Riguardo a Stevens conta l'etica, l'attitudine come educatore, il pensiero civico e civile, la capacità di tenuta alle sollecitazioni.
Ancora ieri pensavo: ma quando gli ricapita di diventare il coach dell'ateneo più importante del suo stato?

La notizia è meravigliosa

I risultati...
I risultati in altri lidi, altre discipline e altri sport hanno senso.

Chi non esulta di questo atto d'amore di Stevens forse deve finalmente interrogarsi.
E con questo senza innescare polemiche voglio semplicemente scrivere che essere Celtics significa non solo guardare il tabellino della partita, cercare gli highlights e al limite guardare la partita se la danno su Sky (dai che c'è Tranquillo e c'è Pessina)
Essere un Celtic significa avere un'altra scala di valori che in fondo prescinde dai risultati.
Ad esempio essere sempre e comunque competitivi, non arrendersi contro chiunque, fare squadra come gruppo di persone, giocare di squadra come una famiglia ...

Personalmente ritengo che la scelta di restare sia un gesto di grande attaccamento al progetto Celtics.

Lui vuole vincere coi Celtics. Con questi Celtics.

Lui ha capito e sa che ai Celtics "un anello è per sempre" (semicit.).

Grande segnale anche verso la squadra, il condottiero si è messo a cavallo e guida la carica dalla prima fila.

Impossibile non essere d'accordo con i concetti da te così perfettamente espressi.
Tutto vero e pienamente condiviso da parte mia.
Bellissima spiegazione della differenza tra un Celtic e lo stereotipo del tifoso calciofilo della curva.
Così come trovo sia vero quanto espresso da Zio, vale a dire che con questo gesto Stevens si è messo davanti a tutti dimostrando grande fiducia nel progetto.
Ainge a sua volta negli anni a venire dovrà tenere conto di ciò ma soprattutto, se vuoi che i tuoi giocatori credano in te, una simile rinuncia a IU è motivante e rasserenante per ognuno di loro.
Forse qui possiamo trovare l'origine del diverso atteggiamento in campo visto contro Bucks e Thunder.
Ogni allenatore ha le proprie peculiarità, le proprie idee e il proprio modo di relazionarsi con i giocatori.
La formazione come allenatore è un processo che si sviluppa negli anni e determinante è l'esperienza anche come giocatore oltre ovviamente alla propria personalità.
È difficile stabilire se un allenatore sia migliore di un altro, solitamente si tratta di punti di vista al punto che due giocatori della stessa squadra potrebbero avere opinioni opposte in merito.
Trovo che solo i giocatori e comunque nessuno meglio di loro possano esprimere giudizi su un allenatore.
L'etica professionale, la capacità di osservazione, l'immaginazione, sembrano essere i migliori talenti di Stevens, posto che il "cosa" e il "come" insegnare non si possono contestare ad un allenatore NBA.
Mi rimane più di un dubbio sulla sua capacità di gestione dei giocatori con personalità egocentriche ma anche qui, cosa ne posso sapere io?
Sono solo supposizioni.
In massima parte, quello che si sa ad esempio di Doc Rivers come allenatore deriva da quanto riferito a carriera conclusa da Pierce, Garnett e Allen.

Forse volevi scrivere se rimarrà o no immagino.

Comunque hai detto bene anche se in forma un po' stringata, sono proprio i risultati la grande forza di Stevens, una mezza stagione come questa non scalfisce il lavoro fatto in questi anni con le finali di conference raggiunte, oltretutto vediamo prima quest'anno che succederà, perché sento un'aria frizzantina...

Scommetto che prima di mandare via Stevens, salterebbero le teste di alcuni giocatori, perché a Boston si è insediata la Stevens's culture, vitale per tutti noi capire che non si cambia direzione tanto facilmente. So che i calciofili non capiscono questo concetto, la prima cosa che pensano è a cambiare l'allenatore, ma se non ci sono evidenze o contrasti, in NBA non funziona così.

Qualche anno fa, ad una partita dei Celtics ho incontrato Wyc Grousbeck, il mio preferito da sempre nella proprietà e non potevo non fermarlo per quattro chiacchiere ed una foto, tra parentesi lui è una super persona super disponibile anche con un mezzo cane come me, ed alla domanda su Stevens ha risposto con un semplice: "A genius". Ecco, spiega tutto, non si priveranno di lui ed oggi che Brad ha rifiutato l'incarico che ogni uomo dell'Indiana vorrebbe, ancor di più.

