Bellissima presentazione prof Ouzmann: il cagnaccio è l'archè di tutte le cose e il miglior attacco è la difesa. Speriamo che i nostri tengano a mente le tue dottrine.

Premetto che, se sei serio allenatore NBA, le serie dei playoff le prepari già durante l’anno cercando di attrezzare la squadra ad affrontare determinate situazioni di gara. Essendo professionista modello, credo che Stevens questo l’abbia certamente fatto e anzi vi sia ben più addentro di quel poco che solo con molti sforzi noi riusciamo ad immaginare. Dunque quanto segue io credo lui l’abbia da tempo immaginato, valutato, in parte forse approvato, in parte forse pure rifiutato, certamente l’ha approfondito, ben prima ch’io pensassi di scriverlo. E le sue motivazioni, che ignoro, sono certo ben più appropriate delle mie. Detto questo, con molta spudoratezza e anche un po’ di impudenza, voglio provare a dire un paio di idee su come me la giocherei contro i Nets. Che non significa affatto che mi aspetti che i Celtics giochino così. Anzi. Mi aspetto che giochino come Stevens dirà loro di giocare. Perché Stevens ha studiato la questione incomparabilmente più a fondo di me.

Parto da un concetto base, meno scontato di quel che pare: punto a vincere la serie, vincere una o due partite serve solo a sentirci dire “Bravi, ci avete provato!”. A fondo noi però dobbiamo provarci sempre, non solo nelle partite vinte. Chissenefrega se nessuno lo riconoscerà: è ciò che dobbiamo fare!

Se è vero che tutte le partite si vincono in difesa e che per tradizione i Celtics vincono le partite in difesa, per fare in modo che i Celtics possano tentare d’aver la meglio in questa serie vincere in difesa è indispensabile. Vincere in difesa contro questi Nets vuol dire aver capacità di limitarne drasticamente l’impatto offensivo, essere in grado di render arduo e faticoso il loro gioco fin quasi a impedirlo, metterli seriamente alla prova sulla loro tenuta emotiva individuale e collettiva, inducendoli a forzare e a sbagliare una volta, più volte. Vuol dire portarli ad uscire dalla concentrazione e a smettere di credere in se stessi: lo teme Durant stesso. Siamo noi in difesa che dobbiamo costringerli a giocare come noi vogliamo. Cioè siamo noi a conceder loro solo ciò che vogliamo concedere. Non necessariamente una difesa asfissiante, ma coriacea, dura, tosta, che non cede un centimetro, che non perde un uomo, che è presente su tutti i palloni, dove per ricevere una palla devi faticare e non poco. Non so se siamo preparati a questo ma è l’unica strada. E occorre farlo con tutti gli uomini in campo perché, se ne molli uno, quello t’ammazza.

I Nets sono squadra priva di consolidato amalgama. Molti giocatori sono arrivati nel corso dell’anno, lo stesso staff tecnico ha un solo anno di lavoro col gruppo. Il loro gioco si basa fondamentalmente su forti individualità. Sinora le individualità dominanti non sono entrate in collisione fra loro. Tuttavia in palio vi era poco: la vetrina dei playoff potrebbe ora stuzzicare in diverso modo le loro stelle. Ma qualora le individualità vengano contenute, la carenza di amalgama potrebbe emergere in modo clamoroso e difficilmente riparabile: in momenti di difficoltà la pretesa egocentrica da parte di qualcuno d’aver titolo a togliere le castagne dal fuoco, potrebbe infatti comportare malumori, litigi e sgarbi. Tale discorso vale a maggior ragione in fase difensiva: i Nets infatti non godono di grande difesa pur vantando individualmente ottimi difensori come Durant, Harris e Green. Per far emergere le loro carenze devono dunque esser attaccati con rapidi giochi di squadra, con buona circolazione della palla e veloci movimenti che obbligano i difensori a movimenti contrari (chiudersi e aprirsi).

