L'arrivo a Boston è da incubo. La prima botta gliela dà il COVID: ormai in viaggio per Oklahoma City risulta positivo e deve rinviare l'esordio in attesa dei tre fatidici test negativi. L'ambìto esordio giunge così contro New Orleans. Ma va tutto storto: accompagnato e incoraggiato dal pubblico del Garden che finalmente fa ritorno sugli spalti, con uno 0 su 10 dal campo e 0 punti totali centra una fra le peggiori performances NBA di tutti i tempi. Non il massimo per uno che è giunto con l'aura del realizzatore ed è chiamato a garantir costanza alla squadra. Ma a fine partita non si scompone: “E' questione di chimica e capacità d'entrar in sintonia coi compagni. Sto apprendendo un nuovo sistema di gioco. Il mio impegno è impararne le logiche più in fretta possibile”. Anche Stevens lo difende: “Per lui è stato un crash test: non è mai stato con noi in palestra. Ma è un veterano: ci attendiamo molto sin da subito”. Detto, fatto: ancora una partita di studio contro i Mavericks con 6 punti, poi coi Rockets infila 23 punti, con gli Hornets ne infila 17. E poi? Poi siamo curiosi di vedere.
Evan Mehdi Fournier nasce il 29 ottobre 1992 a St. Maurice, sobborgo di Parigi, da papà François Fournier e mamma d'origine algerina Mèriem Moktaa, entrambi judoki d'ottimo livello, prima come atleti, poi come maestri. Da buon figlio d'arte nel sangue di Evan dunque scorre sport ma, più in particolare, competizione. “In casa mia perdere non è mai stata un'opzione - racconta Evan - Gran parte dei genitori al figlio che perde, dicono di non prendersela perché é sport. A me no: i miei mi spingevano sempre a vincere, a rendermi competitivo. Ed è cosa che mi porto dietro”. Per fortuna dalla sua Evan ha anche la freddezza delle arti marziali: è tranquillo, concreto, determinato.
L'amore per il basket scoppia irresistibile nel 2002 quando in TV Evan guarda la battaglia ai playoff fra Sacramento Kings e Los Angeles Lakers (Beat L.A.!). A esaltarlo è in particolare l'incredibile funambolo Mike Bibby che per il decenne Evan diviene subito idolo e modello di gesta da trasferire sui locali parquets. Tre anni dopo così Evan è promessa del basket francese tanto da esser scelto con Boris Diaw, allora ala degli Atlanta Hawks, come protagonista per uno spot promozionale.
Evan cresce e continua a bruciar tappe: a diciotto anni nel 2010 esordisce nella massima serie francese col Poitiers, a neppur vent'anni nel 2012 si rende eleggibile per il draft NBA e a sceglierlo il 28 giugno 2012 come ventesima scelta è nientemeno che Masai Ujiri, G.M. dei Denver Nuggets, proprio prima dei Celtics che chiameranno Jared Sullivan. L'anno da rookie alla corte di coach George Karl non è però agevole: chiuso da Andre Iguodala e Ty Lawson, Evan trova davvero poco spazio. Va meglio l'anno seguente con la partenza di Iguodala e l'avvicendamento di Karl col nuovo coach Brian Shaw: sale a 20 minuti/partita ricavandone 8.4 punti di media. L'anno successivo Evan viene tradato agli Orlando Magic che, in particolare sotto coach Frank Vogel, ne fanno uno dei punti di forza del roster, facendone salire la media del minutaggio a 33 minuti e ricavandone un bottino medio di 17-18 punti/partita.
Il suo gioco s'attesta su ottimo tiro da 3 punti, buone doti nell'uno contro uno e spirito combattivo. Punto debole è forse la difesa ma l'impressione è che non si tratti di carenza di fondamentali quanto di carenza dello stimolo di un complessivo ed efficace lavoro di squadra cui non far mancare il proprio tassello. Se poi l'altro competitivo della squadra, cioé Marcus, non dovendo più marcarlo da avversario, riuscisse come compagno a stuzzicarlo ad ardire formidabili vette anche in difesa, beh, il gioco è fatto: siamo pronti a fare ippon a chiunque.

Alcune immagini:

2021 Evan Fournier contro Houston Rockets https://www.youtube.com/watch?v=1KRHkMJdeDk

2005 Evan Fournier Boris Diaw spot pallacanestro https://www.youtube.com/watch?v=j4NhDfWFmLQ ma anche 12 anni dopo https://www.youtube.com/watch?v=QtgQsNXd-so

2011 Evan Fournier Poitiers-Limoges https://www.youtube.com/watch?v=BaTv1Uzujrg

2014 Evan Fournier Denver Nuggets https://www.youtube.com/watch?v=QecQ0UvLIeU

2019 Evan Fournier France contro U.S. Team https://www.youtube.com/watch?v=vUprDCDKfns

2017 Evan Mehdi Fournier “Retour aux sources” https://www.youtube.com/watch?v=WsiHdZsysc8

Bravo Sirio

Per me arma tattica potenziale enorme.

Ai PO ci farà sognare.

Sirio vorrei comprare un giocatore a settimana per fartelo presentare

Che bella ed esaustiva presentazione.
Fournier (28 anni) è l'ennesima riprova del fatto che in Francia i talenti giovani giocano mentre da noi invece si consumano le terga sulla panchina senza M A I entrare in campo.
Chissà come mai poi loro hanno tutti questi giocatori in NBA mentre noi abbiamo solo Melli (30 anni).
Evan è un ottimo attaccante e se inserito in un sistema funzionante, sarebbe anche un discreto difensore.
Sono contento che sia con noi, alza di molto la nostra pericolosità offensiva.

