Tornano le notti dei vampiri per questa partita in trasferta a casa di Portland, la palla a due è prevista per le 4:00 italiche ed a quell'ora ci sono svegli solo meretrici e programmatori. Ma mia moglie è sempre sveglia a quell'ora... Ah sì, e in che linguaggio programma? [cit.]

Partita ancora una volta complicata, i TrailBlazers sono una temibile formazione, ma ancora di più che contro i Nuggets, il divario tra rendimento offensivo e difensivo si vede in maniera chiara. Portland è il settimo attacco della nazione per rendimento, ma la ventinovesima difesa. Insomma un bell'abisso, ed è questo il problema più evidente che da anni non permette di arrivare fino in fondo questa formazione, il quasi totale disinteresse della loro metà campo. Incentrati sulla propulsione a razzi che garantiscono Lillard (sempre) e McCollum (spesso, per via dei ripetuti infortuni), non ho invece ben capito la rinuncia a Gary Trent Jr., per me perfetto nelle loro logiche di quadra, ma sarà un limite mio. L'elezione invece di Powell al quintetto, sempre titolare dal suo esordio del 26 marzo, ha dimostrato che il ragazzo, ex Toronto, con le responsabilità ci sta bene e sta viaggiando con medie molto buone. Dal suo arrivo però Portland viaggia con un 5-4, non esattamente il cambio di marcia che si sperava, anche se non sto dicendo che sia colpa sua, non capitemi male. Anche Covington, sul quale Portland ha investito, non pare aver garantito fin qui quell'impatto auspicabile, medie complessive inferiori per lui, anche se in alcune voci c'è un miglioramento, penso alla media dalla distanza. Melo alla soglia dei 36 anni viaggia numeri più bassi da quando è entrato nella lega, è fisiologico, ed i 25.1 minuti di utilizzo, è il dato più basso in carriera. Nurkic rientrato da una manciata di partite non è giudicabile e sta facendo fatica, per lui numeri che non gli appartengono dal rientro, mentre Kanter sta supplendo alla carenza offensiva e dal vuoto numerico lasciato dal compagno di reparto (una partita anche da 30 rimbalzi per lui), peccato però che con lui in campo ci sia una voragine difensiva, ed i numeri ci raccontano quanto Kanter non incida nella sua metà campo, cosa che si vede anche dal suo atteggiamento sempre passivo. Ma non è solo, altri compagni non si dannano e se Kanter viaggia con un rating difensivo >115 Lillard è a >119 e McCollum >117, immaginatevi a metterli insieme e la frittata è fatta. Portland al netto delle enormi amnesie difensive, in attacco come avrete capito, gioca eccome, con una ossessiva ricerca del tiro da 3, secondi nella lega dietro a Utah per conclusioni. Lillard tenta più di 10 conclusioni a sera e McCollum poco meno, insomma se non amate troppo il gioco basato sulle conclusioni dalla distanza, beh state lontani da Portland. Ovviamente non è solo questo l'attacco di Portland, ma se ci lamentiamo dei nostri insistiti isolamenti (7.8% dei possessi per noi), sappiate che Portland va oltre il 10% in questa scelta. Isolamenti, tiri da 3PT, pick-n-roll col palleggiatore (20.5%), insomma non certo una basket vario, ma se hai Lillard e McCollum è normale che gli affidi il pallone e ti scansi. Sintomo di questa staticità anche la completa apatica per il gioco in transizione, solo il 11.4% delle conclusioni arrivano da questo modalità di attacco, ultimissimi nella lega. Dalla panchina, perso Collins e citato Melo, da segnalare Joner Jr. e l'interessantissimo Little. Giles III, Simmons ed Hollis-Jefferson, hanno ruoli più marginali e passano spesso intere partite a guardare i compagni.

Celtics che quindi hanno, ancor più che contro Denver, la possibilità di fare molto molto molto male alla difesa di Portland, ho scritto molto? Specie se la serata al tiro dei nostri avversari sarà solo normale o sarà ridotta ad essere normale dai nostri, loro avranno dei bei problemi ad inseguire i nostri, peccato ancora privi di Fournier. Proprio l'inconsistenza della difesa dei nostri avversari odierni ed invece la nostra capacità di incidere tantissimo nella nostra metà campo, a patto di essere connessi testa-braccia-gambe, credo che saranno le chiavi della partita. La nostra capacità di isolare o perlomeno limitare le fonti offensive dei TrailBlazers, sarà vitale. Per questo mi aspetto che anche i panchinari, ad esempio Pritchard e Langford, entrino subito attenti e determinati a non concedere nulla ai rispettivi avversari.

Ho molta curiosità nel vedere i nostri dover giocare contro una squadra che viaggia a due intensità completamente diverse tra attacco e difesa, non adeguarsi a questo comportamento sarebbe per me un segno di enorme maturità.

La citazione d'inizio pezzo Boss racchiude molte piu' verità di quelle che pensiamo, come la storia di una signora molto libertina che esce tutte le notti ad incontrare i suoi amanti ed una volta, avendo esagerato, rincasa a mattino presto e trovando la figlia pronta con la cartella fuori casa ad aspettare il pulman per la scuola non trova meglio che dirgli guardandola in cagnesco "....vergogna......a quest'ora si esce di casa ???"

Grandissimo come sempre Boss, da didattica dei contenuti.
Io......onestamente....so che non sarà facile....ma mi aspetto una nostra vittoria.

Oggi ho visto un intervista di Doncic dove criticava a pieno il sistema play in, trovandomi d'accordo sul rischio che si incorre nella possibilità di perdere due partite (chissà per quali fattori) contro squadre che potrebbero avere anche 10 L in più.
Dobbiamo fare di tutto e credo sia anche nelle nostre possibilità vista la schedule rimasta di centrare il sesto seed, garantendoci con molta probabilità il primo turno contro Milwaukee che è la più abbordabile delle prime tre secondo me.


