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Secondo me giochiamo male.

E chiedo se secondo voi prendere un altro giocatore (e che non è un play o che comunque non ha doti da play) per sistemare una squadra che gioca male possa funzionare.

Ci aggiorniamo al prossimo anno per qualcosa di buono mi sa , concordo con Deep nel fatto che ci siano solo 3giocatori barra 4 intoccabili e i nomi fatti sono quelli giusti .

Disastrosi

sconfitta inattesa

dopo il match con Utah pensavo avessimo intrapreso un percorso "vituoso" ed invece siamo qui a commentare l'ennesima inopinata sconfitta della stagione

forse dobbiamo arrenderci all'evidenza che questo gruppo, così com'è, non è vincente e molto, forse moltissimo, andrà cambiato

dovrà smontare e rimontare il giocattolo, ma non credo possa farlo entro il 25, lascerà la barca andare così com'è fino all'inevitabile naufragio dei PO e poi in estate si muoverà

sono sincero, non ti invidio per le scelte che dovrai fare

Magari aggiungerei Pritchard, che in uscita dalla panca può dire la sua.
Però il problema non sono solo i giocatori, ma anche lo staff tecnico e dirigenziale.
Bisognerà cominciare a pensarci sul serio temo...

Dico la mia...non posso credere che in squadra comandino Tatum o Brown o Smart, nel senso cioè che siano loro individualmente a decidere di andare sempre metodicamente in isolamento, che siano loro in campo a decidere di prendere palla e tirare in modo sistematicamente meno adeguato, che siano loro in base alla loro ispirazione in campo a decidere di scordarsi dei compagni e di cercare di risolvere tutto il possibile da soli.
Tutto questo in barba alle indicazioni del loro allenatore che se ne sta nel frattempo tranquillamente a bordo campo senza dire una parola.
A questo io non credo.....!!
Tatum, Brown, Smart, Williams III, Theis ( ma tanto non resta) Pritchard e provarci con lo sfortunatissimo Romeo......questo il novero dei giocatori da tenere.
Adesso basta !

Giovannino hai perfettamente ragione .pritchard è un celtics fatto e finito

Calma, calma! Capisco i nostri desideri ma tra desideri e realtà c'è un abisso spesso incolmabile.
Il lavoro di Stevens è lavoro di cesello, di amalgama e di sviluppo delle possibilità singole e collettive. Dato che è il suo lavoro, credo che con gli uomini che gli ha dato Ainge, abbia impostato con tutti ma anche singolarmente con ognuno di loro un lavoro progressivo a medio (i playoff) e lungo termine (le prossime stagioni), fatto di continue prove e verifiche, di sviluppo di sensibilità e movimenti, di allenamenti e prove in partita, cercando di fare in modo che i ragazzi lavorino insieme e con crescente convinzione nei propri mezzi. A convincermi è proprio il lavoro fatto con Timelord a cui nessuno avrebbe dato il benché minimo credito (tranne il Crispo agent). E, in diverso modo, continua a farlo con Brown, TaTum, Theis e Walker. E in modo ancora diverso pure con Thompson e Teague. Certo, se non sei ancora in tempo all'ultimo passo, non c'è il movimento, c'è il buco. E non escludo neppure che voglia tenersi qualche carta coperta. Gli isolamenti non piacciono neppure a me ma è vero che sono quei movimenti che danno ai giocatori (a TaTum, Brown e Kemba) la percezione/convinzione di essere forti. Dovrebbe Stevens frustrarli? No. Dovrebbe limitarli? Sì, conciliando la voglia dei ragazzi di esibirsi.
Il problema principale - l'ho già detto - per me è la testa dei nostri giovinastri. Qui non ho soluzioni: ho quelle che sono state provate con me/con noi quando giocavo io. Ma non è detto che funzionino oggi e in NBA. Peraltro anche da noi neppur tutte funzionavano. Resta il problema difesa. Qui io sarei tignoso: bisognerebbe però averlo nel sangue. E comunque anche questo deriva dalla testa.
Servirebbe cacciare qualcuno e mettere al suo posto qualcun altro? Forse. Ma sarebbe comunque un lavoro da reimpostare da zero, una quadratura del cerchio che potrebbe far saltare equilibri e programmi in essere, amalgami faticosamente raggiunti e chissà che altro. Ne varrebbe la pena? Non so, francamente non so. Anche se temo di no.
Credo che sarebbe bene dar retta a quel che vuol fare Stevens. Stevens però ne parla solo con Ainge. E come già detto a Stefano, ad altri, al mondo, si dicono spesso cose che hanno un fine diverso da ciò che nella propria testa sappiamo e vogliamo. Per questo continuo a ritenere che sia bene aver fiducia in Stevens. Che quanto a coscienziosità non mi pare proprio deficitario.

