Inqualificabili tutti per me.
I giocatori certo, i più anziani in primis, ma società e proprietà non sono stati da meno. Anzi.
E no, non li giustifico con tutto il polverone legato al razzismo ed ai mille anni di disgrazia che avrebbe potuto scatenare un nostro alzare il ditino a rivendicare un minimo di rispetto.
Se non si ha rispetto di se stessi, non ci si può aspettare di riceverne dagli altri.

Una volta eravamo i BOSTON CELTICS.

Neanche io posso dimenticare quel gesto e tutto il silenzio che si è portato dietro.
Ancora oggi non riesco a spiegarmi questo agghiacciante silenzio.

quel che è peggio, è che INVECE diffusamente si scrive della città di Boston come della città più razzista degli USA.

Le dichiarazioni del verme terrapiattista hanno fatto proseliti ...

Ma Boston non ha un sindaco? Esiste qualcuno con una qualche carica politica nel New England, nel Massachusetts?
Quel che è peggio MarcUs, è il silenzio di tutta sta gente, e di chi detiene la proprietà dei CELTICS.
Subiamo e zitti, sottomessi, come Tatum contro pussyD.

Buonasera a tutti voi..come sempre leggo tutto e mi consolo da tifoso grazie a tutto quello che scrivete perché praticamente tutto viene già sviscerato ed ogni analisi tecnica ma non solo viene spiegata a livello tecnico ed emotivo..dando conforto a quelli meno disinvolti a scrivere..io posso solo dire che..
- la stagione è stata terribile,deludente,sfortunata e frustrante come poche da quando seguo la NOSTRA AMATA SQUADRA
- personalmente mi sono sentito lontano dal #18 e ho paura di non farcela a raggiungerlo..ma a freddo penso all'età dei nostri 2 pilastri..ed al supprting cast..troppo giovani ancora per vincere..e anche un pò'troppo sfortunati per farcela
- lo "seismic shakeup" di DA che lascia il posto a BS che ancora mi confonde e mi ha lasciato sinceramente in apprensione su chi adesso prenderà il suo posto dirà tanto sulle nostre prossime chances di essere dove i CELTICS devono stare
- adesso, eliminati i pupazzi di Hollywood che, poverini, hanno guarda caso fatto pietà quando non aiutati dal culo come l'anno scorso..posso guardare i playoffs con animo leggero
- attenzione: le squadre seppur magnifiche in corsa verosimilmente per la finale ad Ovest (Utah e Phoenix) per me saranno alla portata da subito di Celtics motivati, affamati e con un roster aggiustato senza assurde idee di cessione di JB..e i Nets ad Est fra 1-2 anni avranno già molto probabilmente esaurito il loro ciclo quando i J's avranno 25-26 anni..bisogna TENERE DURO E CREDERCI..la sfiga prima o poi DOVRA' allentare la presa..e allora..
- chiudo cercando di essere civile sul personaggio penoso che si è fatto compatire a Boston con un gesto che lo ha qualificato per quello che è..una povera persona con doti cestistiche indiscutibili ma con problemi di testa che per me va considerato un poveretto..e gli va bene che in America danno 10 anni potenziali ad un monello che gli lancia una bottiglietta d'acqua senza manco fargli niente..qui da noi...e mi fermo
- inutile farsi il sangue amaro per le mancate reazioni su di lui..anche io avrei voluto vedere un nuovo Chief sdraiarlo in gara 5 come sucesse al grande duro Laimbeer a Boston ai tempi..adesso sono tutti amici e lingua in bocca..anche io avrei voluto vedere altro ma l'NBA dei tempi non c'è più..e a me manca...ma a diventare vecchi..te la devi sorbire
- un grande ringraziamento a voi che mi rendete la delusione più sopportabile..e sempre un saluto speciale a Deep e a Crispo.. prima o poi il vostro Attaccamento la vostra passione sarà ricompensata,,ed allora Romagna o Marche che siano verrò finalmente a dirvelo di persona

il sindaco attuale di Boston è un sindaco ad interim (il sindaco eletto è entrato in corsa nel team del presidente Biden) ed è una donna, democratica e di colore... madre a 16 anni ...

Il New England è da sempre una riserva inesauribile di tolleranza, democrazia, diritti civili e solo gli ignoranti possono asserire il contrario ...

Al momento gli ignoranti ci hanno messo all'angolo.
Noi siamo quelli che odiano i neri, e lanciano bottiglie agli atleti.
Zero repliche da parte nostra.
Buio.

Irving non merita che gli si dedichi del tempo per rispondergli.
Significherebbe aver preso sul serio quanto ha istericamente esternato.
Per il gesto sul Leprechaun la faccenda è diversa e comunque se fossi stato il datore di lavoro di Tatum & Co. mi sarei risentito parecchio con i miei dipendenti, capaci di accettare e tollerare che la mano che li paga venisse così pesantemente offesa.

