Lo so lo so mannaggia, periodo mooooolto incasinato questo

altro tipo cosa o chi?

sei troppo generico, parli di scelte drastiche, quali sarebbero ste scelte drastiche da fare ora o che dovevamo fare in sti anni?

avresti scambiato brown per... che so butler o george paul due tre stagioni fa?

ti ho letto recentemente scrivere che forse confidavamo troppo nella crescita dei due j....ecco ora ti chiedo...ma lo stai vedendo cosa sta facendo JT a 23 anni?
e della stagione di JB ne vogliamo parlare?
su cousins poi non ha veramente senso spendere ulteriori parole, e lo dico da suo tifoso della prima ora, suo e di quei sacramento.

è una causa PERSA!peccato.

DOVE ERAVAMO RIMASTI
Ho ripreso le dichiarazioni di dopo Gara-1 contro Miami, persa 114 a 117, perché trovo che alcune indicazioni, a distanza di otto mesi e mezzo siano interessanti da rivalutare tenendo presente le condizioni attuali.

DANNY AINGE OFFERED SOME CONSTRUCTIVE CRITICISM OF THE CELTICS AFTER GAME 1
"I think we've got to get more people involved in the offense."
By Hayden Bird
September 16, 2020

didn’t hold back in his assessment of the Celtics following 117-114 loss to the Heat in Game 1 of the Eastern Conference Finals.
Speaking a day after the game, Ainge told 98.5 The Sports Hub’s “Toucher & Rich” that he agreed with ’s self-assessment about needing to play at a higher level.
“Kemba hasn’t played well, I think he would be the first one to admit that,” Ainge explained in the Wednesday morning interview. “I think the defense and the opponents that we’re playing have something to do with it. I think that when they make it really hard on guys — and I’ve experienced this myself, I’ve seen players much better than myself experience it — they make it really hard on you, and then when you do get that open one it’s just more difficult.
He’s got to figure it out, and I’m confident that he will,” Ainge concluded.

Una fiducia che non so quanto sia ancora così alta.
Personalmente credo che Walker ora come ora sia imprescindibile, per la capacità di alzare il ritmo e attaccare il ferro.
A mio parere molto meno a suo agio quando deve coinvolgere i compagni.

It was a familiar pattern in the interview for the Celtics’ president of basketball operations, who didn’t hold back in his postgame analysis, yet maintained confidence that Boston’s players will turn it around.

Sappiamo bene come poi andò a finire.

“It looked like we fatigued, it looked like we were trying to use [the] clock,” said Ainge. “When we had a 14-point lead we put it in slowed down motion. That’s always just hard to change momentum. The team that’s down 14 is trying to speed the game up and the team that’s up 14 is trying to slow the game down. And it’s always a danger. I’ve seen it throughout this playoffs, and playoffs of the past. It’s a danger of when to slow the game down, and knowing when to do it and when not to.”
The Celtics held a 12-point lead heading into the final quarter, but couldn’t hold on.

Ottima osservazione di Ainge, che rileva un problema tuttora irrisolto, vale a dire la capacità di imporre il ritmo di gioco, cambiandolo secondo la necessità senza perdere l’inerzia.

“Miami did a much better job,” Ainge admitted. “They got us into the penalty with seven-and-a-half minutes to go in the fourth quarter and I knew we were in trouble at that point. They were much more the aggressors. And it’s dangerous when you have good offensive players like Kemba and Jayson, to just try to get a matchup and have them exploit that matchup. A lot of teams do that, and Miami did a better job of maintaining pace than we did."

E mi pare che oggi si sia ancora fermi qui.
Rispetto all’anno scorso abbiamo addirittura meno playmaking, avendo perso Hayward, Theis e Wanamaker ma teoricamente abbiamo più alternative in attacco, con Pritchard, Nesmith, Langford, Fournier, Parker e in certe situazioni i due Williams.
Quante volte abbiamo visto i Celtics sperperare in pochi minuti buoni vantaggi costruiti in tanti minuti ?
Di certo molte più volte di quante si sia riusciti a recuperare tali svantaggi nel punteggio.

Ainge was asked if he thought that the team’s ball movement was hurt by having primary scorers who are less experienced in major playoff series.
“Yeah, I think that that’s exactly right,” replied the longtime Celtics’ executive. “You know I just think that we have good enough players [elsewhere]. I mean Jayson didn’t really get a touch other than the tip-in late, he wasn’t involved in the game at all. Our bigs didn’t do anything or get any opportunities with the defenses that they had switching. We weren’t trying to exploit match-ups, but I think those are things we figure out. You figure as you watch film after a tough loss like this."

Mah, sinceramente mi sembrano una domanda e una risposta di comodo.
Jayson di partite ai Playoffs allora ne aveva giocate già 40 e alcune di queste erano state molto importanti.
Sarebbe come dire che Dončić non ha esperienza di partite ad alto livello solo perché è giovane di età.
Il problema dei lunghi poco coinvolti in attacco era reale l’anno scorso, infatti sul P&R la palla non arrivava mai dentro, anche perché gli Heat erano a zona e quando arrivava a Theis che si apriva invece di rollare, solo occasionali erano le sue conclusioni.
Quest’anno il reparto lunghi è completamente diverso e al netto degli attuali infortuni di Williams, direi che con Thompson abbiamo due buoni lottatori vicino a canestro.
Quanto ci sarebbe però stata utile oggi la pericolosità di Myles Turner dal perimetro ?
A mio parere molto.

