tennis da insegnare, i circoli non incassano le rette e tutto si spegne. Puoi affrontarlo per un anno, forse due, ma poi tutto sparisce e ti ritrovi solo con 40enni, che non danno quel futuro di crescita necessario.

Quindi capisco benissimo il disagio di tuo figlio (certo che mi ricordo) e il tuo, non dobbiamo abbatterci noi per primi e dare messaggi negativi, ma la situazione è sicuramente arrivata oltre il livello di guardia. Sempre approfittando della presenza di Stefano, visto che ne avrà parlato alla noia anche coi colleghi, gli chiederei se esistono realisticamente delle possibilità di mediare la situazione, perché e torno al tennis, i governanti sono stati ciechi e sordi non facendo nessun distinguo anche in sport dove per strutture (tensostrutture) e per distanziamento (un campo è lungo quasi 24 metri e si gioca da parti opposte), si dovevano fare delle considerazioni molto diverse. Ormai è tardi, i buoi sono scappati, temo comunque che in tutti i settori sportivi lo strascico sia deleterio ed avvertito per qualche anno.

Su quello economico, ben più problematico di quello sportivo, non mi pronuncio neanche, ma temo conseguenze ancora più serie.


18/01/2021, 15:32
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Messaggio Re: Lockdown e basket giovanile
Ciao Dubliner, la questione mi sta molto a cuore.
La tematica è davvero complessa e va analizzata sotto ogni aspetto, io provo a condividere qui le mie opinioni su più messaggi.
Teniamo presenti alcuni aspetti che attengono più alla sfera psicopedagogica, ad esempio il loro istinto naturale alla socializzazione cui si contrappone un forzato isolamento.
L’impossibilità di un confronto, anche solo visivo, tra coetanei è terribile e il poco tempo libero concesso dallo studio, viene vissuto in isolamento con l’unico rifugio nei videogiochi e nei social network, sviluppando un’apatia e una indolenza che un domani non sarà poi facile da vincere.
La didattica a distanza è stressante e odiata da tutti i ragazzi.
I carichi di compiti sono mostruosi, non paragonabili a quelli dei nostri tempi, e questo li costringe a diventare “professionisti” dello studio, davanti ad un monitor.
Il loro lavoro dovrebbe essere fare esperienze diverse, sviluppare interessi, relazioni, passioni autentiche e viceversa in Italia queste generazioni sono abbandonate sui libri.
Mi fa molto arrabbiare sentire alcuni sputasentenze che li giudicano “figli della Playstation”.
Significa non aver nemmeno provato ad analizzare la questione.
Apatia e indolenza sono indotte dalla scuola.
Scuola che non prevede nemmeno una minima attenzione allo sviluppo fisico dei ragazzi.
Siamo senza strutture e le 2 ore di Educazione Fisica a settimana, fossero anche state fatte nel migliore dei modi possibili, sono una goccia nel deserto e ad ogni modo, sono sparite.
Mens sana in corpore sano… lo sostenne Giovenale circa 1900 anni fa.
Da questo punto di vista cominciamo ad analizzare la situazione attinente al basket.
Istruttore da 35 anni, ho visto molte generazioni di giovani giocatori succedersi.
Negli anni ’80 era comune aspettarsi che un giovane allenato sui fondamentali imparasse a giocare facendo propri certi gesti in un lasso di tempo variabile a seconda del numero di allenamenti e dal talento del giovane.
Oggi non è più così, i giovani non possiedono più gli schemi motori di base e non hanno avuto modo di sviluppare autonomamente le capacità coordinative e il controllo del corpo.
Anche qui la responsabilità è del sistema scuola italiano.
I ragazzi non sono più autorizzati a recarsi a scuola da soli, devono essere accompagnati.
Noi tutti, ricorderemo quanto tempo abbiamo passato in bicicletta per andare a scuola e agli allenamenti in completa autonomia.
A 12 anni ero in giro per Monza in bicicletta e non ero solo.
C’era tempo per giocare a tennis, a calcio, a ping pong, a calcetto, a nascondino, a “ce l’hai”, scavalcando cancelli, arrampicandoci sugli alberi e a volte cascando e facendoci pure male, finendo al pronto soccorso con qualche punto qua e là.
Tutta questa esperienza motoria oggi manca completamente e deve essere rimpiazzata dall’Istruttore di Basket mentre insegna i fondamentali.
Un punto cruciale sono le capacità coordinative.
Studi sviluppati tra gli anni ’70 e ’80 in Germania Est, dimostrarono molto chiaramente come la capacità di apprendimento motorio e coordinativo era molto alta fino ai 13/14 anni, per poi subire un drastico calo.
Dopo quell’età, l’apprendimento di nuovi schemi motori richiede molto più tempo e molto più lavoro.
La preparazione motoria, è un’assoluta priorità nel basket giovanile di oggi.
Io svolgevo 4 allenamenti a settimana e in ogni allenamento il riscaldamento era svolto con la corda, con molta attenzione a routine individuali di palleggio.
I giocatori si presentavano in palestra circa 20 minuti prima per svolgere autonomamente questo loro riscaldamento.
Alleno 20 ragazzi del 2006 e 22 nati nel 2007 e a questi comportamenti sono stati educati per gradi iniziando da quando avevano 10/11 anni.
Ti racconto questo solo perché sono fortunato oggi ad avere la maggior parte dei giocatori che a casa prosegue le proprie routine in forma autonoma.