Grandissimo Sirio!

Complimenti Sirio!

Tutto nasce così. Leggo su Twitter un recentissimo appello di Evan:

@EvanFourmizz
Guys I need the best pet friendly outdoors spot nearby. Suggestions?
9:08 PM · 18 apr 2021·Twitter for iPhone

Qualche ricerca e scopro Simba! Che meraviglia! Bravo Evan!!! Su, Celtici dello Stivale, mostriamo la nostra efficienza, diamogli una mano ... Ci ricambierà certo con tanti canestri!!!!
I CAGNACCI che io sono solito invocare, a dire il vero, sono ben altra cosa. Ma di fronte ad un così bel cagnone anche i CAGNACCI strabuzzano gli occhi e s'innamorano. D'altronde pare che anche Evan ogni tanto si diletti a far il modello ... Le foto di Evan modello però non le posto perché immagino teniate a mogli e fidanzate...

https://scontent-mxp1-2.xx.fbcdn.net/v/t31.18172-8/fr/cp0/e15/q65/12419113_927109477385157_726808690946333834_o.jpg?_nc_cat=109&ccb=1-3&_nc_sid=2d5d41&_nc_ohc=XfnK3y3PLpcAX-4pTBL&_nc_ht=scontent-mxp1-2.xx&tp=14&oh=88685d7fc39f2d5bd1d577b0864ce0b7&oe=60A661F3

Evan è stato colpito dalla perniciosa sindrome da sesto uomo di lusso meglio nota come sindrome di Hayward, infatti non gioca mai

veramente abbiamo una sfiga addosso da non credere

è finalmente rientrato in campo nella partita di stanotte persa contro i Nets.

In 22 minuti giocati, Evan ha raccolto 2 punti con 0 su 7 dal campo. Con però 2 rimbalzi, 5 assist, un pallone rubato e una stoppata. A fine partita è però diventato evidente come le statistiche in questo momento non abbiano alcuna importanza di fronte allo sforzo del giocatore e della squadra per riuscire a tornare al meglio. Lo si è visto in modo quasi commovente lottare contro la propria cattiva condizione.

Questa la sua intervista post partita https://www.youtube.com/watch?v=vTzJwaJMwEA in cui descrive della sua esperienza con il COVID: “I primi due giorni sono stati tranquilli, non mostravo alcun sintomo. Poi sono arrivati i primi dolori, febbre alta e tanta fatica in ogni semplice movimento. Onestamente, per circa cinque giorni non mi sono mosso dal letto”.E ancora "Probabilmente avrei dovuto attendere ancora qualche giorno prima di scendere in campo. Ma sono qui, devo allenarmi e giocare con i ragazzi ed entrare meglio nel sistema offensivo/difensivo della squadra. Sarà difficile rientrare subito in ritmo ma devo lottare per tornare al massimo della forma”.

Coach Stevens ha detto che, in carenza di allenamenti, sfrutterà il più possibile le rimanenti gare di regular season per consentirgli di tornare il più in forma possibile per i playoff.

Ancora a proposito di Evan in lotta con il Covid e con la difficoltà di rientrare:

https://www.nba.com/celtics/news/sidebar/post-050221-fourniers-finding-groove-while-battling-lingering-covid-19-symptoms

Alla luce di quanto sopra - in particolare "Everything was just going too fast for me" - invito a rivedere a -4.23 del 4° quarto contro Portland di stanotte la palla rubata da Evan al palleggio di tale C.J. McCollum, ieri sera autore di 33 punti, quindi decisamente in palla, con successivo tuffo a terra, lotta per impadronirsene e finale assist da terra per il contropiede di . Tanto di cappello!

Grazie e non solo alla sfortuna del povero Evan Boston è bla squadra Nba che ha avuto più giorni "lavorativi" saltati a causa del covid.

Sommando tutti i giocatori Boston ha perso 165 giorni (tra partite ed allenamenti) .

Giusto per capirci solo 5 squadre sono in tripla cifra e la seconda (Chicago) è a 122...

Come dire la fortuna è cieca ma il covid ci vede benissimo.


Forza Evan!

Nella partita persa contro Miami record di 30 punti realizzati in maglia Celtics per Evan. Più 3 rimbalzi e 8 assist. La sua condizione a me non pare ancora al meglio: mi pare ancora poco esplosivo, poco rapido, persino un po' legnoso. Parlare di se e ma non serve, lo sappiamo. Però ci prova, eccome se ci prova! Forza Evan!

https://www.youtube.com/watch?v=gKswc0J3nmk

“I’m getting more comfortable out there but I’m going to do a lot better, and I have to do more”.

Senza dubbio contro Miami la sua è stata una bella prestazione, 30pt sono un bottino di grande riguardo.
E' un giocatore che ha punti facili nelle mani.

Segnalo Evan che combatte corpo a corpo con sua maestà Durant e, nell'alterco che segue, non indietreggia di un passo né con le gambe né con gli occhi, né con le parole. Fa piacere ricordare che è figlio di judoki.

https://www.youtube.com/watch?v=0D2JmxWs4io

Poi, a bocce ferme, è tutto finito: "Nulla da dire. Sono playoff!"
Bravo Evan!!!

https://www.celticsblog.com/2021/5/26/22454144/evan-fournier-baptized-celtics-playoff-basketball-kevin-durant-boston-celtics-brooklyn-nets-game-2

Vorrei vedere più di queste cose, sempre dentro il lecito della competizione, ma vorrei capire che ci fosse una scintilla di passione sotto la paglia, pronta ad accendersi ed incendiare tutto. Vorrei tanto vederla e confido non sia tardi per trovare i nostri arrabbiati e convinti di vedere cara la palle.