The Celtics do have a potential ace in the hole in a $28.5 million trade exception acquired in the Hayward sign-and-trade.

Internally, though, there are mixed feelings about using it before the March 25 trade deadline.

The Celtics are high on Harrison Barnes, sources told Sports Illustrated, the Kings forward who could be moved by Sacramento.

There’s interest in Jerami Grant, too, though the Pistons have not shown any urgency in offloading the 26-year-old Grant, who is having a career season...
infatti mi sembra piuttosto campata per aria questa possibilità.

The Celtics could also hold onto the exception and use it in a deal this offseason, before it expires.

Chris Mannix @ Sports Illustrated

Boston’s gains didn’t match its losses.

Walker replaced Irving, and he has been a better fit.

But Horford, whose versatility was critical for the Celtics on both ends, left for nothing.

And while Hayward’s three-year run in Boston was snakebitten by injury, he averaged 17.5 points in his final season.

“A lot of Boston’s problems are pretty easy to explain,”
a rival executive told Sports Illustrated.
“They lost a few good players.
And they replaced them with guys who are not as good.”

Chris Mannix @ Sports Illustrated

Onestamente trovo difficile dargli torto.

Mi sembra l'unico nome "giusto" per noi.

Grant e Vucevic sembrano le solite boutades da tempo di mercato.

Concordo assolutamente.

Otto Potter, altro nome che si è ipotizzato, è un ottimo giocatore, per alcuni versi simile a Barnes ma è "injury prone" e personalmente trovo Barnes un bel po' più raffinato tecnicamente.

Potrebbe essere il James Posey che ci serve.

La questione che trovo maggiormente interessante è legata ai tempi dell'investimento della TPE.

Sappiamo tutti che così come siamo costituiti, difficilmente potremo competere per il titolo.

Pertanto mi chiedo se si vorrà tentare già quest'anno o se si preferirà attendere scenari migliori nella off-season.

Certo è che l'utilizzo della TPE definirà il roster e le nostre chances di competere per il titolo per i prossimi anni, salvo trades di giocatori importanti o decisivo impatto di Nesmith e/o Langford.

Abbiamo elementi per essere ottimisti.

Praticamente Ainge ammetterebbe che la squadra non è una contender.

Ciao Stefano, forse ti sei perso qualcosa per strada.

il 18 febbraio ha rilasciato questa dichiarazione:

"Danny Ainge just told us that he thinks the Celtics as constituted right now are not good enough to win a championship."

Kenneth Teape per NBAANALYSIS.NET il 21 febbraio scrive un articolo che ti traduco in italiano per maggior chiarezza.

DANNY AINGE DICE CHE I BOSTON CELTICS NON SONO ABBASTANZA BRAVI PER VINCERE IL CAMPIONATO

Nessuno pensava che i Boston Celtics sarebbero stati dove sono a questo punto della stagione. Boston ha attualmente un record di .500 con 14-14 ed è al 5 ° posto nella Eastern Conference. Hanno perso otto delle ultime 12 partite a causa di una pausa COVID che li ha introdotti in un loop negativo.
ha saltato cinque partite in aggiunta alle tre che Boston aveva rinviato perché non avevano abbastanza giocatori sani.
sta attualmente curando un infortunio al polpaccio e deve ancora iniziare questa stagione.
Gli infortuni sono certamente una delle ragioni delle difficoltà della squadra, ma il presidente delle operazioni, , si è recentemente assunto la responsabilità delle carenze della squadra.
Ha messo insieme la squadra e non voleva certo gettare nessuno sotto l'autobus.
Ora, ha fatto un ulteriore passo avanti.
Giovedì scorso (il 18/2), Ainge ha detto che non crede che i Celtics siano abbastanza bravi da vincere un campionato con il roster così come attualmente composto.
Preso atto di ciò che la squadra ha prodotto finora in questa stagione, va detto che questo non è l'annuncio di una rivoluzione del roster.
I Celtics non sono stati molto bravi e sono stati presi per la gola dalla maggior parte delle squadre di alto livello che hanno affrontato in questa stagione.
Non è nemmeno la prima volta che Ainge ha espresso il suo disappunto per l'attuale configurazione del roster dei Celtics.
Recentemente ha espresso come vorrebbe aggiungere più "taglia con tiro" per completare e .
Quando Ainge si è assunto la responsabilità delle carenze della squadra, ha detto che la squadra non giocava con urgenza o passione.
Potrebbe essere uno stratagemma motivazionale di Ainge, sperando di accendere un fuoco sotto i suoi giocatori per farli andare avanti prima che arrivi il break dell'NBA All-Star?
Qualunque sia la ragione dietro ciò che ha detto di recente Ainge, è piacevole vedere una persona in un front office parlare così candidamente.
Le risposte dei passacarte che non danno alcuna idea di solito sono la regola, ma Ainge ha deciso di prendere una strada diversa per togliere un po' della pressione e dell'attenzione da e dai giocatori.