18/01/2021, 15:40
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Messaggio Re: Lockdown e basket giovanile
Dubliner ha scritto:
Ciao a tutti amici del forum,

sperando di aver azzeccato la sezione, vi chiedo un parere sull'impatto che avra` il lockdown sulle generazioni in erba che sono ferme in pratica da febbraio scorso.

Ho un figlio di 14 anni, gioca da quando ne aveva 5 ed e` innamoratissimo della palla a spicchi nonche' (e il mio amico deep lo sa bene) un trifoglio come noi. Sta soffrendo enormemente la mancanza di allenamenti nonche` dell'atmosfera delle partite, per non parlare della mancanza dei compagni e delle pizzate di squadra (mancano anche a me)!

Siccome e` una situazione mai concepita prima, chiedo a tutti voi (ho letto che ci sono anche dei coach sul sito) quale impatto potra` avere sui ragazzi questo periodo lunghissimo di attivita`, anche sulle loro prospettive future e sullo sviluppo di tecnica, etc..
Per il momento hanno saltato un anno, ed ancora non si sa quando riprenderanno :ignr:

Aggiungo pure che mio figlio e` in pieno sviluppo, a 14 anni e` cresciuto di 10 cm in pochi mesi...tra poco mi raggiunge....sarebbe il periodo migliore per giocare a basket ma purtroppo non si puo`.

Visto come siamo messi a livello planetario, dovrebbe essere un problema comune a tutto il mondo, pero` vi chiedo le vostre illuminate opinioni

grazie a tutti
p.s. ho giocato anche io tanto a basket ed il periodo che ricordo piu` piacevolemnte e` proprio quello delle giovanili, tra 1 14 ed i 17 anni......a questi ragazzi e` stato tolto...dal virus


provo a darti una risposta che prenda in considerazione tuo figlio e non gli aspetti sociali.
premessa, sono "giovane" e non ho figli, ma capisco la situazione perchè a 14 anni ero nella situazione opposta.
ero sommerso dalle attività.
giocavo un campionato regionale a calcio ed uno a basket e facevo il primo anno di liceo scientifico (dove avevano il gusto di spremere gli alunni).
ho dovuto fare delle scelte di razionalizzazione, ma non ho mai sacrificato lo sport.
nemmeno i miei mi hanno mai incoraggiato a farlo. come tuo figlio nel giro di 2 anni sono cresciuto di 32 cm. avessi mollato sarei diventato uno scherzo della natura.

ora, come puoi aiutare tuo figlio, pur rimanendo nella legalità?

non so che spazi hai a disposizione. io, con somma fatica, durante il lockdown ho comprato un canestro da 300 euro circa da Decathlon e l'ho messo in giardino dai miei suoceri. Non è una cosa professionale, ma fa il suo dovere.
la motivazione è altra rispetto al bisogno di tuo figlio, ma il concetto di fondo rimane.
preciso una cosa: durante tutta l'estate ed i primi mesi autunnali non ho mai organizzato partite clandestine. l'ho sempre usato da solo o al massimo con una persona della cerchia famigliare senza contatto.
però fa la differenza.
sessioni di tiro, palleggio e quant'altro. a me ha salvato la vita e ok, non mi ha reso un bravo giocatore, ma alcune cose può sistemarle (pensa al tempo che puoi dedicare a sistemare la meccanica di tiro o farla evolvere mente il suo corpo evolve o altrimenti sperimentare situazioni di tiro).

