la traduzione lascia forse un po' a desiderare...

Ainge ha detto che vuole "shooting with size" - quindi non necessariamente in un lungo (il lungo lo ha nominato chi lo intervistava)... e ha poi specificato che l'importante è che sia in grado di difendere - il che probabilmente esclude entrambi i nomi di cui sopra?

Seguendo il ragionamento, tutte le strade portano a Rom... emh... Tucker.

Spero che l'affare Teague insegni qualcosa.
Tucker anche no!

Cosa accomuna teague e tucker?

Ainge dice A, poi sembra che vuole fare B e infine fa C

Ah, noi invece pensiamo D

Per me le strade portano a... Ojeleye

Zafferano....in comune Teague e Tucker hanno che sono in netta parabola discendente.

Condivido, però teague anche quando sembrava forte non mi è mai piaciuto, tucker è sempre stato un giocatore molto "utile"

DIre che un atleta che abbia superato abbondantemente i trent'anni sia in netta parabola discendente è una banalità che non spiega nulla.

Bill Walton a 34 anni era nel pieno di una netta parabola discendente vuoi per l'età vuoi per gli innumerevoli acciacchi fisici. Venne a Boston portando quello che poteva portare, non certo lo splendore dei suoi anni migliori di Portland, ma carisma, duttilità, intelligenza cestistica. Fu Sesto Uomo dell'Anno, vincemmo l'anello e ancora oggi quella viene ricordata come una delle piu forti squadre di basket di tutti i tempi.

Rajon Rondo croce e delizia, l'abbiamo amato e l'abbiamo odiato, a 34 anni, in piena parabola discendente, va dai lagunari, gioca dei play off di grande livello e si porta a casa l'anello dodici anni dopo quello vinto con noi.

Ray Allen a 37 anni va a Miami e pure lui da il suo contributo per vincere l'anello, cinque anni dopo quello vinto con noi.

Teague 32 anni è in netta parabola discendente ma si sapeva, quello che non va è che sta giocando maluccio. Non lo vedo per il momento come un grande problema, anzitutto perchè in questo modo si può dare fiducia a Pritchard e di conseguenza più gioca Payton e più si risparmia Jeff, non è detto che più avanti nella stagione questo non possa essere un vantaggio. Mi sembrano centrate le considerazioni di Coach Maravich e di Unselfish: Teague non è uno scorer, da lui dovremo aspettarci un buon playmaking, al momento sta dietro a Smart e Payton ma sono fiducioso che riuscirà a dare un buon contributo alla squadra.

Da Teague dovremmo aspettarci del buon playmaking giustamente come dici, il problema è che per il nostro modo di giocare il playmaking è ridotto all'osso.
Gli attaccanti non si muovono, la palla non può girare e lo schema offensivo è tendenzialmente quello della soluzione personale su blocco.

Di fatto significa prendere Teague e dirgli "ok, ho bisogno che mi giochi da scorer".

Non tutti i giocatori calano alla stessa età, nel basket come negli altri sport.
Ci sono giocatori che ha 30 anni sono finiti, altri che 37 anni sono ancora al top.
Teague mi sembra alla frutta, forse anche al conto.
Questa è ma mia idea, per quello che vedo su campo.

Il problema di questa squadra è la mancanza di punti di riferimento: quando hai una rotazione di 6\7 uomini ben stabile e definita poi tutto ciò che gli metti attorno (specialisti, roockies o veterani) tende a funzionare mentre quando hai poche certezze gli esperimenti spesso ti si ritorno contro.

Va detto che la fortuna negli ultimi 2 anni non ci ha dato una mano con i problemi fisici di hayward e kemba e il covid però non è solo quello: in società hanno deciso di prendere una strada molto lunga per arrivare al top e le sconfitte come quella di stanotte sono il prezzo da pagare.

Ora come ora è anche difficile capire come modificare la squadra proprio per la mancanza di certezze, servirebbe come il pane avere 15\20 partite di fila con il roster al completo così da mettere delle basi che adesso palesemente non ci sono.

Alla luce di questo mio punto di vista non credo che abbia un senso inserire giocatori di contorno, se hai la possibilità di portare a casa uno che ti cambia veramente la squadra (tipo beal ) Tradare ha un senso se no rischia di essere come tirare i dadi .

In linea di massima di giocatori potenzialmente validi ne abbiamo già veramente tanti , forse troppi...

Per me arriva Aldridge

Il punto Però secondo me è che forse in linea teorica la società ha intrapreso la strada lunga per arrivare al top come dici te, ma nella linea pratica non vedo l'attuazione di questa linea teorica.
Mi spiego se decidi di puntare sui giovani e di essere al top tra un po', allora bisogna che questi giovani tu li faccia crescere, giocare, prendere responsabilità, cosa che onestamente tralasciando Pritchard io non vedo.
Gli altri vengono utilizzati col contagocce e/o comunque se vengono utilizzati quando sono in campo non prendono tiri, non si prendono responsabilità ecc....così il processo di crescita onestamente non lo vedo.
Per cui io ho l'impressione che vogliamo tenere i piedi in due scarpe, cioè voler essere competitivi subito ma allo stesso tempo puntare sui giovani.
Per me i giovani su cui puntare li abbiamo già sviluppati e cresciuti ( brown smart tatum) a cui affincherei per il futuro pritchard, forse langford e nesmith (che non li abbiamo mai visti) .
Theis è una certezza.
Kemba anche in linea di massima.
Ma sul resto, ce da fare diverse considerazioni (intendo waters, ojeleye green tacko r. + g. Williams e edwards)

Quelli sollevati da te sono dubbi che attanagliano tutti (soprattutto quando perdi con i pistons) forse anche e .

Oggettivamente i giovani che hai messo tra parentesi a oggi non hanno un rendimento tale da giustificare un maggiore minutaggio,rimane purtroppo cmq difficile valutare la crescita dei tuoi giocatori quando a 1\3 di stagione hai avuto quasi ogni sera una rotazione diversa di cui disporre.
Anche Tatum fatica a essere costante, figuriamoci gli altri.