Senza dubbio una prova tangibile del suo amore per i nostri colori!
Gesto bellissimo e molto apprezzato da me, da noi penso di poter dire!

Deep non voglio fare polemica giuro, anche percèhè Stevens lo reputo un buon allenatore, anche se talvolta troppo fossilizzato su un tipo di pallacanestro.
E' vero che ha rilevato una squadra mediocre, ma ormai questo è l'ottavo anno e di titoli e di finals non si hanno notizie.
Chiaro che le colpe vanno divise, ma non vorrei diventasse il Wenger del basket.

Non hai bisogno di introdurre il messaggio come hai fatto, non stiamo polemizzando, ma solo esponendo due visioni diverse, non c'è una verità assoluta con uno che ha ragione ed uno che sbaglia, sono solo punti di vista.

Può essere anche un limite mio, ma non mi aspetto che un professionista segua meno un allenatore perché è da troppo che lo "comanda". Non mi ricordo se eri tu ad aver fatto l'esempio di una squadra di calcio a 5, ma certo che in quel contesto sia così, ma con dei professionisti NBA ha molto meno senso.

Vabbé i nostri pareri sono chiari, non voglio convincerti di nulla.

... non so abbastanza di calcio da poter sostenere la conversazione con un esperto come il signor Stefano ma il "non vorrei diventasse il Wenger" mi suona alquanto sordo e sinistro.
Arsene Wenger non è forse quel manager allenatore francese che ha guidato molto a lungo la gloriosissima squadra londinese dei Gunners detta Arsenal? è quell'allenatore che ha dato gioco, disciplina, e ha fatto del rispetto per gli avversari il suo karma? è quel tipo di persona colta e raffinata con cui si potrebbe conversare di teatro dell'assurdo e che potrebbe tenere conferenze sull'educazione, la disciplina, il rispetto e il savoir-faire?

Signor Stefano, qui casca l'asino (è un modo di dire non si attacchi alla maniglia), a lei piaceranno di più i Conte (mi perdonino i nerazzurri amici, cavoli vostri), i Van Gaal, i Capello, gli Allegri, gli Zidane ...

Io (e non la prenda come una questione personale) smetterei all'istante di tifare una squadra che annovera tra i suoi allenatori quel genere di troglodita

sarei stato invece fiero di tifare quei meravigliosi Arsenal allenati ed educati da Arsene Wenger
Vincere è una questione secondaria, mi creda ... a quel punto è davvero secondaria

mi ha molto coinvolto il racconto di Deep dell'incontro con Grousbeck
e le parole di Zio su Stevens me le tatuerei sulla pelle

La scrivo qui visto che l'ho sentita dal segmento post partita di TNT.

Discutendo di Stevens, Ernie Johnson ha detto che ci sono voci riguardanti Stevens ad Indiana. Charles ha prontamente risposto che la posizione ad Indiana è ormai andata, in quanto il posto è stato preso da Mile Woodson.

Appena dopo EJ ha puntualizzato sul fatto che stia girando la voce riguardante Stevens ai Pacers e non agli Hoosiers.
Giustamente Charles gli ha chiesto "perché dovrebbe salire a bordo del Titanic?" e EJ ha semplicemente risposto "sono le voci che circolano".

Molto probabilmente si tratta solo di voci.

Stevens GM credo che sarebbe una mossa eccellente

Fonte twitter: Wyc Grousbeck says that he and spoke this morning and agreed "to win Banner 18, or die trying."

Sì quando l'ho letto ho pensato che dovrebbero fare arrivare il memo anche ai giocatori, perché non mi pare che si siano proprio ammazzati (nemmeno in senso figurato) per vincere quest'anno...

Veramente lo avevo pensato ma non ho osato dirlo. Perché sarebbe l'ennesimo record della franchigia: la prima donna head coach, oltretutto di colore, nello stesso anno in Russell entra nella Hall of Fame come allenatore. Sarebbe un colpo straordinario nel campo dei diritti e sarebbe una risposta inequivocabile a chi ha messo in giro la hit "Boston razzista". Lei poi è davvero brava ed è davvero assai apprezzata da tutti i ragazzi. Sarebbe all'altezza del compito? Forse. Non lo so e non credo di avere gli strumenti adeguati per giudicarla. Però trovo l'ipotesi estremamente accattivante.