secondo punto, lavorare sull'elasticità muscolare non tanto sulla massa (e non ha senso in fase adolescenziale).
può usare degli elastici, estensori o banalmente la corda per saltare (sembra una cosa anni 50, ma è un esercizio aerobico ancora molto valido).

terzo punto, soprattutto per quando verso l'estate si allenteranno un po' di misure restrittive: non fargli fare solo basket. mandalo in piscina a nuotare (do per assodato che se si poteva fare nel 2020 si potrà fare nel 2021).
mentre stai crescendo è un esercizio che ti da la struttura fisica e poi definisce il giocatore che puoi diventare sul campo.

questo ultimo punto ovviamente presuppone un miglioramento della situazione, ma per il momento bisogna adattarsi.
questo non gli consentirà di essere un ragazzino che se stare bene in campo con altri 4 compagni, ma che avrà imparato dei rituali e delle attività sulle quali prima o poi tutti si imbattono.
lo so, sono le cose pallose dello sport perchè la parte bella è competere, sfottersi, ridere e scherzare con i propri compagni e gioire quando si vince, ma se vorrà fare del basket un suo compagno per la vita, laddove possibile, questo è il momento per imparare il valore de "curare i fondamentali" e "curare il tuo corpo".

digli di tenere duro, questa generazione può diventare la prima dopo tante che sa veramente stringere i denti e tenere duro (anche a causa del COVID).


18/01/2021, 16:07
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Messaggio Re: Lockdown e basket giovanile
Noi abbiamo un programma di 3 allenamenti settimanali su Zoom con il preparatore atletico.
Essenzialmente lavoriamo su: sviluppo del “core”, tonificazione muscolare degli arti, coordinazione e controllo del corpo, flessibilità articolare.
I ragazzi si rendono conto del miglioramento fisico e questo li gratifica per la fatica che sostengono.
Questo tipo di preparazione era svolta anche quando l’attività era in palestra ma la sua funzione oggi è soprattutto quella di preparare i ragazzi in vista della ripresa, cercando di prevenire gli infortuni, tema per me e il mio staff assolutamente prioritario.
Quando si poteva svolgevamo allenamenti individuali all’aperto, dal 15 maggio al 27 agosto svolgemmo 51 allenamenti all’aperto, e torneremo a farli non appena ce ne verrà concessa la possibilità.
I ragazzi comunque so che si trovano regolarmente ogni giorno sui campetti a giocare e personalmente ne sono tanto felice.
Potrei proporgli degli allenamenti ma trovo sia molto più sensato lasciare che stiano insieme e che giochino tra di loro.
Un dato statistico, con 1766 presenze dal 15 maggio, nemmeno un caso di positività al Covid.
Che prezzo stanno pagando queste generazioni di giovani ?
Un domani, senza aver svolto attività sportiva, avremo intere generazioni di persone con problemi relazionali, disturbi psichici e problemi fisici.
Dopo essere stati educati all’apatia e all’indolenza come pensiamo che queste generazioni possano approcciare l’ingresso nel mondo del lavoro ?
Qualcuno magari è convinto che sarà sufficiente premere un bottone ?
Tornando al basket, alcune squadre so che svolgono attività da remoto ma la maggior parte sono completamente inattive e questo trovo sia folle.
Mi chiedo come si possa pensare di riprendere l’attività ripartendo da zero dopo più di un anno di assenza totale.
Per quanto riguarda la ripresa dell'attività, la mia proposta è stata quella di riprendere i campionati interrotti un anno fa, tenendo validi i gironi e le classifiche maturate fino alla sospensione.
La FIP in tutto questo è totalmente assente e non formula proposte di alcun tipo al CONI o a Spadafora.
Infine, una mia convinzione, condivisa con il fratello di coach Gandini in merito a ciò che si potrebbe fare.
Facendo tamponi rapidi ogni settimana non esisterebbero problemi.
Lo sport aiuterebbe le autorità sanitarie a tracciare i ragazzi, con un protocollo per cui le Società con un tampone rapido a settimana (5,25 euro) fornirebbero uno screening su decine di migliaia di ragazzi.
Se un ragazzo tra i 12 e i 19 anni risultasse positivo, il giorno dopo potrebbe fare gratuitamente il molecolare, visto che si tratta di studenti e a quel punto si avrebbe la riprova sulla validità di quello rapido.
Così facendo i ragazzi potrebbero pure tornare a scuola con il risultato del tampone settimanale.
Di più, se il Bonus che Sport & Salute eroga ai collaboratori sportivi venisse elargito alle Società Sportive, i costi sarebbero molto meno gravosi.