Charlotte nel mirino, passa tanto da questo trip ad ovest che ha tappa seconda questa sera a Portland, anche questo avversario abbordabile


Scusate tutto questo sprezzante ottimismo ma a volte ci sta

Ci sta, eccome se ci sta, in ogni caso per il seed dovremo assolutamente non sbagliare le due con Charlotte e le due con Miami.
Sempre bello il tuo cerimoniale introduttivo,deep, questa volta impreziosito in esergo di leggero umoristico erotismo
FORZA CELTICS

Grande apertura di Daniele

La vittoria con Denver ha portato un po' di sano buonumore, sarebbe bello vincere per mantenere il livello di fiducia, ma sarà durissima, loro posso infilarti una striscia di punti a mitraglia in un nonnulla.
Fondamentale sarà non fare il loro gioco.
Osservato speciale per me che, passato l'entusiasmo da rientro, deve mostrare continuità nella presenza di spirito in campo.

Magnifica introduzione deep (come sempre) ad una partita che io sento tanto. Storicamente.
Ho sempre avuto molto rispetto per Portland, e in generale per l'Oregon, perchè hanno avuto tanta sfortuna (Sabonis, Oden, Roy), perchè hanno fatto scelte strampalate (Sam Bowie prima di Air Jordan) ma anche perchè hanno vestito quella canotta una serie di campioni del passato che ho ammirato tantissimo e che gli ho "invidiato" (Walton su tutti e poi Sabonis, ma anche Drazen Petrovic, anche se non vivrà un gran momento ai Blazers, Jerome Kersey, Clyde Drexler, Brandon Roy, Rasheed Wallace, Zach Randolph). I Blazers di Jack Ramsay e Lenny Wilkens, ma anche l'epoca di Rick Adelman... (quelli che con The Glyde schieravano Buck Williams, Terry Porter e Kevin Duckworth)

Allora, vado al dunque: torna a casa sua in Oregon e vorrei vedere tanti tanti minuti di PP11, tanti minuti della sua grinta e delle sue fauci a sbavare rabbia sulle calcagna di Lillard o McCallum con Smart a mettere la museruola all'altro. Romeo potrebbe dare in questo senso un contributo di supporto fondamentale ai due.

Qualche segmento di gioco lo darei anche a Kornet (che contro un giocatore come Kanter che non sa difendere mi sembra più utile di Thompson e Williams III, due centri che non sono attaccanti dotati di grande ispirazioni e varianti ) così da portare il turco fuori posizione in difesa, allontanarlo dall'area, disorientarlo e infilarlo più facilmente con i tagli di Tatum e Brown.

Mi aspetto tanto da Kemba che con un duo come Lillard e McCollum dovrebbe andare a bersaglio ripetutamente.

Covington si sacrificherà su Tatum, Powell su Brown. Dovremmo avere qualche vantaggio tecnico da queste parti.
Poi, dalla loro panchina sono capaci di prestazioni importanti tanto Carmelo Anthony quanto le guardie/ali Anfernee Simons, Derrick Jones (che partiva in quintetto prima dell'arrivo di Powell) e l'ex UNC Nassir Little (che poi non è parente nè di Stuart e nè di Tony)

Ma mi preoccupano fin lì se i nostri pariruolo saranno pronti.
Ce la giochiamo dietro, difendendo forte su Lillard e McColllum e poi attaccandoli ...

Se la portiamo a casa daremo un segnale gigante al campionato e a noi stessi.
E non c'è antipasto migliore prima di sbranare i giallacci.

Dajeeeeee
Let's go C's

Fratello mi hai fatto godere, questa si che è una fo****a analisi

Fire Stevens, we want MarcUs

Grande analisi Daniele.
Anch'io, pur apprezzando molto Powell, credo che Gary Trent Jr. e Rodney Hood fossero due ottime frecce nella faretra di Stotts.
In effetti la difesa sarà determinante per prendere l'inerzia della partita, dove viceversa se ci dovessimo adeguare al loro ritmo di gara e alla loro pigrizia difensiva, credo prenderemo una sonora imbarcata.
Curiosità anche per vedere Kanter contro Thompson e Williams III.

Bellissima analisi anche la tua MarcUs, che bei ricordi di quelle versioni dei Blazers, una squadra che ha vissuto la "Sindrome Walton", cercando al Draft i suoi successori ed incappando in Bowie (1984) e Oden (2007), rinunciando così a Jordan e Durant.
A me piace molto Portland in attacco e molto meno quando non attacca.
Derrick Jones, Anfernee Simons e Nassir Little hanno ottime potenzialità e dalla loro crescita credo dipenda molto delle sorti dei Blazers.
CJ McCollum ha un'eleganza nei movimenti che apprezzo molto in un basket atleticamente estremo.

Grazie ed altrettanto in questo caso, mi hai fatto tornare in mente tante cose.

(rullìo di tamburi)

Hi, people. welcome tonight the BOSTON CELTICS:

(rullìo di tamburi)

KEMBA (applauso) - MARCUS (applauso) - JAYLEN (applauso) - JAYSON (applauso) - TIMELORD (OVAZIONE)!!!

LEEEET'S GOOOOOO CELTICS!!!!

Ciao Sirio e ciao a tutti, se qualcuno ci raggiungerà almeno.

Grandi abbracci tra Kanter e Brown.

Io ci sarò per poco, poi dovrò cedere il passo. L'età non me lo consente più.

Ma va che siamo nel fiore degli anni, siamo giovani dentro e fuori.