La rifondazione non è necessaria e sicuramente non adesso. Ora non è il momento di distruggere, ma quello di rifinire. Non c'è tempo per altro, si può inserire un giocatore, anche importante, ma non applicare concetti distruttivi e nucleari, non è il momento.

Stevens non può essere messo in discussione ora, come dice giustamente Sirio ha dimostrato di avere certe conoscenze e queste non si disimparano dal giorno alla notte, non è il momento, queste cose si valutano col campionato fermo e non ora che siamo nel pieno della stagione.

Se vedete in poche righe quante volte ho scritto non è il momento, insomma il messaggio è chiaro.

Brutto periodo, si pensava di averlo superato ma purtroppo siamo ripiombati dentro!

Calma e sangue freddo, facile adesso dubitare di tutti e tutto...
Siamo imperfetti di sicuro ma lo sapevamo anche prima, non siamo riusciti a trovare una linea guida e l'aspetto più preoccupante è la difesa (che negli anni passati ci ha dato anche grosse soddisfazioni), ma non possiamo non ripartire da quelli che sono i nostri punti fissi, per oggi e per domani...

A mio parere:



a cui da poco aggiungo (non allo stesso livello)



non possono essere discussi per vari motivi, è un'ossatura forte e in prospettiva può solo migliorare. A sensazione fino a quando non avranno raggiunto una maturazione totale di questi sarà difficile arrivare a puntare in alto (altissimo) e nel frattempo bisogna costruirgli attorno 3/4 giocatori compatibili. Probabilmente quelli che ci sono adesso non sono l'ideale...

Per quanti mi riguarda non discuto anche se spesso mi lasciano li alcune sue scelte, ma spero siano legate a sue idee da costruire nel tempo, come bene o male ha sempre fatto. Detesto gli isolamenti costanti, non me ne capacito...

Quest'anno, salvo repentini cambi di tendenza, non potremo fare molto. Non roviniamo/discutiamo però la base che abbiamo costruito negli ultimi anni, altrimenti ritorniamo ad un anno zero...

Per fortuna non siamo neanche vicini ad un anno zero, perché abbiamo un nucleo giovane e di talento. Ma certo, il tuo messaggio è più che corretto.

Se non adesso, questa estate va rifondata la squadra, non modificata.
Per ottenere giocatori buoni tramite trade, deve cedere qualcuno di valore, nessuno ti regala niente.
Quindi non parlerei di intoccabili, nessuno ti regala una stella in cambio di Thompson o Theis.

Per carità sono d'accordo, non credo che nessuno voglia buttare tutto all'aria adesso, a metà stagione (ma in fondo neanche in estate).
Però certe cose sulla conduzione tecnica e di mercato vanno pensate, non credo siano più rimandabili oltre questa offseason.
E mi viene un dubbio tremendo a leggere in giro: ma i giocatori "basilari" del nostro rooster, quelli che abbiamo tutti in testa, hanno o avranno voglia di giocare con questi colori? Il dubbio comincia ad insinuarsi, e non è bello...