18/01/2021, 16:22
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Messaggio Re: Lockdown e basket giovanile
deep ha scritto:
Pur con tutti i distinguo del caso, perché di drammi ce ne sono di più gravi, questo che sollevi è un problema enorme. Non solo per il basket, ma tutti gli sport sono impossibilitati ad andare avanti e non solo quelli prettamente di contatto. Ci vuole pazienza è chiaro, alla fine di quest'anno è auspicabile riprenda tutto, anche se con qualche accortezza, ma avverto quel senso di mancanza che descrivi. Negli anni che citi, facevo mille sport, non solo uno, pensare di stare fermo e chiuso in casa, sarebbe stato un problema per e per quelli intorno a me.

Sulle conseguenze lascio al parola a Stefano, sicuramente racconterà il difficile mestiere dell'allenatore/educatore in questo momento e che strascichi può avere su un movimento, peraltro non in splendida salute da quanto racconta. Personalmente, avendo aiutato coi più piccoli la squadra della mia città durante le estati in più di un'occasione, constato come quest'anno sarà la seconda estate in cui non si farà nulla ed è un peccato, anche perché le implicazioni sociali sono già evidenti con piccole/grandi baby gang che si divertono a sfasciare gli arredi cittadini e che si ritrovano per picchiarsi. Purtroppo succede proprio questo quando lo sport latita, giovani annoiati che non sanno come sfogarsi. Ho sempre sostenuto lo sport come parte integrante dell'educazione giovanile, chi vive lo spogliatoio sviluppa un senso di empatia del tutto diverso e tende a smussare degli angoli che purtroppo spesso la famiglia, anche senza rendersi conto, non si rende conto di acuire.

Ora la mia esperienza è legata al tennis ed alla vita nei circoli, sappi che da queste parti hanno soppresso i corsi estivi o li hanno sensibilmente ridotti, anche per quest'anno. Oltre ad essere una fonte di guadagno, sono un modo per avviare i ragazzi verso lo sport. Senza questi insegnamenti, migliaia di ragazzini non faranno sport e non conosceranno mai uno sport, perché chiusa una certa finestra temporale perdono interesse. Anche se di questi solo una piccola percentuale continua in autunno coi corsi "seri", bisogna capire che senza l'indotto si ferma o rallenta sensibilmente, i maestri non hanno tennis da insegnare, i circoli non incassano le rette e tutto si spegne. Puoi affrontarlo per un anno, forse due, ma poi tutto sparisce e ti ritrovi solo con 40enni, che non danno quel futuro di crescita necessario.

Quindi capisco benissimo il disagio di tuo figlio (certo che mi ricordo) e il tuo, non dobbiamo abbatterci noi per primi e dare messaggi negativi, ma la situazione è sicuramente arrivata oltre il livello di guardia. Sempre approfittando della presenza di Stefano, visto che ne avrà parlato alla noia anche coi colleghi, gli chiederei se esistono realisticamente delle possibilità di mediare la situazione, perché e torno al tennis, i governanti sono stati ciechi e sordi non facendo nessun distinguo anche in sport dove per strutture (tensostrutture) e per distanziamento (un campo è lungo quasi 24 metri e si gioca da parti opposte), si dovevano fare delle considerazioni molto diverse. Ormai è tardi, i buoi sono scappati, temo comunque che in tutti i settori sportivi lo strascico sia deleterio ed avvertito per qualche anno.

Su quello economico, ben più problematico di quello sportivo, non mi pronuncio neanche, ma temo conseguenze ancora più serie.