Ora, capiamoci, una contender è per definizione una squadra che contenderà il titolo ad un'altra finalista.
Alzi la mano chi l'anno scorso pensava che gli Heat sarebbero andati alle Finals.
Quest'anno non stanno andando bene eppure per me gli Heat sono e rimangono possibili contender.
Dunque, gli Heat si e i Celtics no ?
Per me potrebbero essere contender anche i Pacers, una volta risolti i problemi di infortuni.
Ovviamente a East come si fa a non considerare contender i Bucks, i Nets, i Sixers o i Raptors ?
Eppure solo una di queste squadre andrà alle Finals.
Contender per me e credo non solo per me significa essere una squadra capace di entrare nel novero delle possibili finaliste e da queste non credo proprio che si possano escludere i Celtics.
Siamo oggettivamente da titolo oggi ?
Sulla carta no (e ne è a sua volta convinto) ma ti prego caro tifoso omonimo, non ragioniamo sulla carta perché altrimenti diventa tutto molto più scontato (finale Nets - Lakers) mentre i fatti quasi sempre hanno dimostrato che:
1. il campo e la carta hanno per fortuna davvero poco a che fare uno con l'altra (pensa ad esempio anche al titolo dei Raptors)
2. le squadre costruite collezionando figurine funzionano spesso in maniera diversa da come ci si potrebbe aspettare

C'è una sottile disparità tra ciò che si pensa e ciò che si dice. Guarda, Stefano, fosse per me, non direi mai di essere, non dico il più forte, ma neppur una contender. Lo lascio dire ai Lakers che del resto lo dicono sempre. Di noi direi anzi che abbiamo molte pecche, persino più di quelle che abbiamo davvero, ma che comunque tenteremo di metter assieme le nostre doti per mascherarle e per provarci. Preferisco di gran lunga esser squadra rivelazione, meglio una delle squadre rivelazione. Così addosso ho meno tensioni e magari gli avversari mi prendono pure sottogamba (come purtroppo i nostri sono maestri a fare). Certo, coi grigi ci perdo un po di credibilità ma si sa che quella non l'avrei neppur se mi proclamassi primo della classe.
Dentro di me invece so perfettamente di poter vincere, contro chiunque, del resto lo abbiamo dimostrato, perché posso far bene, perché tutti i tasselli possono andar magicamente a posto dato che abbiamo lavorato tutto il tempo proprio per tale obiettivo, perché agli altri può sempre andar di sfiga e sbagliare quel poco che basta a me per vincere. Cosa credi, anche per loro mica può esser sempre domenica! Ma questo lo so dentro di me e non lo dirò mai, neppur sotto tortura. Tu stesso credi che io te l'abbia detto ma non è così, era nient'altro che una provocazione.
Poi a volte si dicono cose per indurre una determinata reazione e dunque le cose dette vanno lette non in assoluto ma esclusivamente in vista di quella determinata logica. Proprio come è successo con la provocazione di cui sopra.
Poi vince uno solo e tutti gli altri ci hanno solo provato. Gli mancava qualcosa. Credimi, qualcosa mancava anche a quelli che hanno vinto. Ma hanno vinto e nessuno va a cercarlo, se non il loro allenatore o il loro GM. Proprio come se vincessimo noi. Che neppure eravamo una contender ma ci abbiamo solo provato più e meglio delle altre. Magari fino a vincere. Naturalmente per demerito altrui!
E chi l'avrebbe mai detto? Io no di certo!