Ma grazie mille Marcello1971 .....troppo gentile...ti aspettiamo con gioia....si dai ti aspettiamo anche con Gioia, il nostro Luca !!!

In merito alla vicenda logo segnalo questo articolo
https://sports.yahoo.com/logo-stomps-legacies-divergent-publics-220515448.html

I simboli non hanno indubbiamente lo stesso significato per tutti e proprio per questo bisogna rispettarli tutti.
Non mi sembra banale ricordare che educazione e rispetto siano dovuti da tutti verso tutti.
Se siamo d'accordo sul fatto che il gesto di Irving era inteso come totale mancanza di rispetto verso chi considera importante quel logo, siamo di fronte ad un atto discriminatorio e per questo motivo Irving scade nel ridicolo quando poi si pone sul pulpito ad accusare Boston di razzismo.
Si è trattato di un gesto vile e infame ma ancora di più stupido.
Bene ha fatto la città di Boston e l'organizzazione dei Celtics a non dare seguito ad un gesto così idiota.
Io apprezzo tantissimo campioni come Lillard e Leonard, che come è normale che sia, hanno sicuramente conflitti aperti con teams e giocatori avversari, ma li lasciano sul campo di gioco e le loro rivalse se le prendono all'interno delle partite.
Se fossi un giornalista e potessi intervistare Dame e Leonard, chiederei loro contro quale squadra più di ogni altra, amano vincere e quale avversario, più di ogni altro, amano sconfiggere.
Comunque, è soprattutto per questo motivo che trovo ci sia un abisso tra questi giocatori e Irving (o Durant).
Bird in campo ti uccideva e si prendeva tutte le rivincite che cercava.
Provocava con il trash-talking ma non condivideva con la stampa (i social vivaddio allora non c'erano) i suoi risentimenti.
Quello che si sa del suo trash-talking in campo lo abbiamo saputo da avversari e compagni di squadra... molto dopo e tutti, nonostante tutto, lo hanno sempre rispettato.
Altra categoria, non c'è nulla da fare.

Per concludere le riflessioni su questo gesto, che comunque credo avrà degli strascichi in futuro, credo che male abbiano fatto i nostri giocatori a salutare Irving a fine partita.
Bisognava fare conto che non esistesse, salutare gli altri avversari e ignorare completamente Irving.
Salutarlo a fine partita è stato un grosso errore, quasi come se quel gesto non fosse stato recepito come offensivo.
Se un giocatore non si sente offeso per un gesto del genere, significa che è solo un professionista, un commerciale che vende le proprie prestazioni a chi le paga meglio, senza ulteriori coinvolgimenti emotivi e nessun senso di appartenenza, pre-requisiti piuttosto importanti in uno sport di squadra.

Ecco coach, su quest'unico punto dissento. O meglio, rincaro.
Perché penso che anche un "semplice professionista", uno che vende le proprie prestazioni a chi lo paga meglio, non possa prescindere dal DIFENDERE L'ONORE di chi in quel momento storico rappresenta e che in quel momento storico lo rappresenta.

Hai due anni di contratto ai Sixers, bene, per N. milioni di dollari pretendo che tu dia anima e corpo alla causa Sixers, dentro e fuori dal campo. Senza se, senza ma.
Questo, per me, significa essere un professionista.

Chiaro che una mancata reazione (e per reazione mi andava anche bene l'ignorare certi avversari a fine partita) da parte di Smart, mi fa più specie rispetto a quella di altri, ma come ho detto, se sul tuo contatto c'è scritto CELTICS Lakers o Bucks, mi aspetto che tu ti senta sempre tirato in causa se qualcuno manca così pesantemente di rispetto ai CELTICS ai Lakers o ai Bucks (che per inciso, non sono solo giocatori e storie passate, ma anche i ragazzi con cui oggi condividi lo spogliatoio, o quelli che pagano il biglietto per applaudirti dalle tribune, o quelli che comprano le t-shirt col tuo nome).

Questo è il mio modo di vedere le cose, nello sport, come nella vita.
Se sI sposa una causa, fosse anche per sola venalità, non importa, lo si fa fino in fondo, annessi e connessi, e si dà tutto, sempre.

Nessuno pretende che nessuno sia un CELTIC dalla nascita, o a vita, solo che sia un CELTIC per gli anni in cui sarà ai CELTICS.
Tutto qua.

Insomma, la storia che qui ho letto tante volte e riportata da molti in molte occasioni "sono professionisti, non tifosi" con me proprio non attacca.
Non è necessario tifare una squadra per schierarsi dalla sua parte, c'è già una busta paga per quello.

Se fossi stato il datore di lavoro non avrei aspettato Tatum & & Co. ma serie intervenuto direttamente a difendere la mia squadra, la mia azienda, la mia cultura, la mia storia.
Inoltre avrei fatto notare che sono un figlio spirituale di Galileo, quindi Irving...