Ai ragazzi, hai perfettamente ragione, dobbiamo trasmettere solo messaggi positivi e soprattutto costruttivi.
Bisogna fare in modo che si sentano coinvolti in un progetto di crescita individuale e questo in Italia è un compito che richiede molta, troppa fatica.
Le istituzioni sono cieche e il loro unico scopo è quello di non decidere per evitare di assumersi responsabilità.
Quando chiudi tutto, adducendo l'emergenza, hai parificato tutto e tutti, trasferendo in questo modo la responsabilità delle tue azioni sul Covid, un alibi per non aver pensato e attuato soluzioni differenti a seconda delle realtà coinvolte.
La FIP ha saputo solo proporre la ripresa dei Campionati di C Gold, C Silver maschili e B femminile, estendendo il concetto di Campionato Nazionale, semplicemente per incassare i soldi dei Parametri dei giocatori, le Iscrizioni ai Campionati e le Tasse Gara.
I dipendenti FIP sono in cassa integrazione e sul loro futuro in FIP nutro parecchi dubbi.
Delle giovanili non frega nulla a nessuno.
Si è parlato di sfruttare il 3c3 che prevede come attività secondaria della FIP delle finali nazionali.
Tutti sappiamo che gli sport di contatto non contribuiscono, soprattutto nell'età giovanile, alla diffusione del virus più di quanto non facciano ad esempio le presenze sui mezzi pubblici.
Molti genitori mi segnalano che nelle ditte dove lavorano (quei pochi ancora fortunati da avere un lavoro) in pochi tengono la mascherina.
Un allenatore statunitense mi ha segnalato che stanno provando ad allenarsi con la mascherina e dice che è solo questione di abitudine.
Io ho provato ad allenare con la mascherina e trovo sia impossibile.
Non uso il fischietto ma se lo facessi, sarebbe un problema.
Le soluzioni mediche esistono e nel messaggio precedente ne ho indicata una, ma mi chiedo come sia possibile che negli ambiti di competenza non si provi nemmeno a cercarle.
Non è concepibile chiudere tutto e sperare che tutto vada bene perché così non potrà mai andare tutto bene.
La cura è di gran lunga peggiore del male che dovrebbe curare.


18/01/2021, 16:53
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Messaggio Re: Lockdown e basket giovanile
Giusto per un confronto con il resto del mondo, per quel poco che so.
In Spagna l'attività giovanile non è stata sospesa.
Un allenatore spagnolo mi ha fatto presente che sono in vigore misure anti Covid, (come era da noi prima del secondo lockdown) e che finora non hanno avuto casi di positività.
Gli allenamenti individuali in Polonia e Lituania non sono mai stati negati all'interno delle palestre.
Due ragazzi che allenavo, giocano a NY e quando il tempo lo consente sono sui Playground ma l'attività di squadra, pur sospesa, continua individualmente in palestra con ingressi contingentati.


18/01/2021, 17:06
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Messaggio Re: Lockdown e basket giovanile
Mondo Cane ha scritto:
1° durante il lockdown ho comprato un canestro da 300 euro circa da Decathlon e l'ho messo in giardino dai miei suoceri.
Sessioni di tiro, palleggio e quant'altro.
A me ha salvato la vita e ok, non mi ha reso un bravo giocatore, ma alcune cose può sistemarle (pensa al tempo che puoi dedicare a sistemare la meccanica di tiro o farla evolvere mente il suo corpo evolve o altrimenti sperimentare situazioni di tiro).

lavorare sull'elasticità muscolare non tanto sulla massa (e non ha senso in fase adolescenziale).
Può usare degli elastici, estensori o banalmente la corda per saltare (sembra una cosa anni 50, ma è un esercizio aerobico ancora molto valido).

mandalo in piscina a nuotare (do per assodato che se si poteva fare nel 2020 si potrà fare nel 2021).
Mentre stai crescendo è un esercizio che ti da la struttura fisica e poi definisce il giocatore che puoi diventare sul campo.

Questo non gli consentirà di essere un ragazzino che se stare bene in campo con altri 4 compagni, ma che avrà imparato dei rituali e delle attività sulle quali prima o poi tutti si imbattono.
Lo so, sono le cose pallose dello sport perché la parte bella è competere, sfottersi, ridere e scherzare con i propri compagni e gioire quando si vince, ma se vorrà fare del basket un suo compagno per la vita, laddove possibile, questo è il momento per imparare il valore de "curare i fondamentali" e "curare il tuo corpo".

digli di tenere duro, questa generazione può diventare la prima dopo tante che sa veramente stringere i denti e tenere duro (anche a causa del COVID).