I Nets sono inoltre una squadra di giocatori d'età abbastanza alta: Durand ha 32 anni come Griffin e Jordan, Harden ne ha 31, Irving 29, Green 34, James 30, Harris e Tyler Johnson 29, Dinwiddie 28, Luwawu-Cabarrot 26. Questo significa che, pur essendo atleti ben allenati, potrebbero patire i ritmi alti, l’affaticamento e la scarsità di tempi di recupero soprattutto se unita a difficoltà di fare il proprio gioco. Al contrario noi siamo squadra giovanissima. E’ quindi fondamentale imporre ai Nets un gioco rapido fatti di ritmi e movimenti veloci. Non significa andare al tiro in cinque secondi ma costringere a lungo gli avversari a correre, ad effettuare grandi sforzi, a consumare grandi quantità di energia. Da ciò deriva l’importanza della serie: se costretti a spendere molto, alla lunga potrebbero calare considerevolmente. Contro questi Nets, potessi scegliere, perderei dunque facendoli faticare la prima, forse pure nello stesso modo la seconda, vincerei poi la terza e la quarta in casa, tenterei a quel punto di vincere la quinta, vincerei eventualmente la sesta in casa e, nel caso, mi giocherei il tutto per tutto nella settima. Se per demerito loro mi capitasse di vincere la prima, allora punterei piuttosto al 4 a 0, cioè a vincere per crollo psicologico degli avversari, ma solo per cercar d’evitare che abbiano ritorni di entusiasmo.

Sia chiaro, anch’io penso che batterli sia difficile, quasi impossibile: li abbiamo patiti tutto l’anno sia accettando i loro ritmi e il loro gioco, sia uscendo per alcuni tratti dalla partita. Ma, se ora facciamo il nostro sui loro punti deboli, qualche timida possibilità di farcela ce l'abbiamo. Non è più regular season, i ragazzi lo sanno: io sono molto fiducioso sulla voglia di far bene dei ragazzi e dello staff tecnico. Dovremo esser inappuntabili ma siamo qui per questo: per dimostrare di saper essere perfetti! Se, nonostante i nostri tentativi di colpirli nei loro punti deboli, riuscissero invece a farcela, beh, bravi loro! Noi saremmo comunque consapevoli d’averci provato a fondo.

Ciao Vito, dopo tanti benvenuti io ti do un bentornato dopo che ci hai fato compagnia nelle nostre dirette

@Sirio è esattamente così. si parte per vincere, ma non da pazzi furibondi, ben consci che l'impresa è ardua, ma non impossibile. Nello sport non esiste nulla di impossibile, certo razionalmente non penso ci siano possibilità di passare questo turno, ma è nostro preciso compito provarci senza se e senza ma.

Non mi dilungo troppo sugli aspetti tecnici perché l'ho già fatto in live, ma condivido il tuo pensiero di fondo.

Luca ieri in diretta ha scritto che dobbiamo comunque giocare da Celtics, che vuol dire dare il 110% di quello che abbiamo, ed è esattamente quello che dobbiamo fare, senza pensare alle implicazioni di punteggio o altro. Si va in campo e si da tutto quello che si ha a disposizione, nessuno avrà da ridere in caso di sconfitta.

Uh, ma ciao.

Dice bene Crispo, scrivi di più che è sempre un piacere leggerti.

Ma vamoooooos!!!!!
È un vero piacere rileggerti, e..... sì, è passato un bel po' di tempo.
Troppo tempo.
Stai con noi, non imborghesirti

Ne esistono di altri forse?
Ben trovato Vito

https://www.nba.com/celtics/sites/celtics/files/smart_34.jpg
Vie qqua che te lo do io la terra piatta!!! (cit Smartacus)
Dajeeeeee
Let's go C's

Dichiarazioni

Coach : "[The Nets] are a heck of a team but we have some guys in here who have been through some big-time series before that have raised their level to meet the moment on several occasions. And so I’m really looking forward to it”.

on how he hopes to impact this series: “Just continuing to do the things that I’ve been doing: making winning plays, making effort plays, hitting open shots, bringing energy off the bench and encouraging my teammates”.

: “We know the odds are against us, we know what we’re up against. This isn’t our first time being underdogs. We just got to come out there and play - all our cards on the table, no holding back”.

: "When you play the best teams in the NBA, you have to compete with them. You have to show them that everything they’re going to get is hard and that it’s going to be a long series".

Questo è esattamente lo spirito giusto.

Molto bella.

Nn vedo l'ora inizi la serie.

Giochiamola senza pensare al risultato...

io odio i nazisti di qualunque stato...

giochiamola per vincere!!!
che senso avrebbe giocare tanto per giocarla ...

quante possibilità abbiamo ?
dipende da quante volte loro si guarderanno allo specchio!

comunque poche ma non partiamo battuti ...

In fremente attesa....
Spero anzi credo che ci regalerà qualche sorpresa

Ladies & gentlemen, time has come!

applausi

Let's go to see what we're going to be!

OVAZIONE

So tonight these guys start the fight:

tamburi

KEMBA
applausi
MARCUS
applausi
E-VAN
applausi
JAYSON
applausi
TRISTAN
OVAZIONE

LEEEET'S
GOOOOOOO
CELTICS!!!!!!!!!!!!!!!!!!!