Looking ahead to Game 2 on Thursday at 7 p.m., Ainge focused on something he noticed the Heat having success with in Game 1.
“We can’t give up transition lay-ins,” Ainge said. “I think we gave up eight transition lay-ins. That just kills you. But they’re good at it, so it’s easier said than done, but we can’t give up those.”
He also called for more players to be utilized as scorers.
“I think we’ve got to get more people involved in the offense,” Ainge noted. “I think has a lot to offer this group, and we just forgot about him and didn’t really do anything to exploit his advantages. We’ve got to continue moving the ball, we’ve got to continue to not just pound the ball so early. We’ve got to keep the foot on the gas when we have a lead, like I said it’s easy to do when you’re playing from behind.”

E qui ci siamo.
Brown è reduce dalla miglior stagione in carriera.
Abbiamo più attaccanti in campo capaci di segnare con continuità… ma continuiamo a non muovere la palla e a palleggiare troppo, sebbene da quando c'è Fournier mi pare che qualche miglioramento si stia cominciando a vedere in questo senso.

Looking at basketball in its modern form, Ainge knows Boston can’t become too comfortable even with a double-digit lead.
To illustrate his point, he cited the Clippers — who fell to the Nuggets in Tuesday’s Game 7 despite having once possessed a 3-1 series lead — as an example.
“They had 19, 16, and 14-point leads in these games and [when] the game slows down, it’s hard to regain the momentum when you lose it,” Ainge explained. “And as we know, we live in an era where there are so many 3-point shots taken, the variance of scoring is so dramatic that 20-point leads don’t mean that much, 14-point leads, that’s nothing in today’s game. That’s like six-point leads in my era just because of the kind of shots that are taken and the way that game’s played.”

Verità assoluta.
Oggi i vantaggi sono relativi se non sei capace di mantenere l’inerzia.
Trovo questi argomenti interessanti da tenere presenti in vista della off season.

A riguardo lascio un pensiero interessante di Gilbert Arenas: https://www.youtube.com/watch?v=YEABN0PWiF8

In poche parole, le capacità offensive individuali sono aumentate così tanto che riuscire a fare una difesa di ferro come accadeva in passato è diventato quasi un'utopia, non c'è guardia che non sia capace di metterti punti da ogni zona del campo e in ogni modo.

"Nowadays offense is too good for defence"

https://mobile.twitter.com/wojespn/stat ... 4173125637

The end of an Era??

Non saprei......Se si fosse rotto pure Danny,di questo nuovo basket cosi' politicamente corretto?
Io sono cento ,mille volte vicino ad un basket vissuto con il sangue agli occhi di Danny boy giocatore
che al volemose bene visto negli. ultimi playoff......
Ho seguito in silenzio gli ultimi mesi di questa versione dei Celtics,non rivedendomi in generale nelle nuove "regoled'ingaggio" che lo sport ,non solo il basket,ha preso.....
Forse e' la nostra generazione che e' sbagliata,troppo sanguigna e cattiva (sportivamente parlando),legata a tradizioni e riti che oggi i ragazzi non sentono piu'......
Anche leggere ancor oggi di Pride,di Ubuntu,di scintille o interruttori mi fa sorridere oltre che intristire...
Non e' disamore ,e' semplicemente .prendere coscienza che lo sport con cui siamo cresciuti non esiste piu'.....
Gli uomini che vanno in campo in cui vorremmo rivederci non ci sono piu'.....
Siamo noi ad essere obsoleti......E non possiamo farci nulla.......Mi fara' sempre piacere vedere i nostri colori scendere in campo ma di bile ne ho sversata tanta e forse faro' come gli americani,mi metto a ballare in salotto sul -20 contro i Cavs......

Scelta sua o della società?
La stagione fallimentare di quest'anno porterà inevitabilmente a dei cambi.

In aggiunta, sembra che sia destinato a un ruolo più manageriale dietro la scrivania. Se così fosse, si dovrebbe cercare anche un allenatore.
Per ciò che concerne il roster, per me bisogna ripartire da Tatum, Brown e Williams e poco altro.

Sono sorpreso, mi sarei atteso che al ritiro di Danny gli sarebbe succeduto Zarren.

Invece Brad GM.

Chissà chi sceglierà come coach.

È stato fatto il nome di Verdirame Augusto (di Brescia)

Stevens che molla la panchina.....,Senza mai essere arrivato alle Finals?
Ammazza oh......e' uno che vive per la competizione
Jason Kidd e Lloyd Pierce candidati per un'eventuale post Stevens......
Certo che se fosse cosi'......Non credo che siano decisioni maturate nelle ultime 24h......
Gia' finite le motivazioni per ?
Can't believe........
Immagino un bel clima negli ultimi mesi in casa Celtics......

Celtics make it official: retires, is President of Basketball Operations

Sembra che Stevens ci sia rimasto un po' sotto nel dover allenare nella bolla la scorsa stagione....
Così riporta Woj.

Beh...leggo solo ora....sorpresa è dir poco!
Ma ad essere sincero a me interessa solo che questa squadra venga riportata al suo livello ma soprattutto che venga ricostruita un'identità.
Spero che Stevens possa fare molto bene da Presidente!
Ma ti prego Brad....scegliamo un allenatore con il fuoco dentro....sono stanco di servire messa!

Un'uomo di ferro in pratica....bah.