Ho provato a quotare alcuni estratti dal tuo messaggio per formulare un mio commento solo su determinati punti che hai menzionato.
Intanto ti faccio i miei complimenti più sinceri per la passione e per aver colto aspetti davvero importanti anche dal mio punto di vista.

Sistemare la meccanica di tiro mentre il corpo evolve è un giusto obiettivo ma senza una guida, risulta piuttosto difficile da ottenere.
Anzi, è molto probabile che si consolidino per abitudine dei difetti di meccanica.
Sono però d'accordo con te che piuttosto che niente è meglio piuttosto.
Se non puoi avere un istruttore che ti segue durante il lockdown, usa il web per trovare degli istruttori che con dei video ti guidino in modo corretto e usali come modelli.

Sul 2° punto, sottoscrivo al 100%.
Bravissimo.

Anche sul 3° punto sono completamente d'accordo con te.
La multidisciplinarietà sportiva, soprattutto tra gli 8 e i 15 anni, è una delle chiavi più importanti dell'eccellenza statunitense nello sport.
Una curiosità.
Il nuoto e il basket sono agli antipodi per quanto concerne il numero di stimolazioni neuro cerebrali.
Sempre in Germania dell'Est, degli studi dimostrarono che il nuoto è lo sport che ne produce di meno in assoluto, dove viceversa il basket si trova al vertice in questo ambito.
Detto questo, rimane una disciplina molto valida a complemento.
Personalmente preferisco il tennis, dove i movimenti sui piani laterali e sagittali unitamente alla coordinazione trovano terreno comune con il basket.

Sul 4° punto sono d'accordo con te ma credo sia necessaria una precisazione.
Giungere a comprendere l'importanza e il significato di routine quotidiane di allenamento è per quella che è la mia esperienza un processo che dev'essere guidato.
Difficilmente un giovane giocatore accetta di fare fatica in modo autonomo senza obiettivi e gli obiettivi comportano valutazioni e misurazioni, anche da parte del giocatore stesso.
L'auto miglioramento è fondamentale e se hai passione indubbiamente non sarà difficile portartici, ma ci sono dei criteri da seguire.
Improvvisarsi autonomamente non è la miglior soluzione ma forse di questi tempi bisogna anche fare di necessità virtù.

Infine la tua considerazione sul periodo Covid e sull'influenza che potrebbe avere sulla nuova generazione di giovani.
Anche qui, quanto affermi credo sia possibile ma ai ragazzi occorrono stimoli, motivazioni ed esempi positivi, dove al contrario, in totale assenza di questi trovo sia altissimo il rischio di incorrere in apatia e indolenza.

Consentimi un'ultima riflessione sulla maggior parte dei miei colleghi che da oltre un anno non seguono i propri ragazzi, non li chiamano, non organizzano allenamenti a distanza, non partecipano alla loro situazione.
Mi chiedo con quale faccia si presenteranno in palestra a pretendere il 100% dai ragazzi.
Se non dai il 100% di te stesso perché dovrebbero farlo loro ?
Dare ai ragazzi, attraverso il basket, la possibilità di essere la miglior versione di sé stessi credo sia un obiettivo assoluto, che trascende il numero di vittorie e di sconfitte, pertanto l'assenza per me è una colpa.


18/01/2021, 17:48
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Messaggio Re: Lockdown e basket giovanile
Faccio i complimenti a voi tutti ragazzi, che bei messaggi avete scritto, pieni di passione, di competenza, empatici e sinceri, tecnica e cuore quando si incontrano scrivono le pagine piu' belle della vita.
Ma che mi venite a raccontare, i Celtici stanno almeno una dimensione spazio-tempo sopra tutti gli altri.
Che piacere estatico leggere le vostre parole !!!

:heart


18/01/2021, 18:13
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Messaggio Re: Lockdown e basket giovanile
ilcrispo ha scritto:
Faccio i complimenti a voi tutti ragazzi, che bei messaggi avete scritto, pieni di passione, di competenza, empatici e sinceri, tecnica e cuore quando si incontrano scrivono le pagine piu' belle della vita.
Ma che mi venite a raccontare, i Celtici stanno almeno una dimensione spazio-tempo sopra tutti gli altri.
Che piacere estatico leggere le vostre parole !!!

:heart


https://www.youtube.com/watch?v=x9FMW1jAuPY :lol3 :lol3 :lol3

:heart :heart :heart


18/01/2021, 18:20
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Messaggio Re: Lockdown e basket giovanile
http://www.fip.it/Regioni/lombardia/Doc ... iOn6W9VKH0

Giusto prima si parlava della FIP... poco fa ha rilasciato un Comunicato Stampa...