Che splendide considerazioni, un piacere leggerle anche perché riportano il basket ad una dimensione umana, fatta da uomini di carne e sangue, fatta da motivazioni e obiettivi, da tenacia e intensità.
Tutti elementi che sull'album delle figurine non compaiono.
Vincere da underdog ti fa entrare nella leggenda e da molto più gusto.
I giallastri sono obbligati a vincere, idem i Nets, e questo già mi fa pregustare un certo grado di soddisfazione perché comunque vada almeno una delle due rimarrà delusa.
Quando sei obbligato a vincere e non hai alternative, ti porti addosso una pressione non indifferente e nei momenti difficili questo rende il pallone dannatamente più pesante.
Si tratta di sport e si vince sul campo, sputando lacrime e sangue.
Il fatto che non si sia favoriti non significa che siamo già esclusi dalla competizione.

Oggi ho letto di un possibile scambio tra Tristano e lamarcus aldridge...

Non me ne intendo granché di contratti ma ho letto:

Aldridge is in the final year of his contract, which is worth $24 million this season.
Because of the high salary, it may be difficult for the Spurs to find a trade for Aldridge.

Considerando quanto ci costa , toglierei dalla frase il "may be" e credo che questo scambio sia a dir poco problematico, aldilà del fatto che non lo scambierei mai per l'Aldridge attuale.

Chi l'ha scritto ignora gli aspetti salariali. Non si possono scambiare alla pari, bisogna spedire insieme a Thompson anche Theis, Langford, Ojeleye ed Edwards, così poi SA deve tagliare mezzo roster. Impraticabile, a meno di non assorbire il contratto di Aldridge con la TPE, ma la vedo forse pure più complicata.

Oltretutto le voci parlano insistentemente di un buyout per lui, a questo punto credo che le squadre resteranno alla finestra ed aspetteranno che esca dal contratto per firmarlo al minimo, molto più saggio.

x Maravich : ma la mia era solo rivendicazone, neanche troppo polemica.
Quando dissi 3 mesi fà che per me la squadra non era competitiva, molti mi diedero contro, qualcuno mi disse "ne riparliamo fra qualche mese" e che stessi negando l'evidenza.
Una piccola rivincita, anche se giuro avrei preferito aver torto visto che non mi piace vedere la squadra per cui tifo in queste condizioni.
Sul fatto che una tra i Nets e i Lakers non vincerà l'anello, non mi consola affatto.
Io vorrei vincessero i Celtics, se non è così niente mi può consolare. (certo, vedere i giallastri con più titoli di noi mi fà girare a elica gli zebedei)

Davvero tempo perso, te lo stiamo spiegando in tanti e in tutti i modi possibili ma è opera vana. Evidentemente ci tieni a fare quello che capisce in largo anticipo e conciona coram populo e, diamine, persino rivendica una piccola rivincita. Lo dico papale papale. quando uno profetizza sorti funeste per la propria squadra quando ancora tutto è in divenire ha davanti a se due possibilità: se ci azzecca passa per sfigatore, se non ci azzecca passa per pirla.

C'è un'altra possibilità Cedric: il tifo offusca la mente.
Riconoscere i limiti della propria squadra non è essere menagramo, ma semplicemente obiettivo.
Quindi non penso che mi devi far capire niente.
Oltre a tifare biancoverde, sono sfegatato Juventino.
Se dicessi che il centrocampo della mia squadra è forte, vi autorizzo a chiamare il 118 per farmi portar via.
Tifoso si, ma anche obiettivo.