18/01/2021, 21:19
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Messaggio Re: Lockdown e basket giovanile
Apro una parentesi su sta cosa degli atleti di interesse nazionale, mi lascia molto perplesso, ma molto. Non per l'articolo che citi, anzi, ma sapete quante tessere di over 40 (e sono buono) sono diventate magicamente agonistiche solo per illudere il sistema dei controlli? Troppe, tanto che il Binaghi, presidente FIT, ha dovuto esortare i vari centri medici ad essere scrupolosi nel rilascio dell'idoneità agonistica. Una borsa in macchina, una tessera atleta nel portafoglio, ed i colori delle zone sono solo un ricordo.

Tutto in barba a chi rispetta le leggi e usa gli strumenti appositi, che c@#@#e che sono, devo essermi rimbecillito con l'età...


18/01/2021, 21:48
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Messaggio Re: Lockdown e basket giovanile
deep ha scritto:
Apro una parentesi su sta cosa degli atleti di interesse nazionale, mi lascia molto perplesso, ma molto. Non per l'articolo che citi, anzi, ma sapete quante tessere di over 40 (e sono buono) sono diventate magicamente agonistiche solo per illudere il sistema dei controlli? Troppe, tanto che il Binaghi, presidente FIT, ha dovuto esortare i vari centri medici ad essere scrupolosi nel rilascio dell'idoneità agonistica. Una borsa in macchina, una tessera atleta nel portafoglio, ed i colori delle zone sono solo un ricordo.

Tutto in barba a chi rispetta le leggi e usa gli strumenti appositi, che c@#@#e che sono, devo essermi rimbecillito con l'età...


Tutto giusto ma prendiamo in esame anche tutte le incombenze che comporta una scelta del genere.
Un conto è essere atleti di interesse nazionale nel Tennis e un conto nel Basket.
Ad una partita di Basket si presentano almeno 15 persone per squadra e il costo delle procedure sanitarie previste per l'ammissione alla partita non è cosa di poco conto (80 euro solo per i tamponi).
Nel Tennis, sport individuale, i costi sono diversi.
Nel Basket devi avere presente il medico sociale agli allenamenti e alle partite e i medici che svolgono qualsiasi mansione gratuitamente lavorano per organizzazioni come "Medici Senza Frontiere", non certo per il "Brusuglio Cricket and Football Club" di turno.
Senza contare che esistono procedure burocratiche e persone che devono accettare su di sé la responsabilità oggettiva in caso di diffusione accertata del contagio per mancato rispetto delle norme previste.
Il rischio è che più di qualche squadra decida di continuare a rimanere con l'attività sospesa.


18/01/2021, 22:03
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Messaggio Re: Lockdown e basket giovanile
Maravich ha scritto:
Tutto giusto ma prendiamo in esame anche tutte le incombenze che comporta una scelta del genere.
Un conto è essere atleti di interesse nazionale nel Tennis e un conto nel Basket.
Ad una partita di Basket si presentano almeno 15 persone per squadra e il costo delle procedure sanitarie previste per l'ammissione alla partita non è cosa di poco conto (80 euro solo per i tamponi).
Nel Tennis, sport individuale, i costi sono diversi.
Nel Basket devi avere presente il medico sociale agli allenamenti e alle partite e i medici che svolgono qualsiasi mansione gratuitamente lavorano per organizzazioni come "Medici Senza Frontiere", non certo per il "Brusuglio Cricket and Football Club" di turno.
Senza contare che esistono procedure burocratiche e persone che devono accettare su di sé la responsabilità oggettiva in caso di diffusione accertata del contagio per mancato rispetto delle norme previste.
Il rischio è che più di qualche squadra decida di continuare a rimanere con l'attività sospesa.

Sì certo, il rischio è evidente, mi sembra una strada impraticabile per molti.

Comunque disquisivo su come l'approfittare di un sistema alla lunga lo penalizzi e non certo lo favorisca, riferendomi a persone che pur di poter aggirare le limitazioni si improvvisano atleti, che non sono, tra l'altro, aspetto non secondario, rischiando di favorire la diffusione del virus. Non è una cosa che mi piace.


18/01/2021, 22:32
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